Il testo sotto riportato è stato redatto dal gruppo di Facebook che appoggia il Metodo Di Bella (2.800 iscritti) con la collaborazione scientifica del dottor Giuseppe Di Bella. Molti spettatori, dal 14 luglio, hanno scritto - e stanno scrivendo – alla redazione della trasmissione, protestando per le diffamazioni, senza contraddittorio, contro il professor Luigi Di Bella e il dottor Giuseppe Di Bella; naturalmente senza il minimo segno di attenzione o risposta da parte della RAI. Il titolo dell’articolo è redazionale. EFFEDIEFFE.com
Prosegue la campagna d’odio e di diffamazione contro il Metodo di Bella
Giovedì 14 luglio u.s., nel corso della trasmissione Uno MattinaEstate, è stato presentato un servizio nel corso del quale la memoria del professor Luigi Di Bella, ed il dottor Giuseppe di Bella, sono stati grossolanamente e ripetutamente insultati e offesi.
Il servizio si apre con il caso di una giovane donna colpita da Linfoma N. H, affidatasi al metodo del dottor Hamer e successivamente deceduta. Dalla tragica fine della sfortunata signora prende spunto un discorso più ampio sulle terapie non tradizionali, affidato ai conduttori Giorgia Luzzi e Gerardo Greco e al dottor Franco Mandelli (1), che ha da sempre dimostrato un’aspra avversione per il Metodo Di Bella.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, si starà riunendo con alti legislatori del Partito Democratico per prendere in considerazione l’ultima proposta per presentare un bilancio nazionale che permetta la riduzione del deficit di 14,3 bilioni di dollari e autorizzi ad innalzare il tetto del debito. Di William Márquez BBC Mundo L'incontro avviene quando mancano pochi giorni al 2 agosto, data nella quale il governo federale potrebbe chiudere per mancanza di fondi ed entrare in una cessazione dei pagamenti ai creditori che, secondo gli analisti, causerebbe il panico nei mercati borsistici, aumenterebbe i tassi d’interesse, svaluterebbe il dollaro e spingerebbe l’economia in una recessione, mentre la qualificazione del credito degli USA sarebbe degradata. Ci sono varie proposte sul tavolo, tutte implicano concessioni da parte dei legislatori di entrambi i partiti e dello stesso presidente Obama, ma nessuno ha la garanzia di essere approvato. La BBC Mundo presenta una ripartizione delle principali proposte, i punti chiave e la probabilità di successo avrebbero.
Washington rende obbligatorio l’impianto di un microchip RFID per tutti gli americani.
E’ confermato, il Progetto di Legge sulla Salute di Obama renderà obbligatorio l’impianto di un microchip RFID per tutti i cittadini americani. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip sottocutaneo. Alterinfo.net
In un documento ufficiale, vi è la prova che questi dispositivi fossero già previsti nel 2004. Questo documento della FDA (Food and Drug Administration), datato 10 Dicembre 2004 è intitolato Class II Special Guidance Document : Implantable Radiofrequency Transponder System for Patient identification and Health information ( Documento di orientamento speciale di classe II : Sistema di transponder impiantabile a Radiofrequenze per l'identificazione dei Pazienti e le informazioni relative alla salute).
Tutto quello che ci è stato promesso dal "pensiero unico" dal 1989 in avanti è risultato essere sistematicamente falso. E ancora una volta nella Storia è l’ultradestra e non la sinistra a beneficiare del crollo di un modello economico e in prospettiva di un sistema stesso di società, quella democratica, costruita come destino progressivo dell’umanità nell’ultimo quarto di millennio.
Di Gennaro Carotenuto
www.gennarocarotenuto.it Mi torna in mente la brillante definizione di Ignacio Ramonet mentre cavalco tra villaggi tzotziles in quello che non troppi anni fa fu territorio zapatista. Non posso levarmi dalla testa quello che è successo ad Utoya e l’addentellato italiano della solidarietà espressa dall’europarlamentare Mario Borghezio alle idee del terrorista. Scrivo questi appunti a penna su un quadernino in una breve pausa. Il cavallo che pascola placido a pochi metri da me, la natura rigogliosa della selva di questo frammento della Nostra America, non mi permettono di dimenticare i fatti norvegesi e le conseguenze per l’Europa e per l’Italia di un’estrema destra antisistema la pericolosità della quale è stata troppe volte e troppo a lungo sottovalutata.
Due grandi manifestazioni si sono svolte contro le miniere d'oro a cielo aperto di Medoro Resources a Marmato, Caldas, e Anglo Gold Ashanti a Cajamarca, Tolima. Nel primo caso, cercano di distruggere la popolazione urbana (periferia), tra cui il municipio, la chiesa, le scuole, gli ospedali e le case, provocando una distruzione del popolo o un'autentica migrazione dei cittadini. Nel secondo, lascerebbero senz'acqua sufficiente una vasta regione che si fornisce dal fiume Coello. L'avidità dei potenti investitori stranieri e dei loro soci indigeni, è supportata dal governo nazionale contro la ricchezza economica, sociale e culturale delle comunità stabilite lì da secoli.
L'attuale sistema finanziario ha esaurito le opzioni e perciò "si è deciso di muoversi verso una dittatura", ha dichiarato Lyndon LaRouche in una discussione con alcuni collaboratori il 23 luglio. Riferendosi in particolare al sistema di salvataggio dell'Euro (e del sistema transatlantico) deciso al vertice di Bruxelles (vedi sotto), LaRouche ha sottolineato che non c'è modo che quel sistema possa funzionare, perché il tasso di aumento del debito in rapporto agli asset che lo sostengono è tale da rendere il debito insostenibile.
L'amministrazione Obama e l'oligarchia britannica ne sono ben coscienti e hanno deciso di muoversi verso una dittatura come unico modo per mantenere il sistema.
È in questo contesto che occorre considerare l'ondata di attentati e minacce terroristiche della scorsa settimana, culminata nel massacro di Oslo (vedi sotto). Questa serie di sviluppi ricorda il periodo che va dal gennaio al settembre 2001, quando diverse minacce e attentati servirono a mascherare i preparativi per ciò che divenne l'undici settembre.
Esistono almeno dieci ottime ragioni per rivedere la versione ufficiale che le autorità e i Media ci hanno trasmesso del duplice attentato a Oslo e Utoja. Di queste, almeno sei valgono come moventi che potrebbero aver spinto coloro che sostengono un Nuovo Ordine Mondiale ad attaccare la Norvegia in modo che il sangue fungesse da monito per il futuro. Propedeutico a ciò l’entrata della Norvegia nell’Unione Europea.
Di Enrica Perucchietti
Il Democratico In estrema sintesi: la mancata adesione all’UE; lo storico accordo di cooperazione siglato nel 2010 con la Russia e solo ora entrato in vigore; un’autonomia che si rispecchia in un Governo e un’economia forte che ha resistito alla crisi; una politica pronta a riconoscere la Palestina; le risorse di petrolio e gas e gli appalti ventennali sui pozzi iracheni; la decisione di ritirare le truppe dalla Libia; la spaccatura interna alla NATO facente capo a una politica filorussa; la presenza di una loggia massonica fondamentalista di culto svedese; le esercitazioni militari del governo norvegese che “avrebbero” – come nel caso dell’11/9 e di Londra 2005 – coperto l’operato dei terroristi. Infine, la testimonianza di numerosi sopravvissuti sull’isola di Utoja che ci fosse un vero e proprio commando che avrebbe affiancato Behring Brevik nella sua follia omicida.
Quella dei greci con il debito è una storia che va avanti da 27 secoli. Già nel VI secolo avanti Cristo i cittadini ateniesi erano alle prese con denari presi in prestito che non sapevano come ripagare. Al punto che molti di loro finivano ridotti in schiavitù per l'impossibilità di assolvere alle proprie obbligazioni.
Se non ci fosse stato Solone, forse, non sarebbe nata neppure la democrazia che dopotutto ha bisogno di un certo numero di uomini liberi per funzionare. E che fece Solone riformando il sistema legislativo ateniese nel VI secolo?
O meglio decretò che la libertà personale di un cittadino non poteva essere utilizzata come garanzia - come collateral, diremmo oggi - per concedere un credito. Fu chiamata seisachtheia (lo scuotimento dei pesi). Come frutti maturi da un albero i debiti vennero giù liberando da quell'onere chi ne sopportava il peso. «Fu una decisione epocale - ricorda lo storico Luciano Canfora di cui sta per uscire in libreria Il mondo di Atene (edizioni Laterza) – Alle prese con una grave crisi, Solone, nei fatti, evitò una guerra civile».
Il massacro commesso il 22 luglio in Norvegia si è svolto in un contesto che merita attenzione.Ci sono stati due attacchi, uno contro la sede del governo e l'altro sull'isola di Utøya con due ore di differenza tra i due. Sull'isola di Utøya si teneva una riunione di campo della Lega Giovanile dei Lavoratori del partito Laburista (Arbeidaranes Ungdomsfylking, AUF, il suo acronimo in norvegese) il cui rappresentante, Eskil Pedersen è uno dei più importanti sostenitori del boicottaggio di Israele Europa, e con posizioni di grande importanza.
Il coinvolgimentodella Norvegia nel boicottaggio di Israele è fondamentale e ferisce la sensibilità.Il boicottaggio universitario è stato condotto da una delle principali istituzioni accademiche della Norvegia, l'Università di Bergen, che intende imporre un boicottaggio accademico contro Israele per una condotta che qualifica come simile a quella dell'apartheid (Ynet, 24 gennaio 2010), è stato accompagnato dal consiglio di amministrazione dell'Università di Trondheim, dove è stato discusso e votato sull'aderire o meno al boicottaggio accademico contro Israele.
Il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, avverte che l’Europa deve investire di più in difesa e intelligence per una migliore gestione delle crisi internazionali. Ha anche anche lamentato la forte dipendenza dell’organizzazione di Washington al momento di risolvere i conflitti.
L’influenza e la leadership dell’Europa sulla scena internazionale- come dimostra la situazione in Libia- si ridurranno se i tagli alla difesa continueranno, ha avvertito.
Il segretario generaleha detto chel'Europa dovràfare sempre più affidamentosullepotenze emergenticome India e Cinaper mantenereun livello adeguatonella gestione dellecrisi internazionali.
Gli "ismi" popolari e le necessità di governare dall'alto
Di Václav Klaus
Ognuno ha una lista - per lo più implicita - di problemi, di sfide che sente e prende in considerazione - in base alle sue esperienze, le sue preferenze, i suoi pregiudizi e le sue priorità - come attuali, essenziali, minacciose. Cercherò di svelarvi alcuni di quelli che figurano nella mia lista. Essi sono inevitabilmente legati a qualcosa che non esisteva durante la maggior parte della mia vita, durante l'era comunista.
Penso naturalmente alla libertà, qualcosa alla quale gli americani attribuiscono un valore capitale, anche se non ne hanno sperimentato personalmente l'assenza. La nostra esperienza ci ha dato una sensibilità o anche un'ipersensibilità da un certo punto di vista.
Dove posso vedere nel ventunesimo secolo, le principali minacce alla libertà?
Padroni dell'universo e sovranità dei popoli: il caso BlackRock di G. Colonna
In queste settimane, e probabilmente ancor di più nei prossimi mesi, la questione di chi controlla l'economia mondiale potrebbe diventare argomento frequente di discussione. Clarissa da anni sta cercando di fornire analisi che le persone comuni possano agevolmente seguire e che possano risultare di stimolo ad ulteriori approfondimenti. I nostri lettori vengono in questo modo invitati ad accompagnarci in un lavoro di ricerca che sviluppiamo nella logica di quello che scriveva anni fa Ezra Pound: "Resta il dovere di tentare di escogitare un'economia sana, e di tentare di imporla con il metodo più violento in assoluto: far sì che le gente rifletta". Dietro il Sipario
In merito al controllo dell'attuale economia mondializzata, abbiamo scritto di recente che esso si sviluppa a partire da grandi centri finanziari - un'espressione questa che, se non spiegata in modo concreto, rischia suggerire al comune cittadino l'immagine di oscuri burattinai che tirano i fili delle speculazioni che ogni giorno spostano per il mondo migliaia di miliardi, distruggendo in pochi secondi, come accaduto anche nella Borsa italiana nelle ultime settimane, la ricchezza prodotta col lavoro di popoli interi. In realtà, il solo vantaggio di oggi è che queste forze si mostrano con estrema evidenza, per cui basta applicarsi con attenzione per comprendere come esse operano in concreto.
Un fatto accaduto il 4 luglio scorso non ha avuto alcuna risonanza sui
media, e ciò proprio perché la notizia avrebbe potuto contribuire a
spiegare parecchie cose anche su quanto sta avvenendo in questi giorni
in Italia. In quella data il governo greco ha inviato all'attuale
direttore del Fondo Monetario Internazionale, Lagarde, una lettera in
cui si impegna a realizzare quanto già sottoscritto il 2 maggio dello
scorso anno nei confronti dello stesso FMI, all'atto di ricevere il
prestito vincolato al programma di presunto "risanamento" del debito
pubblico greco.
COMIDAD
Nella lettera il governo greco non si limita a rinnovare gli impegni, ma
allega un memorandum in cui illustra scadenze e strumenti per
realizzarli. Il punto saliente della lettera riguarda, manco a dirlo, le
privatizzazioni.
Nel testo viene ricordato che il Parlamento greco ha già approvato un
dettagliato piano di privatizzazioni con scadenze precise, ed allo scopo
è stata istituita un'apposita agenzia. Nel memorandum viene però
spiegato anche come queste privatizzazioni saranno materialmente
realizzate, cioè attraverso un Fondo finanziato dallo Stato!
Roma - Dopo anni di silenzio, sembra che il quotidiano di Podgorica Vijesti stia conducendo oggi un'inchiesta sul Caso Mattei, per portare alla luce la complessa storia delle connessioni finanziarie tra Montenegro e Svizzera. Una storia che tuttavia era già nota ai media di Belgrado (si veda Glas javnosti - 15 ottobre 1999), che denunciavano l'esistenza di una Sentenza della Corte d'appello del Canton Zurigo, alla fine di aprile di quest'anno, che condannava la Podgoricka Banka a pagare 10 milioni di dollari ad un broker che ha fornito al Governo del Montenegro collaterali del valore di un miliardo di dollari.
Nasce così nel 1999 il 'Caso XY' per identificare una controversa indagine dai tanti elementi oscuri, tra cui il fatto che il Montenegro riceveva un rilevante finanziamento nonostante la Jugoslavia fosse sottoposta ad embargo finanziario. Nel 2007 il caso viene ripreso dalla Etleboro che pubblica tutti i documenti connessi a quello che diventerà 'Caso Mattei'.
Ho letto con grande interessel'intervento di Daniela Salvini. Esso mi dà la possibilità di sviluppare una replica esaustiva e pertinente, tanto che credo che una critica serrata dell'articolo in questione possa costituire la base di una critica generale del progetto europeo. L'articolo, infatti, è un tale concentrato di errori, pregiudizi, luoghi comuni e fuochi fatui, diffusi in particolar modo a sinistra, che una sua efficace confutazione consentirebbe di minare alla base l'impalcatura di menzogne che ancora tiene prigioniera tante persone.
Muse, ispiratemi.
Partiamo con una citazione del testo di Salvini.
“L'euro, oggi, malgrado le vicissitudini della crisi mondiale e quelle legate alla situazione europea, mantiene una certa forza all'interno dei paesi dell'eurozona e più in generale nell'ambito internazionale. Le ragioni sono molto complesse e richiederebbero un discorso a sé. Accennerei però a quello che mi sembra il più influente. Essere moneta di riserva: la Cina, ad esempio, ma non solo, l'acquista e la tiene in alternativa al dollaro. Mantenere forte questa moneta potrebbe essere utile a svincolare l'Europa dal destino e dalla volontà dell'Impero.”
Un nuovo paradosso ci mette in allerta questa settimana. La vita di un combattente per la pace è stata troncata dalla violenza. Nella notte di Sabato 9 luglio è stato ucciso il cantautore argentino Facundo Cabral, che era in Guatemala per dare un concerto nella città di Quetzaltenango.
Ancora non si conoscono le cause del fatto, il paese centroamericano ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per l'evento che il presidente Alvaro Colom ha descritto come "codardo". Alcune fonti, tra cui il capo del Gabinetto di quel paese, Carlos Menocal, hanno collegato l'evento con la presunta relazione tra Achille Enrico Farina, un imprenditore che ha assunto Cabral e il riciclaggio di denaro nel cartello di Sinaloa.
Pierre Laurent, presidente del Partito della Sinistra Europea (PSE) e segretario nazionale del PCF, ha visitato martedì 5 luglio, Atene. Dà il suo parere a "l'Humanité Dimanche" sulla situazione.
HD - Perché è venuto ad Atene? Pierre Laurent. Abbiamo deciso di celebrare una riunione della presidenza del PSE, perché questa città è l'epicentro della crisi politica e sociale dell'Europa.Abbiamo voluto informare dal vivo sulla situazione intervistando sindacalisti e giovani attivisti del movimento di protesta e dare testimonianza della nostra solidarietà. Infine, abbiamo concordato di presentare proposte alternative al piano europeo.
HD - In che misura ciò che sta accadendo in Grecia, anticipa quello che succederà in Europa?
Ben presto le casse dello Stato nordamericano non avranno sufficienti risorse per pagare le pensioni. Questa situazione si potrebbe verificare ad agosto se la Casa Bianca e il Congresso non arrivano ad un accordo sull’aumento del livello di indebitamento.
Il presidente statunitense, Barack Obama, ha detto di non poter garantire il prossimo pagamento, il 3 agosto, delle pensioni a 27 milioni di persone. La ragione principale è la decisione pendente sul livello massimo di indebitamento del paese, decisione che sarà presa il 2 agosto.
“Non posso garantire che la pensione venga pagata il 3 agosto se non risolviamo il problema (del limite del debito pubblico). Al Tesoro potrebbe semplicemente mancare il denaro”, ha detto Obama.
A Washington appare sempre più drammatico il braccio di ferro fra Obama e i repubblicani – che in questo momento controllano il parlamento – sulla necessità di alzare il tetto del debito pubblico entro il 2 di agosto.
Se ciò non avverrà, la nazione americana andrà automaticamente in default, ovvero verrà dichiarata insolvente, con conseguenze che - dicono gli esperti – saranno “catastrofiche” per tutti.