Il 17 marzo, la Presidente messicana Claudia Sheinbaum Pardo ha firmato una riforma costituzionale che vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato. L'azione ha fatto seguito alla sentenza emessa a dicembre da un tribunale commerciale, nell'ambito dell'accordo commerciale USA-Messico-Canada (USMCA), a favore di un reclamo degli Stati Uniti secondo cui il decreto presidenziale del Messico del 2023, con ampie restrizioni sul consumo di mais geneticamente modificato, costituiva una pratica commerciale sleale in quanto vietava l'uso di mais geneticamente modificato nelle tortillas.
Il governo messicano ha pubblicamente contestato la sentenza, sostenendo che gli arbitri non hanno preso in considerazione le prove scientifiche presentate dal Messico nel corso della causa durata un anno.