"Ci hanno appena attaccato con una testata nucleare a bassa potenza e nel corso degli esercizi abbiamo simulato la risposta con un'arma nucleare", afferma un anonimo funzionario del Pentagono in un articolo pubblicato sulla rivista National Defense. È abbastanza comune per il Pentagono condurre falsi attacchi per adeguare quella che potrebbe essere la sua risposta ufficiale, come afferma l'articolo di National Defense, tuttavia è molto raro che ciò sia reso pubblico attraverso una rivista. Il portale Defense One, specializzato anche in affari militari e di difesa, ha confermato l'esercizio e ha assicurato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mike Esper, vi ha partecipato personalmente.
I media mainstream evitano accuratamente di discutere il metodo dietro l'apparente follia dell'America nell'assassinio del generale della Guardia rivoluzionaria islamica Qassem Soleimani, che ha segnato l'inizio del nuovo anno. La logica alla base di questo assassinio era un'applicazione della politica mondiale statunitense di lunga data, non solo un'eccentricità personale dell'impulsivo Donald Trump. L'assassinio del leader militare iraniano Soleimani è stato in effetti un atto di guerra unilaterale in violazione del diritto internazionale, ma è stato un passo logico in una strategia statunitense di lunga data. E' stato esplicitamente autorizzato dal Senato nella legge di finanziamento del Pentagono approvata l'anno scorso. L'assassinio aveva lo scopo di intensificare la presenza statunitense in Iraq per mantenere il controllo delle riserve petrolifere della regione e per sostenere le truppe wahhabite in Arabia Saudita (Isis, Al-Qaeda in Irak, Al Nusra e altre divisioni di quella che è a tutti gli effetti la legione straniera degli USA-America) a sostegno del controllo statunitense sul petrolio del Medio Oriente come stampella per il dollaro USA. Questa rimane la chiave per comprendere questa politica, e il motivo per cui sta crescendo, non svanendo.
Più di un secolo prima di arrivare sull'orlo della catastrofe ecologica, Rabindranath Tagore aveva avuto l'intuizione. Tagore, scrittore e riformatore culturale indiano vissuto durante il periodo del colonialismo britannico, è stato uno degli ultimi di una generazione capace di esaminare il mondo industrializzato dall'esterno. E' autore di uno dei primi e più eloquenti avvertimenti contro la precarietà di un mondo basato, come il nostro attuale, sui due pilastri del consumo industriale e della guerra. Durante un viaggio per mare in Giappone nel 1916, fu testimone di un evento che all'epoca era inconcepibile e che oggi ci sembra quasi banale: una fuoriuscita di petrolio. A suo avviso, questa era un'immagine scioccante di una Terra devastata dalla ricerca incontrollata del potere che era diventata l'ossessione di questa parte dell'umanità ora galvanizzata dalle tecnologie prodotte dalla scienza moderna.
Cercano di scrutare nella breve dichiarazione di Mike Pompeo come gli auruspici nelle viscere degli animali sacrificati.
E, conseguentemente, segnalano merda.
1) prima cacca:lasciano intendere che gli Houti siano poco più che una milizia filo iraniana e sciita.
FALSO: sono una tribù che vive da almeno un secolo alla frontiera Saudita. Hanno un credo religioso a metà strada tra i sunniti e gli sciiti.
Si sono ribellati periodicamente fino a che furono sottomessi da Salah, il Presidente che gli USA vollero cacciare dopo un trentennio di regno, in nome della democrazia.
Accettò, gravemente ferito, di farsi curare negli USA lasciando però la presidenza al suo vice e le FFAA al cognato.
La ricerca scientifica nelle università e nei laboratori di istituti pubblici e privati italiani? Sempre più finalizzata allo sviluppo di armi e tecnologie belliche e con il generoso contributo delle forze armate degli Stati Uniti d’America. E’ quanto emerge dall’analisi del data base relativo alle spese effettuate dal governo di Washington, consultabile liberamente in rete (vedi https://gov.data2www.com). La sistematizzazione dei dati, non certo facile per l’enorme mole degli indicatori e delle informazioni contenute, ha permesso di documentare come a partire dal 2010 ad oggi il Dipartimento della Difesa USA, congiuntamente a US Army, US Air Force e US Navy abbia sovvenzionato con oltre 15 milioni di dollari programmi, sperimentazioni, conferenze, workshop e scambi internazionali delle università e dei più noti centri di ricerca nazionali.
L'esercito americano sta conducendo test di sorveglianza di massa in sei stati del Midwest utilizzando palloncini sperimentali ad alta quota, secondo i documenti depositati presso la Federal Communications Commission (FCC).
Il Grande Fratello ti sta guardando!Sei stati americani nel Midwest sono sotto "sorveglianza militare" da metà luglio, riferisce The Guardian.Un totale di 25 palloni autonomi ad energia solare sorvolano il South Dakota, il Minnesota, lo Iowa, il Wisconsin, il Missouri e l'Illinois.Viaggiano nella stratosfera a quasi 20 km di altitudine e, dotati di un sistema radar all'avanguardia, possono localizzare simultaneamente più veicoli, indipendentemente dal tempo o dalle condizioni meteorologiche.
70 anni di Nato. Intervista a Michel Chossudovsky sui 70 anni della Nato: «Non è un'Alleanza, comandano gli Usa, vogliono più spesa militare in tutta Europa, pronti a nuovi conflitti armati, anche nucleari»
Al convegno internazionale «I 70 anni della Nato: quale bilancio storico? Uscire dal sistema di guerra, ora», svoltosi a Firenze la scorsa settimana - più di 600 i partecipanti dall'Italia e dall'Europa -, ha partecipato quale principale relatore Michel Chossudovsky, direttore di Global Research, il centro di ricerca sulla globalizzazione (Canada), copromotore del Convegno insieme al Comitato No Guerra No Nato e ad altre associazioni italiane. A Michel Chossudovsky - uno dei massimi esperti internazionali di economia e geopolitica, collaboratore dell'Enciclopedia Britannica, autore di 11 libri pubblicati in oltre 20 lingue - abbiamo rivolto alcune domande.
L’arresto, giovedì scorso, di Julian Assange mette a nudo tutta la finzione del principio di legalità e dei diritti di una stampa libera. Le illegalità commesse dai governi ecuadoriano, britannico e statunitense nel sequestro di Assange sono inquietanti. Sono il presagio di un mondo in cui i meccanismi interni, gli abusi, la corruzione, le menzogne e i crimini, specialmente quelli di guerra, commessi dagli stati corporativi e dall’élite dominante mondiale saranno nascosti al pubblico. Sono il presagio di un mondo in cui quelli che avranno il coraggio e l’integrità per denunciare l’uso improprio del potere verranno braccati, torturati, sottoposti a processi fittizi e condannati a pene detentive in isolamento. Sono il presagio di una distopia orwelliana, in cui le notizie sono sostituite da propaganda, futilità e intrattenimento. L’arresto di Assange, temo, segna l’inizio ufficiale del totalitarismo corporativo che condizionerà tutte le nostre vite.
Non a caso, la Monsanto, che oggi si nasconde dietro il logo Bayer, da leader mondiale delle sementi OGM brevettate e dell’erbicida a base di glifosato (probabilmente cancerogeno) Roundup, sta tentando di brevettare, senza dare nell’occhio, varietà geneticamente modificate (o OGM) di frutta utilizzando la controversa modalità della modificazione genica (gene editing). La “bellezza” della cosa per Monsanto-Bayer è che negli USA, secondo una recente sentenza del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’agricoltura geneticamente modificata non ha bisogno di test speciali e indipendenti. Questi sviluppi non sono certamente buoni per la salute o per la sicurezza umana, né faranno alcunchè per dare al mondo un modo migliore di nutrirsi.
Esistono prove evidenti del fatto che il Pentagono, attraverso la sua agenzia di ricerca e sviluppo DARPA, sta sviluppando insetti geneticamente modificati che sarebbero in grado di distruggere le colture agricole di un potenziale nemico. Quanto sostenuto è stato negato dalla DARPA, ma i principali biologi hanno lanciato l’allarme su ciò che sta avvenendo con l’impiego della nuova tecnologia CRISPR per l’“editing genetico”, al fine di utilizzare, a tutti gli effetti, gli insetti per scopi militari. È come attualizzare la piaga biblica delle cavallette al 21° secolo, solo potenzialmente di gran lunga peggiore.
204 bombe atomiche contro le 66 principali città - L'attacco nucleare degli USA contro l'URSS pianificato durante la seconda guerra mondiale - Quando America e Unione Sovietica erano alleate
Secondo un documento segreto datato 15 settembre 1945, "il Pentagono aveva previsto di far saltare l'Unione Sovietica con un attacco nucleare coordinato diretto contro le principali aree urbane. Tutte le maggiori città dell'URSS erano incluse nella lista dei 66 bersagli "strategici". La tavola sottostante classifica ogni città in termini di area in miglia quadrate e il corrispondente numero di bombe atomiche necessarie ad annichilire ed uccidere gli abitanti di selezionate aree urbane. (www.businessinsider.com/the-pentagon-estimated-204-atomic-bombs-could-destroy-the-soviets-2014-10)
Prima pubblicazione 4 novembre 2017, revisioni al testo inglese 10 dicembre 2017 Sei bombe atomiche dovevano essere utilizzate per distruggere ognuna delle più grosse città, incluse Mosca, Leningrado, Tashkent, Kiev, Kharkov, Odessa.
Il London Daily Mail in un articolo del 2013 confemava l'esistenza di un progetto anglo-americano, appoggiato dalla Casa Bianca (con il sostegno del Qatar) per lanciare un attacco con armi chimiche sulla Siria ed addossare la colpa su Bashar al-Assad.
Aggiornamento; 8 aprile 2017. La decisione di Trump di bombardare la base aerea siriana come rappresaglia all'asserito uso di armi chimiche da parte di Assad sul suo stesso popolo conferma che lo scenario d'operazione sotto falsa bandiera dell'attacco con armi chimiche è ancora "sul tavolo".
La nostra analisi (che include una grande mole di pezzi investigativi di Global research) conferma inequivocabilmente che Trump sta mentendo, i media occidentali stanno mentendo e molti degli alleati americani stanno mentendo.