Torturare si può, come lo era nel medioevo è tornato ad essere legale anche nel terzo millennio. La vita non ha valore però il Gas si, è un bene prezioso. Cos’hanno in comune queste 3 considerazioni? La tortura, la vita e il GAS.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
Ebbene, in pieno terzo millennio quale siamo, abbiamo scoperto che esiste ancora la tortura quale forma di persuasione e repressione. “Non è possibile”; dirà qualcuno. Altri invece credono che ormai nulla sia più impossibile.