«Al giorno d’oggi, è chiaro al mondo che il coronavirus mutato e
intelligente 2019 è stato prodotto in laboratorio, e più chiaramente,
dal magazzino bellico della guerra biologica appartenente alle potenze
egemoniche del mondo, ed è molto più anti-umano, distruttivo e orribile
delle altre armi anti-umane come quelle nucleari e chimiche come Harp».
Lo ha scritto l’ex presidente iraniano Mahmoud-Ahmadinejad in una
lettera inviata al Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres,
facendo riferimento progetto HARP (High Altitude Research Project –
Progetto di Ricerca sull’Alta Atmosfera), uno studio dei dipartimenti
della Difesa di Usa e Canada effettuato sull’alta atmosfera mediante una
strumentazione lanciata da un cannone. Oggi però l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
dichiarato ufficialmente la pandemia e pertanto le previsioni del forum
si rivelano sempre più azzeccate… La situazione non cambia per i paesi
più colpiti dal Corona Virus e già in stato di quarantena nazionale da
molti giorni come Cina, Corea del Sud, Italia, Iran e Giappone.
In Italia è stato disposta la chiusura totale di tuti i
bar, ristoranti e negozi con eccezione di edicole, tabaccai, farmacie ed
ovviamente alimentari e ad altre attività specifiche come lavanderie,
ottici e pompe funebri. Fosse ancora viva Agatha Christie avrebbe già scritto un suo nuovo
romanzo per raccontare come e perché il suo famoso detective belga
Hercule Poirot ha arrestato Bill Gates per la pandemia del secolo
CoronaVirus. Per il celebre investigatore letterario, un perfetto
complottista abilissimo nello smascherare gli intrighi più impensabili,
un indizio era solo un indizio ma tre indizi diventavano una prova.
Ebbene le strane “coincidenze” che legano il nome del tycoon di
Microsoft al CoVid-19 sono tali e e tante da apparire ormai come indizi
gravi, precisi e concordanti. Ebbene, le strane "coincidenze" che collegano il nome del magnate della Microsoft a CoVid-19 sono tali e tante che ora appaiono come indizi seri, precisi e concordanti. Che la pandemia sia stata prevista durante un’esercitazione della Johns
Hopkins Center of Health Security presso la Bloomberg School of Public
Health (salute pubblica) di Balrimora in un summit organizzato ad
ottobre New York con World Economic Forum e Bill & Melinda Gates
Foundation hanno già scritto vari siti di controinformazione nelle
ultime settimane ed autorevoli media del mainstream atlantista hanno
ridicolizzato la teoria del complotto. Se quel forum tra 15 attori mondiali del mondo della salute, dell'economia e della sicurezza, aperto solo a 130 ospiti esclusivi, fosse stato l'unico elemento di collegamento tra l'impero del guru dell'informatica e l'emergenza del Coronavirus, avrebbe davvero potuto essere considerato una curiosissima coincidenza dalle ombre un po' spettrali e apocalittiche chiamato "Evento 201", con uno "0" in meno rispetto all'infausto anno della catastrofe dell'11 settembre a New York.
Avril Haines
Il summit, però, si è distinto anche per l'autorevole presenza di un ex funzionario dei servizi segreti: l'avvocato Avril Haines, ex vicedirettore della Central Intelligence Agency ed ex vice consigliere della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca (2013-2017). Avril Haines, direttrice della CIA dal 2013 al 2017 È stata nominata "vice consigliere" nel 2013 per scelta di Barack Obama ed è stata difesa dal direttore della CIA John Brennan quando il Washington Post ha definito quel posto "un po' insolito". Fu nominata “deputy advisor” nel 2013 per scelta di Barack Obama e fu
difesa dal direttore CIA John Brennan quando il Washington Post definì
quell’incarico “alquanto inconsueto”. «Haines sa più di operazioni sotto
copertura che nessun altro nel governo americano fuori dalla Cia»
replicò il nuovo capo del controspionaggio statunitense mentre il New
York rimarcava che non era una “professionista dell’intellgence” per
quanto, nel suo lavoro al Dipartimento di Stato Usa, si fosse comunque
già occupata di intercettazioni e droni.
Al 11 marzo i casi di CoVid-19 nella penisola italica sono 12.462, di
cui 10,590 contagiati, 1.045 guariti e 827 morti. Numeri che hanno
definitivamente consolidato il triste primato del paese a livello
mondiale, davanti persino alla Corea del Sud e secondo soltanto alla
Cina. Ma anche la nazione di Teheran non sta meglio: 6,566 casi tra cui
2,134 ricoverati e 194 morti.
L’IRAN NE MIRINO PER LA CENTRALE NUCLEARE DI QOM
I numeri sono allarmanti sia perché sono in crescita esponenziale ma
soprattutto perché, dopo la strage avvenuta in Cina 3.140 deceduti su
80.924, rappresentano il più alto indice di mortalità nel mondo: in Iran
i morti sono infatti 3 volte quelli della Corea del Sud (60) mentre in
Italia sono addirittura 10 volte di più tanto da rappresentare circa il
15 % di tutte le vittime del CoronaVirus nel pianeta, stimate in 4012
dal rapporto n. 50 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel precedente reportage abbiamo spiegato che ciò potrebbe essere
dovuto ai due differenti genotipi del ceppo virale CoVid-19, uno più
aggressivo e letale per una non meglio identificata manipolazione umana,
l’altro di elevata morbilità ma poco esiziale.
Nell’ipotesi dell’arma batteriologica , ovviamente da comprovare se mai
sarà possibile farlo, ecco che la tesi della pandemia etnica da virus
biogenetico è perfettamente in grado di spiegare queste macroscopiche
anomali tra quanto avvenuto i Cina, in Iran e in Italia rispetto al
resto del mondo.
a rammentato che quelle tra Washington e Teheran si sono acuite di
recente con l’uscita degli Stati Uniti dal trattato JCPOA (Joint
Comprehensive Plan of Act) sul nucleare cui l’Iran ha risposto
riprendendo l’arricchimento dell’uranio ad uso militare. L’acme dello scontro si è avuto quando, il 3 gennaio scorso un drone
dell’Us Air Force lanciato dalla base di Al Udeid in Qatar ha ucciso il generale Qsem Soleimani, comandante delle Forze Quds, il reparto speciale per le missioni estere delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, ovvero i Pasdaran Iraniani.
Prima di sferrare un attacco missilistico alle basi americane in Iraq
(che l’8 gennaio causò lesioni cerebrali ad un centinaio di soldati
nonostante le iniziali smentite di danni gravi della Casa Bianca),
Teheran reagì immediatamente quella che considrò una dichiarazione di
guerra con un gesto simbolico ed uno pratico: fu issata la bandiera
rossa della vendetta sulla Moschea Sciita di Qom, il tempio musulmano
più importante del paese, furono messe in moto a pieno ritmo le
centrifughe della centrale nucleare di Fordow, sempre nei presso di Qom,
a circa 140 km da Teheran.
Tale impianto non solo è tra i più innovativi per la velocità di
arricchimento dell’uranio al fine di costruire testate nucleari che
l’Iran al momento non dovrebbe ancora possedere o comunque avere in
numero limitato proprio per le restrizioni del JCPOA. Ma è anche
praticamente inattaccabile essendo ricavato in un binker sotterraneo a
50 metri di profondità: è pertanto difficilissimo da scalfire anche con
un potente missile ma è ovviamente a rischio di contagio da parte di
un’epidemia virale tra i suoi operatori, ora probabilmente isolati dal
mondo.
Ebbene proprio nei giorni in cui Washington e Teheran erano ai ferri
corti, mentre Pentagono e Pasdaran non aspettavano che l’ordine
d’attacco dei rispettivi presidenti per scatenare una guerra globale in
Medio Oriente e forse non solo, ad un inesperto politico italiano di
quel partito Movimento 5 Stelle composto in larga parte da sprovveduti
di scarsa cultura generale e non solo geopolitica, venne la brillante
idea di avviare una strategica collaborazione dell’Italia con l’Iran. Il guappo delle gaffes, il barbaro dei congiuntivi, l’ex steward
dello Stadio San Paolo dove fino a qualche anno fa vendeva bibite, Luigi
Di Maio, leader nazionale 5S ha voluto esercitare il suo potere da
Ministro degli Esteri che aveva ottenuto compe ricompensa per aver
aiutato la triade sinistra composta dal Partito Democratico, dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ex PD e vicino alla CIA come scritto in un precedente reportage) e dal premier Giuseppe Conte, sfiduciato dalla Lega di Matteo Salvini, di formare il nuovo Governo Conte Bis.
Il Capo dello Stato Mattarella, intento a scorrazzare nel mondo che conta da Washington al Qatar dei Fratelli Musulmani
alleati della Turchia del sanguinario Recep Tayyip Erdogan, aveva
scelto Di Maio per la Farnesina proprio per continuare a gestire in
prima persona le più delicate questioni estere. Ma il parlamentare a 5Stelle freme di pulsioni giovanili ed anziché
sfogarle con la bella fidanzata ha preferito concentrarle sui nuovi
orizzonti dell’informatica connessa alla geopolitica: l’intelligenza
articiale.
L’ambasciatore italiano in Iran, Giuseppe Perrone, ha incontrato
martedì 18 febbraio il ministro iraniano per le Tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, Azari Jahromi, per incrementare
la cooperazione bilaterale tra Italia e Iran in materia di intelligenza
artificiale. Come riferisce il sito Sicurezza Nazionale dell’università Luiss di
Roma «l’intenzione dell’Italia di ripristinare l’agenda bilaterale con
l’Iran era già stata confermata lo scorso 27 gennaio, quando il ministro
degli Affari Esteri dell’Italia, Luigi Di Maio, aveva avuto un
colloquio telefonico con il suo omologo in Iran, Javad Zarif».
E così, nel mezzo del ciclone tra Casa Bianca e teocrazia Sciita, il
napoletano. che ben rammenta la maschera campana della Commedia
dell’Arte denominata Pulcinella in quanto goffo, opportunista,
chiacchierone, ha fatto la sua “malefat” avviando una trattativa
delicatissima visto che afferisce tutto ciò riguarda informatica,
cibernetica e, pertanto, anche intelligence e controspionaggio poiché la
sinergia sull’AI implica anche condivisione di dati sensibili, software
ed hardware. La notizia è stata riferita anche da FarsNews di recente oscurato per
alcuni giorni dal Dipartimento del Tesoro Usa per una delle tante
sanzioni di Washington contro Teheran. E’ evidente che l’inesperto Di
Maio non ha minimamente colto la gravità delle tensioni in essere tra il
più potente alleato della Nato e il paese mediorientale…
Se si accredita la tesi sempre più fondata dell’arma biogenetica,
pertanto, sono parecchi i moventi che il Deep State
anglo-americano-sionista, attraverso il National Clandestine Service, la
componente Human Intelligence della CIA specializzata in qualsiasi
azione spregiudicata anche criminale ed assassina, o il famigerato
Mossad israeliano nemico giurato dei Pasdaran, avebbe potuto avere per
scatenare una pandemia con tremenda virulenza e letalità proprio in
Italia. Non va dimenticato, infatti, che proprio nel marzo 2019 Roma ha
firmato con Pechino gli accordi preliminari del piano di accordi
commerciali per la Via della Seta, biasimati da Washington ma fortemente
voluti dall’ex sottosegretario allo Sviluppo Economico Michele Geraci,
ex funzionario di banche internazionali poi businessman in Cina,
politico indipendente in quota Lega, e dal Movimento 5 Stelle.
EX PRESIDENTE IRANIANO ALL’ONU «E’ GUERRA BIOLOGICA»
In Italia, per ora, la teoria del complotto viene bollata come una
fantasia complottista senza fondamento dai giornalisti del mainstream
atlantista filo-NATO: molti di coloro che ancora alla fine di febbraio
dfinivano il Corona Virus una semplice influenza prima che il tasso di
mortalità balzasse al 6 % come avvenuto dopo gli ultimi morti dell’11
marzo che hanno fatto salire il bilancio a 827 vittime. In Iran, invece, c’è già chi l’ha messa per iscritto in una vibrante
lettera all’ONU. L’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, esponente
politico dei Conservatori che hanno di recente vinto le elezioni
parlamentari, ha infatti scritto al segretario generale delle Nazioni
Unite, Antonio Guterres per denunciare la guerra biologica causata dal
«coronavirus mutato e intelligente 2019 prodotto in laboratorio» grazie
al «magazzino bellico della guerra biologica».
L’ex capo di stato della Repubblica Islamica di Teheran sollecita il
segretario ONU ad intervenire su questioni ben circostanziate. «Ci si aspetta che colpisca fortemente l’azione antiumana da parte
delle potenze criminali mondiali nell’imporre la guerra biologica alle
nazioni, finalizzata al prepotente, e non permettere agli autori di tali
crimini di realizzare i loro crimini politico-economici e piani malvagi
e di evitare giustizia e penalità attraverso le Nazioni Unite,
sbaincando i loro crimini» ha scritto Ahmadinejad.
Il presidente iraniano invita inoltre l’Onu ad operare «con un
controllo speciale» che «identifichi gli elementi coinvolti nella
produzione e nell’uso di armi biologiche e li penalizzi fortemente su
scala mondiale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) deve essere
obbligata a identificare con precisione i suddetti laboratori».
«Al giorno d’oggi, con la crescente consapevolezza tra le nazioni e
il crescente desiderio di unità e cooperazione per raggiungere la
libertà, la giustizia, la dignità, il benessere, il progresso e la
prosperità, il dominio dei poteri Demoniaci/ anti-umani è stato isolato
e, di sicuro, la loro dipendenza da le armi di uccisione di massa e la
loro commissione di crimini anti-umani, non solo non aprono la strada
alla loro fuga, ma accelerano anche la fine della loro massiccia
oppressione» è il monito dello statista islamico Ahmadinejad lanciato
“in nome di Dio”.
L’INQUIETANTE PROFEZIA DELLA BILL GATES FOUNDATION
Ora bisogna vedere se e cosa risponderà l’ONU che dell’emergenza
pandemia già sapeva in tempi non sospetti nell’ottobre 2019. Al famoso
Event 201 organizzato da Johns Hopkins – Bloomberg School of Public
Health (salute pubblica), infatti, era presente anche Sofia Borges, vice
presidente anziano dell’UN Foundation, la fondazione ONU nata nel 1998
grazie a una donazione del miliardario Ted Tuner. «L’evento 201 simula lo scoppio di un nuovo coronavirus zoonotico
trasmesso da pipistrelli a maiali a persone che alla fine diventa
efficacemente trasmissibile da persona a persona, portando a una grave
pandemia. L’agente patogeno e la malattia che causa sono in gran parte
modellati sulla SARS, ma è più trasmissibile in ambito comunitario da
persone con sintomi lievi» si legge nello scenario prefigurato
nell’esercitazione virtuale realizzata per configurare i danni del
disastro.
Il forum sulla pandemia Event 201
Davvero molto simile al scenario attuale che potrebbe diventare
catastrofico in Italia e Iran come ammesso anche dal responsabile
italiano OMS, Walter Ricciardi, qualora le precauzioni adottate non
riescano a contenere l’epidemia. «Non è possibile che un vaccino sia disponibile nel primo anno.
Esiste un farmaco antivirale immaginario che può aiutare i malati ma non
limitare in modo significativo la diffusione della malattia. Poiché
l’intera popolazione umana è suscettibile, durante i primi mesi della
pandemia, il numero cumulativo di casi aumenta esponenzialmente,
raddoppiando ogni settimana. E man mano che i casi e le morti si
accumulano, le conseguenze economiche e sociali diventano sempre più
gravi» è questo il contenuto profetico riportato durante Event 201.
«Per essere chiari, il Center Public Health e i partner non hanno fatto
una previsione durante il nostro esercizio da tavolo – scrivono dalla
Johns Hopkins – Per lo scenario, abbiamo modellato una pandemia
immaginaria di coronavirus, ma abbiamo dichiarato esplicitamente che non
era una previsione. Invece, l’esercizio ha permesso di evidenziare le
sfide di preparazione e risposta che potrebbero sorgere in una pandemia
molto grave. Non prevediamo ora che l’epidemia nCoV-2019 ucciderà 65
milioni di persone. Sebbene il nostro esercizio da tavolo includesse un
finto coronavirus, gli input che abbiamo usato per modellare il
potenziale impatto di quel virus immaginario non sono simili a
nCoV-2019».
La smentita è semplice da interpretare: sembra una profezia ma non lo
è solo perché non ci saranno 65milioni di morti. Anche se i danni
finanziari registrati sulle Borse mondiali pari a centinaia di miliardi
di dollari sono perfettamente coincidenti con quelli ipotizzati
nell’esercitazione. «Studi economici mostrano che le pandemie potrebbero causare una
perdita economica media annua dello 0,7% del PIL globale, ovvero $ 570
miliardi» si legge nel comunicato rilasciato dopo l’esercitazione.
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