13 luglio 2011
L'ECONOMIA CINESE SUPERERA' QUELLA STATUNITENSE: C'E DA PREOCCUPARSI?
Questa settimana vari analisti hanno osservato che nel 2016 l’economia cinese supererà quella statunitense. Questo secondo le ultime proiezioni del FMI, realizzate nella nuova versione d’aprile in base ai dati Prospettive dell’Economia Mondiale. Dal momento che mancano pochi anni all'arrivo del 2016, e siccome sarà la prima volta in oltre un secolo che gli USA non saranno l’economia più grande del mondo, questo sviluppo sarà oggetto di molte discussioni da varie prospettive.
Di Mark Weisbrot
CEPRID
In primo luogo consideriamo l’aspetto economico. La Cina ha avuto la crescita economica più veloce del mondo per tre decenni, crescendo 17 volte in più in termini reali (prendendo in considerazione l’inflazione) dal 1980. Bisogna evidenziare che la maggior parte di questa crescita record ha avuto luogo (1980-2000) mentre il resto delle economie in sviluppo erano messe male per l'attuazione dei cambiamenti di politiche neoliberali – liberalizzando il commercio e i flussi di capitale in modo indiscriminato, aumentando l’indipendenza delle banche centrali, con politiche fiscali e monetarie più restrittive (e tipicamente pro-cicliche) e anche l’abbandono di strategie per lo sviluppo previamente positive.
La Cina evidentemente non ha adottato questi cambiamenti politici, che furono promossi da Washington attraverso istituzioni come il FMI, la Banca Mondiale, e più tardi l'OMC
12 luglio 2011
La terribile storia del pilota algerino arrestato dopo gli attentati dell'11 settembre
L'ex pilota di linea e istruttore di volo algerino Lotfi Raissi, ha appena pubblicato un libro in cui racconta come, nella notte tra il 21 e il 22 settembre 2001, la sua vita è diventata un incubo. Verso le 3:30, una squadra di poliziotti armati con fucili d'assalto, ha fatto irruzione nel suo appartamento alla periferia di Londra. E' stato arrestato con l'accusa di essere un luogotenente di Osama Bin Laden, organizzatore degli attacchi dell'11 settembre 2001, e di aver addestrato al volo i terroristi di Al-Qaeda coinvolti nell'attentato. Per l'FBI e l’MI5, è stato il capro espiatorio ideale: giovane, 27 anni, istruttore di volo e musulmano, anche se non ha nulla dell’islamista, e ancor meno del terrorista. Adesso ha triste primato di essere la prima persona perché coinvolta negli attentati.
L’usura internazionale divora la Grecia e il capitalismo divora se stesso.
Un nuovo ciclo di usura internazionale con la crisi finanziaria, questa volta a livello degli Stati, già comincia a proiettarsi dalla Grecia (attraverso i fondi di “riscatto”) a tutti i paesi della zona euro. Come meccanismo centrale, le banche e i gruppi usurai internazionali “riprestano” denaro agli Stati falliti (come fecero prima con le banche e le aziende private), si assicurano la capacità di pagamento con “le misure d’austerità” e alimentano la nascita di un’altra bolla, con la speculazione dei bond (emissione di debito degli Stati) nel mercato internazionale. Si tratta di un nuovo ciclo, dove il sistema capitalista si ristruttura e ricicla le sue crisi in nuove “bolle”.
Di Manuel Freytas
Riciclo dell’usura
L’operazione finanziaria con il “salvataggio” della Grecia non è altro che un grande business dell'usura con la crisi, questa volta fatto con uno Stato fallito e con il FMI e l’UE come strumenti esecutivi.
Il governo greco, in stato d’insolvenza per pagare il suo debito, chiede denaro (in cambio di obbligazioni) ed emette più debito. Cioè torna a indebitarsi per pagare il nuovo debito.
L’UE e la BCE (come intermediari e garanti), il FMI e gruppi d’usura internazionale rifinanziano lo Stato greco e attraverso un "adeguamento selvaggio" si assicurano che la Grecia paghi il suo debito riciclato con nuovi interessi usurari.
9 luglio 2011
Emmanuel Ratier: « Le Siècle è la matrice del pensiero unico »
Il lavoro di Emmanuel Ratier è l’unica fonte a portata di mano del pubblico in generale per sapere cos’è Le Siecle, il club dell’elite che raggruppa le personalità più potenti di Francia. I testimoni che abbiamo potuto raccogliere e gli annuari interni che abbiamo consultato confermano tutto quello che Ratier pubblica nel suo lavoro. Si tratta, però, di un autore maltrattato dalla stampa e sebbene tutti i politologi usano i suoi lavori, nessuno osa citarli. Per sapere di più al riguardo niente di meglio che intervistare l’uomo che più ha studiato l’argomento.
Di Thierry MeyssanThierry Meyssan intervista Emmanuel Ratier.
Fino ad oggi esiste solo un libro su Le Siècle che lei ha scritto: “Au Coeur du pouvori, enquete sur le club le plus puissant de France” (Al Centro del potere: ricerca sul club più potente della Francia). Lei ora ha appena pubblicato un’edizione attualizzata e notevolmente ampliata di questo lavoro. Secondo lei perché è il solo a pubblicare qualcosa su questo argomento così importante?
I nostri colleghi giornalisti pensano che si tratti di un’organizzazione senza importanza, o, al contrario temono di indebolire il sistema mettendola allo scoperto?
Tutti i grandi media, come la stampa, la radio o la TV sono di proprietà o si trovano sotto il controllo dei membri di Le Siecle (Dassault, Rothschild, Bollorè, Arnault, Lagardere, ecc) oppure sono diretti da membri di Le Siecle.
Tutti i grandi media, come la stampa, la radio o la TV sono di proprietà o si trovano sotto il controllo dei membri di Le Siecle (Dassault, Rothschild, Bollorè, Arnault, Lagardere, ecc) oppure sono diretti da membri di Le Siecle.
8 luglio 2011
IL RUOLO DI WALL STREET NEL TRAFFICO DI DROGA, SETTORE IN ESPANSIONE
Immaginate quale sarebbe la vostra reazione se il governo messicano accettasse di pagare 1.400 milioni di dollari a Barak Obama per schierare truppe statunitensi e veicoli blindati a New York, Los Angeles e Chicago per condurre operazioni militari, creare posti di blocco ed essere coinvolti in sparatorie che finiscono per causare la morte di 35.000 civili per le strade delle città americane. Se il governo messicano trattasse così gli Stati Uniti, voi lo considereste un amico o un nemico?
Questo è esattamente il modo in cui gli Stati Uniti trattano il Messico, ed è così dal 2006.
Questo è esattamente il modo in cui gli Stati Uniti trattano il Messico, ed è così dal 2006.
La politica messicana del Nord America - l'Iniziativa Merida - è un incubo. Ha minato la sovranità del Messico, ha corrotto il sistema politico ed ha militarizzato il paese. Ha anche portato alla morte violenta di migliaia di civili, per lo più poveri. Ma a Washington non importa niente dei "danni collaterali" finché può vendere più armi, rafforzare il suo regime di libero scambio e riciclare più profitti della droga nelle sue grandi banche.
7 luglio 2011
La "tragedia nascosta" delle prigioni colombiane
Più di 7.000 prigionieri politici affollano le carceri della Colombia. Essi vivono, in molti casi, in situazioni drammatiche. Questo è quanto ha denunciato l'avvocato colombiano Ramiro Orjuela durante il suo soggiorno in Svizzera nell'ambito di un tour continentale.
L'avvocato colombiano Ramiro Orjuel |
Professore universitario e avvocato di detenuti politici, Orjuela coordina la difesa, tra gli altri, del giornalista svedese-colombiano Joaquín Pérez Becerra, il cui arresto e la rapida estradizione da Caracas a Bogotà nell'ultima settimana di aprile di quest'anno, sono stati in gran parte mediatizzati.
"La situazione delle persone detenute per motivi politici o di coscienza è una tragedia nascosta dai grandi mezzi di comunicazione nel mio paese", sottolinea Orjuela durante una recente sosta a Berna.
5 luglio 2011
Nessuna notizia dall'Islanda?
STORIE DI ORDINARIA RIVOLUZIONE...
Di Marco Pala
(Articolo aggiornato al 15.07.11, N.d.E.) Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?
Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di bocciare le condizioni di pagamento del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, contestando l'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.
4 luglio 2011
L’UE da un altro colpo allo stato sociale con un’ondata di misure restrittive
Fino ad ora, il trionfante ritmo dell’Inno alla gioia portava milioni di europei a sentirsi identificati con l’Europa, un continente di benessere, progresso, tradizione, cultura e giustizia sociale. Ma le note dell’inno ufficiale dell’UE cioè la versione del classico di Beethoven, comincia a portare reminescenze più appropriate alla marcia funebre di Chopin.
Di Belen Carreño
L’appartenenza all’Unione è ora fonte di tensione per gli abitanti dei noti paesi periferici (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia) che non vedono la fine della spirale di tagli sociali. Quello che l’Europa ha dato loro (miliardi di euro in fondi di coesione), adesso se li riprende con gli interessi, imponendo duri tagli chiamati, dicono, per salvare l’euro dalle grinfie dei mercati.
Un anno e mezzo dopo la prima ondata di adeguamenti (iniziata il 9 maggio 2010), l’Europa intraprende un secondo taglio di intensità uguale o superiore alla prima. Ieri è stato il turno di Portogallo e l’Italia per più tagli e nel Regno Unito continuano le proteste per le misure approvate. Il Portogallo, l'ultimo salvato dai suoi partner, ha scelto di prendere la drastica misura di tagliare della metà la tredicesima a tutti i lavoratori che prendano uno stipendio al di sopra del minimo sindacale. Nessun paese era arrivato così lontano dato che i tagli, fino ad ora, erano stati imposti solo ai dipendenti pubblici.
3 luglio 2011
L'ENEL E LE MEGADIGHE IN PATAGONIA (1° parte)
Un viaggio nella Patagonia cilena, fra la natura selvaggia e incontaminata, dove un pool di multinazionali dell'energia, fra cui Enel, ha in mente un megaprogetto idroelettrico per portare energia alle industrie del nord.
Un business milionario che distruggerà un ecosistema perfetto, mettendo a rischio la vita di tutti, abitanti compresi.
Sedici minuti per capire il perché della campagna italiana "Patagonia senza dighe".
"GENUINO CLANDESTINO"
Prima presentazione nazionale di "Genuino Clandestino" (colore, 70 min) Ingresso libero - per chi vuole prenotare: genuino@insutv.it Il nuovo docu-film di insu^tv sui movimenti di resistenze contadine in Italia! Dopo "Una montagna di balle" Nicola Angrisano torna sul tema della difesa della salute e dell'ambiente contro la speculazione e il potere della grande distribuzione e delle multinazionali.
MERCOLEDI 6 LUGLIO ore 18.00
CINEMA MODERNISSIMO | sala 1
Via Cisterna dell'Olio - centro storico di NapoliMERCOLEDI 6 LUGLIO ore 18.00
CINEMA MODERNISSIMO | sala 1
Interverrano gli autori e alcuni dei protagonisti.
2 luglio 2011
DEBITOCRAZIA: La Nuova Dittatura dell'UE
I cosiddetti "salvataggi" dei paesi non sono destinati, come ci si potrebbe aspettare, per soddisfare le esigenze di una popolazione in difficoltà, ma perché il Paese "salvato" affronti il pagamento d’interessi su un debito contratto con istituzioni finanziarie senza scrupoli. Questi "aiuti" sono condizionati da misure di adeguamento che soffocano ancora di più la popolazione, e anche, nel caso della Grecia, a compromessi, come l'acquisizione di armi, che non fanno altro che aumentare il deficit. Il denaro dei nuovi prestiti finisce così nelle mani di chi ha causato la crisi e dei fabbricanti di armi. Non sono salvataggi, sono truffe in piena regola.
di Stanislas Jourdan, owni.eu 6 maggio 2011
“Il nostro governo ci ha chiamato barboni, mangiapane a ufo, e coloro che ci hanno concesso prestiti ci hanno definito “PIIGS” *, proprio come tutti i paesi periferici dell’Unione europea. I nostri ministri hanno cercato di convincerci che ognuno di noi ha avuto una parte in questo”.
1 luglio 2011
COME TOSARE I GRECI E GLI ALTRI...
Non lasciatevi ingannare dal titolo, oggi tocca ai greci, domani potrebbe toccare a noi. Quindi, anche se non vi interessa niente dei greci, aspettate prima di andare oltre. L’avvertimento potrà sembrare superfluo, ma non lo è, perché la maggior parte della popolazione guarda con commiserazione ai poveri greci, ma pensa però che noi siamo più bravi e a noi non succederà.
Di Roberto Marchesi
Rinascita
Io ci andrei più cauto, non perché io sia più pessimista degli altri, ma perché in realtà sta già succedendo. Succede sempre e succede ovunque ormai. Solo che la gran parte di noi non riesce a vederlo, principalmente perché le nostre fonti di informazione non ce lo dicono.
Quello che le “nostre” fonti di informazioni ci fanno capire è che i Greci hanno fatto un debito enorme e adesso lo devono pagare.
Io ci andrei più cauto, non perché io sia più pessimista degli altri, ma perché in realtà sta già succedendo. Succede sempre e succede ovunque ormai. Solo che la gran parte di noi non riesce a vederlo, principalmente perché le nostre fonti di informazione non ce lo dicono.
Quello che le “nostre” fonti di informazioni ci fanno capire è che i Greci hanno fatto un debito enorme e adesso lo devono pagare.
30 giugno 2011
SVIZZERA: Una marcia silenziosa verso Bruxelles?
Intorno alla politica europea, c'è fatto uno strano silenzio in Svizzera. I temi principali discussi in modo polemico in pubblico, come gli accordi bilaterali, l’accordo quadro, i negoziati sul libero scambio agricolo con l’UE non occupano più la maggior parte dei titoli. Tale impressione potrebbe venire corretta dal 9 giugno 2011 a causa della sessione straordinaria “Politica europea e bilaterale III” dell’Assemblea Federale. Resta il fatto che la ricerca di informazioni fresche e di dossier su internet dà pochi risultati nei siti della DFAE (Dipartimento Federale Affari Esteri), del SECO (Segreteria di Stato per gli Affari Economici) e dell’Ufficio dell’Integrazione.
Sembra quasi che gli Euro-turbo di Berna abbiano tolto volontariamente il piede dall’acceleratore. Potrebbe essere che, durante l’anno delle elezioni, le discussioni forti debbano essere evitate e le tempeste placate, come scatenate dai paesi vicini con i loro sforzi fuori luogo verso la Svizzera. Ma ciò potrebbe anche essere una risposta politica statale svizzera alle voci poco felici di Bruxelles, voci che segnalano un rifiuto della discussione e che devono essere interpretate come una minaccia verso il nostro paese. Qualunque sia l’interpretazione, la calma attorno all’adesione all'UE deve renderci attenti, risvegliare la nostra attenzione e affinare la nostra percezione politica.
Sembra quasi che gli Euro-turbo di Berna abbiano tolto volontariamente il piede dall’acceleratore. Potrebbe essere che, durante l’anno delle elezioni, le discussioni forti debbano essere evitate e le tempeste placate, come scatenate dai paesi vicini con i loro sforzi fuori luogo verso la Svizzera. Ma ciò potrebbe anche essere una risposta politica statale svizzera alle voci poco felici di Bruxelles, voci che segnalano un rifiuto della discussione e che devono essere interpretate come una minaccia verso il nostro paese. Qualunque sia l’interpretazione, la calma attorno all’adesione all'UE deve renderci attenti, risvegliare la nostra attenzione e affinare la nostra percezione politica.
29 giugno 2011
TAV in Val di Susa, facciamo chiarezza
Intervista di Fabio Polese a Marco Cedolin per il quotidiano Rinascita. I recenti avvisi di garanzia che in questo periodo sono stati recapitati ad una sessantina di persone che si battono contro il Treno ad Alta Velocità in Val di Susa, unitamente agli annunci concernenti la prossima apertura del cantiere di Chiomonte, hanno riacceso i riflettori sulla questione. Per discutere su una battaglia che stanno portando avanti - ormai da quasi 20 anni - molti abitanti della zona, abbiamo incontrato Marco Cedolin, autore di “T.A.V. in Val di Susa – Un buio tunnel nella democrazia”, edito da Arianna Editrice e parte integrante del movimento denominato “No T.A.V.”.
Cedolin, ci spieghi le motivazioni che vi spingono quotidianamente a scendere nei boschi e a bloccare fisicamente i lavori per la costruzione del Treno ad Alta Velocità con il rischio dell’incolumità fisica e penale…
La Val di Susa è una valle alpina larga mediamente 1,5 km, all’interno della quale corrono una ferrovia internazionale a doppio binario, il cui ammodernamento è terminato un anno fa, un’autostrada, la cui costruzione è stata completata nel 2000, due statali, alcune strade provinciali e un fiume. Il fondovalle è già oggi simile ad una colata di cemento
Cedolin, ci spieghi le motivazioni che vi spingono quotidianamente a scendere nei boschi e a bloccare fisicamente i lavori per la costruzione del Treno ad Alta Velocità con il rischio dell’incolumità fisica e penale…
La Val di Susa è una valle alpina larga mediamente 1,5 km, all’interno della quale corrono una ferrovia internazionale a doppio binario, il cui ammodernamento è terminato un anno fa, un’autostrada, la cui costruzione è stata completata nel 2000, due statali, alcune strade provinciali e un fiume. Il fondovalle è già oggi simile ad una colata di cemento
NO TAV: In Val di Susa c'è una guerra, ma nessuno lo dice...
Ho ricevuto questa mail pochi minuti fa con preghiera di inoltrarla a tutti i miei contatti. Ho deciso di pubblicarla sul blog perché sono in linea con il pensiero dei No TAV. Mi auguro che anche voi la facciate girare per una informazione corretta e non di regime. I am
Scrivo a tutti coloro che mi hanno conosciuto, e che hanno conosciuto l'associazione Materya, e il suo impegno per l'ambiente.
In Val di Susa c'è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità.
Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un'opera voluta da lobbies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di messina. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA.
Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda alcuni mesi fa su La 7.
Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre..) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'Enel perchè ricca di Uranio.. ma vi informo di questo:
28 giugno 2011
EUROPA: Colpo di Stato silenzioso a Bruxelles
Il 19 giugno 2010, un giorno dopo che il Consiglio europeo aveva adottato il pacchetto sulla Governance Economica Europea, il presidente della Commissione, José Manuel Durão Barroso, durante una conferenza presso l’Università Europea di Firenze, ha assegnato la qualifica di “rivoluzione silenziosa e graduale” alle misure di controllo e di disciplina economica e finanziaria imposte agli Stati membri. Barroso affermava: “A volte in Europa sono i piccoli passi ad essere i più importanti.
Per favore, leggete con attenzione le conclusioni del Consiglio europeo di ieri. Quella che è in atto è una rivoluzione silenziosa, una rivoluzione silenziosa in termini di una governance economica più forte, comunque da applicarsi con gradualità. Gli Stati membri hanno accettato, e spero che abbiano compreso con correttezza, di delegare importanti poteri alle istituzioni europee relativi al monitoraggio [economico] e ad un controllo molto più severo delle finanze pubbliche. Questo è successo ieri. Naturalmente, hanno accettato il principio. Ora tocca a noi legiferare!”
CENSURA IN RETE!
I tre principali provider internet in Australia, Telstra, Optus e Primus, cominceranno a censurare l’accesso alla rete dal prossimo mese, “filtrando” più di 500 pagine tra le quali si trovano principalmente quelle che secondo l’Autorità Australiana di Media e Comunicazione (ACMA sigla in inglese) contengOno pornografia infantile.
Nacion RedTuttavia, il contenuto di questa lista nera di siti web sarà completamente segreto, cosa che da una parte lascia all’ACMA totale libertà di includere qualunque pagina che consideri inappropriata, e, dall’altra d'impedire ai suoi utenti internet di conoscere quali sono i siti web a cui viene impedito l’accesso in modo unilaterale e irrevocabile. Secondo il portavoce di Stephen Conroy, ministro delle comunicazioni australiano, in questa lista saranno incluse anche “organizzazioni reputate internazionali” anche se non chiarisce la natura delle stesse.
27 giugno 2011
Gunnar Sigurdsson: "Noi cittadini dobbiamo prendere le redini"
La crisi finanziaria islandese ha portato il paese alla bancarotta. Alla fine del 2008 il suo indebitamento bancario equivaleva a diverse volte il suo PIL. Il Parlamento propone che siano le famiglie a pagarlo con una quota mensile per i prossimi 15 anni, al 5,5% d'interesse. Ma il popolo ha detto no e ha deciso di processare i responsabili della crisi: molti banchieri e dirigenti sono stati arrestati ed è appena iniziato il processo dell'ex Primo Ministro Geir H. Haarde.
Il popolo si è organizzato attraverso assemblee e sta cambiando la Costituzione. "E 'stata una rivoluzione contro il potere politico-finanziario neoliberista che ci ha condotto alla crisi", dice Gunnar. Il suo documentario "Maybe I should have" ("Forse avrei dovuto", N.d.T.) racconta i fatti.
Un giorno ero seduto a guardare la TV ad ascoltare come i politici negavano la crisi, mi è venuta voglia di prendere a frecciate lo schermo,
Il popolo si è organizzato attraverso assemblee e sta cambiando la Costituzione. "E 'stata una rivoluzione contro il potere politico-finanziario neoliberista che ci ha condotto alla crisi", dice Gunnar. Il suo documentario "Maybe I should have" ("Forse avrei dovuto", N.d.T.) racconta i fatti.
Un giorno ero seduto a guardare la TV ad ascoltare come i politici negavano la crisi, mi è venuta voglia di prendere a frecciate lo schermo,
26 giugno 2011
G20 Agricoltura: No all "accaparramento degli alimenti" da parte delle nazioni più ricche del mondo!
Il G20 non ha l'autorità per dettare le politiche al resto del mondo. Comprende solo le 20 economie più ricche ed esclude le più povere. Ad esempio, in Africa, un continente colpito dalla fame, è presente solo nel club Sudafrica.
Il G20 non solo è illegittimo, ma è anche incompetente. Con la sua intenzione di costruire un nuovo ordine economico mondiale, il G20 ha cercato, sin dalla sua creazione nel 1999, di controllare la speculazione e i paradisi fiscali, di smantellare le banche "troppo grandi" e di imporre tasse sulle transazioni finanziarie...
25 giugno 2011
COME BARARE CON IL TEMPO...
Dal Lazarillo de Tormes (1) nel XVI secolo all’accattivante bambina Tatum O ‘Neil in "Paper Moon" (2), film del 1973, la letteratura e il cinema hanno sempre simpatizzato con il ladro che fa i trucchi nel contare i soldi per ricavarne alla fine qualche extra ... sempre che il truffato sia ricco, il truffatore povero e le cifre in questione insignificanti.
Di Roberto Bissio
Red del Tercer Mundo Di Roberto Bissio
Quando si tratta del cambiamento climatico, i paesi più potenti del pianeta si comportano come quei ladri, ma le somme in gioco sono enormi, e gli ingannati sono i poveri.
Nei corridoi dell'Hotel Maritim a Bonn, dove i diplomatici ed esperti di tutto il mondo sono riuniti questa settimana per preparare la prossima grande conferenza sul cambiamento climatico a Durban, attivisti e gruppi di cittadini, stanno distribuendo un opuscolo che elenca i "consigli" per convincere i negoziatori del Sud del mondo.
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