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29 gennaio 2018
L'agricoltura contadina alimenta il mondo
I contadini producono il 70% del cibo mondiale nel 25% della terra, mentre il settore agroalimentare, per produrre il 25% del cibo, usa il 75% della terra.
I contadini, gli indigeni e agricoltori familiari producono il 70% del cibo mondiale, nonostante abbiano solo il 25% della terra. Al contrario, le aziende agroalimentari rappresentano il 75% della terra ma producono solo il 25% del cibo. Lo rivela un'indagine dell'ONG internazionale Grupo ETC, che disarma i miti dell'agricoltura industriale e transgenica. Assicura che se i governi vogliono porre fine alla fame e frenare il cambiamento climatico, devono attuare politiche pubbliche per promuovere l'agricoltura contadina.
"Chi ci nutrirà? La rete dell'industria alimentare o la filiera agroindustriale?" È il nome della ricerca del Gruppo ETC (Gruppo d'azione sull'erosione, la tecnologia e la concentrazione) che, sulla base di 24 domande, fornisce la prova delle conseguenze dell'agricoltura industriale e della necessità di un altro modello.
7 gennaio 2018
Non esiste il Capitalismo Buono
Ogni giorno la povertà aumenta in tutto il mondo, mentre le grandi fortune crescono esponenzialmente: i capitalisti degradano sempre più il pianeta e riducono in schiavitù e reificano altri esseri viventi. Escludono milioni di esseri umani da una vita sana e dignitosa. Sterminano specie ed ecosistemi.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
14 novembre 2017
Un microscopio per il nostro futuro
“Ancora con questo microscopio?” Eh già, vi toccherà ancora leggere di questo
argomento, eppoi decidete voise è
importante sapere quali sostanze vengono iniettate ai nostri figli nei vaccini,
se sono sicuri. E l’acqua, l’amianto, l’inceneritore vicino casa (o anche più
lontano) che incessantemente rilascia sostanze nell’aria che respiriamo? “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto
si trasforma”? Lavoisier è superato?
I moderni inceneritori bruciano rifiuti
e rilasciano ossigeno nell’aria, meglio della sintesi clorofilliana?
Sapete bene che non è così.
Sapete bene che non è così.
Penso sia stato detto troppo poco, degli
studi realizzati dagli scienziati Gatti/Montanari sulle nanopatologie, ed oggi
questa ricerca è in serio pericolo.
La campagna diffamatoria costruita e
portata avanti contro i due scienziati, va avanti da anni, inutile ripartire
dall’inizio, chi volesse saperne di più, può leggere quanto accaduto, nel 2009 che fu per molte settimane l’argomento più dibattuto in rete.
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22 settembre 2017
Perché Harvey ha fatto più vittime in Texas che Irma a Cuba?
I danni degli uragani alle costruzioni e alle infrastrutture sono simili in tutti i Caraibi. Ma Cuba si distingue perché il numero di persone che muoiono durante questi fenomeni è molto, molto minore che nel resto di questi paesi.
Dall’anno 2008 Cuba ha sofferto 18 uragani, che hanno provocato la morte di migliaia di persone nei Caraibi e negli USA. A Cuba il costo è stato di sole 45 vite umane, anche se ci sono state centinaia di migliaia di case distrutte e si sono persi i raccolti.
Il recente uragano Irma ha causato enormi danni a Cuba, provocando onde alte fino a 11 metri a L’Avana, con una penetrazione del mare di circa 600 metri sul Malecòn, e ha spazzato il paese con venti di 285 chilometri all’ora, dato che si è trattato del più grande uragano della storia. In questa occasione ci sono stati 10 morti, cosa inusuale ma comprensibile data la gravità del fenomeno (secondo l’agenzia EFE, negli USA lo stesso uragano Irma ha fatto almeno 30 morti).
Le enormi differenze tra i costi umani che gli uragani provocano negli altri paesi, rispetto a Cuba, ci parlano delle caratteristiche della società. Credo rispondano a tre fattori molto legati alla storia della rivoluzione.
22 agosto 2017
Creme solari, attenzione ai disgregatori endocrini
Ecco le marche tossiche e non
Lo studio di un'organizzazione danese di consumatori THINK Chemicals segnala alcune delle marche di creme solari che contengono disgregatori endocrini, allergeni o inquinanti ambientali, ed altre che invece sono prive di tali sostanze. Essendo a fine agosto forse l'articolo sarebbe stato più utile qualche mese fa, ma il tema è sempre e comunque attuale.
Essendo allergica al termine consumatori, userò la la parola utilizzatori, ma in ogni caso, abbiamo il diritto di conoscere la sicurezza dei prodotti che mettiamo sulla nostra pelle. Ancora di più se il rischio per l'esposizione a questi disgregatori endocrini, riguarda bambini, donne in gravidanza e lattanti.
Di seguito mostriamo i risultati dell'organizzazione danese di consumatori THINK Chemicals. Delle 47 marche analizzate dall'organizzazione solo 17 sono risultate esenti da sostanze tossiche. Significa che le aziende cosmetiche stanno rispondendo alla crescente domanda di prodotti più sicuri, ma i numeri dimostrano che non è ancora sufficiente.
19 giugno 2017
Il CETA arriva in Senato: mobilitazione e tweet-storm
Non c’è tempo da perdere, soltanto la partecipazione di tutti può cambiare le sorti di questa battaglia dopo l’accelerazione del governo. Poco più di un anno fa 40 mila persone hanno inondato le strade di Roma contro TTIP e CETA. Adesso è il momento di tornare a farci sentire.
La Campagna Stop TTIP Italia (della quale Terra Nuova è stata uno dei primi aderenti) lancia una mobilitazione permanente: ciascuno di noi può impegnare qualche ora del proprio tempo per contattare i senatori italiani chiedendo loro di votare NO alla ratifica.Ecco i prossimi passi proposti:
I tweet da inviare martedì 20 giugno a partire dalle 12
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14 maggio 2017
“Sfruttazero Contest” di Cucina Sovversiva
Cucina Sovversiva lancia il suo primo social contest – sulla pagina facebook https://www.facebook.com/cucinasovversiva – a sostegno della nuova campagna preordini della salsa Sfruttazero.
Un modo per opporsi al G7 finanziario che nei prossimi giorni si terrà a Bari e che vedrà pochi Ministri dell’Economia decidere le sorti del pianeta. Col tag #decidiamonoi il Contest vuole diffondere e promuovere quelle buone pratiche di mutualismo e cooperazione economica dal basso già portate avanti dal “Progetto Sfruttazero“, capace di garantire inclusione sociale, solidarietà e i diritti per i lavoratori, e genuinità e socialità tra i consumatori. Tale progetto che nasce nella stessa Bari del G7 dei prossimi giorni e a Nardò, si oppone al centralismo, allo sfruttamento, alla speculazione, alle logiche di mercato; in modo concreto, attraverso la socializzazione dei proventi, la partecipazione ai processi di produzione e trasformazione, la distribuzione nella filiera Fuorimercato, l’ autocertificazione partecipata, l’ ecologia sociale.
23 marzo 2017
La U€ favotrisce Monsanto: Vergognoso rapporto sul Glifosato
Seguendo quanto già fatto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), anche l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) ha respinto l’evidenza scientifica che mostrava che il controverso diserbante chiamato glifosato potrebbe essere cancerogeno.
Le valutazioni dell’Agenzia, pubblicate mercoledì, potrebbero spianare la strada a un rinnovo di 15 anni dell’autorizzazione concessa dalla UE all’uso di uno dei diserbanti più diffusi al mondo, che l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva classificato come “probabile” causa di cancro.
Per arrivare alla sua conclusione, l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche ha rifiutato lampanti prove scientifiche raccolte in laboratorio sugli animali, ha ignorato gli avvertimenti lanciati da oltre 90 ricercatori indipendenti, e si è basata su studi non pubblicati commissionati dagli stessi produttori di glifosato — così ammonisce Greenpeace.
Il direttore dell’unità europea di Greenpeace per la politica alimentare, Franziska Achterberg, ha detto: “L’Agenzia si è spinta molto in là nel momento in cui ha rifiutato tutte le prove che il glifosato potrebbe causare il cancro: le ha nascoste come la polvere sotto il tappeto.
Le valutazioni dell’Agenzia, pubblicate mercoledì, potrebbero spianare la strada a un rinnovo di 15 anni dell’autorizzazione concessa dalla UE all’uso di uno dei diserbanti più diffusi al mondo, che l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva classificato come “probabile” causa di cancro.
Per arrivare alla sua conclusione, l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche ha rifiutato lampanti prove scientifiche raccolte in laboratorio sugli animali, ha ignorato gli avvertimenti lanciati da oltre 90 ricercatori indipendenti, e si è basata su studi non pubblicati commissionati dagli stessi produttori di glifosato — così ammonisce Greenpeace.
Il direttore dell’unità europea di Greenpeace per la politica alimentare, Franziska Achterberg, ha detto: “L’Agenzia si è spinta molto in là nel momento in cui ha rifiutato tutte le prove che il glifosato potrebbe causare il cancro: le ha nascoste come la polvere sotto il tappeto.
7 marzo 2017
Frutta al veleno
I lunedì Magda e Amilcar Galindo portano la loro figlia Eva a un corso di autodifesa. Eva ha 12 anni ma il suo sorriso fiducioso e le sue treccine ad arco la fanno sembrare più giovane. Diagnosticata di autismo e di sindrome da deficit di attenzione e iperattività, o ADHD, Eva non apprende e non si comporta come una dodicenne tipica. Lotta per cambiare e ha bisogno di aiuto per leggere e in situazioni sociali. I compagni di classe di Eva spesso non sono gentili con lei e Magda è preoccupata per i sentimenti e la sicurezza di sua figlia. Così una volta alla settimana, dopo averla portata in auto dalla scuola media a Modesto, California, al suo tutore nella vicina Riverbank, i Galindo si affrettano alla palestra dove fanno il tifo per Eva mentre lei combatte con un sacco pesante e tira pugni in aria con le sue braccia magre.
I Galindo vorrebbero aver potuto proteggere la loro figlia da qualsiasi cosa abbia causato i suoi problemi, iniziati nell’infanzia, quando urlava incessantemente. Crescendo, è stata lenta nel parlare e nel fare amicizie. Nove anni fa, quando il suo pediatra le ha diagnosticato l’autismo, questi ha detto loro che nessuno sapeva davvero perché i bambini sviluppavano quei problemi. E per certi versi ciò è tuttora vero; sia le cause di queste situazioni di sviluppo neurologico sia il loro aumento tra i bambini statunitensi restano misteriose.
6 settembre 2016
Nell'Oceano Indiano, l'etnocidio della tribù Jarawa, decimata dal turismo
►FIRMA LA PETITIONE PER PROTEGGERLI
I Jarawa sono gli ultimi discendenti dei primi esseri umani contemporanei. Lasciarono l’Africa per esplorare il mondo circa 70.000 anni fa. Non ne esistono più di 420 e vivono in gruppi di circa 50 individui. I Jarawa sono uno degli ultimi popoli Afroasiatici delle Isole Andamane dell’India. Sono pigmei. Conducono una vita da cacciatori-raccoglitori e hanno vissuto in totale isolamento per decine di migliaia di anni. Sono semi-nomadi. La loro dieta consiste principalmente in maiali selvatici, tartarughe, granchi e pesci, che catturano con archi e frecce presso le barriere coralline. Inoltre, raccolgono frutti, radici, tuberi e miele. Molto poco si sa riguardo alla storia dei Jarawa. La loro ostilità verso il mondo esterno li ha protetti, però quasi nessuno è stato in grado di studiare la loro lingua e la loro cultura.
3 agosto 2016
Emergenza Ecocidio in Colombia: La EPM ha iniziato a diboscare 4500 ettari di foresta tropicale secca nella provincia di Antioquia
La società pubblica EPM di Medellin ha iniziato a diboscare 4500 ettari di foresta tropicale secca nella zona dove è prevista la realizzazione della diga di Hidroituango. Già ci sono state le prime vittime: centinaia di animali, tra cui molte specie a rischio che hanno perso il proprio habitat.
Foto Instituto Alexander von Humboldt
7 giugno 2016
Ambiente/Italia: «Si è consumato il delitto perfetto»
«Un'altra legge che non salva la nostra terra»
La legge che dovrebbe contrastare il consumo di suolo è stata approvata dalla Camera con 256 sì, 140 no e 4 astenuti. Il Forum Salviamo il Paesaggio: «Si è consumato il delitto perfetto».
Il Cambiamento
La legge che dovrebbe contrastare il consumo di suolo è stata approvata dalla Camera con 256 sì, 140 no e 4 astenuti. Il Forum Salviamo il Paesaggio: «Si è consumato il delitto perfetto».
Il Cambiamento
«Il contenimento del consumo del suolo è una priorità nazionale che necessita di norme chiare e strumenti efficaci e il testo approvato oggi alla Camera in prima lettura deve essere modificato al Senato in modo da consolidare quello che deve costituire un passo in avanti per chiudere definitivamente nel nostro Paese l’epoca dei piani urbanistici sovradimensionati, degli abusi edilizi e dei successivi condoni (sono stati 3 negli ultimi 40 anni, 1985, 1995 e 2003) e della sub-urbanizzazione che fa scempio del territorio». Per questo FAI, Legambiente, Slow Food e Touring Club italiano e WWF chiedono al Senato di non perdere altro tempo e aprire subito il confronto su un testo «che contiene anche norme innovative, ma ancora molti punti contradditori e pericolosi».
31 gennaio 2016
Il carrosello capitalista della Fondazione Bill & Melinda Gates, avanguardia combattente nel saccheggio dell'agricoltura africana
La Fondazione Bill e Melinda Gates (BMGF) sta cercando di distorcere la direzione dello sviluppo internazionale, in modo pericoloso e senza rendere conto a nessuno.
Con un patrimonio di 43.500 milioni di dollari, la BMGF è la più grande fondazione di beneficenza del mondo. Attualmente distribuisce più aiuti per la salute globale rispetto a qualsiasi governo.
Di conseguenza, influenza notevolmente le questioni globali di salute ed agricoltura.
Di conseguenza, influenza notevolmente le questioni globali di salute ed agricoltura.
L’accusa è formulata in un nuovo rapporto di Global Justice Now intitolato “Gated Development[che potrebbe tradursi in Sviluppo guastato, il gioco di parole in inglese essendo intraducibile, ‘gated’ significa murato, NdE] La Fondazione Gates è sempre una forza del bene? Il rapporto afferma che ciò che fa la BMGF potrebbe in ultima analisi esacerbare le disuguaglianze globali e rafforzare ancora di più il potere capitalista mondiale.
L'analisi di Global Justice Now dei programmi della BMGFdimostra che i dirigenti della Fondazione provengono prevalentemente da grandi aziende usamericane. Di conseguenza, la domanda è: quali interessi sono promossi - quelli del capitalismo Usa o quelli della gente comune che cerca la giustizia sociale ed economica, piuttosto che la carità?
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16 gennaio 2016
COP21: la responsabilità degli eserciti nel cambiamento climatico, il segreto di Pulcinella
L'ultimo documento presentato a fine novembre a Parigi per i negoziati delle Nazioni Unite sul clima è molto loquace: esattamente 32.731 parole. Eppure, un termine non compare: quello di "Spese militari". Ed è inquietante se si considera che l'esercito degli Stati Uniti da solo è il più grande consumatore di petrolio al mondo ed esercita da decenni un controllo primario sull'economia globale di petrolio.
Come sono scomparse le spese militari dal calcolo dalle emissioni di CO2 ? E 'una storia che risale al COP11 di Kyoto (1997). Sotto la pressione dei generali e dei falchi dell'amministrazione statunitense che si opponevano ad un'eventuale riduzione della potenza militare degli Stati Uniti, il team di negoziazione degli Stati Uniti ha ottenuto di esentare gli eserciti dall'obbligo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nocivo per il clima.
Poi, naturalmente, gli Stati Uniti non hanno ratificato il Protocollo di Kyoto, ma le esenzioni di cui godono le forze armate restarono in vigore per gli Stati firmatari. Ancora oggi, le quantità di combustibile acquistato ed utilizzato all'estero dagli eserciti non sono inclusi nei dati relativi alle emissioni che ciascun paese deve presentare alle Nazioni Unite.
20 luglio 2014
GLI USA CONTRO LE POLITICHE AMBIENTALI DELL'UNIONE EUROPEA
Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni all'Unione Europea per indebolire un'importante normativa ambientale allo scopo di promuovere gli interessi delle compagnie petrolifere, secondo quanto denunciato da organizzazioni ambientaliste. Il rapporto Dirty Deals: How trade talks threaten to undermine EU climate policies and bring tar sands to Europe (Affari Sporchi: Come i negoziati commerciali rischiano di minare le politiche climatiche dell'UE e portare il petrolio da sabbie bituminose in Europa), che è stato preparato da diversi gruppi ambientalisti (Sierra Club, Friends of the Earth Europe, Friends of the Earth U.S., Transport & Environment, Greenpeace y Council of Canadians), riferisce che, nel contesto dei negoziati sul Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) gli USA insieme con il Canada promuovono gli interessi dei lobbisti del petrolio.
"Il governo canadese sta agendo come l'avvocato del petrolio sporco dal 2009, mettendo sotto pressione l'Unione Europea attraverso negoziati commerciali e minacciando di presentare un reclamo all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Recentemente, tuttavia, la pressione sull'UE per indebolire la direttiva sulla qualità dei carburanti (FQD, il suo acronimo in inglese) è aumentata notevolmente, con i gruppi dell'industria petrolifera che promuovono i propri interessi. Le compagnie petrolifere e le raffinerie hanno trovato una nuova strada per minare il FQD: i negoziati sul Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP)", recita lo studio.
30 maggio 2014
OGM IN FRIULI – ACCERTATO INQUINAMENTO GENETICO
In relazione alla questione della semina di mais Ogm in Friuli e alla
possibile contaminazione dei campi limitrofi coltivati con mais
tradizionale, la Commissione agricoltura della Camera ha sentito in
audizione il Capo del Corpo forestale Cesare Patrone.
«I risultati dell’attività di campionamento eseguita dal Corpo forestale su terreni limitrofi ai campi seminati con mais Mon810, in Friuli Venezia Giulia, allo scopo di verificare eventuali contaminazioni ambientali a carico dei terreni coltivati con mais tradizionale, hanno dimostrato in effetti un “inquinamento genetico” del mais transgenico che arriva anche fino al 10%» ha dichiarato Patrone.Si ricorda che nel giugno 2013 un imprenditore agricolo ha reiterato la semina di mais, effettuata la prima volta due anni fa, privo di tracciabilità ma dichiarato geneticamente modificato, in due appezzamenti localizzati nella Regione Friuli Venezia Giulia, rispettivamente nel Comune di Mereto di Tomba (Udine) e di Vivaro (Pordenone). In conseguenza il Corpo forestale dello Stato, di propria iniziativa e su delega della Procura della Repubblica di Udine ha svolto nei mesi scorsi dei campionamenti nei campi presuntivamente seminati a Ogm e di quelli a essi limitrofi, sia per accertare la varietà di mais geneticamente modificato coltivata, sia al fine di verificare una possibile contaminazione ambientale.
26 maggio 2014
DEMOCRAZIA DEL FRACKING
A poco più di un anno dalla costituzione di No Fracking Italy,
di sotto propongo un film di Lech Kowalsky prodotto da Odile Allard,
con la collaborazione di numerosi attivisti europei, tra cui Antoin
Simon e Grace Murray. Le immagini e i contenuti di questo
lavoro sono stranoti agli attivisti ambientalisti e alle persone attente
a ciò che succede realmente intorno, senza farsi distorcere
dall’informazione dopata, stordente e telecomandata. La sua diffusione serve a capire una volta di più quale landa fascista lobbytomizzata sia la Fortezza Ue-ropa.
Democrazia del Fracking
Un documentario di Lech Kowalski
prodotto da Odile Allard
sottotitoli in italiano Francesco Giannatiempo
Un documentario di Lech Kowalski
prodotto da Odile Allard
sottotitoli in italiano Francesco Giannatiempo
“Il gas di scisto non è
piu’ una delle tante opzioni in Europa, ma una realtà. L’esplorazione è
in corso in diversi paesi europei e vaste aree sono già state designate
per essere sottoposte ad eventuali processi di fratturazione.
Il film di Lech Kowalski
analizza la realtà dell’esplorazione di gas non convenzionali in tre
comunità: a Zurawlow, Polonia; a Balcombe, Regno Unito; e a Pungesti,
Romania. Quando le multinazionali impongono la propria agenda sui
cittadini, la democrazia è rimessa in questione e spesso i media non
riportano alcuna opposizione alle attività di fratturazione.
19 maggio 2014
AGRICOLTURA BIOLOGICA: L'orto resiliente di Cairano
In Alta Irpinia a Cairano, 340 abitanti arroccati ai confini della
Lucania, nelle terre interne del mezzogiorno, parte l'Orto comunitario.
Il progetto è ideato dall'associazione culturale l'Albero Vagabondo e ha
un valore fortemente simbolico e identitario. A pochi metri dall'osservatorio geo-cosmico della Rupe di Cairano,
sulle sponde del Lago di Conza, c'è uno dei panorami più belli delle
terre dell'osso, una parte che ancora resiste all’immanente devastazione
finto-energetica del paesaggio appenninico. Qui
parte l'esperimento resiliente dell'Orto comunitario di Cairano, una
scommessa lanciata alla popolazione che potrebbe sembrare una
provocazione: tornare alla terra, mentre tutti la abbandonano.
«Restare anziché scappare – spiegano dall’associazione L’Albero Vagabondo, che ha avuto l’idea - In queste terre non c'è ancora la cognizione necessaria a percepire l'attuale ritorno all’agricoltura; qui coltivare la terra non fa ancora tendenza, il ricordo della terra arcigna è ancora presente e le nuove generazioni la rifuggono. Ma è la capacità di adattarsi ai cambiamenti, quella capacità di resistere che si trova nelle situazioni più difficili, la possibilità di identificare risorse, di generare rete, di sviluppare rapporti e creare nuove relazioni felicitanti la premessa per avviare un esperimento di coltivazione comunitaria. Una ricerca dell’identità originaria attraverso relazioni tra vecchio e nuovo, tra interni ed esterni, tra la vita e la morte»
14 maggio 2014
SCIE CHIMICHE: Aerei di nuova generazione avvistati in Texas
Il 30 marzo scorso
sono stati avvistati e fotografati alcuni singolari velivoli, mentre
incrociavano su Amarillo (Texas). Tra le altre, ne ha dato conto la
testata britannica “Dailymail” che ha riportato la gragnola di ipotesi
circa il tipo di aerei osservati. Poco importa, in fondo, identificare
gli aeromobili la cui sagoma triangolare ricorda il prototipo Aurora.
Bisogna, invece, evidenziare le classiche scie chimiche (e non di
condensazione) prodotte dai velivoli in oggetto. Insomma, è stata ancora
alzata l’asticella della geoingegneria clandestina con l’impiego di
aerei di nuova generazione.
Un marine in pensione con quasi due decenni di esperienza nell’aeronautica si è fatto avanti con un’ipotesi convincente(?) su tre aerei misteriosi che sono stati avvistati sul Texas nel mese di marzo. Il 10 marzo scorso i fotografi Steve Douglass e Dean Muskett hanno scattato alcune fotografie di tre sconcertanti aerei che in formazione sorvolavano la città di Amarillo (Texas).
Un marine in pensione con quasi due decenni di esperienza nell’aeronautica si è fatto avanti con un’ipotesi convincente(?) su tre aerei misteriosi che sono stati avvistati sul Texas nel mese di marzo. Il 10 marzo scorso i fotografi Steve Douglass e Dean Muskett hanno scattato alcune fotografie di tre sconcertanti aerei che in formazione sorvolavano la città di Amarillo (Texas).
1 aprile 2014
L’APOCALISSE ALIMENTARE È GIÁ ALLE PORTE
Rivolte. Città a secco. Impennata dei prezzi. Fame
devastante. Se questo vi sembra allarmismo degli scienziati, parlate con
gli agricoltori
La madre di tutti i report sul clima è così spaventosa che uno dei suoi autori si è dimesso dal Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) in segno di protesta. "Gli agricoltori non sono stupidi", ha detto la scorsa settimana l'economista della Sussex University Richard Tol, mentre centinaia di ricercatori si sono ritirati a Yokohama, in Giappone, per elaborare il testo finale di un documento che lui ha definito "allarmista" quando tratta delle tante minacce del riscaldamento globale. La gente che coltiva il nostro cibo troveranno il modo di adattarsi, ha detto l’isolato scienziato del clima alla più importante riunione sulla scienza del clima degli ultimi sette anni.
Ma cambiare non è facile, soprattutto quando non si parla della tettonica terrestre. Il testo finale è arrivato oggi, e le le più allarmanti proiezioni del report dell’IPCC chiariscono ciò che avevano ipotizzato tanti altri studi: il futuro dell'agricoltura - della fame nel mondo, della vostro conto dal droghiere – è fottuto. O, come ha detto il Segretario Generale dell’ONU Ban-Ki Moon in modo un po’ più educato all'inaugurazione dei primi incontri per il report dell’IPCC nello scorso settembre: "Il caldo si fa sentire. Dobbiamo agire."
La madre di tutti i report sul clima è così spaventosa che uno dei suoi autori si è dimesso dal Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) in segno di protesta. "Gli agricoltori non sono stupidi", ha detto la scorsa settimana l'economista della Sussex University Richard Tol, mentre centinaia di ricercatori si sono ritirati a Yokohama, in Giappone, per elaborare il testo finale di un documento che lui ha definito "allarmista" quando tratta delle tante minacce del riscaldamento globale. La gente che coltiva il nostro cibo troveranno il modo di adattarsi, ha detto l’isolato scienziato del clima alla più importante riunione sulla scienza del clima degli ultimi sette anni.
Ma cambiare non è facile, soprattutto quando non si parla della tettonica terrestre. Il testo finale è arrivato oggi, e le le più allarmanti proiezioni del report dell’IPCC chiariscono ciò che avevano ipotizzato tanti altri studi: il futuro dell'agricoltura - della fame nel mondo, della vostro conto dal droghiere – è fottuto. O, come ha detto il Segretario Generale dell’ONU Ban-Ki Moon in modo un po’ più educato all'inaugurazione dei primi incontri per il report dell’IPCC nello scorso settembre: "Il caldo si fa sentire. Dobbiamo agire."
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