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1 settembre 2018
Crollo del Ponte Morandi: disastro inevitabile o tragedia del capitalismo?
L’articolo che pubblichiamo sulla tragedia di Genova presenta una documentazione essenziale e il quadro complessivo di scelte strutturali economiche e politiche che sono alla base di una catastrofe annunciata.
Pone in modo sempre più urgente il tema ineludibile della battaglia contro le privatizzazioni, della necessità del ritorno nelle mani integralmente pubbliche (no SPA e simili), e sotto il controllo dei lavoratori e degli utenti, di settori economici e di strutture fondamentali che non possono in alcun modo essere lasciati alla logica del profitto e dell’interesse privato (Oggi persino La Repubblica è spinta a scrivere che “la tragedia di Genova è un frutto avvelenato delle privatizzazioni”). Pone il tema di un vasto piano pubblico dei trasporti che integri in modo coerente e funzionale ai bisogni del paese, cioè dell’intera popolazione, la parte su gomma e quella su ferrovia; conferma il nostro no alla logica di grandi opere che servono l’interesse di pochi e le speculazioni e la necessità di un vasto progetto e piano di manutenzione delle reti esistenti e di messa in sicurezza di un territorio la cui fragilità è stata messa più volte in evidenza dagli avvenimenti disastrosi che si sono prodotti. In altri termini pone il problema dell’alternativa tra la logica privata del capitalismo e la logica dell’interesse pubblico e del benessere e della sicurezza ambientale di tutte le cittadine e dei cittadini; richiede una svolta profonda che non verrà né dai governanti attuali, né da quelli che li hanno preceduti, entrambi profondamente legati al sistema esistente, ma solo da una nuova mobilitazione di massa sociale delle classi lavoratrici e popolari.
Pone in modo sempre più urgente il tema ineludibile della battaglia contro le privatizzazioni, della necessità del ritorno nelle mani integralmente pubbliche (no SPA e simili), e sotto il controllo dei lavoratori e degli utenti, di settori economici e di strutture fondamentali che non possono in alcun modo essere lasciati alla logica del profitto e dell’interesse privato (Oggi persino La Repubblica è spinta a scrivere che “la tragedia di Genova è un frutto avvelenato delle privatizzazioni”). Pone il tema di un vasto piano pubblico dei trasporti che integri in modo coerente e funzionale ai bisogni del paese, cioè dell’intera popolazione, la parte su gomma e quella su ferrovia; conferma il nostro no alla logica di grandi opere che servono l’interesse di pochi e le speculazioni e la necessità di un vasto progetto e piano di manutenzione delle reti esistenti e di messa in sicurezza di un territorio la cui fragilità è stata messa più volte in evidenza dagli avvenimenti disastrosi che si sono prodotti. In altri termini pone il problema dell’alternativa tra la logica privata del capitalismo e la logica dell’interesse pubblico e del benessere e della sicurezza ambientale di tutte le cittadine e dei cittadini; richiede una svolta profonda che non verrà né dai governanti attuali, né da quelli che li hanno preceduti, entrambi profondamente legati al sistema esistente, ma solo da una nuova mobilitazione di massa sociale delle classi lavoratrici e popolari.
30 agosto 2018
Che cos’è l’imperialismo finanziario?
Emersione di un nuovo imperialismo finanziario
Le ricorrenti crisi debitorie della Grecia costituiscono una nuova forma emergente di imperialismo finanziario. Che cosa, allora, è l’imperialismo e specialmente che cos’è quando è descritto come imperialismo finanziario? Come costituisce una nuova forma di imperialismo ciò che è andato emergendo in Grecia sotto l’eurozona? Com’è l’imperialismo finanziario emergente in Grecia sia simile sia diverso da altre forme di imperialismo? E come rappresenta uno sviluppo più vasto, oltre la Grecia, di una nuova forma di imperialismo in sviluppo nel ventunesimo secolo?
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
18 agosto 2018
Morire pagando pedaggi, ticket ed interessi
Morire pagando pedaggi, ticket ed interessi, c’è una cosa più ingiusta e assurda? Lo dico subito, non me ne frega niente se le azioni del gruppo Atlantia, proprietario di Autostrade per l’Italia, crollano in borsa.
Che si fottano i mercati finanziari
Alla mia testa ed al mio cuore interessano solo le persone morte nel crollo del ponte e quelle rimaste ferite o traumatizzate, che poverette erano anche state costrette a pagare un pedaggio per viaggiare “sicure” su quell’impalcato maledetto.
https://video.corriere.it/genova-volti-storie-vittime-tragedia-ponte-morandi/c0fe9fbc-a13f-11e8-b0c1-5746f5751ec2
Ma penso anche agli innumerevoli disagi che nei prossimi mesi dovrà subire la popolazione di questo territorio martoriato, a chi ha perso una casa e non sa se e quando la riavrà, agli incidenti che aumenteranno a causa del traffico congestionato.
Che si fottano i mercati finanziari
Alla mia testa ed al mio cuore interessano solo le persone morte nel crollo del ponte e quelle rimaste ferite o traumatizzate, che poverette erano anche state costrette a pagare un pedaggio per viaggiare “sicure” su quell’impalcato maledetto.
https://video.corriere.it/genova-volti-storie-vittime-tragedia-ponte-morandi/c0fe9fbc-a13f-11e8-b0c1-5746f5751ec2
Ma penso anche agli innumerevoli disagi che nei prossimi mesi dovrà subire la popolazione di questo territorio martoriato, a chi ha perso una casa e non sa se e quando la riavrà, agli incidenti che aumenteranno a causa del traffico congestionato.
12 agosto 2018
Naomi Klein parla di Porto Rico, austerità e sinistra: "Non sono fatalista"
Nel suo nuovo libro, Naomi Klein sostiene che Puerto Rico è vittima sia dell'economia sia di una tragedia naturale
Il libro più recente di Naomi Klein, The Battle for Paradise: Puerto Rico and Disaster Capitalism, analizza gli sforzi di recupero dopo l'uragano Maria. È la prima volta che la nota giornalista e scrittrice studia il caso di Porto Rico, sulla base di un viaggio che ha fatto all'inizio dell'anno. Klein ha parlato con il giornalista del Guardian Oliver Laughland del suo libro e del futuro dell'isola.
Ero a Porto Rico poco dopo l'uragano Maria ed è stato un lavoro particolarmente forte. Mi ha ricordato quando ho dovuto coprire la crisi idrica a Flint, nel Michigan, e ho osservato un'intera popolazione senza infrastrutture, abbandonata dal governo. Che impatto personale ha avuto nel visitare l'isola?
Ero a Porto Rico poco dopo l'uragano Maria ed è stato un lavoro particolarmente forte. Mi ha ricordato quando ho dovuto coprire la crisi idrica a Flint, nel Michigan, e ho osservato un'intera popolazione senza infrastrutture, abbandonata dal governo. Che impatto personale ha avuto nel visitare l'isola?
Quando ero a Puerto Rico, ho incontrato persone provenienti da Detroit, nel Michigan, che erano lì per parlare della gestione delle emergenze e dell'impatto sulle scuole. C'erano anche persone di New Orleans, che hanno condiviso informazioni su ciò che è accaduto nel sistema scolastico dopo l'uragano Katrina. Questo mi sembrava commovente e diverso: che questo tipo di scambi di base, da una comunità all'altra, stavano accadendo così presto dopo il disastro.
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7 aprile 2018
Brasile: "Acquifero Guarany" in via di privatizzazione, Nestlè e CocaCola in agguato
L'immensa riserva sotterranea di acqua, celebre come "aquifero Guaranì", sta per essere privatizzata. La ragnatela tessuta da Nestlè e Cocacola, con una pazienza che non si cura di occultare finalità anti-umaniste, sta incorporando ai suoi bilanci un tesoro dell'intera umanità. Morte tua vita mia dicevano gli antichi,
oggi si declina "A voi la sete, a me il denaro". Ossia il potere di vita e di morte sugli umani e sulla natura.
oggi si declina "A voi la sete, a me il denaro". Ossia il potere di vita e di morte sugli umani e sulla natura.
Il grande giacimento di acqua pura e cristallina, situato nel sottosuolo che si estende dal Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, è la seconda riserva conosciuta su scala planetaria. Le due multinazionali si sono riunite più volte con autorità governative regionali, principalmente con il presidente brasiliano non eletto Michel Temer. Costui è fautore della privatizzazione di tutto il privatizzabile e -se potesse- anche dell'aria per respirare. Oltre la piena disponibilità a consegnare l' "aquifero Guaranì" è trapelato che è pronto a firmare una concessione per 100 anni (un secolo!) alle due multinazionali private.
15 marzo 2018
L’americanizzazione della $alute
Enti e associazioni lanciano l'allarme per una sanità nazionale sempre più al collasso. Ecco i motivi – privati – di una scelta – pubblica – scellerata.
Ma vediamo qualche dato. Secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale già nei prossimi 5 anni 14 milioni di cittadini potrebbero rimanere senza medico di famiglia. Motivo? Andranno in pensione più di 45mila dottori del Servizio sanitario nazionale (SSN) senza che sia stata definita una politica di assunzioni per controbilanciare il “buco”.
"Ci siamo illusi che la gente si rassegnasse a un welfare smontato a piccole dosi, un ticket in più, un asilo in meno, una coda più lunga… Ma alla fine la mancanza di tutele nel bisogno scatena un fortissimo senso di ingiustizia e paura che porta verso forze capaci di predicare un generico cambiamento radicale».Così Romano Prodi rispondeva quasi un anno fa in un’intervista su Repubblica. Un’indiretta ammissione di colpa di una classe politica che, per scelte thatcheriane, ha tagliato e continua a tagliare i fondi di un servizio essenziale come quello sanitario, che oggi sta trasformandosi sempre più in privato.
Ma vediamo qualche dato. Secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale già nei prossimi 5 anni 14 milioni di cittadini potrebbero rimanere senza medico di famiglia. Motivo? Andranno in pensione più di 45mila dottori del Servizio sanitario nazionale (SSN) senza che sia stata definita una politica di assunzioni per controbilanciare il “buco”.
9 febbraio 2018
La pericolosa alleanza della Grecia con Israele
Per un breve momento storico Alexis Tsipras e il suo partito politico, Syriza, hanno acceso la speranza che la Grecia potesse far resuscitare un’onda della sinistra a lungo dormiente in Europa.
Una nuova Grecia era nata dalle fitte di dolore dell’austerità economica imposta dall’Unione Europea e dalle sue soverchianti istituzioni economiche, una troika così feroce che ben poco si è curata che l’economia greca collassasse e milioni di persone vivessero l’asprezza della povertà, della disoccupazione e della disperazione.
La Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) è salita al potere nel gennaio del 2015 come diretto risultato dello scontento popolare nei confronti della UE. E’ stato un tempo nel quale le persone comuni hanno preso posizione per difendere qualsiasi parvenza di sovranità non sottratta loro da politici, banchieri e potenti istituzioni burocratiche.
La Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) è salita al potere nel gennaio del 2015 come diretto risultato dello scontento popolare nei confronti della UE. E’ stato un tempo nel quale le persone comuni hanno preso posizione per difendere qualsiasi parvenza di sovranità non sottratta loro da politici, banchieri e potenti istituzioni burocratiche.
2 febbraio 2018
Colombia: La strategia della paura, il nuovo genocidio e la difesa del potere
La Colombia è uno dei paesi più violenti e agitati della regione e sta vivendo una delle peggiori crisi politiche, economiche e sociali. Combina una crisi dello stato e delle sue istituzioni con una crisi politica di tale portata che, se ci fosse un vero scenario di cambiamento, lo sforzo per invertire ciò che è in atto non dovrebbe nemmeno essere eccezionale. Basterebbe un ampio movimento cittadino consapevole delle gravi crisi e dei problemi e pronto a lottare per cambiare.
Ma non dobbiamo dimenticare che non siamo più ai tempi della rivoluzione bolscevica, cubana o bolivariana. Potrebbero essere tempi peggiori, ma dove manca lo spirito rivoluzionario, e questa realtà facilita la strategia della paura, il nuovo genocidio in atto contro i leader sociali e l'opposizione e la conservazione del potere. Ciò sicuramente prefigura l'imminente fallimento degli accordi di pace.
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25 gennaio 2018
Stato di Polizia Globale
Lo stato di polizia globale fa riferimento a tre dimensioni intrinseche.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
In secondo luogo, si riferisce alla crescente dipendenza dell'economia globale dallo sviluppo e dalla diffusione di questi sistemi di guerra, controllo sociale e repressione semplicemente come un mezzo per trarre profitto e continuare ad accumulare capitale di fronte alla stagnazione - ciò che chiamo l'accumulazione militarizzata, o l'accumulazione per repressione.
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12 gennaio 2018
Soldati latinoamericani convertiti in mercenari per l'Impero e le imprese
Il presidente Juan Manuel Santos vuole che la Colombia sia un partner dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) in modo che i militari esperti nelle lotte contro i guerriglieri assumano funzioni internazionali nelle missioni belliche che la NATO dispiega in tutto il mondo, secondo gli interessi imperiali statunitensi e dei suoi partner europei. Tuttavia, il governo colombiano tace in modo vergognoso sulla realtà dei suoi soldati che sono stati trasformati in mercenari dagli Stati Uniti e dai suoi uomini d'affari che privatizzano le guerre per accumulare milioni di dollari in cambio della vita di colombiani prevalentemente, ma ci sono anche cileni, panamensi e i salvadoregni, secondo rapporti di fonti affidabili e, sporadicamente, giornali come il New York Times e agenzie internazionali come BBC Mundo e RT.
Il Medio Oriente è diventato l'area più conflittuale e violenta della terra. Centinaia di persone muoiono ogni giorno in Afghanistan, Iraq, Siria, Yemen, Kuwait, Pakistan e gli ebrei sionisti aumentano il numero ogni giorno uccidendo palestinesi indifesi.
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7 gennaio 2018
Non esiste il Capitalismo Buono
Ogni giorno la povertà aumenta in tutto il mondo, mentre le grandi fortune crescono esponenzialmente: i capitalisti degradano sempre più il pianeta e riducono in schiavitù e reificano altri esseri viventi. Escludono milioni di esseri umani da una vita sana e dignitosa. Sterminano specie ed ecosistemi.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
4 novembre 2017
Tutto quello che sapete sul neoliberalismo è sbagliato
Diciamolo: nell’economia internazionale odierna, sempre più complessa e interdipendente, la sovranità nazionale è diventata irrilevante. La crescente globalizzazione economica ha reso i singoli Stati sempre più impotenti nei confronti delle forze del mercato. L’internazionalizzazione della finanza e la sempre maggiore importanza delle multinazionali hanno eroso la capacità dei singoli stati di perseguire autonomamente delle proprie politiche sociali ed economiche – in particolare quelle di tipo progressista – e di assicurare la prosperità ai propri popoli. Pertanto, la nostra unica speranza di conseguire qualsiasi cambiamento significativo è che i paesi “mettano insieme” le loro sovranità e le trasferiscano ad istituzioni sovranazionali (come l’Unione europea) che siano abbastanza grandi e potenti da far ascoltare la loro voce, riconquistando così a livello sovranazionale la sovranità persa a livello nazionale.
19 luglio 2017
Nella culla della Democrazia i servi di sinistra della NATO
Il potenziamento geo-strategico della #Grecia perseguito dai precedenti governi di Nuova Democrazia e PASOK continua con il governo SIRYZA-AN.EL. (Greci Indipendenti, partito politico greco di destra) che si è dimostrato il migliore alunno della #Nato. Sin dalla sua nascita nel gennaio 2015, l'alleanza governativa tra il partito socialdemocratico SYRIZA e il partito nazionalista AN.EL si è allineata ai piani pericolosi degli obiettivi imperialisti e di un neoliberismo oramai a briglie sciolte.
Sono un esempio le tonnellate di rifiuti presenti nelle strade greche le scorse settimane, a causa dello sciopero dei netturbini (29 giugno) che lottano contro la decisione del governo di licenziare 10.000 lavoratori, nell'ambito di una privatizzazione selvaggia del settore.
Sappiamo bene quanto il capitalismo sia strettamente legato alla guerra, così come le guerre imperialiste lo sono alla NATO. Ed è proprio in questo ambito che il partito SYRIZA da il meglio di sé, contraddicendo tutte le dichiarazioni contro la NATO dei suoi esordi. Di seguito qualche esempio di dichiarazioni fatte da esponenti del partito.
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20 giugno 2017
Grenfell Tower: i demoni del neoliberismo
Uno dei peggiori disastri urbani nella storia recente ha colpito Londra, il rogo che ha bruciato il grattacielo della Grenfell Tower, grattacielo di edilizia popolare della zona di Hammersmith. Almeno 100 morti nel rogo, la polizia spera non siano di più.
Come dice un vecchio adagio, non ci sono disastri naturali, ci sono solo disastri umani. Ma questa scena orribile nella zona ovest di Londra rappresenta molto di più di una semplice negligenza. Sono stati i residenti a basso reddito sacrificati sull’altare del neoliberismo criminale: austerità, avidità e privatizzazione delle tutele pubbliche.
19 giugno 2017
Il CETA arriva in Senato: mobilitazione e tweet-storm
Non c’è tempo da perdere, soltanto la partecipazione di tutti può cambiare le sorti di questa battaglia dopo l’accelerazione del governo. Poco più di un anno fa 40 mila persone hanno inondato le strade di Roma contro TTIP e CETA. Adesso è il momento di tornare a farci sentire.
La Campagna Stop TTIP Italia (della quale Terra Nuova è stata uno dei primi aderenti) lancia una mobilitazione permanente: ciascuno di noi può impegnare qualche ora del proprio tempo per contattare i senatori italiani chiedendo loro di votare NO alla ratifica.Ecco i prossimi passi proposti:
I tweet da inviare martedì 20 giugno a partire dalle 12
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15 maggio 2017
La situazione in Venezuela: le violenze dell’opposizione, la contromossa di Maduro e la manipolazione dei media
Da circa un mese,
ed esattamente dal 6 aprile in alcune zone del Venezuela sono in corso
manifestazioni di protesta portate avanti dalla coalizione di partiti che si
oppongono al Governo di Nicolas Maduro.
Tali manifestazioni spesso sono sfociate in
violenti disordini che hanno provocato alla data odierna (3 maggio 2017) 33 morti,
centinaia di feriti, qualche migliaio di persone fermate ed arrestate, danni
ingenti per milioni e milioni di dollari.
Tranne rari casi, tali manifestazioni sono sempre
state concentrate nelle zone dei quartieri bene di Caracas e qualche altra
città del Venezuela. Fin da quando Hugo Chávez è salito al Governo nel 1999,
hanno protestato contro di lui sempre e solo le classi più ricche, la classe
alta e settori delle classi medie.
L’avversione
della classe media ai governi di Chávez e Maduro
Queste classi non hanno mai accettato la politica
di Hugo Chávez prima e di Nicolas Maduro poi, incentrata sulla redistribuzione in
maniera più equa delle ricchezze dello stato; non hanno mai accettato che il
Governo "sperperasse" - a loro dire - ingenti risorse per le classi
più povere, da sempre emarginate ed abbandonate a vivere nella più totale
miseria.
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27 aprile 2017
Mamma, mamma, la privatizzazione non funziona!
La vicenda Alitalia mette in luce due contraddizioni clamorose del sistema-pensiero neoliberista.
La prima contraddizione è la completa trasformazione del ruolo dei sindacati, che sono passati da effettivi difensori del lavoratore a semplici passacarte dei diktat delle aziende. In un mercato dove il ricatto da parte dell'azienda è diventato ormai la norma, i sindacati si sono lentamente trasformati in uno strumento di manipolazione mentale del lavoratore, costringendolo ad accettare compromessi sempre più umilianti "perchè altrimenti andiamo tutti a casa".
Ma il secondo aspetto del neoliberismo è sicuramente il più deleterio, ed è quello che supporta la mentalità per cui i guadagni sono sempre del privato, mentre le perdite diventano pubbliche.
Quando il buon Prodi lanciò Alitalia verso la privatizzazione, lo si faceva "per essere più competitivi" e "per adeguarsi alle regole del libero mercato". Allora spirava il vento fresco del neo-liberismo, e nessun impiegato della compagnia di bandiera protestò, allettato dall'idea che "il privato è sempre competitivo, per sua definizione". Sembrava quasi che mettersi nelle mani dei privati fosse un toccasana, "perchè loro sanno bene quello che fanno".
La prima contraddizione è la completa trasformazione del ruolo dei sindacati, che sono passati da effettivi difensori del lavoratore a semplici passacarte dei diktat delle aziende. In un mercato dove il ricatto da parte dell'azienda è diventato ormai la norma, i sindacati si sono lentamente trasformati in uno strumento di manipolazione mentale del lavoratore, costringendolo ad accettare compromessi sempre più umilianti "perchè altrimenti andiamo tutti a casa".
Ma il secondo aspetto del neoliberismo è sicuramente il più deleterio, ed è quello che supporta la mentalità per cui i guadagni sono sempre del privato, mentre le perdite diventano pubbliche.
Quando il buon Prodi lanciò Alitalia verso la privatizzazione, lo si faceva "per essere più competitivi" e "per adeguarsi alle regole del libero mercato". Allora spirava il vento fresco del neo-liberismo, e nessun impiegato della compagnia di bandiera protestò, allettato dall'idea che "il privato è sempre competitivo, per sua definizione". Sembrava quasi che mettersi nelle mani dei privati fosse un toccasana, "perchè loro sanno bene quello che fanno".
22 aprile 2017
Neoliberalismo: L'ideologia alla radice di tutti i nostri problemi
Immaginate se il popolo dell’Unione Sovietica non avesse mai sentito parlare del comunismo. L’ideologia che domina le nostre vite, per la maggior parte di noi non ha un nome. Menzionatela nelle vostre conversazioni e avrete in risposta una scrollata di spalle. Anche se i vostri ascoltatori hanno già sentito questo termine, faranno fatica a definirlo. Neoliberalismo: sapete di cosa si tratta?
Il suo anonimato è sia un sintomo che la causa del suo potere. Essa ha svolto un ruolo importante in una notevole varietà di crisi: la crisi finanziaria del 2007-8, la delocalizzazione di ricchezza e potere, di cui i Panama Papers ci offrono solo un assaggio, il lento collasso della sanità pubblica e dell’istruzione, l’aumento dei bambini poveri, l’epidemia della solitudine, la distruzione degli ecosistemi, l’ascesa di Donald Trump. Ma noi rispondiamo a queste crisi come se fossero dei casi isolati, apparentemente inconsapevoli del fatto che tutte sono state catalizzate o aggravate dalla stessa filosofia di base; una filosofia che ha – o ha avuto – un nome. Quale potere più grande dell’agire nel completo anonimato?
31 marzo 2017
Come privatizzare i servizi di cura dei malati cronici senza farsi notare..
Sanità lombarda: la "sublimazione del CReG"
Negli ultimi anni la Lombardia si è resa protagonista di una serie di importanti riforme in ambito sanitario, ma probabilmente in pochi ne hanno potuto cogliere la portata. Nell'immaginario comune, infatti, la nostra regione offre ancora uno dei migliori sistemi sanitari del panorama italiano.
Eppure, basta osservare la storia recente per scoprire che la sanità lombarda non gode per nulla di buona salute. Da Poggiolini (1993) a Poggi Longostrevi (1997) al dubbio Abelli a Daccò (2011) fino ad arrivare al "celeste" Formigoni (2012)[1] e al più recente Rizzi (2016)[2], la sanità lombarda è costellata di casi di tangenti, di buchi in bilancio, di false fatture, di accordi per gonfiare prezzi e indirizzare i pazienti verso cliniche private. Truffe sempre più fantasiose con poche costanti: persone malate dirottate in strutture private per usufruire di un servizio pubblico che dovrebbe essere fornito dallo Stato; affaristi e imprenditori del settore che fanno soldi a palate sulla pelle dei malati utilizzando le casse della Regione come se fossero il loro bancomat personale.
Negli ultimi anni la Lombardia si è resa protagonista di una serie di importanti riforme in ambito sanitario, ma probabilmente in pochi ne hanno potuto cogliere la portata. Nell'immaginario comune, infatti, la nostra regione offre ancora uno dei migliori sistemi sanitari del panorama italiano.
Eppure, basta osservare la storia recente per scoprire che la sanità lombarda non gode per nulla di buona salute. Da Poggiolini (1993) a Poggi Longostrevi (1997) al dubbio Abelli a Daccò (2011) fino ad arrivare al "celeste" Formigoni (2012)[1] e al più recente Rizzi (2016)[2], la sanità lombarda è costellata di casi di tangenti, di buchi in bilancio, di false fatture, di accordi per gonfiare prezzi e indirizzare i pazienti verso cliniche private. Truffe sempre più fantasiose con poche costanti: persone malate dirottate in strutture private per usufruire di un servizio pubblico che dovrebbe essere fornito dallo Stato; affaristi e imprenditori del settore che fanno soldi a palate sulla pelle dei malati utilizzando le casse della Regione come se fossero il loro bancomat personale.
12 gennaio 2017
Messico: Cronaca di una privatizzazione occulta
"Sono solo investitori stranieri, non esagerare" |
Il nuovo 'gasolinazo' che fu in precedenza annunciato un paio di giorni dopo Natale, ha generato un'ondata di indignazione popolare che nella prima settimana di proteste, mobilitazioni, presa di stazioni di servizio, sciopero dei trasporti e saccheggi, lasciando un saldo di almeno sei morti, 15 feriti e più di 1.500 detenuti.
Crismar Lujano
CELAG
Crismar Lujano
CELAG
Molti economisti concordano sul fatto che questo è un duro colpo per le tasche dei messicani. E l'effetto moltiplicatore della benzina si rifletterà in un aumento previsto dell'inflazione del 3% e che inevitabilmente aumenterà il costo della vita di tutti, che utilizzino i veicoli o meno.
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