17 settembre 2012
LA VERA ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA E' LA DEMOCRAZIA
Uno dei tratti salienti che hanno caratterizzato l'ultimo decennio é senza dubbio l'esportazione della democrazia occidentale, omologata secondo il modello americano e veicolata ovunque sia stato possibile, spesso in maniera coatta e con l'ausilio delle bombe.
Dopo la "democraticizzazione" dell'Europa dell'Est, intervenuta come corollario del crollo dell'Unione Sovietica e del mito del comunismo, per realizzare la quale é stata necessaria solamente qualche "spinta" data al momento giusto nel luogo più consono (da Ceausescu a Milosevic sarebbero molte le storie da raccontare e sulle quali riflettere) da parte dell'amministrazione USA, dei suoi padroni e dei suoi servi é maturato il convincimento che si dovesse proseguire sulla strada intrapresa raddoppiando gli sforzi e sostituendo le spintarelle con veri e propri schiaffoni.
Prima é toccato all'Afghanistan di Bin Laden, reo di essere stato scelto come caprio espiatorio degli auto attentati dell'11 settembre, assaporare il dolce gusto delle bombe e della democrazia....
16 settembre 2012
Nuovo Ordine Mondiale: I Moderni Frescobaldi...
Ci stiamo dirigendo verso il governo unico mondiale: un pianeta globalizzato diviso in pochi padroni e miliardi di schiavi. E' un progetto che nasce a Venezia nel XIV secolo ed ha il suo perno nella famiglia Frescobaldi. Quasi tutte le grandi monarchie mondiali traggono origine dai Frescobaldi e lo stesso si può dire delle altre grandi e ricche famiglie che dominano da secoli il mondo. Il progetto è "disumano" come ebbe a dire Dante Alighieri, e prevede la "messa in schiavitù" dell'intera umanità... ma grazie a uomini di immensa statura morale e culturale (Dante, Petrarca, Boccacio, Chaucer, Rabelais, Cervantes...) trova una grande opposizione popolare e, nel 1509, tutta l'Europa si allea contro Venezia nella "Lega di Cambrai".
Subito dopo fu scontro armato nella battaglia di Agnadello, in cui i mercenari veneziani furono annientati. Da li in poi i Frescobaldi capiscono che Venezia non è più il luogo ideale per "coltivare quel progetto" e si trasferiscono in Britannia, a Londra, da dove cominciano a tessere le loro ragnatele di potere che, il 29 Maggio 1954 portano alla nascita del "Bilderberg Group": un'elite mondiale che annovera tra le sue fila gli uomini e le donne più potenti del pianeta.
Perché un unico governo mondiale?
Perché rende più facile il controllo di miliardi di "schiavi"... certamente molto più facile dell'avere centinaia di governi nazionali ognuno con la sua cultura e la sua storia...
Se vuoi condurre le mandrie al macello, devi prima metterle tutte in fila dietro al cane che le conduce verso quell'unica meta...
Se vuoi instaurare il "pensiero unico", devi prima distruggere la storia e la cultura di ognuno.
Dopo 100 anni di Furti allo Stato la Fiat lascia l’Italia
La conferma è stata data dallo stesso Sergio Marchionne. L’amministratore delegato svizzero-canadese ha messo le mani avanti per affermare che in conseguenza della crisi in corso e del tracollo del mercato dell’auto, la Fiat si vedrà costretta (sic) a rivedere il suo piano “Fabbrica Italiana” che, secondo quanto millantato dal Lingotto avrebbe dovuto rilanciare la produzione di auto in Italia ed evitare la chiusura di altri stabilimenti in Italia dopo quello di Termini Imerese alla fine del 2011.
In questa fase, recita un comunicato Fiat, è impossibile fare riferimento ad un progetto che era nato due anni e mezzo fa in base al quale si sarebbero dovuti investire fino a 20 miliardi di euro ed arrivare a produrre 1,4 milioni di vetture in Italia. Il piano Fabbrica Italiana, già dall’inizio, era stato giudicato dai pochi e attenti osservatori e da due soli sindacati come la Fiom-Cgil e dai Cobas, come una vera e propria presa in giro. Mancavano infatti i dettagli che Marchionne e il suo datore di lavoro John Jacob Elkann si erano riservati di illustrare in un futuro che si è progressivamente sempre più spostato avanti nel tempo.
15 settembre 2012
“PARASSITI”: COME NASCONO, CRESCONO E PROLIFICANO GLI ELETTI…
“OVERDOSE” DEMOCRATICA: IL COSTO DEGLI “ELETTI”…
“CHI VIVE A SPESE DEGLI ALTRI DANNEGGIA TUTTI”.
Questo il noto slogan d’una recente e alquanto stravagante pubblicità progresso, che, accostando le foto di orripilanti parassiti con quella d’un evasore fiscale -invero più simile a un povero disgraziato!-, metteva in guardia i cittadini dalla tentazione di non pagare le tasse…
Ma chi sono i veri “parassiti”?
Solo i commercianti che non erogano lo scontrino -magari perché strangolati da un regime fiscale opprimente-?
Oppure le vere “sanguisughe” sono in primis quei politici che, adagiati su comode poltrone -senza alcuna voglia di mollarne la presa!-, hanno prosciugato le speranze d’un’intera generazione (la stessa che è divenuto improprio chiamare “generazione 1000 euro”, visto che sempre più si ritrovano “0 euro” in tasca a fine mese!)?
La Democrazia è l’antibiotico più efficace contro i pericoli di “devianze autoritarie” che possono minare la salute di qualsiasi Corpo civico.
Sosteneva saggiamente Paracelso, però, che “è la dose che fa il veleno”.
Allora, come un sovradosaggio antibiotico può esser letale per un paziente, allo steso modo L’ECCESSO DI RAPPRESENTANZA POLITICA PUÒ RISULTARE UN “COLPO MORTALE” PER LA DEMOCRAZIA!
14 settembre 2012
MICROCHIP: NEGLI STATI UNITI LA RESISTENZA SI ORGANIZZA...
È recentissima la notizia che in alcune scuole americane è partito un progetto pilota per far abituare i bambini ad indossare un microchip RFID durante la permanenza negli ambienti scolastici, attraverso alcuni gadget come la tessera identificativa scolastica “microchippata”, la divisa scolastica con trasmettitore incor-porato e addirittura un collare (!) da indossare proprio come gli animali domestici… Il governo americano vorrebbe garantire “la sicurezza” degli studenti, tracciandone tutti gli spostamenti per ridurre la percentuale di coloro che “marinano” la scuola.
Di Danilo Micelli
Sono questi i primi passi che il NWO sta muovendo a livello sperimentale per rendere familiare alle nuove inesperte generazioni l’intimo contatto con un microchip capace di monitorare le loro vite. Ebbene forse hanno sbagliato tempistica o valutato male i loro “polli”, perchè negli ultimi giorni questi progetti non hanno fatto altro che scatenare malumori popolari e proteste pubbliche contro l’uso di questa tecnologia.
Le scene che vedete nel video sotto l’articolo sono del tipo che qualche anno fa ci immaginavamo nei film futuristici tipo “Orwell 1984“, ma sono un segno concreto che perfino in America (per eccellenza la patria del controllo di massa) le persone non si fanno mettere nel sacco così facilmente. I microchip sono da decenni nei programmi di controllo del NWO: la strategia per la loro introduzione è graduale, procede poco alla volta per diluire i cambiamenti nel tempo ed attutirne l’impatto emotivo. Se il loro primo passo felpato ha sortito questi effetti sonanti, i nostri “controllori” hanno poco da stare allegri. La gente non dorme più, dovrebbero tenerne conto.
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13 settembre 2012
€UROPA: Agonia per lento dissanguamento
Molti economisti liberali e persino radicali hanno ventilato la prospettiva di una "doppia recessione". Con la frase "double-dip" (doppio calo), si riferiscono a una ripetizione del drastico rallentamento della crescita visto in quasi tutti i paesi del mondo nel 2008-2009. La possibilità di una ripetizione, una contrazione violenta dell'attività economica, incombe sull'economia globale mentre sta ancora tentando di riprendersi - barcollando e vacillando - dallo shock di tre anni fa.
Di Zoltan Zigedy
Dal momento che l'economia capitalistica deve ancora rimediare alle contraddizioni profonde che hanno prodotto la crisi, la possibilità di un altro forte calo non può essere esclusa.
Tuttavia, è probabile che un esito ancora peggiore sia in agguato. Infatti, la diagnosi economica è così terribile che una flessione drammatica sarebbe gradita in alcuni ambienti come un allentamento delle enormi pressioni che incidono sulle economie del mondo. Tale flessione, distruggendo la ricchezza reale e quella nominale, consolidando i mezzi produttivi, e tragicamente devastando il tenore di vita, potrebbe concedere al capitalismo un po' di respiro e anche costringere chi prende le decisioni politiche a ripensare la tabella di marcia per andare avanti.
Chiaramente, gli economisti e i politici hanno imparato poco o nulla dal dramma 2008-2009. Nonostante la tanto acclamata "morte" del neo-liberismo celebrata nel momento peggiore della crisi da liberali come Paul Krugman e Robert Reich, l'ideologia pre-crisi della sovranità del mercato, del governo minimo e dei piccoli aggiustamenti alla valuta, regna ancora sovrana. Ciò che i policy makers hanno imparato è di incoraggiare le banche centrali ad amministrare una trasfusione monetaria preventiva al primo segnale di recessione.
Aleppo: 20 soldati siriani giustiziati dai ribelli (Usa)
Lo scorso lunedì ben due video amatoriali pubblicati su YouTube hanno mostrato quelle che sembrano essere le immagini di 20 soldati siriani, bendati, ammanettati e uccisi. Secondo le prime informazioni sarebbero stati giustiziati dai combattenti ribelli nella città settentrionale di Aleppo.
Uno dei video mostra degli uomini vestiti con uniformi militari, stesi lungo una strada con la testa insanguinata distesi su un marciapiede. Gli uomini che nel video sembrano essere combattenti ribelli sono in possesso di fucili d'assalto e chiamano i soldati morti "cani di Assad". Non è stato possibile verificare l'autenticità del video. Un uomo fuori campo, riprendendo da una macchina con il nome della brigata scritta sul cofano, ha dichiarato: "La brigata Suleiman al-Farisi ha ucciso diversi membri della sicurezza (di stato)". La brigata Suleiman al-Farisi è una delle numerose unità proveniente dalle vicine province di Aleppo, che hanno preso le armi contro il regime di Assad e spinto nella stessa città.
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12 settembre 2012
L'€URO SOPRAVVIVE SOLO PER VOLERE DELLA NATO
Mentre al forum di Cernobbio Mario Monti, assistito da Van Rompuy, tuonava contro la minaccia alla stabilità europea costituita dai populismi, intanto la sua platea già discuteva del dopo la fine della legislatura, ipotizzando per il futuro un governo Monti bis, e poi, chissà, magari anche un "Monti for ever". Il discorso di Monti è apparso anche come un avviso rivolto a Bersani, il quale, se osasse pensare di ristabilire la "normale dialettica democratica", rischierebbe - persino lui, l'antipopulista per eccellenza - di essere marchiato come un irresponsabile populista.
Comidad
A questo punto anche il regime parlamentare risulta congedato; perciò il parlamento viene mantenuto in "vita" allo stesso modo della scuola pubblica, senza altra funzione reale che costituire da zimbello polemico nel contesto di una finta normalità istituzionale. Questa finzione di normalità non viene smascherata, e la generale conseguenza è che il dibattito politico interno si infantilizza e si avvita sul nulla. Per settimane si sono succedute dichiarazioni circa un possibile referendum sull'euro, "dimenticando" che l'euro esiste in virtù di un trattato internazionale, e l'articolo 75 della Costituzione vieta espressamente che vengano indetti referendum abrogativi su leggi di ratifica di trattati.
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Comidad
A questo punto anche il regime parlamentare risulta congedato; perciò il parlamento viene mantenuto in "vita" allo stesso modo della scuola pubblica, senza altra funzione reale che costituire da zimbello polemico nel contesto di una finta normalità istituzionale. Questa finzione di normalità non viene smascherata, e la generale conseguenza è che il dibattito politico interno si infantilizza e si avvita sul nulla. Per settimane si sono succedute dichiarazioni circa un possibile referendum sull'euro, "dimenticando" che l'euro esiste in virtù di un trattato internazionale, e l'articolo 75 della Costituzione vieta espressamente che vengano indetti referendum abrogativi su leggi di ratifica di trattati.
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ASSANGE, ECUADOR, VENEZUELA E I "GOLPISTI" DELL'AMERICA LATINA
Il caso Assange è un affare di stato per gli Stati Uniti d’America. E da quando si è messo in mezzo, il governo progressista di Rafael Correa è stato preso di mira dalle agenzie di influenza nordamericane. I grandi giornali del «blocco» si sono messi in movimento. Ma, in modo ancora più sorprendente, anche quelli della periferia, come «Charlie Hebdo», a cui Maxime Vivas e «Le grand soir» hanno dato una risposta molto argomentata, se si tiene conto dell’importanza di questo giornale negli ambienti dell’altra sinistra. Ma la maggior parte della «grande stampa» non ha tardato a mettersi in posizione di attacco, prima insidioso poi apertamente accusatorio.
Di Jean-Luc Mélenchon
Il bombardamento si è svolto su due piani: in primo luogo contro la persona di Assange, descritto come un personaggio isolato, rinnegato da tutti i precedenti sostenitori, psicologicamente instabile e, come se non bastasse, accusato di «stupri e aggressioni sessuali», ovviamente al plurale! L’altro piano di attacco è rivolto contro il governo e il presidente ecuadoriano, presentati come nemici della libertà di stampa che professano una concezione a geometria variabile del diritto d’asilo. Da questo punto di vista alcuni articoli del Figaro rappresentano i peggiori modelli della ripetizione di elementi di linguaggio importati. Ne fornisco un esempio, ma sottolineo che, a seconda dei redattori, non tutti gli articoli hanno la stessa linea. In questo modo possiamo affinare la lista delle persone sotto influenza. La tecnica è sempre la stessa: una successione di affermazioni presentate come ovvietà «arcinote», che in realtà non sono altro che menzogne spudorate che il lettore non ha alcun modo di individuare.
11 settembre 2012
STATO DI POLIZIA: VOGLIONO FAR SPARIRE I CONTANTI!
Dal 1° luglio 2013 tutti i commercianti e i professionisti dovranno dotarsi di una macchinetta per accettare i pagamenti elettronici per gli importi superiori a 50 euro (poi la soglia scenderà). Lo prevede una bozza del decreto sulla crescita all'esame del governo. Protesta Confcommercio: "Si riducano piuttosto i costi e le commissioni". E la Lega: "Il governo vuole uno stato di polizia".
Il governo va avanti nella lotta all'evasione fiscale e insiste sulla tracciabilità dei pagamenti. Una bozza del dl sulla crescita, infatti, prevede l'obbligo - dal 1° luglio 2013 - di accettare i pagamenti con moneta elettronica (bancomat e prepagate) per gli importi superiori a 50 euro. "I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro - si legge nel testo- sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito".
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PERCHE' VOGLIONO IMPORCI LA MONETA ELETTRONICA?L’informazione “libera” da il via alla guerra al contante
Il governo va avanti nella lotta all'evasione fiscale e insiste sulla tracciabilità dei pagamenti. Una bozza del dl sulla crescita, infatti, prevede l'obbligo - dal 1° luglio 2013 - di accettare i pagamenti con moneta elettronica (bancomat e prepagate) per gli importi superiori a 50 euro. "I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro - si legge nel testo- sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito".
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11 SETTEMBRE
8:45 A.M.
"Compagni in ascolto:
La situazione è critica, siamo in presenza di un colpo di Stato che vede coinvolta la maggioranza delle Forze Armate.
In questo momento infausto voglio ricordarvi alcune delle mie parole pronunciate nell’anno 1971, ve lo dico con calma, con assoluta tranquillità, io non ho la stoffa dell’apostolo né del messia.
Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato.
Ma stiano sicuri coloro che vogliono far regredire la storia e disconoscere la volontà maggioritaria del Cile; pur non essendo un martire, non retrocederò di un passo.
Che lo sappiano, che lo sentano, che se lo mettano in testa: lascerò la Moneda nel momento in cui porterò a termine il mandato che il popolo mi ha dato, difenderò questa rivoluzione cilena e difenderò il Governo perchè è il mandato che il popolo mi ha affidato.
Non ho alternative.
DRAGHI E DRAGHETTI
La schizofrenia é ormai l'unico elemento saliente che caratterizza questa Europa dei poveri, di portafoglio e di spirito, gestita da una congrega ,di banchieri che lavora alacremente per renderli sempre più poveri e portare a compimento lo smantellamento degli stati nazione e la creazione di un calderone globalista, dove non esistano più identità, ma solo persone senza volto, omogeneizzate, appiattite e alla bisogna perfettamente intercambiabili fra loro.
Le borse, i mercati e tutto il corollario d'identità astratte che assurgono a ruoli di onnipotenza (organismi che ad un cittadino normodotato dovrebbeo apparire estranei come i mestieranti di una fiction TV) dopo avere allegramente brindato quando poco più di un mese fa Mario Draghi annunciò che noi (non lui) saremmo stati pronti a tutto per l'euro, oggi festeggiano una seconda volta ed in maniera ben più rumorosa, dopo che il presidente della BCE, sconfiggendo la perfida Merkel, ha sdoganato il libero acquisto dei titoli di stato per combattere lo spread.....
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10 settembre 2012
PRIMO MINISTRO UNGHERESE "RIFIUTA AMICIZIA SU FACEBOOK" AL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE...
Il Primo Ministro ungherese ha avuto a lungo una gustosa relazione con il Fondo Monetario Internazionale e giovedi u.s. ha usato Facebook per togliere l'Ente dalla lista di amici ("unfriend" come nel neologismo degli ultimi anni relativo al linguaggio del social network ndt) e rifiutare le sue condizioni di prestito ritenute estreme. Il PM Viktor Orban in un messaggio video ha detto sulla sua pagina ufficiale di Facebook che l'Ungheria non poteva accettare tagli alle pensioni, l'eliminazione di una tassa bancaria, una diminuzione degli impiegati pubblici ed altre condizioni, in cambio di un prestito da parte del FMI che altri funzionari hanno detto avrebbe potuto essere di ca. 15 miliardi di euro ($18.9 miliardi).
La lista della condizioni del FMI , ha detto Orban, "contiene tutto quel che non è nell'interesse dell'Ungheria".
La dichiarazione di Orban ha colto di sorpresa i mercati internazionali, in parte perchè solo il giorno prima aveva detto che le negoziazioni con il FMI e la EU stavano seguendo i programmi previsti ed entrambe le parti desideravano raggiungere gli accordi.
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La lista della condizioni del FMI , ha detto Orban, "contiene tutto quel che non è nell'interesse dell'Ungheria".
La dichiarazione di Orban ha colto di sorpresa i mercati internazionali, in parte perchè solo il giorno prima aveva detto che le negoziazioni con il FMI e la EU stavano seguendo i programmi previsti ed entrambe le parti desideravano raggiungere gli accordi.
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IL BUNKER SEGRETO DI BERLUSCONI A VILLA CERTOSA
La residenza estiva di Silvio Berlusconi in Sardegna nell’esclusiva Costa Smeralda, che ha guadagnato notorietà per le feste con le modelle in topless, dispone di una grotta sotterranea, completa di una via di fuga di emergenza per il mare. L’esistenza della grotta presso la proprietà immobiliare di Villa Certosa dell’ex premier italiano era diffusa come voce da anni, ma le prime fotografie sono emerse Venerdì scorso. Esse sono state ottenute da Antonello Zappadu, un fotografo italiano che si è fatto il nome nel 2009, riprendendo col teleobiettivo foto di veline discinte presso la residenza di Berlusconi.
The Telegraph
La grotta, che sembra uscita direttamente da un film di James Bond, dispone di piscina, pavimento decorato con mosaico di Poseidone, il dio del mare, in possesso di tridente. Essa è collegata ad un breve tunnel e cancello che conduce direttamente al mare. La grotta è collegata al resto della villa da scale e un passaggio, che sono illuminati da luci collocate con discrezione nel pavimento.
Il complesso sotterraneo si ritiene sia stato costruito nel 2004, ma non è mai stato visto in pubblico.
“Sono stati i servizi segreti, che mi hanno chiesto di svolgere il lavoro, dopo aver ricevuto 38 minacce di morte”, ha spiegato Berlusconi, al momento.
The Telegraph
La grotta, che sembra uscita direttamente da un film di James Bond, dispone di piscina, pavimento decorato con mosaico di Poseidone, il dio del mare, in possesso di tridente. Essa è collegata ad un breve tunnel e cancello che conduce direttamente al mare. La grotta è collegata al resto della villa da scale e un passaggio, che sono illuminati da luci collocate con discrezione nel pavimento.
Il complesso sotterraneo si ritiene sia stato costruito nel 2004, ma non è mai stato visto in pubblico.
“Sono stati i servizi segreti, che mi hanno chiesto di svolgere il lavoro, dopo aver ricevuto 38 minacce di morte”, ha spiegato Berlusconi, al momento.
9 settembre 2012
"FUORI DA QUESTA €UROPA!"
Qualche giorno fa vi ho raccontato che in Cassazione sono state appena presentate due proposte di legge popolare: una per uscire dall'Europa (e rientrarvi negoziando condizioni migliori) e l'altra per seperare le banche d'affari da quelle commerciali.
7 settembre 2012
TORTURA: L'IMPERO COLPISCE ANCORA
La controversia sull'ampio utilizzo della tecnica del waterboarding nelle prigioni della CIA in questi giorni è viva più che mai. Washington ha sempre affermato che solo tre prigionieri, membri di Al-Qaeda, erano stati sottoposti a waterboarding, mentre erano prigionieri degli statunitensi, Human Rights Watch (HRW) ha rivelato di avere nuove prove del fatto che Washington ha utilizzato questa tecnica di tortura in modo più sistematico, anche contro i detenuti in Libia.
In un nuovo rapporto pubblicato giovedi 6 settembre "Consegnato al nemico: abusi e trasferimenti extragiudiziali di oppositori di Gheddafi in Libia sotto l'egida degli Stati Uniti" (relazione in inglese), Human Rights Watch (HRW) ha accusato l'amministrazione Bush di aver nascosto il fatto che i dissidenti libici residenti all'estero sono stati arrestati e detenuti senza accusa da parte degli Stati Uniti, con l'aiuto del Regno Unito e di paesi del Medio Oriente. Africa e Asia, prima di essere consegnati alla polizia politica dell'ex dittatore Muammar Gheddafi. "Non solo gli Stati Uniti hanno consegnato i nemici di Gheddafi su un piatto d'argento, ma sembra che la CIA avesse prima torturato molti di loro",
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In un nuovo rapporto pubblicato giovedi 6 settembre "Consegnato al nemico: abusi e trasferimenti extragiudiziali di oppositori di Gheddafi in Libia sotto l'egida degli Stati Uniti" (relazione in inglese), Human Rights Watch (HRW) ha accusato l'amministrazione Bush di aver nascosto il fatto che i dissidenti libici residenti all'estero sono stati arrestati e detenuti senza accusa da parte degli Stati Uniti, con l'aiuto del Regno Unito e di paesi del Medio Oriente. Africa e Asia, prima di essere consegnati alla polizia politica dell'ex dittatore Muammar Gheddafi. "Non solo gli Stati Uniti hanno consegnato i nemici di Gheddafi su un piatto d'argento, ma sembra che la CIA avesse prima torturato molti di loro",
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6 settembre 2012
UN REFERENDUM PER DIRE NO ALL' €URO E' POSSIBILE?
Il picco di caldo raggiunto in questa estate che sta volgendo al termine è stato segnato dalle voci di una possibile iniziativa referendaria diretta a chiamare i cittadini italiani ad esprimersi sulle sorti dell’euro. È stato Roberto Maroni che, per primo, il 16 agosto ha annunciato di voler presentare «in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per abbinare alle politiche del 2013 un referendum consultivo nel quali i cittadini italiani possano esprimersi sull’euro».
Tipica provocazione leghista, dettata dalla necessità, per un partito in profonda e forse irreversibile crisi, di rinserrare le fila? Forse. Eppure, inaspettatamente, la proposta viene rilanciata direttamente da un rappresentante del governo, il ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, il quale dichiara che «sulla nuova Europa bisogna consultare i cittadini». Applausi bipartisan. Dal PD, Arturo Parisi insiste: «ha ragione il Ministro Moavero. Il futuro dell’Unione dovrà essere deciso da un voto popolare». Poi la prudenza del governo: con l’arrivo del vento freddo, la questione passa nuovamente sotto silenzio.
Il sospetto, però, è che nessuno abbia molto chiaro cosa sia questo “voto popolare”, cosa significhi “consultare” i cittadini.
Tipica provocazione leghista, dettata dalla necessità, per un partito in profonda e forse irreversibile crisi, di rinserrare le fila? Forse. Eppure, inaspettatamente, la proposta viene rilanciata direttamente da un rappresentante del governo, il ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, il quale dichiara che «sulla nuova Europa bisogna consultare i cittadini». Applausi bipartisan. Dal PD, Arturo Parisi insiste: «ha ragione il Ministro Moavero. Il futuro dell’Unione dovrà essere deciso da un voto popolare». Poi la prudenza del governo: con l’arrivo del vento freddo, la questione passa nuovamente sotto silenzio.
Il sospetto, però, è che nessuno abbia molto chiaro cosa sia questo “voto popolare”, cosa significhi “consultare” i cittadini.
BERSANI PENSA SOLO COL "PERMESSO" DEL FMI
Pierluigi Bersani manifesta apparentemente una visione chiara del nemico da battere. Tutto ciò che lo contraria viene fatto rientrare nel contenitore del "populismo", un'etichetta che gli consente di accomunare fenomeni come Grillo, Di Pietro, Ingroia o il Buffone di Arcore.
Comidad
Nel Bersani-Pensiero, "populismo" è quindi tutto ciò contro cui è lecito, anzi doveroso, battersi. Angela Merkel sembra essere venuta in suo soccorso, poiché poche settimane fa anche la cancelliera tedesca aveva dato fiato ai timori di una possibile vittoria elettorale dei populismi in Europa. Questo però prima di convertirsi anche lei al "tremontismo", cioè all'espediente retorico di rifarsi una verginità grazie alla denuncia generica dei mali del dominio della finanza, salvo poi continuare ad obbedire, punto per punto, ai dettami del Fondo Monetario Internazionale.
Potrebbe darsi infatti che Bersani e la Merkel, in fatto di esecrazione del populismo, abbiano avuto un ideologo in comune, in questo caso proprio il FMI. La categoria "populismo" è infatti quella che dagli anni '80 serve ad individuare e screditare tutte le opposizioni alla politica del FMI in America Latina. Il populismo ha come termini contrari "pragmatismo" o "modernità".
Comidad
Nel Bersani-Pensiero, "populismo" è quindi tutto ciò contro cui è lecito, anzi doveroso, battersi. Angela Merkel sembra essere venuta in suo soccorso, poiché poche settimane fa anche la cancelliera tedesca aveva dato fiato ai timori di una possibile vittoria elettorale dei populismi in Europa. Questo però prima di convertirsi anche lei al "tremontismo", cioè all'espediente retorico di rifarsi una verginità grazie alla denuncia generica dei mali del dominio della finanza, salvo poi continuare ad obbedire, punto per punto, ai dettami del Fondo Monetario Internazionale.
Potrebbe darsi infatti che Bersani e la Merkel, in fatto di esecrazione del populismo, abbiano avuto un ideologo in comune, in questo caso proprio il FMI. La categoria "populismo" è infatti quella che dagli anni '80 serve ad individuare e screditare tutte le opposizioni alla politica del FMI in America Latina. Il populismo ha come termini contrari "pragmatismo" o "modernità".
5 settembre 2012
LA BULGARIA DICE NO ALL' €URO
Simeon Djankov |
Uno schiaffo ai burocrati di Bruxelles dal piu' povero dei paesi dell'eurozona. "Il progettato ingresso nella moneta unica ha perso di significato". "Il vento e' cambiato... In questo momento, non vedo alcun beneficio dall'ingresso nell'euro, solo costi", dice Boyko Borisov primo ministro dell'ex paese comunista.
La Bulgaria, il paese dell'Unione Europea piu' povero ma allo stesso tempo raro esempio di politica fiscale virtuosa nel blocco dei 27, ha congelato a tempo indeterminato il progetto di adottare l'euro come moneta. Si tratta dell'ultimo caso di nazione prudente a prendere le distanze da Bruxelles e dalla disastrosa politica Ue, un'Unione incapace di gestire la crisi dei debiti sovrani, il cui effetto e' mancata crescita, tasse piu' alte e sacrifici per centinaia di milioni di cittadini.
Dalla capitale della Bulgaria Sofia, il primo ministro Boyko Borisov e il ministro delle finanze Simeon Djankov hanno spiegato che la decisione di non andare avanti con il piano strategico a lungo termine di adozione dell'euro, arriva in risposta al deterioramento delle condizioni economiche e alla crescita dell'incertezza sulle prospettive della Ue.
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