«Bruciare centinaia di tonnellate di cibo per produrre biocombustibili è un crimine contro l’umanità. Fin dal 2007, l’Unione Europea e il governo statunitense hanno dato enorme supporto all’agribusiness per riempire di cibo i serbatoi delle auto - obiettivi vincolanti, sgravi fiscali e sussidi (1) di miliardi ogni anno. Il risultato? Più fame, land grabbing, danni ambientali e centinaia di migliaia di vite perdute». Parole brucianti e che non lasciano il minimo dubbio sulla sua posizione: Jean Ziegler è stato chiarissimo.
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26 marzo 2014
« BIOCOMBUSTIBILI? UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA' »
Bruciare centinaia di tonnellate di cibo per produrre biocombustibili è un crimine contro l’umanità: a dirlo è Jean Ziegler, relatore per le Nazioni Unite sul diritto al cibo dal 2000 al 2008, ora nella commissione dell’Onu sui diritti umani. Ziegler si è fatto portavoce di tantissimi altri e lo ha fatto in occasione delle recenti Giornate Europee per lo Sviluppo.
19 marzo 2014
TAV: ALLARME POLVERI CHIMICHE
Le nuvole di polvere che avvolgono il cantiere di Chiomonte in val Susa nelle belle giornate di sole sono visibili da chilometri di distanza. Per questa ragione i dati recentemente prodotti da Ltf, la società responsabile della parte internazionale della ferrovia Torino-Lione, relativi alle polveri sottili che si spargono sul territorio tracciano un quadro a tinte fosche.
Ogni giorno, da marzo a settembre 2013, sono stati effettuati da un centralina campionamenti sulla qualità dell’aria; quasi centonovanta giorni di analisi durante i quali sono stati rilevati ottantotto sforamenti di Pm 10, Materia Particolata. La pericolosità di queste micropolveri è connaturata alla loro composizione chimica, ma in generale la comunità scientifica non ha difficoltà a ritenere che possano essere fonte di patologie quali asma e affezioni cardio-polmonari. La normativa vigente prevede che gli sforamenti giornalieri complessivi non possano essere superiori a trentacinque nell’arco di un anno. I risultati quindi non lasciano molti margini di interpretazione: in soli sei mesi di analisi i limiti sono stati superati di quasi tre volte. Una proiezione media annuale di questi dati porta ad un numero di sforamenti pari a centosettanta giornate.
18 marzo 2014
OGM: La tossina BT può provocare la Leucemia
A rivelarlo è la rivista scientifica Journal of Hematology & Thromboembolic Diseases secondo cui la tossina Bt ingegnerizzata in gran parte dei cereali ogm per il consumo anche umano ha un potenziale “leucemogeno”.
Già a creare un enorme scalpore era stato lo studio di Seralini che aveva dimostrato come topi alimentati con cibo ogm sviluppassero tumori; ora un altro studio pubblicato sul Journal of Hematology & Thromboembolic Diseases indica che la tossina ingegnerizzata nei cereali ogm, nota come Bacillus Thuringensis (Bt), può contribuire ad anomalie del sangue, dall’anemia ai tumori ematici maligni come la leucemia.
Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di genetica e morfologia,
Istituto di Scienze Biologiche, dell’università di Brasilia hanno
valyutato la tossicità e la patogenicità di questo agente, dato che si
sa molto poco sugli effetti prodotti sugli organismi non-bersaglio della
manipolazione stessa, come ad esempio gli esseri umani. Con l’avvento
della tecnologia ricombinante, i geni che producono questa tossina sono
stati inseriti nelle piante ad uso commerciale, entrando quindi di fatto
nella catena alimentare degli Stati Uniti dove appunto la coltivazione
ogm è permessa. Lo studio ha scoperto che la tossina Bt è in grado di
indurre modifiche sui globuli rossi inducendo un danno significativo e
che può sopprimere la proliferazione del midollo spinale creando
comportamenti anomali dei linfociti compatibili con la leucemia.
24 giugno 2013
L'ESTINZIONE DELLE API MELLIFERE: UNA LEZIONE DI ECOLOGIA
"Negli ultimi quattro anni, l'industria chimica ha speso 11,2 milioni di dollari per una campagna per dire che non è colpa loro, così sappiamo di chi è la colpa." ― Jon Cooksey, scrittore, regista: How to Boil a Frog
Sappiamo esattamente cosa uccide le api. L’estinzione delle colonie di
api in tutto il mondo non è un grande mistero come vorrebbero farci
credere le aziende chimiche. La natura sistemica del problema lo rende
un affare complesso, ma non impenetrabile. Gli scienziati sanno che le
api stanno morendo a causa di una serie di fattori quali pesticidi,
siccità, distruzione del loro habitat naturale, riscaldamento globale e
così via. Le cause di tale scomparsa sono in relazione tra loro e
strettamente connesse ma sappiamo che il responsabile è l’uomo e che le
cause principali sono i pesticidi e la distruzione del loro habitat
naturale. I biologi hanno trovato tracce di 150 diversi pesticidi chimici nel polline delle api, un cocktail di pesticidi mortale secondo Eric Mussen, apicoltore della University of California. Le aziende chimiche Bayer, Syngenta, BASF, Dow, DuPont e Monsanto hanno scrollato le spalle per questa complessità sistemica, come se il mistero fosse troppo complesso per essere svelato. Non hanno messo in atto alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi. Dopo tutto, la vendita di veleni a coltivatori in tutto il mondo, è vantaggiosa.
Come se non bastasse, l’habitat delle api selvatiche si riduce di anno in anno a causa dell’attività agroindustriale che distrugge praterie e foreste per lasciar spazio alle monocolture che sono contaminate dai pesticidi. Per fermare il processo di estinzione delle api, dobbiamo rivedere il nostro sistema agricolo malato e distruttivo.
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6 giugno 2013
SCIE CHIMICHE: EFFETTI SULLA SALUTE E SUL CLIMA
Pubblichiamo un articolo del climatologo Luca Romaldini.
Il testo presenta gli aspetti salienti della questione “scie chimiche”,
inquadrandone la matrice militare, dietro il paravento degli
“esperimenti” volti a mitigare il cosiddetto “riscaldamento del
pianeta”. Non sfugga il piglio ironico dell’autore, un'ironia tanto più
pungente quanto più forte è la condanna nei confronti di avvelenatori e negazionisti.
La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.
Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono.
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La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.
Il punto è che gli esperimenti ("limitati") sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo "delicate" per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono.
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22 maggio 2013
FRACKING: Un laboratorio chiamato Adriatico
Il
caso della piattaforma “Giovanna”, nella provincia di Teramo, dove
Eni-Agip ha operato negli anni 90. Come estrarre gas “fratturando” il
fondo servendosi di acqua marina. Volumi triplicati, costi ridotti.
Anche grazie a concessioni convenienti.
“Fino al 1992 nel mio pezzo di mare, abbastanza lontano
dalla costa, pescare era una bellezza. Ma quando è arrivata Giovanna ho
smesso, perché l’acqua non era più la stessa”. Con queste parole
Aldino ricorda il suo passato da pescatore. Tossisce, si ferma un
attimo, appoggia la cornetta sul tavolo, si allontana, e poi ritornando
al telefono dice che “il mare di fronte al tratto di costa tra
Montesilvano e Marina di Silvi e Giulianova pure oggi non è lo stesso. A
me non piace più”.
Siamo nel medio Adriatico, in Abruzzo, nella provincia di Teramo dove le numerose piattaforme di gas -monotubolari, bitubolari e reticolari- hanno cambiato le abitudini dei pescatori. Anche se fino al 2002 (anno in cui è entrata in vigore un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pescara, ndr) pescare in prossimità delle piattaforme metanifere era quasi una regola fissa. Una di queste è la piattaforma “Giovanna” (in foto), realizzata nel 1992, e localizzata a poco più di 23 miglia dalla costa. A 37, 38 chilometri dalla terraferma. Il giacimento di gas “Giovanna” fu scoperto da Agip e Deutsche Shell nel 1988, dopo 6 anni dalla messa in produzione del giacimento “Emma”, con omonima piattaforma.
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La piattaforma “Giovanna” nel mar Adriatico |
Siamo nel medio Adriatico, in Abruzzo, nella provincia di Teramo dove le numerose piattaforme di gas -monotubolari, bitubolari e reticolari- hanno cambiato le abitudini dei pescatori. Anche se fino al 2002 (anno in cui è entrata in vigore un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pescara, ndr) pescare in prossimità delle piattaforme metanifere era quasi una regola fissa. Una di queste è la piattaforma “Giovanna” (in foto), realizzata nel 1992, e localizzata a poco più di 23 miglia dalla costa. A 37, 38 chilometri dalla terraferma. Il giacimento di gas “Giovanna” fu scoperto da Agip e Deutsche Shell nel 1988, dopo 6 anni dalla messa in produzione del giacimento “Emma”, con omonima piattaforma.
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15 maggio 2013
I SEMI DEL SUICIDIO DELLA MONSANTO
“La Monsanto è un’impresa agricola.
Applichiamo innovazione e tecnologia per aiutare i coltivatori di tutto il mondo a produrre di più conservando di più.
Produrre di più – Conservare di più – Migliorare la vita dei coltivatori.”
Queste sono le promesse della Monsanto sul suo sito Web, assieme a fotografie di agricoltori prosperi e sorridenti dello stato del Maharashtra. Si tratta di un tentativo disperato della Monsanto e della sua macchina della propaganda di separare l’epidemia di suicidi di contadini in India dal crescente controllo della società sulle forniture delle sementi di cotone; il 95% dei semi di cotone in India è oggi controllato dalla Monsanto.
Il controllo sui semi è il primo anello della catena alimentare perché i semi sono la fonte della vita. Quando un’impresa controlla i semi, controlla la vita, specialmente la vita degli agricoltori.
Il controllo concentrato della Monsanto sul settore delle sementi in India, così come in tutto il mondo, è molto preoccupante. E’ ciò che collega i suicidi dei contadini indiani alla causa ‘Monsanto contro Percy Schmeiser’ in Canada, a quella ‘Monsanto contro Bowman’ negli Stati Uniti e agli agricoltori del Brasile che hanno citato la Monsanto per 2,2 miliardi di dollari per lo scorretto incasso di diritti.
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Leggi anche:
Obama protegge la Monsanto con una legge "su misura"
La Catastrofe Degli OGM Negli USA: Una Lezione Per Il Mondo
«IL GLISOFATO UCCIDE LA PACHAMAMA»
CONTROLLARE IL PRIMO ANELLO DELLA CATENA ALIMENTARE: LE SEMENTI
Applichiamo innovazione e tecnologia per aiutare i coltivatori di tutto il mondo a produrre di più conservando di più.
Produrre di più – Conservare di più – Migliorare la vita dei coltivatori.”
Queste sono le promesse della Monsanto sul suo sito Web, assieme a fotografie di agricoltori prosperi e sorridenti dello stato del Maharashtra. Si tratta di un tentativo disperato della Monsanto e della sua macchina della propaganda di separare l’epidemia di suicidi di contadini in India dal crescente controllo della società sulle forniture delle sementi di cotone; il 95% dei semi di cotone in India è oggi controllato dalla Monsanto.
Il controllo sui semi è il primo anello della catena alimentare perché i semi sono la fonte della vita. Quando un’impresa controlla i semi, controlla la vita, specialmente la vita degli agricoltori.
Il controllo concentrato della Monsanto sul settore delle sementi in India, così come in tutto il mondo, è molto preoccupante. E’ ciò che collega i suicidi dei contadini indiani alla causa ‘Monsanto contro Percy Schmeiser’ in Canada, a quella ‘Monsanto contro Bowman’ negli Stati Uniti e agli agricoltori del Brasile che hanno citato la Monsanto per 2,2 miliardi di dollari per lo scorretto incasso di diritti.
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14 maggio 2013
IL MONDO NEL 2030
Anche se, ovviamente, si tratta di una visione molto parziale
(quella di Washington), elaborata da un’agenzia (la CIA) la cui
missione principale è difendere gli interessi degli Stati Uniti, il
rapporto strategico del NIC presenta una indiscussa utilità perchè è il
risultato della messa in comune – rivista da tutte le agenzie di
intelligence USA – di studi elaborati da esperti indipendenti di varie
università e di molti altri paesi (Europa, Cina, India, Africa, America
Latina, mondo arabo-mussulmano, ecc.). Il documento confidenziale che il presidente Barak Obama ha
trovato sulla scrivania del suo ufficio alla Casa Bianca lo scorso 21
gennaio, quando ha iniziato il suo secondo mandato, è stato appena
pubblicato col titolo Global Trends 2030. Alternative Worlds (Tendenze mondiali 2030: nuovi mondi possibili).
10 maggio 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA METTE FUORI LEGGE SEMI E PIANTE NON OMOLOGATE
Una nuova legge proposta dalla Commissione europea renderebbe illegale
"coltivare, riprodurre o commerciare" i semi di ortaggi che non sono
stati "analizzati, approvati e accettati" da una nuova burocrazia
europea denominata "Agenzia delle Varietà Vegetali europee".
Si chiama Plant Reproductive Material Law, e tenta di far gestire
al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e semi. Se un
contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non
regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale. Il
testo del progetto di legge, che è già stato più volte modificato a
causa delle enormi proteste delle associazioni dei coltivatori, è
riportato qui.
"Questa legge intende interrompere immediatamente la coltivazione professionale di varietà vegetali ad uso di piccoli coltivatori, di coltivatori biologici, e di agricoltori che operano su piccola scala", ha detto Ben Gabel, coltivatore di verdure e direttore del The Real Seed Catalogue. "I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali - per esempio, coltivano senza usare macchine e non possono o non vogliono utilizzare spray chimici potenti. Non c'è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo perché non rispondono ai severi criteri della "Plant Variety Agency", che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali. "
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"Questa legge intende interrompere immediatamente la coltivazione professionale di varietà vegetali ad uso di piccoli coltivatori, di coltivatori biologici, e di agricoltori che operano su piccola scala", ha detto Ben Gabel, coltivatore di verdure e direttore del The Real Seed Catalogue. "I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali - per esempio, coltivano senza usare macchine e non possono o non vogliono utilizzare spray chimici potenti. Non c'è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo perché non rispondono ai severi criteri della "Plant Variety Agency", che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali. "
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14 aprile 2013
LE MINACCE DELLA GEOINGEGNERIA
Dane Wigington, uno dei maggiori esperti mondiali di Geoingegneria, interpellato pure nel fondamentale documentario di Michael Murphy, “What in the world are they spraying?”, ha di recente rilasciato un’intervista a George Noory, il conduttore del celebre programma radiofonico, “Coast to coast”.
Si tratta di un importante contributo, soprattutto poiché Wigington
evidenzia il caos climatico provocato dalle operazioni di geoingegneria
clandestina. La sua analisi ci consentirà di svolgere rilevanti
riflessioni che saranno il succo di un articolo il cui titolo sarà
“Convergenza”.
Il ricercatore ed attivista Dane Wigington ha documentato preoccupanti cambiamenti nell'ambiente dovuti alla geoingegneria. Ciò include varie tecniche di modificazione del clima, come le scie chimiche ed i sistemi H.A.A.R.P. A causa degli interventi compiuti con la dispersione nella biosfera di nanoparticelle metalliche, stiamo assistendo ad un "oscuramento globale", con cui il 20% dei raggi del sole non raggiunge la superficie del pianeta.
Il ricercatore ed attivista Dane Wigington ha documentato preoccupanti cambiamenti nell'ambiente dovuti alla geoingegneria. Ciò include varie tecniche di modificazione del clima, come le scie chimiche ed i sistemi H.A.A.R.P. A causa degli interventi compiuti con la dispersione nella biosfera di nanoparticelle metalliche, stiamo assistendo ad un "oscuramento globale", con cui il 20% dei raggi del sole non raggiunge la superficie del pianeta.
13 aprile 2013
MUOS: UN'ARMA AMBIENTALE
A Niscemi (Sicilia), all’interno di una riserva
naturale (area SIC), sono in corso i lavori di realizzazione di uno dei
quattro terminali terrestri del MUOS (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti d’America. Il MUOS dovrà assicurare il collegamento della rete militare Usa (centri di comando, controllo e logistici, le migliaia di utenti mobili
come cacciabombardieri, unità navali, sommergibili, reparti operativi,
missili Cruise, aerei senza pilota, ecc.), decuplicando la velocità e la
quantità delle informazioni trasmesse nell’unità di tempo e rendendo
sempre più automatizzati e disumanizzati i conflitti del XXI secolo. Con
la conseguenza di accrescere sempre più il rischio di guerra
(convenzionale, batteriologica, chimica e/o nucleare) anche per un mero
errore di elaborazione da parte dei computer.
Il terminale MUOS di Niscemi sarà costituito da tre
grandi antenne paraboliche del diametro di 18,4 metri per le
trasmissioni verso i satelliti geostazionari con frequenze che
raggiungeranno i 31 GHz e da due trasmettitori di 149 metri d’altezza
per il posizionamento geografico con frequenze tra i 240 e i 315 MHz. Un
mixer di onde elettromagnetiche che penetreranno la ionosfera con potenziali effetti devastanti per l’ambiente e la salute dell’uomo. Originariamente
il progetto era stato previsto per Sigonella, la principale stazione
aeronavale della Marina militare Usa nel Mediterraneo alle porte di
Catania. Poi fu deciso di dirottare l’impianto una settantina di
chilometri più a sud, nella stazione utilizzata dal oltre vent’anni dal
Pentagono per le comunicazioni con i sottomarini atomici in navigazione
negli oceani.
26 febbraio 2013
GLI OGM AVANZANO IN EUROPA: L'ITALIA PUO' ANCORA SCEGLIERE?
La partita sull'ingresso degli organismi geneticamente modificati in Europa si sta giocando nei tribunali, più che nelle sedi democratiche, con un'accelerazione che interessa anche paesi da sempre contrari al transgenico come l'Italia. Ma esistono ancora spazi di mobilitazione contro gli OGM.
Di Angela Lamboglia
Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europea si è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl., dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998, molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati.
Il Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
Di Angela Lamboglia
Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europea si è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl., dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998, molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati.
Il Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
6 febbraio 2013
SHELL: UNA PERICOLOSA CONCHIGLIA PER IL DELTA DEL NIGER
La filiale nigeriana di Royal Dutch Shell è stata giudicata
responsabile da un tribunale olandese dell'inquinamento da fuoriuscite
di petrolio ai danni di 47 stagni da allevamento ittico di un allevatore
nigeriano. Non è una novità, Shell è stata ripetutamente accusata
di danneggiare l' ambiente. Poco più di una settimana fa il colosso
petrolifero anglo-olandese si era aggiudicato il titolo di peggior impresa del 2012
– il cosiddetto premio della vergogna - aDavos, a margine del World
Economic Forum, assegnato dalla sezione svizzera di Greenpeace.
Nel 2009, Shell aveva pagato 15,5 milioni dollari per porre fine ad una causa relativa all'esecuzione dello scrittore Ken Saro-Wiwa che si era opposto a Shell e alle sue operazioni nel delta del Niger.
Shell sta affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da 11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008. Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso circa 26.000 barili di petrolio.
Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione del delta del Niger,
Shell sta affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da 11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008. Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso circa 26.000 barili di petrolio.
Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione del delta del Niger,
5 ottobre 2012
L'ATTACCO DELL'UNIONE EUROPEA ALLA SOVRANITA' ALIMENTARE E MONETARIA
Nel luglio scorso la Corte di Giustizia europea ha stabilito il divieto assoluto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo. Una sentenza che conferma come, sia in ambito economico che alimentare, la strategia dell'Unione europea sembra essere finalizzata alla limitazione dell'autonomia degli Stati membri.
Di Matteo Marini - Il Cambiamento
Dall’assalto alla sovranità monetaria (basti guardare l’approvazione del Fiscal Compact e/o del Mes) all’attacco alla sovranità alimentare. L’Unione Europea sembra che voglia, di fatto, smantellare pian piano tutti gli assi che ogni Stato membro tenta di giocarsi per mantenere un minimo di autonomia.
Tutto ruota attorno ad una direttiva comunitaria - in vigore dal 1998 - che stabilisce come la commercializzazione e lo scambio di sementi, sia di solo appannaggio delle ditte sementiere (come la Monsanto). Agli agricoltori questo commercio è vietato. Molte le realtà associative di volontari che si sono costituite per opporsi a questa assurda regolamentazione, distribuendo sementi presenti fuori dal catalogo ufficiale delle multinazionali.
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27 settembre 2012
RATTI, CANCRO E POLITICHE TRANSGENICHE
Di Silvia Ribeiro
La Jornada
La Jornada
Nuove prove scientifiche di ricercatori in Francia dimostrano che il mais geneticamente modificato provoca il cancro nei ratti, mentre il glifosato, l'erbicida più usato nelle coltivazioni transgeniche, provoca malformazioni nei feti, secondo gli studi realizzati dal Dr. Andrés Carrasco ed altri scienziati in Argentina. Sebbene le relazioni sul glifosato e gli studi precedenti sui transgenici, hanno mostrato evidenza di gravi problemi per la salute e per l'ambiente, il governo messicano ha autorizzato nel 2012 più di 1.800 ettari di piantagioni a campo aperto, di mais geneticamente modificato, la maggior parte con lo stesso gene della Monsanto (603) che ha causato il cancro nei ratti negli esperimenti francesi.
Nello studio realizzato dal CRIIGEN (Comitato di ricerca e di informazione indipendente sulla genetica), Università di Caen, in Francia, sono stati alimentati 200 ratti per due anni, suddivisi in 10 gruppi, con razioni diverse. Alcuni con mais geneticamente modificato NK603, resistente al glifosato, ma senza essere utilizzato, altri con lo stesso mais GM con glifosato, ed altri con glifosato disciolto nell'acqua che bevevano, oltre a un gruppo di controllo che non ha ricevuto nessuno degli elementi sopra citati.
I ratti alimentati con mais GM sono morti prematuramente ed avevano un'incidenza di tumori del 60-70 per cento contro il 20-30 per cento del gruppo di controllo.
21 settembre 2012
Ricercatori francesi "Gli OGM provocano tumori"
Tumori provocati da mais OGM, con e senza Roundup (R). |
PER DUE ANNI, 200 RATTI ALIMENTATI CON MAIS OGM. TUMORI, MALATTIE GRAVI ... UN MASSACRO. UNA BOMBA PER L'INDUSTRIA OGM. DUBITANDO DELL'AFFIDABILITÀ DEGLI STUDI UFFICIALI, UN'ÉQUIPE TELEVISIVA FRANCESE, HA SEGUITO DURANTE DUE ANNI UNO STUDIO SEGRETO (LETTERALMENTE!) SUGLI OGM.
Le loro conclusioni sono inattaccabili.
Il professor Gilles-Eric Séralini e il suo team conducono dal 2009 uno studio indipendente sulla potenziale tossicità del MAIS OGM NK603 sulla la salute dei mammiferi. Pubblicati mercoledì 19 settembre, i risultati di questa ricerca allarmante, potrebbe scuotere l'industria alimentare francese (e mondiale).
Infatti le prove sono inequivocabili: i topi che hanno consumato OGM hanno tumori due o tre volte in più rispetto ai ratti "non-OGM". Nelle femmine, questo si manifesta con tumori mammari a catena che arrivano fino al 25% del loro peso. Nei maschi sono gli organi depuratori, fegato e reni, che sono colpiti con anomalie importanti o gravi. Con una frequenza di due a cinque volte superiori rispetto ai roditori alimentati con mais non-GM.
10 luglio 2012
LA PIU' GRANDE MINACCIA AMBIENTALE
Stanno trasformando le nostre coltivazioni, gli animali e persino i nostri bambini in bizzarri mostri genetici - cosa potrebbe andare storto?
La più grande minaccia ambientale che abbiamo di fronte è la modificazione genetica. In tutto il mondo, gli scienziati stanno trattando il tessuto della vita come se fosse un parco giochi dove tutto è permesso. Dietro porte chiuse, scienziati di tutto il pianeta stanno creando alcuni dei mostri più singolari e più bizzarri che si possano immaginare, e pochissime persone sembrano preoccupate. Ma la verità è che scherzare con i mattoni della vita avrà alcune conseguenze molto gravi.
Gli scienziati affermano che stanno rendendo i nostri raccolti più forti, più produttivi e meno vulnerabili agli insetti. Gli scienziati sostengono di poter alterare i nostri animali in modo che siano più "utili" per noi. Gli scienziati sostengono che la modificazione genetica puo solo "migliorare" l'umanità. Ma cosa succederebbe se qualcosa andasse storto sul serio? Per esempio, che cosa succederebbe se venissimo a sapere che mangiare cibi geneticamente modificati è molto, molto dannoso per noi?
Ebbene, in questo momento oltre il 70 percento degli alimenti preparati, in commercio negli Stati Uniti, contengono almeno un ingrediente che è stato modificato geneticamente. Sarebbe un po' difficile tornare indietro ora. Ci siamo precipitati e abbiamo creato orde di bizzarri mostri genetici, senza mai prendere in considerazione seriamente le conseguenze. Un giorno, le generazioni future potrebbero guardare indietro e chiedersi come abbiamo potuto essere così incredibilmente stupidi.
14 aprile 2012
WWF FINANZIATO E GESTITO DA ROYAL DUCTH-SHELL
Se una persona o un gruppo osa mettere in dubbio il riscaldamento globale e la grande ortodossia del cambiamento climatico, i sacerdoti
verdi per prima cosa tentano di screditarli, di solito saltando sul
tavolo e puntando il dito della vergogna diritto in faccia, esclamando:
"Sei finanziato da Big Oil! "
Questo è ancora
più ironico se si considera chi per primo ha finanziato, e
successivamente ha gestito, la grande nave ammiraglia globale del
moderno movimento verde ...
Di Patrick Henningsen
InfoWars
Il recente articolo di Donna Laframboise dal titolo La grande riserva di soldi del petrolio del WWF racconta l'ascesa dell'istituzione benefica verde globalista – beneficiata con il finanziamento del gigante globale del petrolio Royal Dutch Shell, il cui ex presidente per 15 anni, John Loudon, in seguito è stato presidente di WWF International per quattro anni da allora.
Il recente articolo di Donna Laframboise dal titolo La grande riserva di soldi del petrolio del WWF racconta l'ascesa dell'istituzione benefica verde globalista – beneficiata con il finanziamento del gigante globale del petrolio Royal Dutch Shell, il cui ex presidente per 15 anni, John Loudon, in seguito è stato presidente di WWF International per quattro anni da allora.
Nel
1961 Shell Oil sborsò la bella somma di 10.000 sterline per aiutare il
WWF-UK, denaro che oggi equivale a 418.000 sterline - o 663.000 dollari
(si veda la calcolatrice storica qui ).
Ma
questo è solo l'inizio. Il WWF ha continuato a cavalcare l'onda dei
soldi dell'industria petrolifera per i successivi 40 anni - da colossi
come BP, Shell e altri, fino al 2000.
Leggi anche:
13 aprile 2012
LA MONSANTO HA AVVELENATO CONSAPEVOLMENTE PROVOCANDO DEVASTANTI DANNI ALLA CRESCITA
Secondo una notizia in via di diffusione appena rilasciata dall'agenzia stampa di un tribunale, la Monsanto viene portata in tribunale da decine di coltivatori di tabacco argentini che dicono che il gigante biotech li
ha avvelenati consapevolmente con erbicidi e pesticidi e, come
conseguenza, ha causato malformazioni alla nascita "devastanti" nei loro
figli. Gli agricoltori stanno facendo causa non solo a
Monsanto per conto dei loro figli, ma anche a molti giganti del tabacco.
I difetti di nascita, che gli agricoltori dicono si sono verificati di
conseguenza, sono molti e comprendono paralisi cerebrale, sindrome di
Down, ritardo psicomotorio, dita mancanti, e cecità.
Di Anthony Gucciardi
Gli
agricoltori provengono da piccole aziende agricole a gestione familiare
nella Provincia di Misiones e vendono il loro tabacco a molti
distributori degli Stati Uniti. Le famiglie di agricoltori dicono che
aziende del tabacco importanti come la società Philip Morris hanno
chiesto loro di usare erbicidi e pesticidi della Monsanto, assicurando
loro che i prodotti erano sicuri. Gli agricoltori dichiarano nella loro
denuncia che, affermando che le sostanze chimiche tossiche erano sicure,
le imprese produttrici di tabacco hanno "ingiustamente causato
l'esposizione dei genitori e querelanti per conto dei bambini a questi
prodotti chimici e sostanze che loro sapevano, o avrebbero dovuto
sapere, avrebbero potuto causare alla prole difetti di nascita
devastanti".
3 aprile 2012
Il rappresentante del movimento ecologico Serbo denuncia le scie chimiche!
Quando sentiremo un discorso del genere dai nostri rappresentati ecologici?
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