I nuovi governanti siriani di HTS hanno scatenato una campagna di ritorsione settaria contro le comunità alawite e cristiane, un genocidio in atto accolto non con indignazione, ma con aperture diplomatiche ai signori della guerra di Al-Qaeda, ora al potere da Damasco.
I massacri e la repressione di alawiti e cristiani in Siria sono iniziati subito dopo la caduta di Damasco e sono proseguiti per tre mesi e mezzo. Il 7 dicembre 2024, il giorno dopo la conquista della capitale da parte dei militanti di Idlib, Israele ha iniziato a bombardare il territorio siriano e ha schierato carri armati nel sud del Paese.
La dichiarazione presumibilmente pubblicata dall'organizzazione annuncia il loro ritorno dopo un divieto durato cinque decenni sotto il governo di Assad
La Massoneria sta tornando in Siria dopo essere stata bandita per oltre 50 anni, secondo una dichiarazione attribuita alla Presidenza del Consiglio Supremo delle Grandi Logge Orientali Siriane, pubblicata su diversi organi di stampa nel fine settimana. Il gruppo ha dichiarato che il crollo del governo di Bashar al-Assad aveva creato un'opportunità per il suo ristabilimento.
“Ti andrebbe di scrivere un pezzo in memoria ed in ricordo del generale Soleimani, attualizzandone magari la figura ad oggi?”, mi chiedono dalla redazione di CDC.
Mentre cerco di scrivere qualche riga manca una settimana al quinto anniversario del suo martirio, avvenuto il 3 gennaio 2020 a Baghdad, su ordine diretto di Trump, e sembra per un attimo di tornare indietro nel tempo: Trump eletto nuovamente presidente, la questione siriana tra le notizie principali dopo la caduta del governo di Bashar al-Assad, l’ennesimo crimine israeliano in Palestina e in Libano…
Tutti temi in qualche modo legati alla figura del generale Soleimani.
Discorso integrale del Presidente della Repubblica Araba Siriana, Bashar al-Assad, dell'11 novembre 2024. Pronunciato in occasione del Vertice straordinario arabo e islamico tenutosi a Riyadh per discutere delle ripercussioni dell'aggressione israeliana in corso sui territori palestinesi e sul Libano e degli sviluppi nella regione.
Bashar al-Assad: Sua Altezza il Principe Mohammed bin Salman, Principe ereditario del Regno dell'Arabia Saudita, Altezze, Maestà ed Eccellenze,
Le sollecitazioni rilasciate dai terremoti indotti dall'uomo e da quelli naturali che si verificano negli Stati Uniti centrali sono in molti casi indistinguibili, il che significa che gli strumenti esistenti per prevedere i danni da scuotimento possono essere applicati a entrambi i tipi.
Questa è la principale conclusione di uno studio condotto da un sismologo dell'Università del Michigan e da due colleghi dell'Università di Stanford, pubblicato online il 2 agosto sulla rivista Science Advances.
Questo discorso è stato dedicato principalmente alla situazione interna, in particolare la pandemia e le sue conseguenze economiche e sociali per la popolazione, così come tutte le misure adottate dal governo per affrontare la situazione e aiutare i più svantaggiati. Le questioni internazionali sono state affrontate solo brevemente alla fine del discorso. Traduciamo questa parte per intero.Cari colleghi,
Il senso e lo scopo della politica della Russia sulla scena internazionale - dirò solo poche parole su questo argomento per concludere il mio discorso - è di assicurare la pace e la sicurezza per il benessere dei nostri cittadini, per lo sviluppo stabile del nostro paese.
(Attribuibile all'addetto stampa del Pentagono John Kirby)
"Su ordine del presidente Biden, le forze militari statunitensi all'inizio di questa sera hanno condotto attacchi aerei contro infrastrutture utilizzate da gruppi militanti sostenuti dall'Iran nella Siria orientale. Questi attacchi sono stati autorizzati in risposta ai recenti attacchi contro il personale americano e della coalizione in Iraq, e alle minacce in corso per quel personale. In particolare, gli attacchi hanno distrutto diverse strutture situate in un punto di controllo di frontiera utilizzato da diversi gruppi militanti sostenuti dall'Iran, tra cui Kait'ib Hezbollah (KH) e Kait'ib Sayyid al-Shuhada (KSS).
“Prima o poi, la coppa della pazienza, compreso il governo siriano, potrebbe essere traboccante e seguirà uno sciopero di ritorsione, che di conseguenza porterà a un nuovo ciclo di tensione. Questi scioperi devono essere fermati, sono controproducenti. Ci auguriamo che la parte israeliana ascolterà le nostre preoccupazioni, comprese le preoccupazioni sulla possibilità di un’escalation di violenza in Siria“, ha detto Aleksandr Lavrentiev, lo special envoy del presidente russo.
Dato che si tratta di una dichiarazione ufficiale, è ovvio che la Russia è estremamente insoddisfatta delle azioni di Israele, soprattutto dopo che sono stati effettuati scioperi nelle aree in cui erano di stanza cittadini siriani militari e civili russi. Secondo gli analisti, come primo passo, la Russia può iniziare a sollevare i suoi aerei da combattimento nel cielo per contrastare Israele,
Il primo ministro israeliano ha ordinato la distruzione di un deposito d’armi dello Hezbollah a Beirut con una nuova arma che, non ancora ben sperimentata, ha causato ingenti danni, ha ucciso più di un centinaio di persone, ne ha ferite 5.000 e ha distrutto molti edifici. Questa volta Benjamin Netanyahu difficilmente potrà negare. Il 27 settembre 2018, alla tribuna delle Nazioni Unite, Benjamin Netanyahu mostra il deposito che esploderà il 4 agosto 2020, indicandolo come deposito di armi dello Hezbollah. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha autorizzato un’offensiva contro un deposito d’armi dello Hezbollah per mezzo di una nuova arma, testata sette mesi fa in Siria. S’ignora se l’operazione sia avvenuta con il consenso del secondo primo ministro, Benny Gantz.
L’offensiva del 4 agosto 2020 ha colpito esattamente il luogo indicato da Benjamin Netanyahu nel discorso tenuto alle Nazioni Unite il 27 settembre 2018 [1].
Per un decennio o più, il mondo ha visto rivolte che non erano affatto rivolte, Maiden Square, Hong Kong, Tripoli, Il Cairo e hanno visto attacchi terroristici, Parigi, Boston e altri. Tutti questi eventi sono stati messi in scena. Ora gli Stati Uniti sono in fiamme. C’è qualcosa in comune qui? Non ci vuole un genio a capire che l’Ucraina è stata rovesciata da un complotto della CIA o che la primavera araba, la serie di false rivoluzioni, seppur fallite, sono state organizzate come anche in Siria, ognuna con le sue caratteristiche. Ora quelli che hanno capovolto il mondo sono pronti a rivoltarsi verso l’interno, anche se “di nuovo”, e fare un passo negli Stati Uniti verso l’incubo orwelliano previsto dopo le elezioni del 2016 dagli analisti politici.
Come si è visto nella riunione della NATO presieduta dal segretario generale Stoltenberg, la NATO ha scelto di schierarsi a difesa del turco Erdogan e dei gruppi terroristi Al Nusra, ISIS, Tharir al-Sham, armati, riforniti e sostenuti dall’esercito di Ankara. Abbandonati quindi al loro destino i combattenti curdi, che in un primo tempo erano stati sponsorizzati dagli USA, dalla NATO e dagli Stati occidentali, secondo la consuetudine statunitense dell'”usa e getta” quando non ti servono più. Adesso la NATO pensa di utilizzare i turchi ed i loro gruppi terroristi favoriti per abbattere il regime di Bashar al-Assad in Siria e per contrastare la Russia che sostiene quel paese.
«Il capitalismo è il racket legittimo, organizzato dalla classe dominante» La definizione qui sopra non è, come si potrebbe pensare, di K. Marx, ma di uno che di racket se ne intendeva: Al Capone[1]. E l'imperialismo -aggiungiamo noi - è la sua espressione più compiuta. La prova più evidente che sia effettivamente così è data dall'infuriare della guerra ormai in ogni un angolo del pianeta, tanto più se ricco di qualche materia prima o perché situato in una posizione di importanza geostrategica come è il caso del Medioriente. Esso ha la sfortuna di essere terra di mezzo fra Oriente e Occidente e di conservare nel suo sottosuolo grandi giacimenti di petrolio. Le due condizioni dovrebbero assicurare alle popolazioni che lo abitano un elevato grado di benessere socioeconomico come a poche altre al mondo; invece vi regna una barbarie che non conosce limiti.
Ci sono ovviamente alcune serie questioni linguistiche e disaccordi tra l’Occidente e il resto del mondo. Termini essenziali come “libertà”, “democrazia”, ”liberazione”, persino “terrorismo”, sono tutti confusi e contraddittori; significano qualcosa di assolutamente diverso a New York, Londra, Berlino rispetto al resto del mondo. Prima di iniziare l’analisi, ricordiamo che, nella Storia, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, così come altre nazioni occidentali, hanno diffuso il terrore colonialista praticamente in tutti gli angoli del mondo. E nel processo, hanno sviluppato una terminologia e una propaganda efficaci, il che ha giustificato, persino glorificato azioni come il saccheggio, le torture, gli stupri e i genocidi. Fondamentalmente, prima l’Europa e, successivamente, il Nord America “letteralmente sono usciti con tutto, incluso l’omicidio di massa”.
L'incendio. L’obiettivo di Washington era ed è polverizzare gli Stati arabi e musulmani che possono opporsi a Israele, il guardiano degli Usa nella regione, e all’Arabia Saudita
Il nuovo anno americano si inaugura con un altro sconcertante capitolo della destabilizzazione permanente del Medio Oriente voluta da Washington: altro che ritiro degli Stati Uniti dalla regione. Colpire al cuore il regime iraniano e assestare una mazzata all’apparato di sicurezza sciita in Iraq. Uccidendo il generale iraniano Qassem Soleimani e il suo braccio destro iracheno Abu Mahdi al Muhandisi, capo delle forze di mobilitazione popolare dei Kataib Hezbollah: questo è stato l’ordine di Trump anticipato 24 ore prima, pubblicamente, dall’ex agente dei servizi Usa Michael Pregent senza che per altro nessuno se ne accorgesse.
L'aggressione turca lanciata a est del fiume Euphrates il mercoledì sta ora proseguendo su un'area molto più estesa rispetto alle precedenti operazioni illegali transfrontaliere in Siria, nell'ambito della cosiddetta Euphrates Shield and Olive Branch.
La cosiddetta "Operazione Primavera di Pace" non ha nulla a che vedere con la pace, non ha nulla a che vedere con la protezione della Turchia dagli attacchi transfrontalieri, non ha nulla a che vedere con la lotta all'ISIS e terroristi della stessa sorta che Ankara peraltro supporta, non ha nulla a che fare con la stabilizzazione di una "zona sicura" per i rifugiati siriani, che Erdogan vuole siano trasferiti dalla Turchia al territorio siriano controllato dal suo regime.
Il Campo Antimperialista esprime la propria solidarietà alla popolazione curda colpita dall'attacco turco. L'iniziativa presa da Erdogan, con l'esplicito avallo dell'amministrazione americana, costituisce l'ennesimo colpo ad ogni prospettiva di pace in Siria, la cui sovranità nazionale viene così ulteriormente calpestata.
Mentre condanniamo fermamente l'azione turca, non possiamo al tempo stesso sottacere le gravi responsabilità politiche della dirigenza curdo-siriana. Non è alleandosi con la principale potenza imperialista, gli Stati Uniti d'America, che si può credibilmente lottare per la propria autodeterminazione. I disastrosi risultati di questo abbraccio, che ha portato alla concessione di basi alle truppe Usa nel nord della Siria, sono sotto gli occhi di tutti.
E ai governi Usa e Ue: "Che le immagini di queste vittime innocenti possano perseguitarvi"
La leggenda del rock Roger Waters si è riferito al recente studio presentato dal "Gruppo di Lavoro, Propaganda e Media" sulla Siria, omesso dall'OPCW che ha, di fatto, confermato che l'attacco con armi chimiche a Douma, in Siria, ad aprile 2018, è stata una messa in scena dei sedicenti "caschi Bianchi" per incolpare il governo siriano e scatenare una guerra contro Assad. Per Waters, adesso, i Governi di Francia Gran Bretagna e USA saranno perseguitati dalle immagini di innocenti morti per la farsa dei 'caschi bianchi', creduti dai governi occidentali.
I Budda di Bamiyan sono stati distrutti da una setta intollerante che pretendeva di seguire l’Islam. Tutta l’Asia buddista era in lutto. In Occidente è stato a malapena notato. Quello che restava delle rovine di Babilonia e del museo Nabucodonosor è stato occupato, saccheggiato e vandalizzato da una base di Marines usamericani durante l’operazione Shock and Awe [Colpisci e terrorizza] nel 2003. L’Occidente non ha notato niente. A Palmira, un’oasi leggendaria sulla Via della Seta, vaste parti della città sono state distrutte da un’altra setta intollerante che pretendeva di seguire l’Islam, sotto la protezione di certi « servizi d’intelligence » occidentali. Anche in questo caso, l’Occidente non ha notato niente.
Il portavoce del
Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zajárova,
commentando la recente dichiarazione del presidente Donald Trump
sulle alture del Golan, ha sostenuto che cambiando lo "status"
del territorio conteso bypassando il Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite è una violazione diretta delle decisioni delle Nazioni
Unite. Giovedì, il
presidente ha scritto sul suo account Twitter che "è ora che
gli Stati Uniti riconoscano pienamente la sovranità di Israele sulle
alture del Golan, che hanno importanza strategica e sicurezza critica
per lo Stato di Israele e per la stabilità regionale ".
In Venezuela gli eventi sembrano precipitare. Juan Guaidò Presidente dell’ “Assemblea Nazionale Venezuelana” il 23 gennaio si è autoproclamato «presidente incaricato», assumendo ad interim i poteri dell’esecutivo, durante una manifestazione dell’opposizione. A riconoscere questa singolare modalità di diventare presidente di un Paese, i nemici storici di Maduro, Trump in testa. A seguito del riconoscimento di Guaidò come presidente venezuelano e di fronte alla rottura delle relazioni diplomatiche, gli USA si rifiutano di ritirare il proprio personale dall’Ambasciata di Caracas e minacciano ritorsioni contro il Governo venezuelano in caso di azioni di forza allo scadere dell’ultimatum di 72 ore dato da Maduro. Una situazione che infiamma l’intera America Latina e che rischia di trasformare il Venezuela nella Siria dei Caraibi.