"Guardando il presente, vedo un futuro più probabile: un nuovo dispotismo che si insinua lentamente in America. Oligarchi senza volto siedono ai posti di comando di un complesso corporativo-governativo che si è lentamente evoluto nel corso di molti decenni. Nel tentativo di ampliare i propri poteri e privilegi, sono disposti a far soffrire agli altri le conseguenze intenzionali o non intenzionali della loro avidità istituzionale o personale. Per gli americani, queste conseguenze includono l'inflazione cronica, la recessione ricorrente, la disoccupazione aperta e nascosta, l'avvelenamento dell'aria, dell'acqua, del suolo e dei corpi, e, più importante, la sovversione della nostra costituzione": Il nuovo volto del potere in America.
Il dispotismo è diventato la nostra nuova normalità
Ho parlato con il professore Michael Schneider (nato nel 1943) sul tema della COVID-19 e sul rapporto tra medicina e totalitarismo. Schneider è uno scrittore e un socialista impegnato, conosciuto, tra l’altro, per aver partecipato al movimento studentesco del 1968, per essere l’autore dell’opera «Neurose und Klassenkampf»[Nevrosi e lotta di classe, Il Formichiere, Foligno, 1976] e per aver fondato il primo teatro di strada socialista a Berlino Ovest. Si distingue per la sua critica perspicace dello status quo, e quindi anche della degenerazione “coronavirale” regnante, che riunisce numerosi elementi non solo politici, ma anche nevrotici. Ma è diversa. Il potere oggi è diverso. E il totalitarismo, oggi, è diverso.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha detto alla stampa mercoledì che crede che sia "comprensibile e appropriato" per i paesi membri dell'UE considerare le vaccinazioni obbligatorie. Questo dopo che è diventato chiaro che un terzo degli europei non si è ancora sottoposto al vaccino, secondo la BBC. Alla conferenza stampa di Bruxelles, ha affrontato la questione delle vaccinazioni obbligatorie, dicendo che la questione "...ha bisogno di essere discussa. Ha bisogno di un approccio comune, ma è una discussione che penso debba essere condotta". Questo alla luce della variante Omicron del Covid 19, che è stata ora rilevata in 12 diverse nazioni membri dell'UE.
Quella che segue è una presentazione perspicace e in gran parte accurata di come la psicologia della folla sostituisca il pensiero indipendente, obiettivo e critico. Abbassa l’ansia e dà un senso di connessione con gli altri a scapito della razionalità, del buon senso e dell’obiettività individuale. Quello che stiamo vedendo oggi è una forma di ipnosi di massa, una metodologia psicologica per aiutare a ridurre l’ansia fomentata dai media e dai tiranni del governo in primo luogo. È la versione del 21° secolo dell’isteria di massa. Se sta funzionando così bene con la Covid-19, quanto bene potrebbe funzionare con le campagne di indottrinamento e sottomissione ancora più devastanti che seguiranno?Qui sotto c’è un riassunto del Prof. Mattias Desmet, il principale esperto psicologico di tirannia e totalitarismo e di come si forma l’ipnosi della folla.
Un manifestante a Milano (una marea di gente durante il corteo di sabato) ha detto che non può sostenere il costo dei tamponi perché guadagna 900 euro al mese.
Quello che bisogna capire è che il green pass è uno strumento classista e discriminatorio che usa lo stato di bisogno dei lavoratori, così come il proprietario di una grande miniera dell’800: sei tu che vuoi morire di fame, il lavoro c’è e sei libero di non accettarlo!
L’attuale fase dell’emergenza Covid rischia di trasformarsi in una sorta di “guerra civile” tra fronti contrapposti rappresentati strumentalmente come “pro vax” e “no vax”. Termini troppo semplicistici per indicare la posta in gioco e le diverse valutazioni e sensibilità su temi delicati quali l’impatto delle somministrazioni di massa di vaccini sperimentali, messi a punto in pochi mesi invece dei diversi anni necessari per testare effetti indesiderati anche gravi a breve, medio e lungo termine. O le implicazioni di strumenti quali il Green Pass.
Poco dopo che questa intervista è stata registrata da Central TV Russia, il Parlamento europeo ha rilasciato una bomba - una dichiarazione che si oppone all'agenda del mandato sui vaccini sulla base del fatto che è contro i diritti umani fondamentali. Questa è una notizia straordinaria, che segnala un altro passo di risveglio cosciente, di riportare la dignità umana e i diritti umani, che nessuna dittatura può portare via ciò che appartiene all'umanità - i diritti umani fondamentali - tanto quanto la vita stessa. Vedi questo. Di seguito la trascrizione dell'intervista di Peter Koenig con Central TV Russia.
Ci sono stati due cambiamenti degni di nota in Australia durante il 2021: la campagna "jab in arms" è iniziata a febbraio e sono morte più persone nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dei 6 anni precedenti.
In precedenza abbiamo dato uno sguardo a volo d'uccello alle statistiche australiane per il 2020 e abbiamo scoperto che il Covid-19 è una malattia rara e il "picco della pandemia" è stato il risultato di più persone che hanno perso la vita per cancro e demenza - molto probabilmente come risultato delle politiche e delle restrizioni del governo sul Covid. In questo articolo diamo uno sguardo simile alle statistiche per il 2021.
Ma prima di iniziare è importante capire l'ambiente operativo - come la scienza, a livello globale, viene abusata durante l'era Covid.
Il CONTROLLO SOCIALE non è il mezzo per conseguire il fine della biosicurezza. Al contrario, la biosicurezza è il mezzo (pretestuoso) per conseguire il fine del CONTROLLO SOCIALE.
In questi giorni la Commissione Prima -Affari Costituzionali- del Senato sta conducendo una serie di audizioni telematiche di esperti, in vista della votazione per la conversione in legge del d-l 127/21 “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.
Praticamente tutti i medici auditi finora hanno messo in evidenza madornali contraddizioni, incongruenze, paradossi scientifici, tanto da non lasciar dubbi sul fatto che codesto lasciapassare ha motivazioni esclusivamente politiche (o meglio geo-politiche).
Ci sono momenti nella vita di popoli e Nazioni in cui i loro governi hanno come nemico non lo straniero con cui entrano in guerra ma il loro stesso popolo, o una parte più o meno consistente di esso.
L’esempio più tragico che viene facilmente alla mente è la persecuzione degli ebrei tedeschi da parte del governo del Terzo Reich: una persecuzione immane, in nome di un odio insensato e privo di fondamento, che culminò nel tentativo di genocidio scientifico non solo degli ebrei tedeschi ma anche di tutti quelli rastrellati nei Paesi occupati dalle armate del Terzo Reich. Come è noto, presto non furono solo ebrei.
«Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali». Così recita l’art. 3 della
Costituzione italiana. E noi, che ci riteniamo cittadini che hanno
«pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge»,
autoconvocandoci in assemblea permanente, abbiamo deciso di unirci
per resistere alle misure costrittive adottate dall’attuale governo
in materia di Green Pass. Una misura, che nella forma in cui è
stata definita e imposta, riteniamo inutilmente coercitiva,
oppressiva e divisiva: una misura che, per i suoi caratteri
sanzionatori e discriminatori, il governo democratico della nostra
Repubblica non avrebbe mai dovuto adottare.
Durante l’anno precedente, i governi e le società hanno schiacciato su vasta scala l’esercizio dei nostri diritti umani, dei diritti costituzionali e delle libertà civili. La portata delle violazioni parte integrante dell’assalto ai diritti delle persone viene ora rapidamente estesa all’imposizione di mandati di vaccinazione approvati dal governo. I lavoratori vengono ora messi direttamente sulla linea del fuoco. Stanno affrontando ultimatum da parte dei datori di lavoro che perderanno il lavoro se non accettano l’iniezione nelle loro persone di prodotti medici pericolosi.
Il futuro (in)evitabile del mondo sembra essere quello della sorveglianza di massa. Un futuro dal quale nessuno si potrà sottrarre, perché microfoni e telecamere saranno ovunque, e che cambierà la storia dell’umanità radicalmente, forse per sempre. Perché quel futuro, che va poco a poco materializzandosi sotto i nostri occhi, incontrando poca o nulla resistenza da parte degli Uomini, potrebbe costituire il principio di una nuova era: l’era dei regimi eterni.
Dalla sorveglianza non si torna indietro
Il futuro del mondo è illiberale, che lo si accetti oppure no, e per illiberale non si intende un futuro dominato dai populismi di destra di trumpiana memoria, quanto un futuro dominato, per l’appunto, dal ridimensionamento delle libertà individuali.
Julian Assange di WikiLeaks sta lentamente morendo in una prigione britannica, mentre gli Stati Uniti continuano la loro lotta per farlo morire in una delle loro - ma c'è speranza.
"L'obiettivo è la giustizia, il metodo è la trasparenza. È importante non confondere l'obiettivo con il metodo". Julian Assange
Una folla di giornalisti e manifestanti con cartelli si riunisce fuori dalla Westminster Magistrates' Court. Sono poco meno delle 11 del mattino del 4 gennaio 2021; maschere contro un virus invisibile, giacche di lana e cappelli contro il gelo dell'inverno londinese. L'accesso all'aula è stato severamente limitato, e per coloro che sono qui riuniti, gli unici indizi di ciò che è successo all'interno sono la manciata di giornalisti che guardano un collegamento video e seguono il procedimento in diretta. E ora il colpo di scena.
Mi chiedo se molti dei miei amici vaccinati si rendano conto del cambiamento rappresentato dall’instaurazione dell’obbligo del Green Pass in Italia.
Mi chiedo se abbiano compreso quali limitazioni tale strumento pone per i non vaccinati: divieto di accedere a bar e a ristoranti seduti al chiuso; divieto di accedere alle sale di aspetto dei pronto soccorso; divieto di partecipare a feste, sagre, manifestazioni pubbliche; divieto di partecipare a concorsi pubblici; divieto di partecipare a matrimoni o andare a far visita ai parenti nelle Rsa; divieto di frequentare cinema, teatri o musei.
La decretazione governativa che impone i certificati verdi (Green Pass) ha preso la forma di un Decreto Legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale venerdì notte, dopo l’emanazione del Presidente della Repubblica, così come previsto secondo l’iter burocratico. Questa conformazione giuridica ha totalmente sorpreso chi, come me, pensava ad un Mattarella che avrebbe salvato le forme di una Democrazia più volte mortificata, ma almeno salvata quasi sempre nelle apparenze. Aver nuovamente conferito, per altri due mesi, lo status di norme aventi forza di Legge ad un contenuto palesemente incostituzionale e già bocciato dal Parlamento all’evidenza di una esplicita non conversione, sembra un ultimo disperato assalto all’Ordinamento Democratico attraverso la moribonda narrazione della pandemia.
Torniamo sull’argomento che una volta era chiamato “fallimento vaccinale”. I vaccini non sono infallibili – ci hanno sempre spiegato – in una piccola percentuale di casi possono non funzionare. Succede così che un vaccinato possa comunque ammalarsi.
Oggi, che è stato introdotto il Green Pass, questa eventualità andrebbe “quantificata” con attenzione (ad esempio: in quale percentuale ci si ammala e in quale si resta solo positivi? E se si è positivi, o infetti, si può contagiare?) altrimenti si rischia di sottovalutare il pericolo credendosi protetti al 100% quando invece si è untori.
Uno dei simboli apocalittici ed ‘inquietanti’ dell’Aeroporto Internazionale di Denver.
Come avviene ogni volta che si istaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è, come è avvenuto per gli ebrei sotto il fascismo, la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe. A questo mira la creazione del cosiddetto green pass. Che si tratti di una discriminazione secondo le convinzioni personali e non di una certezza scientifica oggettiva è provato dal fatto che in ambito scientifico il dibattito è tuttora in corso sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini, che, secondo il parere di medici e scienziati che non c’è ragione di ignorare, sono stati prodotti in fretta e senza un’adeguata sperimentazione.