Un rapporto pubblicato l'anno scorso dal WEF-Carnegie Cyber Policy Initiative chiede la fusione delle banche di Wall Street, dei loro regolatori e delle agenzie di intelligence come necessaria per affrontare un presunto imminente attacco informatico che farà crollare il sistema finanziario esistente.
Nel novembre 2020, il World Economic Forum (WEF) e il Carnegie Endowment for International Peace hanno co-prodotto un rapporto che avvertiva che il sistema finanziario globale era sempre più vulnerabile agli attacchi informatici. I consulenti del gruppo che ha prodotto il rapporto includevano rappresentanti della Federal Reserve, la Banca d'Inghilterra, il Fondo Monetario Internazionale, giganti di Wall Street come JP Morgan Chase e colossi della Silicon Valley come Amazon.
L'infausto rapporto è stato pubblicato pochi mesi dopo che il World Economic Forum aveva condotto una simulazione di quello stesso evento
L'agghiacciante frase di George Orwell su "uno stivale che ti calpesta la faccia per sempre" dal suo libro 1984 è molto vicina alla sua realizzazione finale. Vedete, le persone che hanno audacemente annunciato che "entro il 2030 non possiederete nulla e sarete felici" e che potrete semplicemente "affittare tutto ciò di cui avete bisogno" si sono incontrate durante la settimana del 25 gennaio 2021 per discutere i piani per un totale rimodellamento del pianeta. Esatto, sto parlando del Forum Economico Mondiale, conosciuto anche come la Classe di Davos.
La conferenza è iniziata con le osservazioni di Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, che ha affermato che il 2021 è "un anno cruciale" per il nostro futuro.
Ronald Bernard ha dato questa testimonianza nella sede di Westminster a Londra per il Tribunale Internazionale per la Giustizia Naturale (ITNJ) Commissione Giudiziaria d'Inchiesta sul Traffico Umano e gli Abusi Sessuali sui Bambini. Firmate il trattato ITNJ: https://www.itnj.org/itnj/itnj-treaty
Mario Draghi questo è. Un incappucciato della finanza. E’ un uomo espressione delle élite finanziarie che si mette a disposizione della politica. Incappucciato della finanza era un’espressione di Federico Caffè, che oggi rinnegherebbe completamente l’operato di Mario Draghi.
L’Italia è un paese ipnotizzato. A furia di demolire la politica e di pensare che la politica non abbia i mezzi e le capacità per dare le risposte, allora ci si affida anche all’ipnosi di Mario Draghi.
La rivista Time ha pubblicato un resoconto dettagliato di ciò che descrive come una “cospirazione” tra “attivisti di sinistra e titani del business” per creare “uno straordinario lavoro nell’ombra” per “proteggere” le elezioni presidenziali del 2020.
Il New York Times aveva riferito di queste azioni già a gennaio, facendo riferimento alla “Democracy Defense Coalition“. Il Daily Beast ne aveva parlato in autunno. Ma l’articolo del Time è il rapporto più approfondito su ciò che altri hanno solo suggerito stesse accadendo dietro le quinte.
La tassazione odiosa, la rendita privilegiata che provoca l'aumento dei prezzi Mentre si raddoppia lo stipendio del capo dell'INPS, decine e decine di miliardi di rendite vengono continuamente pagate come tasse sotto la guisa di interessi sul debito pubblico. La classe digerente, non contenta del signoraggio che ruba con le banche (mille miliardi l'anno), compresa la Banca d'Italia (altri 200 miliardi solo sulle banconote), pretende anche il sacrificio al Bancotauro rappresentato dal "debito pubblico", il debito, cioè, di uno stato che rifiutando di creare esso stesso la sua moneta, pretende di doverla prendere a prestito dai furbetti del banchierino, dopo aver loro concesso la licenza bancaria, invitandoli alle aste mensili dei titoli di stato Ma secondo voi il popolo, presa coscienza, come li giustizierà ? Come fece col Conte Giuseppe Prina nel 1800 ?
Galloni a Futuro e Identità organizzato da Vox e Francesca Salvador il week end scorso a Stra (Venezia) descrive le 4 opzioni di fronte all’emergenza Covid: da quella dello sterminio di massa alla moneta non a debito passando dal prestito internazionale che ci rende schiavi e dalla soluzione “Draghi” meno austera ma pur sempre nel paradigma del debito.
"Il miglior consiglio per l'Africa è di essere preparati al peggio e di essere preparati oggi". La dichiarazione del 18 marzo del direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci ricorda che il coronavirus non risparmia il Sud, compreso il continente africano, particolarmente vulnerabile alla pandemia.
Già presente in una quarantina di paesi africani il 24 marzo, il virus si sta diffondendo così rapidamente che l'OMS è già preoccupata per l'alto rischio di saturazione dei centri sanitari, di cui le donne sono le prime vittime. Le donne sono, infatti, particolarmente esposte alle epidemie perché sono loro a prendersi cura dei malati, cercando così di compensare i servizi pubblici carenti o addirittura inesistenti nei loro Paesi. Continua a leggere...
Altre borse, come quelle europee, di San Paolo (Brasile) e del Messico, hanno subito brusche cadute; alcune hanno temporaneamente sospeso le loro operazioni.
Oggi, le quotazioni di Wall Street sono state sospese subito dopo l'apertura, in quanto gli indici principali sono scesi di oltre il 7%, ovvero oltre il limite giornaliero. Fino a quel momento gli indici del mercato azionario statunitense erano in forte calo. La media industriale del Dow Jones è scesa del 7 %, oltre 1.600 punti. Anche S&P 500 e Nasdaq sono diminuiti del 7% ciascuno.
Nel 2015 la Banca
del Canada ha pubblicato un importante rapporto in cui spiega molto
bene come la banca centrale canadese finanzi direttamente il governo
canadese attraverso l'acquisto di titoli pubblici: «L'acquisto da
parte della Banca del Canada di titoli di Stato federali è il mezzo
attraverso il quale la Banca crea denaro per il governo del Canada.
Poiché la Banca del Canada è interamente di proprietà del governo
federale, l'acquisto da parte del governo federale di titoli di nuova
emissione può essere considerato una transazione interna.
Registrando nuovi e uguali importi sulle sezioni dell'attivo e del
passivo del proprio bilancio, la Banca del Canada crea denaro
semplicemente inserendo delle sequenze in un computer.
E se la Brexit fosse un toccasana per l’Inghilterra? Finora sembra proprio così: economia più fiorente, il controllo delle frontiere, una libertà d’azione che la gabbia degli eurocrati non consente. La moneta propria era stata già conservata, la vecchia sterlina della Banca d’Inghilterra fondata dopo la “gloriosa rivoluzione” alla fine del XVII secolo. Pazienza se torna qualche convulsione scozzese: a nord del vallo di Adriano chiedono l’indipendenza per diventare dipendenti di Bruxelles. Il mondialismo odia gli Stati nazionali forti, promuove il secessionismo di piccole nazioni senza Stato. E’ così anche in Spagna, con l’indipendentismo catalano che vuole staccarsi da Madrid per attaccarsi di più all’Unione Europea.
Intanto, non se ne può più di menzogne, attacchi, ironie e sarcasmi degli europoidi installati nelle maggiori redazioni e nelle università che fanno opinione e, purtroppo, scienza creduta. La prima obiezione che muoviamo loro è l’incomprensione – meglio la tenace negazione – dei sistemi monetari postmoderni fiat.
I globalisti e le élite bancarie hanno praticato la truffa "ordine dal caos" per molto tempo, da secoli in effetti.Una cosa che fanno, in pratica è far sembrare brillanti le persone di intelligenza altrimenti mediocre.Una cosa che fa, la cospirazione organizzata (NdT: "mafioneria"), è di far apparire onnipotente e intoccabile un gruppo di criminali altamente vulnerabili.In definitiva, si gioca tutto sul tempo.I globalisti hanno avuto molto tempo per sintonizzare e perfezionare i loro metodi per manipolare la psiche collettiva delle masse. Spesso commettono errori, ma finché nessuno li confronta direttamente e li rimuove dall'equazione, semplicemente questi aprono un business altrove con un nome diverso usando maschere diverse e continuano il loro lavoro insidioso.
I banchieri centrali hanno esaurito le munizioni. Mark Carney, il capo della Banca d'Inghilterra in procinto di ritirarsi, lo ha ammesso in un discorso all'incontro annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole, Wyo, ad agosto. "A lungo termine", ha detto, "dobbiamo cambiare il gioco". Lo stesso argomento è stato sottolineato da Philipp Hildebrand, ex capo della Banca nazionale svizzera, in una recente intervista con Bloomberg. "Davvero, ci sono poche munizioni rimaste", ha detto. "È improbabile che più o meno la stessa cosa in termini di politica monetaria sia una risposta adeguata se entriamo in una recessione o in una forte recessione".
"Più o meno lo stesso" significa ridurre ulteriormente i tassi di interesse, lo strumento azionario delle banche centrali per mantenere il loro tasso di inflazione mirato in una fase di recessione. Si presume che i tassi di interesse basati sull'affare stimolino l'economia incoraggiando i mutuatari a prendere in prestito (poiché i tassi sono così bassi) e i risparmiatori a spendere (poiché non fanno alcun interesse sui loro depositi e potrebbero dover pagare per conservarli).
Nella vita comune, l’utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante, per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta. L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Finalmente Mario Draghi è costretto ad ammettere che “la politica monetaria da sola è insufficiente per far ripartire l’inflazione e la crescita dell’Eurozona” e per la prima volta dichiara che “la politica fiscale dovrebbe diventare lo strumento principale per aumentare domanda” e avere “un ruolo molto più attivo”. In pratica Draghi ammette che le politiche monetarie adottate negli ultimi anni dalla BCE sono state fallimentari perchè non hanno prodotto gli effetti sperati nell’economia reale. Ma ammette anche che solo gli Stati possono raggiungere l’obiettivo di stimolare la domande interna attraverso le loro politiche fiscali. Infatti il Quantitative Easing QE e i prestiti al sistema bancario TLTRO non hanno prodotto effetti positivi nell’economia reale, ma sono solo serviti “per far fronte a tutte le nostre emergenze”, nel senso di salvare le banche e sostenere l’economia finanziaria.