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23 aprile 2013
ECONOMIA: L'ARMAGEDDON E' IMMINENTE
George Soros sa che qualcosa di spaventoso è in arrivo. I Rockefeller sanno che qualcosa di grande e orrendo sta per accadere. Quel qualcosa di grande è il collasso di tutto il denaro stampato dal nulla che è in giro per il mondo.
Nei loro incontri segreti del Bilderberg, i globalisti hanno pianificato la data esatta della nostra fine economica. Potete persino scommettere che “qualsiasi giorno nero” coinciderà con una data ironica che farà ridere sommessamente i globalismi, all’inizio pianificato di un prossimo evento ” false flag” (un falso evento).
Vi ricordate quando i lacchè globalisti fecero schiantare gli aerei contro il World Trade Center l’11 settembre? I globalisti pianificarono un evento 911… il 9/11 (la data scritta in modo americano, in cui prima c’è il mese e poi il giorno, ndt) . Capito?? 3000 morti non sono niente per i globalisti.
Nessuno, se non questi psicopatici criminali, riderà quando lanceranno il loro piano per il collasso finanziario. Purtroppo né io nè voi abbiamo un posto a tavola , quindi non abbiamo informazioni da un insider, per valutare quando il collasso finanziario è in arrivo. Tuttavia ci sono delle cose su cui possiamo fare attenzione.
Nei loro incontri segreti del Bilderberg, i globalisti hanno pianificato la data esatta della nostra fine economica. Potete persino scommettere che “qualsiasi giorno nero” coinciderà con una data ironica che farà ridere sommessamente i globalismi, all’inizio pianificato di un prossimo evento ” false flag” (un falso evento).
Vi ricordate quando i lacchè globalisti fecero schiantare gli aerei contro il World Trade Center l’11 settembre? I globalisti pianificarono un evento 911… il 9/11 (la data scritta in modo americano, in cui prima c’è il mese e poi il giorno, ndt) . Capito?? 3000 morti non sono niente per i globalisti.
Nessuno, se non questi psicopatici criminali, riderà quando lanceranno il loro piano per il collasso finanziario. Purtroppo né io nè voi abbiamo un posto a tavola , quindi non abbiamo informazioni da un insider, per valutare quando il collasso finanziario è in arrivo. Tuttavia ci sono delle cose su cui possiamo fare attenzione.
23 febbraio 2013
TAFTA: Una “Nato economica” contro l’Eurasia
Il TAFTA – Transatlantic Free Trade Area,
l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d‘America i
cui negoziati dovrebbero cominciare tra qualche mese - è solitamente
definito dai suoi promotori come una “NATO economica” (1). Una tale
designazione rivela non solo l’importanza strategica che gli viene
attribuita ben oltre ad una dimensione strettamente commerciale, ma
anche come i paesi della NATO si stiano predisponendo sul campo
economico con delle logiche mentali che ricalcano quelle militari e
rimandano a quelle della “guerra fredda”, evidentemente mai abbandonate
anche dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica e oggi semplicemente
aggiornate. Infatti il nuovo spauracchio che sta sullo sfondo di questo
trattato è la Repubblica Popolare Cinese (2).
StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli, compreso quello economico.
StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli, compreso quello economico.
15 febbraio 2013
CHI CONTROLLA IL DENARO?
LO FA IN SEGRETO LA BANCA CENTRALE MONDIALE NON ELETTA E SENZA RENDERE CONTO A NESSUN GOVERNO
Un'organizzazione internazionale immensamente potente,
di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito
parlare, controlla segretamente l'offerta di moneta del mondo intero. Si
chiama Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale
delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha filiali
anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una
banca centrale non eletta, indipendente e che ha la totale franchigia
dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che " non risponde a nessun singolo governo nazionale."
La
Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare
denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi
giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il
sistema finanziario globale destinato ad essere unificato. Oggi, 58
banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in
cui l'economia degli Stati Uniti (o qualsiasi altra economia) si
svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.
Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo
si riuniscono a Basilea per un "Convegno di Economia Mondiale". Le
decisioni che vengono prese durante questi incontri interessano ogni
uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in
capitolo su quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è
un'organizzazione fondata dall'élite globale, opera a vantaggio delle
élite globali ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del
nascente sistema economico mondiale. E' imperativo che le persone
vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione
di portare l'economia globale.
14 gennaio 2013
LA QUESTIONE MONETARIA
Nel
1913, il Congresso degli Stati Uniti autorizzò la creazione della Federal
Reserve. Il suo mandato era limitato, , ma è cresciuto nel tempo fino a
divenire il pianificatore centrale di tutto il sistema monetario. Nel 1933, il
Presidente Roosvelt rese illegale il possesso di oro. Nel 1944, le potenze
alleate, presto vittoriose nella II Guerra Mondiale, firmarono un trattato a Bretton
Woods che sancì l'uso del dollaro americano come se fosse oro. Il dollaro
era diventato la valuta di riserva mondiale. Le banche centrali di tutti i
firmatari avrebbero detenuto dollari e preso a prestito dollari, e costruito la
piramide di credito nella propria valuta sulla base del dollaro.
Vincitori & VintiIl dollaro americano era redimibile dalle banche centrali straniere, e quindi era uno schema che effettivamente permetteva alle varie valute di avere un cambio fisso tra loro e con l'oro. Ciò, almeno, aveva la virtù di frenare l'espansione del credito, dal momento che si manteneva un legame con l'oro e quindi con la realtà. Il problema di fissare il prezzo di qualcosa relativamente a qualcos’altro è che ciò che viene sottovalutato sarà tesaurizzato, e ciò che è sopravvalutato sarà svenduto. Il governo degli Stati Uniti pose il prezzo dell'oro troppo in basso, e così le banche centrali straniere continuavano a chiedere spedizione di oro.
Quando
alla Presidenza arrivò Nixon, qualcosa andava cambiato...
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24 ottobre 2012
L'UOMO PIU' POTENTE NELL'ECONOMIA MONDIALE
Mario Draghi puo' imporre non solo i tassi ma le riforme politiche e
fiscali ai singoli paesi. Oggi torna al Bundestag a difendere il piano
sui bond: "è necessario". Giallo su motivi che hanno spinto il
Parlamento tedesco a tenere l'audizione a porte chiuse.
Wall Street Italia
Ben Bernanke, ormai giunto al crepuscolo della sua carriera, potrebbe essere insignito dello scettro dell'uomo piu' potente nei mercati finanziari internazionali. Se non fosse per il presidente della banca centrale europea Mario Draghi, che con le sue mosse e dichiarazioni forti ha dimostrato di saper andare contro la legge dei falchi della fortezza tedesca del Bundestag.
Anche i presidenti della Banca del Giappone e di quella d'Inghilterra potrebbero essere presi in considerazione in una eventuale classifica delle persone piu' potenti nell'economia mondiale. Cosi' come di diritto dovrebbe esserlo il dirigente numero uno di Goldman Sachs, che insieme a una ristretta cerchia di investitori di primo piano come Warren Buffett, o il ministro saudita del Petrolio, esercitano giocoforza una grande influenza sui mercati.
Wall Street Italia
Ben Bernanke, ormai giunto al crepuscolo della sua carriera, potrebbe essere insignito dello scettro dell'uomo piu' potente nei mercati finanziari internazionali. Se non fosse per il presidente della banca centrale europea Mario Draghi, che con le sue mosse e dichiarazioni forti ha dimostrato di saper andare contro la legge dei falchi della fortezza tedesca del Bundestag.
Anche i presidenti della Banca del Giappone e di quella d'Inghilterra potrebbero essere presi in considerazione in una eventuale classifica delle persone piu' potenti nell'economia mondiale. Cosi' come di diritto dovrebbe esserlo il dirigente numero uno di Goldman Sachs, che insieme a una ristretta cerchia di investitori di primo piano come Warren Buffett, o il ministro saudita del Petrolio, esercitano giocoforza una grande influenza sui mercati.
23 settembre 2012
STAMPARE MONETA NON E' LA SOLUZIONE!
Stampare moneta è lo strumento corretto per uscire dalla crisi?
La
domanda diventa di estrema attualità dopo la decisione della Federal
Reserve che ha deciso di procedere ad un terzo programma di Quantitative
Easing, ossia a battere nuova moneta per comprare i titoli in cui sono
impacchettati mutui ipotecari americani con l’obiettivo di aiutare il
mercato immobiliare e di far salire la Borsa. Il programma di acquisti
di 40 miliardi di dollari il mese è illimitato: verrà infatti terminato
solo quando si vedranno dei concreti effetti sulla crescita e sul
mercato del lavoro statunitensi. Ad esso si aggiunge l’impegno a non
alzare i tassi di interesse fino al 2015. Si tratta della terza
operazione di questo genere che segue quelle già intraprese negli ultimi
quattro anni.
Politiche monetarie analoghe vengono attuate dalla Banca
del Giappone, da quella d’Inghilterra e anche dalla nostra Banca
nazionale allo scopo di difendere il tasso di cambio minimo del franco
nei confronti dell’euro. Diversa è invece la natura degli interventi
della Banca centrale europea, che nel suo piano di lotta contro i tassi
di interesse molto alti dei Paesi europei deboli prevede di sterilizzare
la moneta creata attraverso l’emissione di titoli dello stesso istituto
venduti alle banche o attraverso la vendita di altre obbligazioni da
lei detenute.
Secondo una ricerca, citata dalla Fed, le operazioni finora effettuate negli Stati Uniti hanno permesso di ridurre il costo del denaro e hanno fatto crescere l’economia di almeno il 3%. Sta però di fatto che la stessa banca centrale americana appare poco soddisfatta dei risultati raggiunti finora, perché la ripresa appare modesta e la disoccupazione continua ad essere elevata.
17 settembre 2012
La FED condanna a morte il Dollaro e le economie ad esso collegate
Per capire appieno la portata della decisione della Federal Reserve di ieri sera c'è bisogno di considerare il significato del termine "illimitato" quando ci si riferisce ai mercati. Partiamo dalla fine: secondo alcuni commentatori - e noi concordiamo - il 13 settembre 2012 potrebbe essere ricordato, in futuro, come la data che indicherà storicamente il principio del processo che avrà portato alla fine del dollaro. E dunque del mondo finanziario che conosciamo.
Di Valerio Lo Monaco
Il Ribelle
Ci sono diversi indizi, come vedremo, che confermano tale tesi. Ma prima la spiegazione tecnica di quello che sta accadendo.
Dunque la Fed ha deciso di mettere in opera una nuova operazione di Quantitative Easing, come quelli fatti a suo tempo, con la essenziale e decisiva differenza che questa volta si tratta di una operazione "open". Aperta e illimitata. Per ora è prevista la creazione - letteralmente: creazione - di moneta per un ammontare di 40 miliardi. Per ogni mese. Senza data di fine delle operazioni. Questa somma servirà ad acquistare sia i Treasury Bond, cioè i titoli di Stato Usa che evidentemente nel mondo nessuno già vuole più e anche, attenzione, gli MBS (Mortgage-Backed Securities): si tratta delle obbligazioni garantite dai mutui ipotecari in mano alle Banche private. Se sentite puzza di bruciato avete ragione: questi ultimi titoli, spesso insistenti su situazioni di insolvenza sono, al momento, praticamente senza mercato. Nessuno li vuole più. Le Banche ne sono piene e rischiano l'insolvenza.
Di Valerio Lo Monaco
Il Ribelle
Ci sono diversi indizi, come vedremo, che confermano tale tesi. Ma prima la spiegazione tecnica di quello che sta accadendo.
Dunque la Fed ha deciso di mettere in opera una nuova operazione di Quantitative Easing, come quelli fatti a suo tempo, con la essenziale e decisiva differenza che questa volta si tratta di una operazione "open". Aperta e illimitata. Per ora è prevista la creazione - letteralmente: creazione - di moneta per un ammontare di 40 miliardi. Per ogni mese. Senza data di fine delle operazioni. Questa somma servirà ad acquistare sia i Treasury Bond, cioè i titoli di Stato Usa che evidentemente nel mondo nessuno già vuole più e anche, attenzione, gli MBS (Mortgage-Backed Securities): si tratta delle obbligazioni garantite dai mutui ipotecari in mano alle Banche private. Se sentite puzza di bruciato avete ragione: questi ultimi titoli, spesso insistenti su situazioni di insolvenza sono, al momento, praticamente senza mercato. Nessuno li vuole più. Le Banche ne sono piene e rischiano l'insolvenza.
4 agosto 2012
PERCHE' TORNARE ALLA PROPRIA MONETA?
Il margine di manovra della politica monetaria va oltre ciò che consiste l'organizzare, influenzare e regolare un dominio specifico concernente l'economia di mercato. La moneta di un popolo rispecchia tutto ciò che la gente vuole, soffre, è. La condizione di una moneta "riflette l'intera vita sociale e politica [...], lo sviluppo e la regressione, le rivoluzioni, i successi e i fallimenti, lo stato della politica interna, la forza e la debolezza dei governi [...], la situazione geografica e politica di un popolo, le possibilità oggettive e soggettive della sua economia, il suo atteggiamento verso l'economia e il futuro, la sua morale e la sua energia, tutto ciò che i concetti di "spirito di un popolo" e "carattere di un popolo" esprimono. Niente mostra più chiaramente di che pasta è fatto un popolo se non la sua politica monetaria".
Di Friedrich Romig
Warum Rückkehr zur eigenen Währung? Tutti coloro che si dedicano alla riflessione sugli scambi, sul credito e sul sistema bancario e li pubblicano o che fanno parte di coloro che elaborano la politica, dovrebbero ricordare queste osservazioni di Joseph Schumpeter, uno dei grandi economisti che il nostro popolo ha generato. La cultura di un popolo e la sua valuta formano un insieme che non può essere diviso.
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12 luglio 2012
USA: Sistema economico al collasso e "Fine del Mondo"!
Nel recente articolo, “Riuscirà il mondo a sopravvivere alla cieca arroganza di Washington?”, mi ripromettevo di esaminare se l’economia USA crollerà prima che Washington nella sua ricerca di egemonia mondiale ci trascini in un confronto militare con la Russia e la Cina. Probabilmente, questo argomento continuerà ad essere oggetto di analisi su questo sito, e quindi questo articolo non costituirà l’ultima parola. Washington si trova in uno stato di guerra dal mese di ottobre 2001, quando il presidente George W. Bush ha inventato una scusa per ordinare l’invasione statunitense dell’Afghanistan.
Di Paul Craig Roberts
Questa guerra in Afghanistan ha assunto una minore rilevanza quando Bush ha architettato un altro pretesto per ordinare l’invasione dell’Iraq nel 2003, una guerra che è andata avanti senza un significativo successo per 8 anni e ha lasciato l’Iraq nel caos, con decine e decine di morti e feriti ogni giorno, con un nuovo uomo “forte” al posto dell’altro uomo “forte” illegalmente giustiziato, e con la probabilità che il persistere della violenza si trasformi in guerra civile.
Subito dopo la sua elezione, il Presidente Obama scioccamente ha inviato più truppe in Afghanistan e ha rinnovato di intensità quella guerra, ora al suo undicesimo anno, senza alcun risultato positivo.
Questi due conflitti si sono dimostrati decisamente costosi.
Secondo le stime di Joseph Stiglitz e Linda Bilmes, quando tutti i costi verranno conteggiati, l’invasione dell’Iraq costerà ai contribuenti statunitensi 3.000 miliardi di dollari. Idem per la guerra in Afghanistan.
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Di Paul Craig Roberts
Questa guerra in Afghanistan ha assunto una minore rilevanza quando Bush ha architettato un altro pretesto per ordinare l’invasione dell’Iraq nel 2003, una guerra che è andata avanti senza un significativo successo per 8 anni e ha lasciato l’Iraq nel caos, con decine e decine di morti e feriti ogni giorno, con un nuovo uomo “forte” al posto dell’altro uomo “forte” illegalmente giustiziato, e con la probabilità che il persistere della violenza si trasformi in guerra civile.
Subito dopo la sua elezione, il Presidente Obama scioccamente ha inviato più truppe in Afghanistan e ha rinnovato di intensità quella guerra, ora al suo undicesimo anno, senza alcun risultato positivo.
Questi due conflitti si sono dimostrati decisamente costosi.
Secondo le stime di Joseph Stiglitz e Linda Bilmes, quando tutti i costi verranno conteggiati, l’invasione dell’Iraq costerà ai contribuenti statunitensi 3.000 miliardi di dollari. Idem per la guerra in Afghanistan.
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16 maggio 2012
PERCHE' RON PAUL HA GIA' VINTO (ma nessuno lo dice)
Minnesota, Tennessee, Iowa, South Carolina e Georgia.
Questi sono i primi stati che si stanno preparando alla morte del
dollaro e al collasso del governo federale. Come? Permettendo ai loro
cittadini di utilizzare oro, argento o altri metalli preziosi come mezzo
di pagamento e autorizzando la creazione di monete emesse dagli stati,
alternative o complementari al greenback.
Infatti, “in caso di iperinflazione, depressione, od altre calamità economiche relative al crollo del Sistema della Federal Reserve...le finanze dello Stato e l'economia privata precipiterebbero nel caos”, afferma Glen Bradley, deputato repubblicano del North Carolina
e promotore, nel 2011, di una proposta di legge che introduce una
moneta locale ancorata alla riserva aurea. Ma se il potere d'acquisto
del dollaro Usa è in costante dimuzione a causa della politica
inflazionistica della FED, quello di metalli preziosi come oro ed
argento è in continuo aumento.
Di Jacopo Castellini
Mike Pitts, deputato repubblicano del South Carolina
ha presentato una proposta di legge che permette di utilizzare
qualsiasi moneta d'oro o d'argento (persino il Peso filippino o il
Krugerrand sudafricano) come mezzo di pagamento, basandosi su peso e
taglia. Pitts ritiene che la proposta (sostenuta da altri 12 deputati)
possa arginare quella che definisce “una crisi economica di portata
storica”. Anche i deputati repubblicani dello Stato di Washington
lo hanno seguito nel gennaio scorso, presentando una legge che rende
legale l'utilizzo di monete auree ed argentee come forma di pagamento
basata sul loro valore di mercato e anche in Idaho vi sono fermenti in
questa direzione.
20 aprile 2012
ESM & GOLDMAN SACHS: Il Colpo di Stato Finanziario a Danno di Tutti!
Nel settembre 2008,
Henry Paulson, ex CEO di Goldman Sachs, è riuscito a estorcere 700
miliardi di dollari per il salvataggio delle banche. Ma per riuscirci ha
dovuto minacciare il collasso dell'intero sistema finanziario globale e
l'imposizione della legge marziale in usa. Paulson fece addirittura
appello per un fondo di salvataggio permanente, il Troubled Asset Relief
Program, TARP ma si oppose il Congresso degli Stati Uniti e in
definiva fu respinto.
Di Ellen Brown
Global Research
Nel dicembre 2011, presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era in grado di approvare un piano di salvataggio 500 miliardi di euro per le banche europee senza chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio 2012, un programma di finanziamento permanente di salvataggio chiamato Meccanismo europeo di stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore della notte senza essere minimamente denunciato dalla stampa del vecchio continente.
L' ESM impone un debito senza fine per governi degli Stati membri dell'Unione europea, mettendo i contribuenti europei un cappio grazie all' ESM aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea.
Nel dicembre 2011, presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era in grado di approvare un piano di salvataggio 500 miliardi di euro per le banche europee senza chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio 2012, un programma di finanziamento permanente di salvataggio chiamato Meccanismo europeo di stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore della notte senza essere minimamente denunciato dalla stampa del vecchio continente.
L' ESM impone un debito senza fine per governi degli Stati membri dell'Unione europea, mettendo i contribuenti europei un cappio grazie all' ESM aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea.
CHE CI FANNO LE BANCHE "TROPPO GRANDI PER FALLIRE" CON TUTTI QUEI SOLDI?
I democratici, i repubblicani e in particolare Barack Obama hanno
promesso che sarebbe stato fatto qualcosa per le banche troppo grandi
per fallire, in modo che non avrebbbero mai più minacciato di
distruggere il nostro sistema finanziario. Ebbene, tali promesse non
sono state mantenute e le banche troppo grandi per fallire ora sono di
gran lunga più grandi e più potenti che mai. Il
patrimonio delle cinque più grandi banche degli Stati Uniti ammontava a
circa il 43 per cento del Pil degli Stati Uniti prima della crisi
finanziaria.
The Economic Collapse
The Economic Collapse
Oggi, le attività delle cinque maggiori banche
americane sono equivalenti a circa il 56 per cento del PIL statunitense.
Quindi, se le banche erano "troppo grandi per fallire" prima, cosa
sono adesso? Esse continuano velocemente a divorare le banche più
piccole, e continuano ad accumulare debito e investimenti rischiosi,
come se il giorno della resa dei conti non dovesse mai arrivare. Ma,
naturalmente, il giorno della resa dei conti si avvicina, e quando
arriverà loro si aspetteranno altri salvataggi, proprio come è accaduto
l'ultima volta.
La dimensione di queste
istituzioni finanziarie monolitiche è davvero difficile da comprendere.
30 marzo 2012
L'ESPLOSIONE DEL DEBITO DEGLI STUDENTI
Un articolo sul debito
degli studenti pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Federal Reserve Bank di New
York mette in evidenza la catastrofe sociale a cui devono far fronte i giovani
negli Stati Uniti.
Sempre più laureati non
sono in grado di rimborsare i finanziamenti avuti, in un contesto di
disoccupazione di massa, salari in ribasso e tasse universitarie in aumento.
L’articolo rivela che più di un quarto dei mutuatari di prestiti per studenti
accumulano ritardo nei rimborsi, ben più del 15 percento indicato in studi
precedenti.
Di Andre Damon
L’ammontare totale del
debito di tali prestiti è schizzato alle stelle negli Stati Uniti, raggiungendo
870 miliardi di dollari (667 miliardi di euro) e ha superato il livello totale
del debito sui prestiti auto (730 miliardi di dollari – 558 miliardi di euro) e
sulle carte di credito (693 miliardi di dollari – 530 miliardi di euro).
Inoltre,paragonato ad altri tipi di finanziamenti, il debito sui prestiti agli
studenti è limitato ad una piccola parte della popolazione. Mentre l’80
percento della popolazione americana ha debiti da carte di credito, solo il 15
percento ha debiti derivanti da prestiti per studenti non rimborsati. Il peso
individuale è enorme perché lo studente mutuatario medio ha un debito di 23.300
dollari (17.800 euro).
Il peso dei debiti
contratti dagli studenti è aumentato parallelamente all’aumento delle tasse
universitarie.
5 marzo 2012
LA IV FUNZIONE LEGISLATIVA: L'EMISSIONE MONETARIA
Premesse: durante la redazione ho inserito alcune ripetizioni, per consentire una migliore comprensione ed ho utilizzato una sintassi semplice con l'ausilio di note a piè pagina per rendere ancora più immediata la comprensione. Si analizzerà l'aspetto storico-dinamico perché la comprensione dei problemi/benessere sono correlati al presente, passato, ed il futuro dipenderà da ciò che stiamo attuando oggi e dal passato, mentre le citazioni saranno un filo rosso dal passato ad oggi. Studiare la Storia vuol dire analizzare e interpretare (causa-effetto), tal volta si è condizionati dalla propria storia e dal modo di ricerca. Conoscere per capire e giustificare... Il primo investimento è la conoscenza.
Di Maurizio Settembre
Economista indipendente
Se la gente capisse la natura del nostro sistema monetario e creditizio, avremmo una rivoluzione domani mattina presto.
Henry Ford
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.
George Orwell
Per analizzare questo problema relativo al "Signoraggio Bancario" partiremo dalla costituzione degli USA, per arrivare ai giorni nostri relativi ad USA-Italy-E.U.
Il 1° shock sarà dovuto al fatto che tutta la popolazione perderà tanti soldi e un altra guadagnerà tanti soldi, nello stesso periodo, la ricchezza non sarà distrutta, ma trasferita (ad esempio acquisti a rate). Oggi si vive con la moneta di debito in quasi in tutto il Mondo; la moneta è prestata allo Stato, Cittadini ed Imprese, questo implica che i cittadini sono indebitati all'origine.
Il 1° shock sarà dovuto al fatto che tutta la popolazione perderà tanti soldi e un altra guadagnerà tanti soldi, nello stesso periodo, la ricchezza non sarà distrutta, ma trasferita (ad esempio acquisti a rate). Oggi si vive con la moneta di debito in quasi in tutto il Mondo; la moneta è prestata allo Stato, Cittadini ed Imprese, questo implica che i cittadini sono indebitati all'origine.
4 marzo 2012
LA BANCA D'ITALIA AMMETTE IL FALSO IN BILANCIO
Gli stati non usciranno dalla crisi se non si riapproprieranno della Sovranità Monetaria. Perchè le banche centrali devono essere proprietarie di tutta la moneta emessa e i cittadini, debitori?
La moneta non è più "coperta" dall'oro, quindi di fatto è il cittadino che da valore alla moneta accentandola come tale.
16 febbraio 2012
DOLLARO E STATI UNITI SULL'ORLO DEL BARATRO
Nell’ultima settimana o giù di lì, ho notato una insolita quantità di articoli molto ben scritti e densi di dettagli che mettono in guardia su una triste sorte e su un orrore finanziario incombente. Questi articoli non sono scritti da un branco di arrabbiati blogger ignoranti, ma da gestori di fondi, investitori ed editorialisti finanziari. Sono tutte persone che avevano visto giusto che stava maturando il crollo del 2008, e la mia scommessa è che lo sono di nuovo. Dopo il crollo del 2008, i media del sistema delle comunicazioni di massa (MSM) ci avevano raccontato: “Nessuno aveva previsto ciò che stava per arrivare”, che è una menzogna sfacciata che non funzionerà più.
Di Greg Hunter
Jim Quinn di “TheBurningPlatform.com” scriveva un profluvio di documenti su realtà preoccupanti, che non sentirete mai sul MSM.
Quinn espone la tesi di una rovina in arrivo con statistiche, grafici e logica tagliente come un rasoio in un post dal titolo “Illusion of Recovery–Feelings vs. Facts - Illusione di una ripresa – Emozioni vs fatti.”
Questa la sua sintesi:
“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom creato esclusivamente dall’espansione del credito. Coloro che sono al potere non potranno mai rinunciare volontariamente al loro grande gioco del saccheggio della ricchezza della nazione, e così il risultato finale sarà il collasso economico. Costoro continueranno ad utilizzare la propaganda, le rotative e le mezze verità per portare avanti i loro programmi. Ma chi esamina i fatti arriverà alla conclusione logica che ci stanno vendendo un grande menzogna.”Leggi tutto...
1 dicembre 2011
La più grande ingiustizia al mondo
Se vi hanno raccontato che quello del professorissimo Mario Monti sarebbe dovuto essere il governo del futuro e del cambiamento, ma Openpolis vi ha svelato che è il più vecchio della storia della repubblica italiana e dei Paesi dell’UE; se avete creduto che sarebbe stato il governo del miracolo
e della rinascita e che ci avrebbe salvati dalla crisi economica, ma
sfogliando i curricula del nuovo esecutivo vi siete accorti che è
composto in gran parte da insigni accademici e grandi scienziati della
finanza che non hanno mai detto una parola sul rischio
di questo scriteriato sistema economico globale, salvo poi accreditarsi
per risolvere i guai che esso ha creato; se sognavate che avrebbe
marcato una frattura rispetto alla squallida politica degli ultimi
vent’anni, ma avete sciaguratamente appreso che nomina ministri in pieno conflitto d’interessi e sottosegretari condannati e plurinquisiti; se, insomma, cominciate ad avvertire una leggerissima puzza di fregatura, allora è il caso che anche voi vi convinciate dell’assurdità di questo consenso sperticato ed unanime che si tributa al "sempre sobrio" Monti.
Di Valerio Valentini
20 ottobre 2011
IL SEMPITERNO SPETTACOLO DELLA VIOLENZA ATTO II - I giovani e…un vecchio -
Vorrei consigliare caldamente la lettura di un breve quanto ottimo e interessante libro – inchiesta del giornalista e documentarista Franco Fracassi sugli interrogativi relativi alle violenze e agli scontri del G8 genovese di dieci anni fa. Unico nel suo genere, “G8 gate – 10 anni di inchiesta del G8 di Genova” (Alphine Studio, 2011) ha affrontato direttamente la questione del Black Bloc e dei loro manovratori, senza limitarsi ad angusta visione provinciale e attinente alla sola ed esclusiva politica italiana, ma, al contrario, adottando una prospettiva più ampia, internazionale e globale.
Di HS
Secondo Fracassi, in quelle torrenti giornate di luglio era in gioco il futuro del pianeta e si opponevano due visioni opposte e quasi inconciliabili sulla globalizzazione e i suoi risvolti. Da un lato coloro che, dietro il potere e l’influenza dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Federal Reserve, stavano imponendo la globalizzazione neoliberista dei cosiddetti “mercati” con incalcolabili danni dal punto di vista economico, politico, culturale e ambientale, dall’altro la variegata schiera di organizzazioni ed associazioni, etichettate forse frettolosamente come “no global”, che cercavano di avanzare le ragioni di “un altro mondo possibile”.
2 ottobre 2011
IL GRANDE INGANNO: L'ORO E LA GUERRA
Prima del 1914 un’oncia d’oro valeva 20 dollari in United States Note. Con una banconota da 20 dollari si comprava, al netto delle spese di cambio, una moneta d’oro del peso di gr. 31 circa. Oggi occorrono 50 banconote da 20 dollari (Federal Reserve Notes) per comprare la stessa moneta d’oro, ammesso che sia disponibile.
di Gian Paolo PucciarelliIl che sembra ovvio o, meglio, “fisiologico”. Tutto si spiegherebbe con la perdita, nel corso del tempo, del potere d’acquisto della moneta, ignorando il fatto che chiunque ne faccia uso deve simultaneamente farsi carico di un debito e assumere l’onere perpetuo di pagarne gli interessi.
Il che, beninteso, non è evidente, ma grazie alle alchimie politiche e alla scienza attuariale è economicamente corretto, anche se eticamente truffaldino.
La moneta a corso legale, infatti, non è soltanto un mezzo di pagamento, ma può diventare, con estrema facilità, lo strumento di speculazione del capitale privato.
Chi non ci crede, potrebbe dare un’occhiata al capitale di Bankitalia o della BCE in regime Euro (nell’anno Domini 2011). Ma dovrebbe anche chiedersi perché a Londra esiste il LBMA (London Bullion Market Association), inaccessibile luogo in cui viene quotidianamente fissato il prezzo dell’oro sul mercato mondiale.
Che la cosa avvenga dal 1919 (l’anno dei diffusi sospetti) è poco convincente, anche se rivestita di ufficialità. La pratica infatti risale al 1815, ma il vero precedente è del 1773. Allora l’idea di Mayer Amschel Bauer diventa tecnica finanziaria che condizionerà l’economia dell’età contemporanea.
17 settembre 2011
Le Banche dall'Inferno stanno distruggendo la civiltà occidentale
Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.
Di Saman Mohammadi
The Excavator
The Excavator
Mentre ci dirigiamo verso il crollo del 2011, il collasso economico e politico di ogni nazione in Occidente sta avvenendo esattamente secondo i piani. Il destino dell'Occidente viene determinato nelle ombre della storia da parte delle banche dall'inferno che gestiscono l'America e l'Unione europea.
Una volta che la verità sulla crisi economica globale sarà pienamente compresa dai popoli delle nazioni, ci saranno non solo rivolte per le strade e i negozi saranno bruciati, ma anche catastrofi politiche, rivoluzioni, impiccagioni pubbliche dei leader politici, e una sofferenza insopportabile.
La verità è che i paesi in Europa e altrove non vengono salvati, essi vengono ridotti in schiavitù attraverso il debito da una classe internazionale di banchieri ladri e banditi protetti dai governi che controllano il FMI, la Banca Mondiale, la Federal Reserve Bank, ed altre banche a gestione privata.
Hanno creato la crisi economica globale apposta per creare il caos globale e un'apertura politica globale per far entrare la loro schiacciasassi globale chiamata governo mondiale.
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