Un documentario "esplosivo" sulle accuse di abuso sessuale contro il regista Woody Allen è pronto a debuttare su HBO tra poche settimane.
Allen v. Farrow, una nuova serie di documentari in quattro parti che esamina le accuse di Dylan Farrow che il suo padre adottivo Woody Allen ha abusato sessualmente di lei, debutterà su HBO il 21 febbraio, ha rivelato venerdì The Hollywood Reporter. La serie è stata diretta da Kirby Dick e Amy Ziering, il duo dietro On the Record, un documentario del 2020 sulle accuse di cattiva condotta sessuale contro Russell Simmons.
Questa serie di documentari Allen è stata girata in segreto, e il Reporter la descrive come "esplosiva", riportando anche che include "un nuovo lavoro investigativo messo insieme attraverso filmati intimi, documenti del tribunale, prove della polizia, video rivelatori e nastri audio mai sentiti prima", così come interviste con Mia Farrow, Dylan Farrow e Ronan Farrow tra gli altri.
I detective della Metropolitan Police Department’s Youth and Family Services Division, dell'Internet Crimes Against Children Unit, della Northern Virginia Internet Crimes Against Children Task Force e della Homeland Security Investigations annunciano che è stato effettuato un arresto per un reato di distribuzione di pornografia infantile avvenuto a Washington, DC. Tra marzo 2020 e febbraio 2021, un'indagine ha rivelato che il sospetto ha distribuito, ricevuto e posseduto immagini di pornografia infantile.
Le foto mai viste prima mostrano il pedofilo Jeffrey Epstein che coccola una ragazzina addormentata sul suo grembo a bordo del suo jet privato dopo aver trascorso una giornata a Disney World con famiglie ignare.
Si vede Jeffrey Epstein coccolare una bambina addormentata sul suo grembo mentre è a bordo del suo jet privato dopo una visita VIP a Walt Disney World, in foto inquietanti pubblicate dal DailyMail. Le immagini ossessionanti del finanziere pedofilo a 30.000 piedi forniscono uno sguardo agghiacciante all'accesso illimitato del miliardario alle giovani ragazze.
Le autodefinite 'Minor Attracted Persons' (persone attratte da minori) stanno ottenendo un lasciapassare gratuito per usare i social media per spingere la loro contorta, agenda per fare sesso con i bambini. È ora di agire". Jack Dorsey.
Twitter, come organizzazione, è molto censorio. Ogni giorno qualcuno viene sospeso, messo al bando, bandito dall'ombra, bandito a tutti gli effetti o viene fatto cancellare un particolare tweet per una delle moltitudini di peccati che gli dei della Silicon Valley considerano oltre l'apparenza. Sappiamo che queste regole non vengono applicate in modo uniforme su tutta la linea - agli account di sinistra viene dato un ampio margine di manovra, mentre gli account di destra o conservatori spesso ritengono di essere a soli 240 caratteri dalla hit squad digitale di Jack Dorsey. Questo è antipatico, ma non sorprende. Tutti hanno dei pregiudizi e sono inclini ad andarci piano con le persone o i gruppi che li condividono. E dato che Twitter ha sede in una delle parti più occidentali del pianeta, è facile capire perché una femminista dai capelli blu twitta "uccidete tutti gli uomini bianchi" abbia un lasciapassare, mentre un moderato scetticismo nei confronti del transgenderismo può farti rimuovere completamente.
E’ conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.
Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.
Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, LSD, ecc).
“L’adrenocromo - ha scritto - “ è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza.
Si accalcano in questi giorni diverse notizie riguardanti il tema più raccapricciante: l’esistenza di network pedofili in tutto il mondo. Più a margine, altre notizie paiono riguardare altro ma di fondo, hanno lo stesso tema. La sincronia tra tutte questi eventi – cioè, la sincronia di indagini e relative notizie – è disarmante. Tutto pare si stia concentrando in pochi giorni. Perché? 29 giugno: La polizia tedesca indaga su 30.000 sospetti pedofili. I soggetti si scambiavano informazioni in alcuni forum dandosi anche consigli su come rendere accomodanti i bambini. 4 luglio, si ha notizia dell’«Operazione 50 Community»: la Polizia Postale sgomina una rete online di pedofili residenti in ben 15 regioni diverse. Si sparge la voce che ci sarebbe di mezzo anche un personaggio famoso del web, ma nessuno fa il nome.
C’è qualcosa che non torna nella storia dell’arresto di Ghislaine Maxwell, la donna ricercata per sfruttamento della prostituzione minorile e già compagna del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein morto in circostanze ancora da chiarire lo scorso agosto. La versione ufficiale fornita dagli Stati Uniti, e riportata dai media internazionali, vuole che la 58enne si trovasse al momento dell’arresto, avvenuto il 1 luglio, in una lussuosa villa nello Stato del New Hampshire, nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti che affaccia sull’Oceano Atlantico. Il quotidiano americano Insider, così come altri media, racconta che gli agenti dell’FBI si sarebbero presentati davanti all’ingresso della villa, ricevuti da una donna di servizio.
Un ex amico della coppia sostiene che tali registrazioni coinvolgerebbero persone potenti e che se l'accusata cade "porterà tutti con sé" Ghislaine Maxwell, l'ex partner di Jeffrey Epstein, avrebbe "una scorta segreta" dei sex tape del defunto miliardario americano e userebbe il materiale se dovesse negoziare la sua uscita di prigione, ha detto al Daily Mail un anonimo ex amico. I nastri avrebbero coinvolto personaggi noti e la celebrità britannica li avrebbe conservati perché "è sempre stata molto astuta" e non avrebbe passato così tanto tempo con Epstein senza avere una certezza: "se Ghislaine va giù, porterà tutti con sé", ha detto l'amico di lunga data della sospetta.
Bill Gates e i suoi portavoce si rifiutano di spiegare perché ha volato dall'aeroporto di Teterboro nel New Jersey a Palm Beach il 1° marzo 2013 con Jeffrey Epstein Epstein ha detto alla gente in passato che era un consulente finanziario di Gates, che all'epoca era ancora il presidente di Microsoft. Un rappresentante della fondazione umanitaria di Gates ha negato che Epstein abbia mai lavorato per il miliardario fondatore di Microsoft, ma non ha voluto commentare il volo del 2013 Il portavoce di Gates ha anche dichiarato che non c'erano legami finanziari o caritatevoli tra i due uomini Epstein era appena stato rilasciato dalla prigione quattro anni prima dopo essersi dichiarato colpevole di due capi d'accusa per aver adescato per sesso una minorenne.
A causa delle informazioni compromettenti che possiede sui grandi di
questo mondo, Ghislaine Maxwell è nascosta in Israele in case sicure per
sfuggire alle indagini dell'FBI.
Maxwell è rimasta in incognito dall'arresto di Epstein e dalla morte
dietro le sbarre... - Un nuovo rapporto dice che lei ed Epstein erano
"agenti" di un governo straniero -
La fonte aggiunge che stavano raccogliendo informazioni compromettenti
sui ricchi e potenti e le fornivano alle spie straniere. - Oggi,
Maxwell si nasconderebbe in una casa sicura in Israele... - E' una cittadina britannica e americana, e la figlia di un sospetto agente del Mossad. Un nuovo, esplosivo rapporto sostiene che il defunto criminale
sessuale Jeffrey Epstein e la sua presunta "signora" Ghislaine Maxwell
erano "agenti" dei servizi segreti stranieri, e che attualmente si
nasconderebbe in una casa sicura in Israele.
In memoria di tutti i bambini vittime della pedofilia
Se esiste una cospirazione sul caso di Jeffrey Epstein, sarebbe proprio quella dell’ appiattimento: tutti i grandi media e gli/le opinion maker del mondo democratico hanno presentato a questo proposito un encefalogramma totalmente piatto. Così come il caso Weinstein aveva smosso cielo e terra, il caso Epstein non smuove proprio niente. Ci si è accontentati di riportare dei fatti supposti, addotti, o stabiliti, e soprattutto di minimizzarne la portata. Nel mondo francofono il primato del nascondere la testa sotto la sabbiae del rifiuto di indagare va senza dubbio a Arnaud Leparmentier, corrispondente del Monde a New York, il cui dialogo on line coi lettori è una ricchissima antologia di perle mediamenzognere e di riduzioni ad minimum (leggi qui). Com’è possibile che il caso Epstein non abbia mobilitato l”infanteria e la cavalleria del giornalismo investigativo, ad eccezione del Miami Herald? Perché quest’assenza di appelli, di hashtags, di #metoo ? L’ipotesi più verosimile si trova sicuramente nelle figure delle vittime e dei carnefici: da una parte delle ragazzine anonime, dall’altra degli uomini potenti come “clienti”. L’implicazione dei servizi segreti – CIA e Mossad innanzitutto – è senza dubbio l’altro fattore di raffreddamento degli ardori. Leggi tutto...