“Sarebbe perfettamente illusorio credere che il mondo si incammini verso una situazione paradisiaca in cui non ci siano né crisi, né problemi, né rivolte e ancor meno guerre. Piuttosto il contrario. Ci sarà ogni tipo di cambiamento dovuto alla pressione demografica, al disagio sociale ed economico nei numerosi paesi della terra nel corso dei prossimi decenni”.
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24 novembre 2011
LE ELITES AUTORITARIE IN OCCIDENTE HANNO FALLITO!
ABBIAMO BISOGNO DI UN'EUROPA DI NAZIONI E DI CITTADINI
Di Klaus Hornung*
Le crisi attuali dell’Occidente hanno svelato le seguenti decisioni prese dagli organi della “democrazia delle élites”. Hanno dimostrato che queste élites non possono assolutamente vantarsi di volere il bene del popolo, non preoccupandosi altro che degli interessi delle loro oligarchie. E’ urgente riflettere in modo da ristabilire un ragionevole equilibrio tra interesse pubblico e interessi particolari, in modo da istituire un controllo politico ufficiale permanente degli interessi del capitalismo finanziario attraverso una partecipazione democratica.
Sembra una leggenda eppure non ha che due decenni. Nel 1990/1991, l’impero sovietico implose, lasciando il dominio del mondo ai soli Stati Uniti. In un Occidente bagnato dalla felicità, si è creduto di poter raccogliere i frutti della vittoria sul comunismo. Arnulf Baring fu il solo a levare una voce discordante contro l’euforia del momento, pubblicando nel 1991 un pronostico realista:
9 novembre 2011
LA NOTTE CALA SULL'EUROPA
Possiamo affermare stasera con certezza assoluta che il primo punto dell’agenda che abbiamo esaminato in dettaglio la scorsa settimana, ovvero un terzo piano di “salvataggio“ per la Grecia, sarà deciso prima di metà novembre e che una della condizioni fin qua non dettate da Bruxelles, sarà la messa sotto supervisione diretta e totale di quei paesi da parte di un triumvirato formato dai dirigenti dell’FMI, della BCE e della Commissione europea. Quindi la Grecia sarà il laboratorio di un “progetto volto ad annientare la sovranità dei paesi dell’Unione europea e che, per estensione, permetterà di spersonalizzare tutte le istanze democratiche”.
La Grecia non uscirà dal cappio dell’euro
Alcuni soggetti brandiscono l’articolo 50 del Trattato sull’ Unione Europea (TUE), affermando che sia possibile per la Grecia uscire dalla zona euro. L’articolo 50 del TUE non parla né dell’euro né della zona euro, ma dell’Unione europea. Poco importa. Che dice l’articolo?
Di Frédéric Courvoisier e Spencer Delane
Mecanopolis.org La Grecia non uscirà dal cappio dell’euro
Alcuni soggetti brandiscono l’articolo 50 del Trattato sull’ Unione Europea (TUE), affermando che sia possibile per la Grecia uscire dalla zona euro. L’articolo 50 del TUE non parla né dell’euro né della zona euro, ma dell’Unione europea. Poco importa. Che dice l’articolo?
10 settembre 2011
Stati Uniti d'Europa
La crisi sta funzionando come volano per accelerare la creazione di un'unione federale europea che sottragga sovranità economica ai governi nazionali per centralizzarla nelle mani di un apparato sovranazionale.
Di Enrico Piovesana
Oltre ai sempre più insistenti appelli per la creazione di "un'autorità centrale europea capace di gestire la crisi" (l'ultimo in ordine di tempo, George Soros, sul New York Times di martedì), un'autorità con potere di emettere titoli di Stato e imporre sanzioni economiche ai Paesi che sgarrano, si sente sempre più spesso parlare di 'Stati Uniti d'Europa': negli ultimi giorni lo hanno fatto il premier britannico David Cameron, auspicando questo sbocco per l'Ue, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, candidandosi addirittura a diventarne futuro presidente.
28 agosto 2011
LE VOCI ANTI-EURO ACQUISTANO VISIBILITA'
Mentre l'UE scivola verso un sistema dittatoriale, le voci dissidenti rimangono minoritarie ma riscuotono maggior attenzione. I professori Wilhelm Hankel in Germania e Paolo Savona in Italia sono due rare eccezioni nella professione economica per aver denunciato la follia di aver creato una moneta sovrannazionale senza un governo dietro di essa.
Il 17 agosto il prof. Hankel è stato invitato a partecipare ad una discussione sugli Eurobond alla stazione radio Deutschlandfunk. Egli ha colto l'occasione per esporre agli ascoltatori quanto è avvenuto all'udienza della Corte Costituzionale, dove i giudici hanno implicitamente respinto le motivazioni di "emergenza" per giustificare l'aumento dei poteri dell'UE.
In un articolo pubblicato il 20 agosto sulla Junge Freiheit, Hankel ha ammonito che le politiche UE e in particolare gli Eurobond porteranno a esplosioni sociali anche in Germania. Questi moniti hanno sicuramente impressionato i lettori nel momento in cui a Berlino, dalla metà di agosto, vengono bruciate automobili ogni notte, in un evidente atto di emulazione dei disordini di Londra da parte di gruppi anarchici.
24 luglio 2011
PROTEGGERE L'AMBIENTE E' UN PRETESTO?
Gli "ismi" popolari e le necessità di governare dall'alto
Di Václav Klaus
Ognuno ha una lista - per lo più implicita - di problemi, di sfide che sente e prende in considerazione - in base alle sue esperienze, le sue preferenze, i suoi pregiudizi e le sue priorità - come attuali, essenziali, minacciose. Cercherò di svelarvi alcuni di quelli che figurano nella mia lista. Essi sono inevitabilmente legati a qualcosa che non esisteva durante la maggior parte della mia vita, durante l'era comunista.
Penso naturalmente alla libertà, qualcosa alla quale gli americani attribuiscono un valore capitale, anche se non ne hanno sperimentato personalmente l'assenza. La nostra esperienza ci ha dato una sensibilità o anche un'ipersensibilità da un certo punto di vista.
Dove posso vedere nel ventunesimo secolo, le principali minacce alla libertà?
28 giugno 2011
EUROPA: Colpo di Stato silenzioso a Bruxelles
Il 19 giugno 2010, un giorno dopo che il Consiglio europeo aveva adottato il pacchetto sulla Governance Economica Europea, il presidente della Commissione, José Manuel Durão Barroso, durante una conferenza presso l’Università Europea di Firenze, ha assegnato la qualifica di “rivoluzione silenziosa e graduale” alle misure di controllo e di disciplina economica e finanziaria imposte agli Stati membri. Barroso affermava: “A volte in Europa sono i piccoli passi ad essere i più importanti.
Per favore, leggete con attenzione le conclusioni del Consiglio europeo di ieri. Quella che è in atto è una rivoluzione silenziosa, una rivoluzione silenziosa in termini di una governance economica più forte, comunque da applicarsi con gradualità. Gli Stati membri hanno accettato, e spero che abbiano compreso con correttezza, di delegare importanti poteri alle istituzioni europee relativi al monitoraggio [economico] e ad un controllo molto più severo delle finanze pubbliche. Questo è successo ieri. Naturalmente, hanno accettato il principio. Ora tocca a noi legiferare!”
12 aprile 2011
Colpo di Stato Silenzioso: la UE si Impadronisce dell'Europa?
Articolo di Daily Bell che commenta l'accordo sulla governance economica europea del 15 marzo, ma anche il metodo subdolo dei piccoli passi con il quale l'eurocrazia estorce la sovranità nazionale senza chiedere permesso.
L'UE inaugura una 'rivoluzione silenziosa' assumendo il controllo delle politiche economiche nazionali ... Il nuovo quadro configura un intervento senza precedenti sui bilanci nazionali e sulle decisioni economiche ... Dopo mesi di trattative spesso dure, i Ministri delle Finanze europei hanno finalmente dato il via libera ad una radicale svolta verso un monitoraggio centralizzato dei processi di bilancio nazionali e, ancora di più, di tutte le politiche economiche - sia dei paesi che utilizzano la moneta unica che di quelli che non la usano. - EU Observer
L'altro giorno la UE si è impadronita dell'Europa. Avete letto qualcosa in proposito? Forse sapete che l'ex presentatore tv Charlie Sheen trasmette ora da Radio City Music Hall e che Lady Gaga ha fatto un nuovo single sulla tolleranza di genere. Oh, sì, tra l'altro, l'UE ha appena realizzato la più grande presa di potere legislativo nella storia dell'umanità.
29 marzo 2011
LE CREPE DELL'EUROPA
Patto dell’Euro, Libia, Fukushima, Portogallo, proteste sindacali a Bruxelles, Londra e Budapest.
Nel Consiglio Europeo di Bruxelles del 25 marzo è stato adottato “un insieme globale di misure che rafforzerà la governance economica dell’UE e garantirà la stabilità duratura della zone dell’euro nel suo insieme”. Si tratta del “Patto dell’Euro”, che in un primo momento si chiamava “Patto di Stabilità” e che, secondo l’osservatorio Corporate Europe significa “il più grande passo verso un modello corporativo di governance economico che si tradurrà in un attacco massivo ai diritti sociali e agli standard di vita”.
Di Gorka Larrabeiti
Rebelión Il Presidente della Commissione Europea, Barroso, aveva definito le nuove misure sulla governance economica europea come una “rivoluzione silenziosa”. Grandi gruppi di pressione come il BusinessEurope o la Tavola Rotonda Europea degli Industriali, un “forum informale che riunisce i 45 manager e presidenti delle più grandi multinazionali europee” vedono compiersi le rivendicazione che avevano già chiesto nel documento Europa in cammino. Una visione per un’Europa competitiva nel 2025.
24 febbraio 2011
NWO-OBAMA: "Regime legale e arresti preventivi"
"La mia amministrazione lavorerà per sviluppare un 'regime legale' appropriato, che sia in linea con i nostri valori e la nostra Costituzione".
Queste sono solo alcune delle inquietanti parole pronunciate da Obama nei suoi ultimi discorsi, dove dietro l'apparente elogio della Costituzione si nasconde l'intento, non tanto celato, di cambiarla e adattarla a qualcosa che non ha nulla a che vedere con i diritti dell'Uomo.
Qualche settimana fa avevamo pubblicato l'articolo STATI UNITI: LO STATO DI EMERGENZA SOPPIANTA LA COSTITUZIONE?, i seguenti video sono un'ulteriore prova di ciò che sta avvenendo attraverso la dittatura invisibile che stiamo vivendo, e potrebbe essere la risposta ad una domanda che in molti ci siamo posti:
"A cosa servono i campi FEMA?"
Queste sono solo alcune delle inquietanti parole pronunciate da Obama nei suoi ultimi discorsi, dove dietro l'apparente elogio della Costituzione si nasconde l'intento, non tanto celato, di cambiarla e adattarla a qualcosa che non ha nulla a che vedere con i diritti dell'Uomo.
Qualche settimana fa avevamo pubblicato l'articolo STATI UNITI: LO STATO DI EMERGENZA SOPPIANTA LA COSTITUZIONE?, i seguenti video sono un'ulteriore prova di ciò che sta avvenendo attraverso la dittatura invisibile che stiamo vivendo, e potrebbe essere la risposta ad una domanda che in molti ci siamo posti:
"A cosa servono i campi FEMA?"
19 gennaio 2011
Daniel Estulin: Il discorso a Praga
Questo è il mio discorso a Praga. Una sala piena dei più alti dignitari del paese. Ho parlato dello stato-nazione, l’immortalità e la dignità umana. In totale, circa 90 minuti di discorso. Credo che in questo discorso resta totalmente chiaro il ruolo del Bilderberg nell’organigramma del potere. Non sono cospirazioni-paranoie, sono ideali per i quali vale la pena perfino morire.
Daniel Estulin
http://www.danielestulin.com/
Nel mondo delle finanze internazionali ci sono quelli che dirigono gli avvenimenti e quelli che reagiscono di fronte agli stessi. Mentre questi ultimi li conosciamo di più, sono più numerosi e apparentemente sono anche più influenti, il vero potere giace nelle mani dei primi. Occupando il centro del sistema finanziario globale è l’oligarchia rappresentata oggi dal Club Bilderberg.
L’organizzazione Bilderberg è dinamica, in quanto cambia con il trascorrere del tempo assorbendo e creando nuovi elementi mentre elimina i pezzi superflui e in decomposizione. I suoi membri vanno e vengono, ma il meccanismo in sé stesso non è cambiato. E’ un sistema che si perpetua a se stesso, una ragnatela virtuale di interessi finanziari, politici, economici ed industriali allacciati intorno al suo unico nucleo, il modello Fondi ultramontano veneziano.
Ma questa non è una società segreta. Non abbiamo qui un occhio malvagio che tutto vede o una cospirazione giudaico-massonica.
23 dicembre 2010
BARNARD: ''IL POTERE DEMOLISCE GLI STATI''
LONDRA - Il ritorno schiacciante delle élite assolutiste in cabina di comando è l’argomento al centro del saggio “Il più grande crimine”, pubblicato dal giornalista e scrittore Paolo Barnard sul suo sito Internet.
Sessanta pagine di nomi, cognomi, dettagli politici, sociali ed economici su ottant’anni di storia in Occidente, con particolare attenzione all’Europa della moneta unica. Una moneta non più sovrana come quelle nazionali, ma che va presa in prestito: caratteristica che limita la capacità di investimento per opere come potrebbe essere anche la ricostruzione dell’Aquila.
Quasi un secolo durante il quale secondo Barnard sono state abbattute conquiste sociali d’ogni risma a colpi di colossali bugie e storie di fantasmi inventate da chi, in sostanza, aveva sempre dominato i destini dei popoli ma che, in seguito agli sviluppi dell’Illuminismo e ai postumi democratici della Rivoluzione francese, era stato costretto ad indietreggiare di fronte alla diffusione su larga scala di idee contrarie alle proprie.
AbruzzoWeb lo ha intervistato.
di Roberto Santilli
Ha da poco pubblicato “Il Più Grande Crimine”, nel quale spiega che cosa è successo in Occidente negli ultimi ottant’anni di storia. In termini sociali ed economici, un vero e proprio disastro.
Sì, un piano perfido e criminale per il ritorno al potere assolutista delle élite finanziarie e grandi industriali, in particolare in Europa. Hanno tenuto milioni di persone in povertà o precarietà per puro calcolo di dominio e mai per necessità economica reale. Sto parlando dei cittadini occidentali, non del Terzo Mondo.
1 dicembre 2010
Come un banchiere di Wall Street ha privato i paesi europei della loro Sovranità
JEAN MONNET, L'UOMO CHE TIRO' LE STRINGHE DEL MOLOCH UE (1)
L'Unione Europea di oggi ha una doppia storia. Una visibile, che è nella maggior parte nei libri di testo di storia, e l'altra invisibile, di cui nessuno dovrebbe venire a conoscenza, ma che è iniziata molto tempo prima di quella che tutti conosciamo. Jean Monnet è stato la cerniera tra queste due versioni della storia.
Nei paesi di lingua tedesca, è grazie al lavoro di Andreas Bracher, «Europa im amerikanischen Weltsystem. Bruchstücke zu einer ungeschriebenen Geschichte des 20. Bruchstücke zu einer Geschichte des ungeschriebenen 20. Jahrunderts» (L'Europa nel sistema mondiale americano. Pezzi di una nuova storia del XX secolo) che potrebbe essere messa in dubbio la biografia ufficiale del «presunto sacrosanto padre fondatore dell' Europa». Andreas Bracher ha sollevato questioni che mostrano sotto un'altra luce la storia della costruzione di un organismo sovranazionale in seguito alla Seconda guerra mondiale: non è più il progetto di cooperazione delle nazioni europee per garantire la pace, ma un progetto di egemonia anglo-americana con Jean Monnet quale «inventore e guida di istituzioni per una cooperazione sovranazionale e come centro di influenza anglosassone sul continente». Perché, secondo Bracher, l'Europa sovranazionale post-guerra basata sulle «iniziative che sono state spesso finanziate con denaro proveniente dagli Stati Uniti compresi i servizi segreti della CIA». Monnet era «lo strumento di una politica a lungo termine il cui scopo era apparentemente lo Stato Unitario Europeo».
18 novembre 2010
Cos’ha la Norvegia che l’Italia non ha?
La Norvegia sarebbe un caso da studiare e da emulare: un surplus del 10%, un profitto netto dei titoli di stato di Oslo del 6,197%, di più del 4,747% del bund e del 2,931% dei bond svizzeri, il piu’ basso tasso di disoccupazione (Wall Street Italia).
di Nicoletta Forcheri
Quello che l’articolo non dice lo si può trovare facilmente su wikipedia, e cioé che l’economia norvegese è caratterizzata dalla proprietà statale di grossi comparti industriali cruciali come il petrolio (Statoil), l’energia idroelettrica (Statkraft), l’alluminio (Norsk Hydro), la principale banca del paese (DnB NOR), e le telecomunicazioni (Telenor), e che ben il 30% del valore della borsa di Oslo è in mano allo Stato. Se si comprendono anche le partecipazioni in società non quotate, la quota pubblica aumenta drasticamente con i titoli petroliferi diretti. Insomma, la Norvegia ha la sua IRI intatta, prima del golpe bianco del Britannia.
Inoltre il petrolio del paese è controllato dal governo tramite i maggiori operatori come il 62% in Statoil nel 2007, la controllata statale al 100% Petoro, e SDFI, oltre al controllo delle licenze di esplorazione e produzione. Una sorta di ENI alla Mattei, prima del fatale “incidente”.
17 novembre 2010
Un sistema di difesa europeo per il Superstato Ue
I 27 Stati membri dell’Unione europea devono crescere e sviluppare un coordinamento delle loro politiche di difesa nazionale, se vogliono far fronte al ritiro delle forze statunitensi dal suolo del Vecchio Continente. Ad avanzare questa proposta è stato il ministro degli Esteri finlandese, Alexander Stubb (nella foto), in un’intervista al quotidiano della City londinese, Financial Times. Paese, la Finlandia, non aderente alla Nato, ma membro dell’Unione europea.
di Andrea Perrone
Rinascita.info
Per il titolare della diplomazia di Helsinki questa soluzione rappresenta una sfida importante per l’Europa, che però non sarà affrontata al vertice dei capi di Stato e di governo della Nato di Lisbona, il 19 e 20 novembre prossimi. Nella sua intervista Stubb ha più volte ribadito che essenziale per i governi dell’Unione europea è migliorare il coordinamento tra loro della politica di difesa, in un momento in cui i bilanci militari delle singole nazioni vengono progressivamente tagliati e gli Stati Uniti stanno concentrando la loro attenzione verso altre sfide, come quella cinese. “Non credo che la presenza americana in Europa sia permanente”, ha osservato Stubb.
12 novembre 2010
LE ELITES DISEGNANO L'EUROPA NEOLIBERALE DEL FUTURO
Dalla crisi dell'euro e del debito pubblico europeo di maggio 2010, la classe dirigente europea ha notevolmente accelerato il progetto per ridisegnare il Patto di Stabilità e Crescita (PSC) e l'intero sistema di governo economico europeo.
di Álvaro ReinLa motivazione è ovvia, mantenere il sistema di nuovo sull'orlo del precipizio, se emergono nuovi episodi di instabilità come quelli sollevati dalla crisi greca di maggio.
Questo è stato l'impegno principale della riunione dei leaders dell'UE il 28-29 ottobre a Bruxelles, ha approvato le proposte della "task force sulla governance economica".
I contenuti delle proposte possono essere suddivise in due aree principali: 1) indurire notevolmente la disciplina di bilancio imposta dal PSC sui governi della zona euro, 2) creare un meccanismo permanente per la risoluzione delle crisi di sostituire il Fondo di Stabilità Finanziaria Europea (EFSF) e il Meccanismo di Stabilità Finanziaria Europeo (EFSM) che furono creati nel maggio 2010, ma che scadono a metà del 2013. Oltre a questo si comincia a discutere la proposta tedesca di creare un meccanismo di ristrutturazione e di insolvenza del debito pubblico.Come al solito nell' Europa delle élite,
6 settembre 2010
IL GOVERNO MONDIALE - 2° Parte
“L’oppio si coltiva in diverse regioni del mondo: Sud America, il Triangolo d’Oro di Laos, Burma e Tailandia, Afghanistan, Pakistan e Asia Centrale, in una zona conosciuta come la Mezza Luna dorata. La grande maggioranza di tulipani di oppio crescono in una stretta zona montagnosa di circa 6.000 km che va dal sud dell’Asia alla Turchia passando dal Pakistan e Laos”.
- “A questo punto è chiaro che il Bilderberg non è personalmente responsabile del trasporto della droga o il riciclaggio dei profitti. Di questo è responsabile la CIA…”
“….Neil Clark segnala quanto segue:
- “Soros è arrabbiato non con gli obbiettivi di Bush di estendere la Pax Americana e rendere il mondo un posto più sicuro per i capitalisti globali come lui, ma con il grossolano modo che utilizza Bush per ottenerlo”.
1 agosto 2010
"SEAE": LA NUOVA DIAVOLERIA...PREVISTA DAL TRATTATO DI LISBONA
L'UE DA IL VIA LIBERA AL "SERVIZIO DIPLOMATICO" SENZA DEFINIRE IL SUO FINANZIAMENTO
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno dato il via libera politico definitivo al Servizio Europeo D’Azione Estera (SEAE), collocando la prima pietra affinché questo servizio diplomatico cominci ad essere una realtà a partire dall’1 dicembre. L’attenzione si concentra adesso sulle questioni di bilancio (ancora non definite) e nella battaglia per le posizioni all'interno della SAEA.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno approvato ieri (27-07-2010) formalmente l’organizzazione, struttura e funzionamento del futuro Servizio Europeo d’Azione Estera (SAEA), in modo che il nuovo strumento diplomatico dei 27 possa essere operativo prima della fine dell’anno.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno dato il via libera politico definitivo al Servizio Europeo D’Azione Estera (SEAE), collocando la prima pietra affinché questo servizio diplomatico cominci ad essere una realtà a partire dall’1 dicembre. L’attenzione si concentra adesso sulle questioni di bilancio (ancora non definite) e nella battaglia per le posizioni all'interno della SAEA.
I ministri degli Affari Esteri dell’UE hanno approvato ieri (27-07-2010) formalmente l’organizzazione, struttura e funzionamento del futuro Servizio Europeo d’Azione Estera (SAEA), in modo che il nuovo strumento diplomatico dei 27 possa essere operativo prima della fine dell’anno.
12 luglio 2010
Caso Swift-Unione Europea: Servo Ergo Sum!
In molti, tra cui la sottoscritta, nella logica del "chi pensa male, fa peccato (forse) ma indovina", hanno pensato che lo scorso 11 febbraio, quando il Parlamento Europeo ha rifiutato di ratificare l'Accordo “Swift” firmato dalla Commissione Europea con le autorità statunitensi, tale rifiuto fosse solo un'operazione mediatica per dare all'Europa, una parvenza di Sovranità, che come ben sappiamo è solo un'utopia.
Sono passati solo 5 mesi e giovedì scorso, l'8 luglio, l’accordo Swift è stato accettato e firmato dagli europarlamentari, con 484 voti a favore, ed entrerà in vigore, senza perdere tempo il 1° settembre 2010.
Sono passati solo 5 mesi e giovedì scorso, l'8 luglio, l’accordo Swift è stato accettato e firmato dagli europarlamentari, con 484 voti a favore, ed entrerà in vigore, senza perdere tempo il 1° settembre 2010.
Nonostante le perplessità dei garanti della privacy, adesso informazioni private dei cittadini dell’UE saranno consegnata alle autorità degli USA grazie all'ennesimo accordo stipulato nel nome della guerra al terrorismo.
8 giugno 2010
GEOPOLITICA DELLA SPARIZIONE DELL'EURO
Nella massa di informazioni che circolano sulla crisi dell’euro non è facile cogliere i fenomeni di fondo che si stanno producendo. Per questo, è importante fare un passo indietro, collocare questa crisi nel corso degli avvenimenti degli ultimi 20 anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica e proiettare uno sguardo geopolitico a medio e lungo termine.
La crisi greca ha confermato, se fosse necessario, che l’Europa come unione politica ormai non esiste. Nelle ultime settimane, l’UE ha rivelato al resto del mondo la sua estrema debolezza. L’euro non ha resistito alle offensive di ogni tipo che ha sofferto negli ultimi mesi, nonostante sia la moneta di una delle regioni più ricche e industrializzate del mondo. Alla prima grande crisi finanziaria mondiale dell’era della globalizzazione, è saltato all’occhio che la moneta europea non poteva sopportare le turbolenza del mercato e gli attacchi degli speculatori, semplicemente perché non aveva il sostegno di un sistema politico solido e coerente.
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