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11 settembre 2018
11 settembre: Ultimo discorso di Salvador Allende
1 settembre 2018
Crollo del Ponte Morandi: disastro inevitabile o tragedia del capitalismo?
L’articolo che pubblichiamo sulla tragedia di Genova presenta una documentazione essenziale e il quadro complessivo di scelte strutturali economiche e politiche che sono alla base di una catastrofe annunciata.
Pone in modo sempre più urgente il tema ineludibile della battaglia contro le privatizzazioni, della necessità del ritorno nelle mani integralmente pubbliche (no SPA e simili), e sotto il controllo dei lavoratori e degli utenti, di settori economici e di strutture fondamentali che non possono in alcun modo essere lasciati alla logica del profitto e dell’interesse privato (Oggi persino La Repubblica è spinta a scrivere che “la tragedia di Genova è un frutto avvelenato delle privatizzazioni”). Pone il tema di un vasto piano pubblico dei trasporti che integri in modo coerente e funzionale ai bisogni del paese, cioè dell’intera popolazione, la parte su gomma e quella su ferrovia; conferma il nostro no alla logica di grandi opere che servono l’interesse di pochi e le speculazioni e la necessità di un vasto progetto e piano di manutenzione delle reti esistenti e di messa in sicurezza di un territorio la cui fragilità è stata messa più volte in evidenza dagli avvenimenti disastrosi che si sono prodotti. In altri termini pone il problema dell’alternativa tra la logica privata del capitalismo e la logica dell’interesse pubblico e del benessere e della sicurezza ambientale di tutte le cittadine e dei cittadini; richiede una svolta profonda che non verrà né dai governanti attuali, né da quelli che li hanno preceduti, entrambi profondamente legati al sistema esistente, ma solo da una nuova mobilitazione di massa sociale delle classi lavoratrici e popolari.
Pone in modo sempre più urgente il tema ineludibile della battaglia contro le privatizzazioni, della necessità del ritorno nelle mani integralmente pubbliche (no SPA e simili), e sotto il controllo dei lavoratori e degli utenti, di settori economici e di strutture fondamentali che non possono in alcun modo essere lasciati alla logica del profitto e dell’interesse privato (Oggi persino La Repubblica è spinta a scrivere che “la tragedia di Genova è un frutto avvelenato delle privatizzazioni”). Pone il tema di un vasto piano pubblico dei trasporti che integri in modo coerente e funzionale ai bisogni del paese, cioè dell’intera popolazione, la parte su gomma e quella su ferrovia; conferma il nostro no alla logica di grandi opere che servono l’interesse di pochi e le speculazioni e la necessità di un vasto progetto e piano di manutenzione delle reti esistenti e di messa in sicurezza di un territorio la cui fragilità è stata messa più volte in evidenza dagli avvenimenti disastrosi che si sono prodotti. In altri termini pone il problema dell’alternativa tra la logica privata del capitalismo e la logica dell’interesse pubblico e del benessere e della sicurezza ambientale di tutte le cittadine e dei cittadini; richiede una svolta profonda che non verrà né dai governanti attuali, né da quelli che li hanno preceduti, entrambi profondamente legati al sistema esistente, ma solo da una nuova mobilitazione di massa sociale delle classi lavoratrici e popolari.
30 agosto 2018
Che cos’è l’imperialismo finanziario?
Emersione di un nuovo imperialismo finanziario
Le ricorrenti crisi debitorie della Grecia costituiscono una nuova forma emergente di imperialismo finanziario. Che cosa, allora, è l’imperialismo e specialmente che cos’è quando è descritto come imperialismo finanziario? Come costituisce una nuova forma di imperialismo ciò che è andato emergendo in Grecia sotto l’eurozona? Com’è l’imperialismo finanziario emergente in Grecia sia simile sia diverso da altre forme di imperialismo? E come rappresenta uno sviluppo più vasto, oltre la Grecia, di una nuova forma di imperialismo in sviluppo nel ventunesimo secolo?
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
26 agosto 2018
Germania: opposizione ai nazisti in fabbrica
Nella cittadina di Goerlitz, situata a destra del confine tra la Sassonia e la Repubblica Ceca, i pericoli dell’attuale polarizzazione politica sono forse messi a nudo perché tutti li possano vedere.
I lavoratori del distretto di Goerlitz hanno sofferto in misura sproporzionata per l’attacco neoliberista dopo la riunificazione, con salari al livello più basso di ogni provincia tedesca e a malapena pari a due terzi della media nazionale e con una disoccupazione considerevolmente superiore all’8,3 per cento.
A parte Siemens e Bombardier, che hanno importanti impianti nella località e impiegano circa 2.000 lavoratori di posti sindacalizzati, sono pochissime le imprese che pagano significativamente più del salario minimo.
25 agosto 2018
Economia sostenibile e produzione del denaro possibile…
Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l’emissione di Buoni del Tesoro che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente. Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto.
12 agosto 2018
Naomi Klein parla di Porto Rico, austerità e sinistra: "Non sono fatalista"
Nel suo nuovo libro, Naomi Klein sostiene che Puerto Rico è vittima sia dell'economia sia di una tragedia naturale
Il libro più recente di Naomi Klein, The Battle for Paradise: Puerto Rico and Disaster Capitalism, analizza gli sforzi di recupero dopo l'uragano Maria. È la prima volta che la nota giornalista e scrittrice studia il caso di Porto Rico, sulla base di un viaggio che ha fatto all'inizio dell'anno. Klein ha parlato con il giornalista del Guardian Oliver Laughland del suo libro e del futuro dell'isola.
Ero a Porto Rico poco dopo l'uragano Maria ed è stato un lavoro particolarmente forte. Mi ha ricordato quando ho dovuto coprire la crisi idrica a Flint, nel Michigan, e ho osservato un'intera popolazione senza infrastrutture, abbandonata dal governo. Che impatto personale ha avuto nel visitare l'isola?
Ero a Porto Rico poco dopo l'uragano Maria ed è stato un lavoro particolarmente forte. Mi ha ricordato quando ho dovuto coprire la crisi idrica a Flint, nel Michigan, e ho osservato un'intera popolazione senza infrastrutture, abbandonata dal governo. Che impatto personale ha avuto nel visitare l'isola?
Quando ero a Puerto Rico, ho incontrato persone provenienti da Detroit, nel Michigan, che erano lì per parlare della gestione delle emergenze e dell'impatto sulle scuole. C'erano anche persone di New Orleans, che hanno condiviso informazioni su ciò che è accaduto nel sistema scolastico dopo l'uragano Katrina. Questo mi sembrava commovente e diverso: che questo tipo di scambi di base, da una comunità all'altra, stavano accadendo così presto dopo il disastro.
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10 agosto 2018
La fusione tra Amazon e apparati statali è un segnale della deriva del neoliberismo verso il neofascismo
Quest’anno potrebbe passare alla storia come un punto di svolta, in cui il mondo ha finalmente preso coscienza del lato oscuro dell’onnipresenza dei colossi della Silicon Valley nella nostra vita quotidiana. O almeno, così si spera.
Da Amazon a Facebook, Apple, Google, Microsoft e PayPal – tra le altre –sono trapelate rivelazioni che confermano il continuo abuso dei dati degli utenti da parte di società monopolistiche, nonché il loro crescente ruolo come fornitori di tecnologia di sorveglianza per lo stato di polizia, i militari e le agenzie di detenzione per migranti degli Stati Uniti.
Da Amazon a Facebook, Apple, Google, Microsoft e PayPal – tra le altre –sono trapelate rivelazioni che confermano il continuo abuso dei dati degli utenti da parte di società monopolistiche, nonché il loro crescente ruolo come fornitori di tecnologia di sorveglianza per lo stato di polizia, i militari e le agenzie di detenzione per migranti degli Stati Uniti.
18 luglio 2018
Messico: Dopo la vittoria di AMLO, i media statunitensi temono il Chavismo
Il dogma capitalista neo-liberale pervade i media ufficiali. Un esempio tipico è la copertura della clamorosa vittoria di Andrés Manuel López Obrador nelle elezioni presidenziali del Messico.
Riferendosi al presidente eletto col suo acronimo comunemente usato (AMLO), i giornalisti Azam Ahmed e Paulina Villegas del New York Times del 1° luglio 2018, sostenevano che:
Una delle maggiori sfide di AMLO sarà di convincere gli investitori stranieri che il Messico rimarrà aperto agli affari. Se no riesce a convincere i mercati che si impegna per la continuità, o se fa cambiamenti improvvisi nell’attuale politica economica, il paese potrebbe trovarsi a lottare per ottenere anche la modesta crescita dell’amministrazione precedente.
3 luglio 2018
Messico: Vince Lopez Obrador, il trionfo popolare contro il Neoliberismo
Il Messico ha voltato la pagina della trentennale notte neoliberista con un trionfo
della regione petrolifera del Tabasco, fedele alla tradizione nazional-popolare. Quella della nazionalizzazione del petrolio e della difesa della sovranitá nazionale, raggiunta dall'espressione piú alta della rivoluzione messicana, con la presidenza del generale Lazaro Cardenas.
Il 53% di voti confluiti su AMLO é un risultato di grande rilevanza -non solo politica- per la societá messicana e per la regione latino-americana. Si tratta di una vasta alleanza politica e sociale formata da contadini, operai, indigeni, ceti medi e imprenditoria (non solo piccola o media).
1 luglio 2018
Valerio Malvezzi: Tutte le vostre colpe!
Valerio Malvezzi si rivolge ai mercenari del neoliberismo, ai loro pasdaran e ai loro guardiani, ed elenca una per una tutte le accuse che ogni cittadino vittima del loro sistema di controllo pervasivo e maniacale dell'informazione e del pensiero, della finanza, della produzione, dei servizi e della politica, esprimerebbe se potesse avere la stessa lucida capacità di mettere in fila tutte le "maledette colpe" che hanno prodotto una società snaturata, sempre più simile a una macchina spietata (e inefficiente) e sempre più lontana dagli esseri umani di cui è composta.
21 giugno 2018
La peste neoliberista: AIDS e globalizzazione
Perché, nonostante i miliardi di dollari di interventi e trent’anni di appelli di alto profilo, l’AIDS rimane un problema così pressante?
In particolare, è sconcertante il caso dell’Africa meridionale, dove circa il 20 per cento della popolazione adulta è affetta dall’HIV. Nel mio paese, lo Swaziland [secondo l’UNICEF, lo Swaziland ha il più alto tasso di diffusione dell’HIV al mondo, NdT], si arriva fino al 42% nelle donne seguite durante la gravidanza. Si tratta di cifre inquietanti in qualsiasi contesto, ma che risultano davvero spaventose alla luce del massiccio sforzo di prevenzione che è stato avviato sin dagli anni 80. Chiaramente nella lotta contro l’AIDS qualcosa non funziona.
In particolare, è sconcertante il caso dell’Africa meridionale, dove circa il 20 per cento della popolazione adulta è affetta dall’HIV. Nel mio paese, lo Swaziland [secondo l’UNICEF, lo Swaziland ha il più alto tasso di diffusione dell’HIV al mondo, NdT], si arriva fino al 42% nelle donne seguite durante la gravidanza. Si tratta di cifre inquietanti in qualsiasi contesto, ma che risultano davvero spaventose alla luce del massiccio sforzo di prevenzione che è stato avviato sin dagli anni 80. Chiaramente nella lotta contro l’AIDS qualcosa non funziona.
La campagna anti-AIDS sta fallendo principalmente perché si basa su una percezione errata del problema. È basata sull’ipotesi che l’incidenza dell’AIDS rifletta una cultura di promiscuità sessuale, depravazione morale e fondamentale ignoranza degli africani.
13 giugno 2018
Carlo Freccero: "I migranti non sono il nuovo proletariato. Così la sinistra del politicamente corretto si estingue"
Ho scritto sul manifesto del 5 giugno, che con l’adesione acritica alla terza via del neoliberismo la sinistra è diventata non l’antagonista del neocolonialismo globalista, ma addirittura, la sua maggiore fautrice. Aggiungendo che, in quanto sinistra, non può palesare le sue intenzioni. Un’esponente della destra come Trump può bombardare in nome della superiorità militare americana al grido “America First”. Una neocon liberal come Hillary Clinton o un buonista come Obama, devono trincerarsi invece dietro lo schermo dell’esportazione della democrazia.
La sinistra del politicamente corretto si estingue perché non riesce più ad elaborare un pensiero critico. In questi anni ha creduto alla favola dei dittatori cattivi e, come unico rimedio, ha proposto l’accoglienza dei profughi, vittime non dalla guerra, ma dei loro stessi governanti. Ha fatto propria l’equazione fascismo = comunismo. Si è schierata sempre dalla parte sbagliata. Questo perché la terza via non è che l’espressione del pensiero unico per cui tutto il resto è totalitarismo.
9 giugno 2018
22 maggio 2018
Abecedario per capire la vittoria del Chavismo in Venezuela
Il Chavismo ha vinto nuovamente le elezioni in Venezuela. Si tratta di 22 delle 24 elezioni tenutesi in Venezuela dopo il trionfo del Comandante Chávez nel 1998, un trionfo che ha inaugurato il cambio d'epoca in America Latina.
In un chiaro esempio di dissonanza cognitiva, buona parte dell'opinione pubblica internazionale, inclusa la sinistra, non comprende appieno il motivo per cui se il Venezuela è una dittatura nel mezzo di una guerra civile, le elezioni si svolgono in pace, senza morti e con risultati simili, in partecipazione e supporto al vincitore, ad altri processi elettorali del continente.
Cerchiamo di capire con un breve abecedario cosa è successo:
C di Chavismo. Questo abecedario non inizia con la A, ma con la C di Chavismo, che, più che un concetto teorico, è una teoria dell'azione collettiva, plebea, messa nin pratica. Senza il chavismo politico e sociologico, selvaggio nelle parole di Reinaldo Iturriza, non sarebbe possibile comprendere non la rivoluzione bolivariana, ma l'eroica resistenza agli attacchi politici, economici e mediatici contro un processo, attacchi che iniziarono dopo la vittoria di Chávez, ma si sono intensificati con la sua morte nel 2013.
19 maggio 2018
"Le analogie tra l'Europa di oggi e la Germania nazista sono molto forti"
Franco Berardi, Bifo, è professore di filosofia all'Università di Bologna. Inoltre, è autore di articoli, sceneggiature per documentari e libri come l'ultimo, Fenomenología del
fin (Ed. Caja Negra). Ma soprattutto, Bifo è uno dei pilastri di quegli anni 70 italiani dell'autonomia operaia, dell'insurrezione attraverso la fondazione di Radio Alice e del pensiero critico europeo contro il neoliberismo che viviamo. Berardi sbarcò a Madrid al Museo Reina Sofía per partecipare a Sovversione o barbarie. La fine del mondo come la conosciamo, un dibattito sulla Rete, emozioni, nuove mascolinità. Ha anche presentato il suo ultimo lavoro come sceneggiatore nel documentario diretto da Andrea Groppiero Comunismo Futuro, di fronte ad una platea piena e attenta per due giorni consecutivi. In una delle pause ha parlato con La Marea.
Sarebbe strano non iniziare questa intervista senza chiederle il suo punto di vista sulla situazione post-elettorale in Italia.
10 aprile 2018
L’Unione €uropea non può essere democratizzata
Mentre la crisi interna dell’Unione Europea peggiora, e molti cittadini si ribellano contro quello che è diventato un progetto neoliberista, i politici europei si affrettano a spogliare i governi nazionali di ogni potere per impedire ulteriori interventi democratici. Il centro-sinistra crede ancora che la UE sia una istituzione votata al bene dell’Europa. Omettono la domanda più importante: di quale Europa stiamo parlando?
Storia dell'U€ neoliberista
Storia dell'U€ neoliberista
Stabilire il momento in cui il processo di integrazione europea si è volto al peggio non è compito facile. È una difficoltà dovuta al fatto che gli aspetti più nefasti (da una prospettiva progressista) di questo processo sono il risultato di decisioni apparentemente non nefaste prese nei decenni precedenti. Per semplificare, possiamo fissare il momento di svolta dell’Europa verso il neoliberismo intorno alla metà degli anni ’70, quando il regime cosiddetto “keynesiano”, adottato in occidente dopo la seconda guerra mondiale, stava attraversando una crisi conclamata.
19 marzo 2018
Lettera aperta di sostegno alla mediazione per la pace in Venezuela e in opposizione alle sanzioni
Lettera inviata da oltre 150 personalità di Stati Uniti e Canada al Senato e al Congresso degli Stati Uniti e al Parlamento canadese.
Chiediamo ai governi degli Stati Uniti e del Canada di desistere immediatamente dalle loro sanzioni illegali* contro il Venezuela e di sostenere gli sforzi di mediazione tra il governo venezuelano e i settori nonviolenti dell'opposizione politica.
Noi, le organizzazioni e gli individui sotto firmatari di Stati Uniti e Canada, sosteniamo relazioni emisferiche basate sul rispetto reciproco e sulla sovranità di tutti i popoli delle Americhe. Siamo profondamente preoccupati per l'imposizione di sanzioni illegali, i cui effetti ricadono soprattutto sui settori più emarginati e poveri della società, per imporre un cambiamento politico ed economico in una democrazia sorella.
Le indagini in Venezuela mostrano che la stragrande maggioranza dei venezuelani si oppone alle sanzioni, indipendentemente dalla loro opinione sul governo di Maduro.
9 febbraio 2018
Feudalesimo bancario
Durante l'VIII e il XV secolo prevalse in Europa un sistema politico ed economico che ha ricevuto il nome di feudalesimo. Era un sistema organizzato attorno alla proprietà della terra, in cambio di schemi di vassallaggio, protezione, lavoro e distribuzione della produzione agricola. Nella classica descrizione di Marc Bloch, lo schema gerarchico ruotava attorno ai tre strati della società: nobiltà, clero e produttori rurali. In genere i signori feudali, saldamente alloggiati nei loro castelli, fornivano protezione ai produttori agricoli in cambio di lavoro diretto o di un tributo pagato in natura.
2 febbraio 2018
Colombia: La strategia della paura, il nuovo genocidio e la difesa del potere
La Colombia è uno dei paesi più violenti e agitati della regione e sta vivendo una delle peggiori crisi politiche, economiche e sociali. Combina una crisi dello stato e delle sue istituzioni con una crisi politica di tale portata che, se ci fosse un vero scenario di cambiamento, lo sforzo per invertire ciò che è in atto non dovrebbe nemmeno essere eccezionale. Basterebbe un ampio movimento cittadino consapevole delle gravi crisi e dei problemi e pronto a lottare per cambiare.
Ma non dobbiamo dimenticare che non siamo più ai tempi della rivoluzione bolscevica, cubana o bolivariana. Potrebbero essere tempi peggiori, ma dove manca lo spirito rivoluzionario, e questa realtà facilita la strategia della paura, il nuovo genocidio in atto contro i leader sociali e l'opposizione e la conservazione del potere. Ciò sicuramente prefigura l'imminente fallimento degli accordi di pace.
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25 gennaio 2018
Stato di Polizia Globale
Lo stato di polizia globale fa riferimento a tre dimensioni intrinseche.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
In secondo luogo, si riferisce alla crescente dipendenza dell'economia globale dallo sviluppo e dalla diffusione di questi sistemi di guerra, controllo sociale e repressione semplicemente come un mezzo per trarre profitto e continuare ad accumulare capitale di fronte alla stagnazione - ciò che chiamo l'accumulazione militarizzata, o l'accumulazione per repressione.
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