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2 novembre 2019
Dipendenti pubblici di uno Stato privatizzato
Parallelamente al processo di privatizzazione dei pubblici servizi si è trasformato il rapporto di pubblico impiego e con le esternalizzazioni in campo ci sono lavoratori più divisi e con meno diritti.
Alla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato.
Se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello Stato e garante dell'imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). Per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo ogni forma di contrattazione. E anche il contenzioso fra dipendenti e PA venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
Alla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato.
Se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello Stato e garante dell'imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). Per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo ogni forma di contrattazione. E anche il contenzioso fra dipendenti e PA venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
27 ottobre 2019
Ecuador e Cile: il fallimento del discorso del successo
di Emilio Cafassi, Noam Chomsky, Jorge Majfud e Manuel Castells
Come può una minuscola minoranza dell'1% continuare, decennio dopo decennio, ad accumulare più ricchezza del restante 99% di una società? Coloro che l'hanno fatto lo sanno bene:
1) da una propaganda massiccia e onnipresente, invisibile ma reale, come la CO2 che aumenta nell'atmosfera, e
2) da vessazioni politiche, economiche e militari di ogni tipo per distogliere l'opinione pubblica da ciò che viene realmente fatto loro.
Un altro modo è quello di collegare oggetti di disputa e assiomi diversi: la religione delle armi e l'amore per la religione, l'aborto e i tagli fiscali per i più ricchi, la negazione del cambiamento climatico e l'odio per gli immigrati, la libera circolazione dei capitali e del patriottismo, ecc.
Come può una minuscola minoranza dell'1% continuare, decennio dopo decennio, ad accumulare più ricchezza del restante 99% di una società? Coloro che l'hanno fatto lo sanno bene:
1) da una propaganda massiccia e onnipresente, invisibile ma reale, come la CO2 che aumenta nell'atmosfera, e
2) da vessazioni politiche, economiche e militari di ogni tipo per distogliere l'opinione pubblica da ciò che viene realmente fatto loro.
Un altro modo è quello di collegare oggetti di disputa e assiomi diversi: la religione delle armi e l'amore per la religione, l'aborto e i tagli fiscali per i più ricchi, la negazione del cambiamento climatico e l'odio per gli immigrati, la libera circolazione dei capitali e del patriottismo, ecc.
6 ottobre 2019
Thomas Sankara: «La lotta per difendere gli alberi e la foresta è prima di tutto una lotta contro l'imperialismo»
Parigi, 5 febbraio 1986, Prima conferenza internazionale sull’albero e la foresta (estratti).
« La mia patria, il mio Burkina Faso è senza dubbio uno dei pochi paesi al mondo che ha il diritto di definirsi un concentrato di tutte le calamità naturali di cui il genere umano soffre tuttora, alla fine di questo ventesimo secolo.
Otto milioni di burkinabé hanno interiorizzato questa realtà in 23 terribili anni. Hanno visto morire le madri, i padri, i figli e le figlie, decimati da fame, carestia, malattie e ignoranza. Con gli occhi pieni di lacrime hanno guardato prosciugarsi stagni e fiumi. Dal 1973 hanno visto il loro ambiente deteriorarsi, gli alberi morire e il deserto invaderli a passi da gigante. Secondo le stime, ogni anno il deserto avanza nel Sahel di 7 chilometri.
« La mia patria, il mio Burkina Faso è senza dubbio uno dei pochi paesi al mondo che ha il diritto di definirsi un concentrato di tutte le calamità naturali di cui il genere umano soffre tuttora, alla fine di questo ventesimo secolo.
Otto milioni di burkinabé hanno interiorizzato questa realtà in 23 terribili anni. Hanno visto morire le madri, i padri, i figli e le figlie, decimati da fame, carestia, malattie e ignoranza. Con gli occhi pieni di lacrime hanno guardato prosciugarsi stagni e fiumi. Dal 1973 hanno visto il loro ambiente deteriorarsi, gli alberi morire e il deserto invaderli a passi da gigante. Secondo le stime, ogni anno il deserto avanza nel Sahel di 7 chilometri.
1 ottobre 2019
La guerra contro il mondo: le macchine militari industriali sono una parte dell'emergenza climatica più grande di quanto si possa pensare
Più di un secolo prima di arrivare sull'orlo della catastrofe ecologica, Rabindranath Tagore aveva avuto l'intuizione. Tagore, scrittore e riformatore culturale indiano vissuto durante il periodo del colonialismo britannico, è stato uno degli ultimi di una generazione capace di esaminare il mondo industrializzato dall'esterno. E' autore di uno dei primi e più eloquenti avvertimenti contro la precarietà di un mondo basato, come il nostro attuale, sui due pilastri del consumo industriale e della guerra. Durante un viaggio per mare in Giappone nel 1916, fu testimone di un evento che all'epoca era inconcepibile e che oggi ci sembra quasi banale: una fuoriuscita di petrolio. A suo avviso, questa era un'immagine scioccante di una Terra devastata dalla ricerca incontrollata del potere che era diventata l'ossessione di questa parte dell'umanità ora galvanizzata dalle tecnologie prodotte dalla scienza moderna.
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18 settembre 2019
Repair cafè: La risposta fai da te contro consumismo e obsolescenza
Il consumismo, nato nel Dopoguerra e diventato successivamente sempre più parte integrante della nostra vita, fino a raggiungere il proprio acme nel corso dei primi decenni del nuovo secolo, nel corso dei quali lo shopping compulsivo e l’obsolescenza programmata risultano essere pratiche sempre più comuni, ha radicalmente cambiato il rapporto dell’uomo con gli oggetti di cui si circonda.
Se fino agli anni 80 del secolo scorso si tentava di riparare la maggior parte degli oggetti di uso comune quando si rompevano o cessavano di funzionare, nei 40 anni seguenti questa pratica è diventata sempre meno diffusa, sostituita dall’abitudine dell’usa e getta anche in riferimento a beni abitualmente considerati durevoli....
Sono scomparse nel nulla migliaia di attività commerciali che operavano in un settore come quello delle piccole riparazioni ormai praticamente azzerato. Riparatori di elettrodomestici, calzolai, sartorie, orologiai, materassai, arrotini e molte altre professioni sono in breve tempo diventati anacronistici come dinosauri del Pleistocene.
Se fino agli anni 80 del secolo scorso si tentava di riparare la maggior parte degli oggetti di uso comune quando si rompevano o cessavano di funzionare, nei 40 anni seguenti questa pratica è diventata sempre meno diffusa, sostituita dall’abitudine dell’usa e getta anche in riferimento a beni abitualmente considerati durevoli....
Sono scomparse nel nulla migliaia di attività commerciali che operavano in un settore come quello delle piccole riparazioni ormai praticamente azzerato. Riparatori di elettrodomestici, calzolai, sartorie, orologiai, materassai, arrotini e molte altre professioni sono in breve tempo diventati anacronistici come dinosauri del Pleistocene.
16 agosto 2019
Non si può capire il marxismo senza l’opera di Engels
Il 5 agosto 1895 a Londra, Inghilterra, l’umanità perse uno dei suoi più illustri pensatori, Friedrich Emgels (1820-1895). Quest’uomo geniale e umile, dall’anima inquieta, fu un rivoluzionario inflessibile, profondo conoscitore della miseria generata dal capitalismo, uno studioso della società dell’epoca.
In Inghilterra, dove rimase per lunghi anni, poté vedere da vicino le condizioni subumane degli operai e la sua speciale sensibilità gli fece capire ogni sofferenza di quegli uomini, di quelle donne e bambini che lavoravano lunghe ore per un salario da fame.
In quel periodo della sua vita in Inghilterra ebbe numerosi contatti con gli operai di fabbriche, il che influì sulla formazione delle sue idee politiche, sociali e filosofiche.
Engels scrisse per il giornale tedesco La Gazzetta Renana e, per la rivista Annali Franco-Tedeschi, pubblicò, all’inizio del 1843, la “Bozza di una critica dell’economia politica”, in cui criticava il modo di produzione capitalista e l’economia politica borghese.
31 luglio 2019
Brasile: Viviamo in una democrazia o sotto un Ordine nuovo in costruzione?
Con le elezioni del 2018, il Brasile ha superato il colpo di stato del 2016 o è entrato in una sorta di dittatura "costituzionale"?
Questa non è una domanda retorica, intesa semplicemente a suscitare riflessioni sulla situazione del Paese. È necessaria una risposta corretta per definire le possibili vie d'uscita dalla terribile realtà che stiamo vivendo. Per fare ciò, bisogna prima chiarire i concetti, ovvero che cos'è un "colpo di stato" e che cos'è una "dittatura" - o "regime autoritario".
Un "colpo di stato politico" è una frattura improvvisa all'interno di un processo istituzionale, di solito da forze impopolari, che quindi non hanno il diritto di intervenire nell'ordine sociale. Il "colpo di stato", che può essere "civile", è generalmente sostenuto da forze militari. Ma il più delle volte si tratta di un colpo di stato militare, espressione di settori del capitale nazionale o internazionale.
Questa non è una domanda retorica, intesa semplicemente a suscitare riflessioni sulla situazione del Paese. È necessaria una risposta corretta per definire le possibili vie d'uscita dalla terribile realtà che stiamo vivendo. Per fare ciò, bisogna prima chiarire i concetti, ovvero che cos'è un "colpo di stato" e che cos'è una "dittatura" - o "regime autoritario".
Un "colpo di stato politico" è una frattura improvvisa all'interno di un processo istituzionale, di solito da forze impopolari, che quindi non hanno il diritto di intervenire nell'ordine sociale. Il "colpo di stato", che può essere "civile", è generalmente sostenuto da forze militari. Ma il più delle volte si tratta di un colpo di stato militare, espressione di settori del capitale nazionale o internazionale.
23 luglio 2019
Traditori che hanno ingannato il Popolo
Tutto è chiaro, infine, anche per chi si ostina a chiudere gli occhi e trovare giustificazioni.
I capi, governanti, eletti del M5S non hanno un'analisi scientifica (teoria) dello "stato di cose presente" (analisi necessariamente critica, perché "non va" in nessun senso), cioè del capitalismo, del suo Stato, della sua tecnologia, dell'ideologia operativa a essi più acconcia che è il liberalismo, quindi non hanno un progetto di trasformazione e dunque non hanno strategia e tattica conseguenti.
I capi, governanti, eletti del M5S non hanno un'analisi scientifica (teoria) dello "stato di cose presente" (analisi necessariamente critica, perché "non va" in nessun senso), cioè del capitalismo, del suo Stato, della sua tecnologia, dell'ideologia operativa a essi più acconcia che è il liberalismo, quindi non hanno un progetto di trasformazione e dunque non hanno strategia e tattica conseguenti.
Aderiscono a "ciò che c'è" pensando che il "cambiamento" consista nel "fare le cose" con onestà e correttezza, e con "pezze" messe qui e là, credendo che ... poi andrà bene.
20 luglio 2019
Isaka Varsham: Piove sabbia a Rayalaseema, in India
Il cambiamento del modello di colture, il restringimento della copertura forestale, l'esplosione del numero di pozzi di irrigazione, la morte di un fiume tra gli altri - hanno prodotto effetti drammatici su terra, aria, acqua, foreste e clima nel distretto di Anantapur, Stato dell'Andhra Pradesh in India.
E' una classica ambientazione del cinema indiano. Sullo sfondo di dune e depressioni con una piccola spolverata di vegetazione a macchia, l'eroe si alza dalle sabbie ardenti di una botte per ridurre i cattivi in poltiglia. Aggiungendo un sacco di calore e polvere a quello che offre generosamente la natura, porta il film a una conclusione felice (tranne che per i cattivi). Innumerevoli film indiani hanno messo in scena quelle scene in una desolata regione selvaggia del Rajasthan. O anche nelle gole della Chambal Valley nel Madhya Pradesh.
4 luglio 2019
L'esercito USA tra i più grandi inquinatori al mondo
In un periodo in cui è alta l'attenzione mediatica intorno al tema dell'ambiente - con annesse campagne etiche rivolte al consumo individuale senza intaccare il modello produttivo capitalistico che devasta l'ambiente - balza agli occhi una recente inchiesta pubblicata da una delle più importanti riviste internazionali di ricerca geografica, Transactions della Royal Geographical Society, in cui viene calcolata l'incidenza delle forze armate statunitense sui cambiamenti climatici. E il dato che viene fuori è tanto emblematico, quanto sconcertante il silenzio che lo accompagna.
30 aprile 2019
Clima: Catastrofe ineluttabile
Gli interventi di Leonardo Mazzei sul cosiddetto "riscaldamento globale" — Clima 1 - E se fosse la lobby nucleare? (18 marzo 2019). Clima 2 - Quelli che non se la bevono(25 marzo 2019). Clima 3 - Nessuna catastrofe in vista (1 aprile 2019). Clima 4 - La bufala dell'aumento degli "eventi estremi" (11 aprile 2019). Clima 5 - Tutta colpa della CO2?(26 aprile) — hanno suscitato apprezzamenti e critiche.
Tra le critiche pubblichiamo quella appena giunta in redazione.
LA TEORIA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE CRITICA DEL NEGAZIONISMO
in risposta a LEONARDO MAZZEI
LA TEORIA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE CRITICA DEL NEGAZIONISMO
in risposta a LEONARDO MAZZEI
Prima di iniziare vorrei inviare un caldo ringraziamento all’amico Maurizio Fratta che mi ha accompagnato in questo studio con preziosi suggerimenti. Invito altresì il lettore a non perdere la lettura delle note dove ho trasferito lunghe citazioni che avrebbero appesantito il testo.
18 aprile 2019
Bamiyan, Babilonia, Palmira, Notre Dame
I Budda di Bamiyan sono stati distrutti da una setta intollerante che pretendeva di seguire l’Islam. Tutta l’Asia buddista era in lutto. In Occidente è stato a malapena notato.
Quello che restava delle rovine di Babilonia e del museo Nabucodonosor è stato occupato, saccheggiato e vandalizzato da una base di Marines usamericani durante l’operazione Shock and Awe [Colpisci e terrorizza] nel 2003. L’Occidente non ha notato niente.
A Palmira, un’oasi leggendaria sulla Via della Seta, vaste parti della città sono state distrutte da un’altra setta intollerante che pretendeva di seguire l’Islam, sotto la protezione di certi « servizi d’intelligence » occidentali. Anche in questo caso, l’Occidente non ha notato niente.
Quello che restava delle rovine di Babilonia e del museo Nabucodonosor è stato occupato, saccheggiato e vandalizzato da una base di Marines usamericani durante l’operazione Shock and Awe [Colpisci e terrorizza] nel 2003. L’Occidente non ha notato niente.
A Palmira, un’oasi leggendaria sulla Via della Seta, vaste parti della città sono state distrutte da un’altra setta intollerante che pretendeva di seguire l’Islam, sotto la protezione di certi « servizi d’intelligence » occidentali. Anche in questo caso, l’Occidente non ha notato niente.
15 aprile 2019
Benlysta, il farmaco GSK per il lupus che provoca il suicidio e può causare la morte
La farmaceutica GlaxoSmithKline ha inviato ai medici una lettera in cui afferma di aver osservato negli studi clinici un aumento del rischio di gravi episodi psichiatrici (depressione, ideazione/comportamento suicida o autolesionismo) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES) in trattamento con il farmaco Benlysta (belimumab).
La società è giunta alla conclusione dopo aver condotto uno studio randomizzato di un anno su 4.003 pazienti con LES. Benlysta è indicato come trattamento per gli adulti con lupus eritematoso sistemico attivo nonostante il trattamento standard.
28 marzo 2019
Francia: Le violenze del potere
Il governo ha ordinato il mantenimento dell’ordine attraverso l’utilizzo di armi di forze cosiddette intermediarie contro i Gilet Gialli. Tra il 17 novembre 2018 e il 4 febbraio scorso, 12.122 tiri di Lanciatori di Proiettili di Difesa (LBD, ndt), 4.942 tiri di granate da dispersione e 1.428 tiri di granate lacrimogene istantanee sono state contabilizzate dal ministero dell’Interno.
L’alto commissariato ai Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU) esige urgentemente un’inchiesta approfondita su tutti i casi rapportati di uso eccessivo della forza contro i Gilet Gialli dal 17 novembre, ma il processo intentato alla Francia dall’ONU deve essere il processo del governo.
22 marzo 2019
Braccialetti elettronici e microchip Storie di schiavi e di infiltrati in Amazon
Amazon e il braccialetto elettronico…
Un braccialetto elettronico in grado di monitorare i movimenti dei dipendenti e di controllarne la produttività. Dopo le polemiche per i ritmi di lavoro frenetici e massacranti, le pause cronometrate, un sistema di controllo che esaspera la competitività tra gli stessi lavoratori, le battaglie per avere diritto al riscaldamento o all’aria condizionata – tutte tematiche già denunciate dal report investigativo di Jean-Baptiste Malet pubblicato in En Amazonie − nei giorni scorsi Amazon è finita di nuovo al centro delle polemiche per il progetto di un braccialetto elettronico per monitorare i suoi dipendenti.
27 gennaio 2019
Ricchezza e povertà: le disuguaglianze si riducono rifiutando il consumismo
Sono stati resi pubblici i dati della ricchezza a livello mondiale e risulta che ventisei multimiliardari hanno una ricchezza pari al reddito di 3 miliardi e 800 milioni di persone che si dibattono fra disperazione e fame.
I dati sono stati diffusi ufficialmente. Sono dati incredibili, inaccettabili e la forbice continua ad allargarsi invece di diminuire, il che è anche logico: più sei ricco e più avrai la possibilità di diventare ancora più ricco, comprandoti governi e mass media, diversificando i settori di investimento e avendo sempre più influenza e potere.
I dati sono stati diffusi ufficialmente. Sono dati incredibili, inaccettabili e la forbice continua ad allargarsi invece di diminuire, il che è anche logico: più sei ricco e più avrai la possibilità di diventare ancora più ricco, comprandoti governi e mass media, diversificando i settori di investimento e avendo sempre più influenza e potere.
Questo dimostra ancora una volta che la ricchezza in mano, appunto, ai ricchi non si ridistribuisce affatto a tutti, o anche solo a tanti, vecchia stantìa favoletta dei fan del capitalismo, secondo i quali è meglio non tassare chi ha tantissimo, meglio non frapporre loro alcun ostacolo, perché grazie a loro migliorerà la situazione per tutti...
5 gennaio 2019
Cuba sempre
Si compiono 60 anni del trionfo della Rivoluzione cubana, il cui esempio per i paesi dipendenti del mondo significò la possibilità di realizzare l’utopia di liberarsi e poter decidere da sé la strada da seguire. Le grandi trasformazioni che da subito realizzò il governo rivoluzionario sono la dimostrazione che è possibile realizzare un’altra forma di economia e di società, lontane dalla devastazione che il capitalismo storico ha generato per sua natura.
La Rivoluzione è riuscita a vivere resistendo ad ogni forma di aggressione, da un’invasione orchestrata dagli Stati Uniti nel 1961 a Playa Giròn al permanente blocco economico imposto dall'imperialismo yankee, insieme a centinaia di attacchi terroristici coordinati dalla CIA oltre che a continue campagne controrivoluzionarie, molte delle quali provenienti da Miami. Cuba ha superato un numero senza fine di boicottaggi economici, politici, sociali e culturali, e da essi ne è uscita con sempre maggior onore per la sua resistenza, per il suo spirito rivoluzionario e per la sua dignità fondata nelle convinzioni socialiste che guidano i passi liberi del suo popolo per il mondo.
La Rivoluzione è riuscita a vivere resistendo ad ogni forma di aggressione, da un’invasione orchestrata dagli Stati Uniti nel 1961 a Playa Giròn al permanente blocco economico imposto dall'imperialismo yankee, insieme a centinaia di attacchi terroristici coordinati dalla CIA oltre che a continue campagne controrivoluzionarie, molte delle quali provenienti da Miami. Cuba ha superato un numero senza fine di boicottaggi economici, politici, sociali e culturali, e da essi ne è uscita con sempre maggior onore per la sua resistenza, per il suo spirito rivoluzionario e per la sua dignità fondata nelle convinzioni socialiste che guidano i passi liberi del suo popolo per il mondo.
9 dicembre 2018
Manifestazione NO TAV a Torino 8 dicembre 2018
"Siamo in 100 mila ve ne rendete conto?". Così Alberto Perino, storico leader del movimento No Tav dal palco di piazza Castello a Torino dove si è riunuito tutto il corteo No Tav. Video di Stefano Ciardi
Robot di Amazon manda all'ospedale oltre 20 dipendenti
Ventiquattro dipendenti di Amazon, che lavorano in un magazzino del New Jersey (USA), sono stati mandati all'ospedale da un robot, e uno di essi è in condizioni critiche.
Nei magazzini di Amazon uomini e robot lavorano insieme. Questi ultimi svolgono diversi compiti: spostano i pacchi più piccoli all'interno dell'edificio senza bisogno di supervisione, si occupano di muovere i carichi più pesanti, scaricano i camion.
Nei magazzini di Amazon uomini e robot lavorano insieme. Questi ultimi svolgono diversi compiti: spostano i pacchi più piccoli all'interno dell'edificio senza bisogno di supervisione, si occupano di muovere i carichi più pesanti, scaricano i camion.
7 novembre 2018
Perché una società neoliberista non può sopravvivere
Gli esseri umani sono creature complicate. Siamo sia cooperativi che settari. Tendiamo a essere cooperativi all’interno di gruppi (ad es. un sindacato) mentre competiamo con gruppi esterni (ad esempio, una confederazione di imprese). Ma società complesse come la nostra ci costringono anche a cooperare con gruppi esterni – nei quartieri, nel lavoro e così via. Negli ecosistemi sociali, la selezione naturale favorisce la cooperazione. Inoltre, esiste una preferenza per i comportamenti etici, quindi la cooperazione e la condivisione sono qualità apprezzate nelle società umane.
Ma cosa succede quando siamo obbligati da un sistema economico che ci vuole competitivi a tutti i livelli? Il risultato logico è il declino o il collasso della società.
Ma cosa succede quando siamo obbligati da un sistema economico che ci vuole competitivi a tutti i livelli? Il risultato logico è il declino o il collasso della società.
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