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24 luglio 2019
5G: Legame tra emissioni di onde millimetriche e nuovi e rari tumori...
Mentre la tecnologia procede spedita verso nuove frontiere, la scienza mette in luce alcuni rischi connessi all'esposizione alle radiofrequenze.
13 aprile 2019
L’ignaro (?) Jovanotti, entusiasta dei “nemici” che denunciava
Oggi, non so come mai, mi è tornata in mente la favola dell’Ignaro Jovanotti. La conoscete? L’Ignaro Jovanotti era quello che a Sanremo 2000 cantava “Cancella il debito” in riferimento ai debiti insostenibili dei paesi africani. Successivamente, nel 2005, cantava in concerto a Roma insieme a Piero Pelù e a Ligabue il pezzo pacifista “Il mio nome è mai più” in riferimento alla guerra in Iraq e alla crudeltà delle guerre in generale. Uno dei passaggi faceva più o meno “Io non le lancio più, le vostre sante bombe”.
Poi però, nel suo bel girovagare pallido e assorto tra Tv, radio e giornali, un giorno l’Ignaro Jovanotti fu invitato ad un incontro annuale tra i potenti economici del mondo, che si svolge praticamente a porte chiuse, e dove i giornalisti che possono entrare devono firmare delle liberatorie su quello che possono dire e quello che non possono dire. L’Ignaro Jovanotti dopo qualche settimana viene intervistato sull’accaduto. E racconta di aver incontrato «perFone per bene, perFone che non sono mantenute, capisci?». E continua: «Queste sono perFone che il lavoro lo creano, non aspettano mica la manna dal cielo…».
Poi però, nel suo bel girovagare pallido e assorto tra Tv, radio e giornali, un giorno l’Ignaro Jovanotti fu invitato ad un incontro annuale tra i potenti economici del mondo, che si svolge praticamente a porte chiuse, e dove i giornalisti che possono entrare devono firmare delle liberatorie su quello che possono dire e quello che non possono dire. L’Ignaro Jovanotti dopo qualche settimana viene intervistato sull’accaduto. E racconta di aver incontrato «perFone per bene, perFone che non sono mantenute, capisci?». E continua: «Queste sono perFone che il lavoro lo creano, non aspettano mica la manna dal cielo…».
28 maggio 2018
Claudio Messora, le fake news e il Quirinale
Messora (Byoblu) scopre che i giornali cambiano il testo del PM Conte, ma il Quirinale minaccia di denunciare Messora, e non i giornali.
7 maggio 2018
Venezuela: Maduro SI Trump NO
Stati Uniti ed Unione Europea hanno decisopreventivamente che sono elezioni farlocche, con tare irreversibili, prive di terapie di sorta. Prima ancora della partita dicono che l'arbitro è cornuto e geneticamente venduto. Anzi, è impeccabile solo quando proclama vincitori quelli che gli stanno simpatici (vedi Capriles Radosky, governatori vari, maggioranza dei deputati).
Traduzione: finora non siamo riusciti a comprarlo, quindi le elezioni presidenziali del 20 maggio non s'hanno da fare. Non vi sono bastate le "misure correttive" applicate contro di voi nell'ultimo biennio? Volete più blocco commerciale? Più sequestro -perdon, "congelamento"- delle finanze del vostro erario da parte del sistema bancario santificato nello SWIFT? Ahivoi, osate sfidare il pugno di ferro con guanto di seta delle nostre "camere di compensazione" Euroclear?
6 maggio 2018
Venezuela: Non voglio essere vittima della disinformazione mediatica FIRMA LA PETIZIONE!
Il 20 maggio 2018, i venezuelani saranno chiamati a un nuovo processo elettorale. Quattro avversari proveranno a sostituire l'attuale presidente Nicolás Maduro, in un'elezione che sarà supervisionata da 2000 osservatori dei 5 continenti e organizzazioni come l'Unione Africana, il Caricom o il Consiglio di Esperti Elettorali dell'America Latina.
13 febbraio 2018
USA: Il "disastroso" vaccino antinfluenzale sta causando un'epidemia di influenza mortale
Un medico del Centers for Disease Control and Prevention, CDC (Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) ha avvertito che il "disastroso" vaccino antinfluenzale di quest'anno potrebbe essere responsabile della mortale epidemia di influenza che sta investendo il paese.
"Alcuni dei pazienti a cui ho somministrato l'influenza antinfluenzale quest'anno sono morti", ha detto il medico. "Abbiamo visto persone morire in tutto il paese per l'influenza, e una cosa che quasi tutti hanno in comune è che si erano sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale".
Gli scienziati erano preoccupati perché la stagione influenzale di quest'anno sarebbe stata dura e le loro paure si sono rivelate ben fondate. La stagione influenzale ha avuto un inizio da record, con il CDC che riporta una diffusa attività influenzale da costa a costa. Molti funzionari della sanità ritengono che nel 2018 alla fine ci sarà la peggiore epidemia di influenza che abbiamo vissuto dal 1918.
L'esperienza del medico del CDC sui pazienti che muoiono di influenza dopo aver ricevuto l'influenza antinfluenzale non è sporadica. Otto abitanti della contea di Santa Barbara sono morti per l'influenza nelle ultime due settimane. Sette di loro avevano assunto il vaccino antinfluenzale.
"Alcuni dei pazienti a cui ho somministrato l'influenza antinfluenzale quest'anno sono morti", ha detto il medico. "Abbiamo visto persone morire in tutto il paese per l'influenza, e una cosa che quasi tutti hanno in comune è che si erano sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale".
Gli scienziati erano preoccupati perché la stagione influenzale di quest'anno sarebbe stata dura e le loro paure si sono rivelate ben fondate. La stagione influenzale ha avuto un inizio da record, con il CDC che riporta una diffusa attività influenzale da costa a costa. Molti funzionari della sanità ritengono che nel 2018 alla fine ci sarà la peggiore epidemia di influenza che abbiamo vissuto dal 1918.
L'esperienza del medico del CDC sui pazienti che muoiono di influenza dopo aver ricevuto l'influenza antinfluenzale non è sporadica. Otto abitanti della contea di Santa Barbara sono morti per l'influenza nelle ultime due settimane. Sette di loro avevano assunto il vaccino antinfluenzale.
5 febbraio 2018
Le notizie sull'Economia: parliamone...
E’ comune tra le persone ben istruite lamentarsi dell’ignoranza del pubblico riguardo a temi economici fondamentali. Le persone sopravvalutano grossolanamente la quota del bilancio che va ad aree come gli aiuti all’estero e il welfare. Hanno una scarsa idea di come gli Stati Uniti si confrontino con altri paesi mediante misure fondamentali di welfare quali il reddito, l’aspettativa di vita o il tempo libero. E credono a idee strane riguardo al commercio e all’occupazione.
Anche se ci sono motivi reali per lamentarsi – la maggior parte del pubblico è largamente ignorante dei fatti economici fondamentali – i molto istruiti che si lamentano potrebbero dedicare più tempo a concentrarsi sui loro pari nei media e meno sulle masse. La maggior parte delle persone non ha tempo per leggere a fondo manuali o articoli di riviste di economia o per immergersi in dati governativi.
I giornalistici, o almeno quelli che lavorano per canali giornalistici d’élite come il The New York Times, The Washington Post o la National Public Radio, dovrebbero avere il tempo e la cultura per fare esattamente questo.
I giornalistici, o almeno quelli che lavorano per canali giornalistici d’élite come il The New York Times, The Washington Post o la National Public Radio, dovrebbero avere il tempo e la cultura per fare esattamente questo.
27 gennaio 2018
La Lorenzin continua a disseminare Fake News sui vaccini
Dopo esseri distinta per la clamorosa bufala dei 300 morti di morbillo in Inghilterra, la ministra Lorenzin è tornata alla carica sull'argomento vaccini, totalmente incurante della verità. In un suo recente video di propaganda elettorale infatti, la Lorenzin ha citato un articolo del New York Times dicendo: "Il New York Times fa il confronto fra il caso della California, in cui è strata introdotta l'obbligatorietà vaccinale, e il caso dell'Oregon, dove invece ai genitori è lasciata la totale libera scelta, in cui la copertura dell'immunità di gregge è scesa dal 95 al 30%".
Detto così, sembra che la copertura vaccinale in Oregon sia improvvisamente crollata al 30% per colpa della libertà di scelta.
Detto così, sembra che la copertura vaccinale in Oregon sia improvvisamente crollata al 30% per colpa della libertà di scelta.
12 gennaio 2018
La metabolizzazione della bugia
Finchè si riesce a tenerlo nascosto, uno sporco segreto rimane tale. Quando diventa impossibile nasconderlo, allora nasce una serie di bugie atte a mascherarlo. E teoricamente, se possibile, anche a farlo metabolizzare dalla società, in modo che quello che una volta era un problema, in futuro non lo sia più.
Una volta le scie chimiche erano uno sporco segreto. Ora che il segreto è stato svelato, le scie chimiche diventano ufficialmente delle innocenti "scie di condensa". La foto che pubblichiamo è stata scattata da un nostro lettore, Federico Ferrari, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. [...]
31 dicembre 2017
Buone feste dal Regime
Mentre il gregge disorientato mangia panettoni sintetici bevendo spumanti tossici aromatizzati seduti comodamente sul divano davanti ad un plasma da 50 pollici comprato proprio per le finte partite di calcio, il Regime va avanti con il ruolino di marcia.
Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina…
Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno?
DITTATURA MEDIATICA
L’emanazione dei poteri finanziari internazionali conclude l’anno siglando una dittatura oramai sempre più manifesta.
Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina…
Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno?
DITTATURA MEDIATICA
L’emanazione dei poteri finanziari internazionali conclude l’anno siglando una dittatura oramai sempre più manifesta.
27 novembre 2017
La Storia e le menzogne imperialiste
Le grandi potenze avevano delle strategie segrete? Ci furono menzogne e propaganda di guerra? Per avere le idee chiare e capire come vi informeranno nelle prossime ore i mezzi di comunicazione, ecco qui un piccolo media-test che vi proponiamo.
Venti o trent’anni dopo si finisce sempre per scoprire che i media ci avevano presentato una versione ingannevole e abbellita delle guerre fatte dai nostri governi: Suez, Algeria, Vietnam …. Quando dovremo ancora aspettare per fare un bilancio della guerra contro la Yugoslavia e scoprire quanto ci è stato nascosto?
Questionario
1. La guerra cominciò nel 1991 con le secessioni slavacche e croate?
O Sí - O No - O Non lo so
2. La Germania provocò deliberatamente la guerra civile?
O Sí - O No - O Non lo so
26 ottobre 2017
Similitudini e differenze tra Spagna e Venezuela
Lo sviluppo di eventi in Catalogna sta generando molte
discussioni sulla leicità, legittimità o legalità di alcuni atti, sia da parte
del governo catalano che da quello spagnolo. Si discute, ad esempio, se il
governo agisce unilateralmente o lo fa con l'approvazione di giudici o
tribunali, si discute anche se azioni giudicate illegali da parte dei
giudici raggiungono la legittimità quando sono supportate da centinaia di
migliaia di persone in strada. Tutto questo, ovviamente, è passato
attraverso i media, che sono il filtro con il quale i cittadini vedono la
realtà da molto tempo.
Questi
elementi mi fanno percepire alcune somiglianze con il Venezuela che vale la
pena analizzare, tra le altre cose, ed evidenziare i due pesi e due
misure di molti. Tuttavia, ci sono alcuni elementi diversi che
dobbiamo anche prendere in considerazione. Vediamoli.
20 ottobre 2017
Gli incendi della California e l’albero del diavolo
I più religiosi lo hanno subito soprannominato l’albero del diavolo ma belzebù non c’entra affatto e secondo alcuni, la spiegazione del fenomeno si troverebbe nel particolare tipo di legno dell’albero. Questo fatto anomalo in realtà, ricorda da vicino i fenomeni di autocombustione di Caronia di Canneto (Sicilia) dove gli incendi divampavano da soli, all’improvviso e dall’interno degli oggetti (anche quelli normalmente non infiammabili) persino davanti agli uomini della protezione civile. La popolazione del luogo lanciò subito l’allarme e il gruppo di esperti interistituzionale (istituito con ordinanza emergenziale della Protezione Civile n. 3428 che prevedeva una collaborazione tra Stato Italiano e Regione Sicilia) che indagò sulla vicenda per mesi, escluse che potesse trattarsi di incendi dolosi, proponendo come spiegazione plausibile, l’origine artificiale dei fenomeni:
18 settembre 2017
Regeni: chi sa, chi mente e chi è complice
Due novità aggiornano nelle ultime ore gli sviluppi sul caso Regeni.
Un articolo del New York Times pubblicato ieri conferma che il dipartimento di Stato americano informò il governo italiano che dietro la morte di Giulio Regeni c'erano i servizi segreti egiziani con alti esponenti dell'entourage di Al-Sisi coinvolti. Gli americani non rivelarono le fonti né i dettagli delle figure coinvolte per non bruciare gli informatori. Renzi tacque la notizia e non approfondì la pista. La seconda novità riguarda l'annuncio dato, sempre nella giornata di ieri, dalla Farnesina dell'invio di un nuovo ambasciatore, Giampaolo Cantini, al Cairo. Per la famiglia di Giulio è il segnale di una resa. Il predecessore di Cantini, Massari, venne richiamato a Roma l'8 aprile 2016 per esercitare pressione verso le autorità egiziane in riferimento alle indagini sul caso Regeni. La tempesta è passata, la normalità delle relazioni diplomatiche, commerciali e di potere, ovvero quella normalità che ha ucciso Giulio Regeni, va ristabilita.
Lettera dal Venezuela alle italiane e agli italiani
Pubblichiamo una importante lettera sottoscritta da diversi connazionali in Venezuela e inviata agli italiani, sulla strumentalizzazione della “presenza italiana” in questo paese – fatta in più occasioni anche da dirigenti politici e di Governo – e sulla (dis)informazione a senso unico che è rilanciata dai maggiori media italiani sul paese sudamericano. (Segue testo integrale)
“Care italiane, cari italiani, cari connazionali,
leggendo nei siti on line di gran parte dei quotidiani italiani ed ascoltando i report radiofonici e televisivi emessi dalla Rai e da altre catene, abbiamo purtroppo registrato che rispetto ai fatti venezuelani, vige una informazione a senso unico che rilancia esclusivamente le posizioni e le interpretazioni di una delle parti che si confrontano.
Abbiamo anche letto e ascoltato spesso che l’attenzione prestata alla situazione venezuelana viene giustificata per la presenza in Venezuela di una “consistente comunità italiana o di origine italiana” in sofferenza e che sembrerebbe essere accomunata in modo unanime alle posizioni dell’opposizione.
10 agosto 2017
Venezuela, Facebook censura post di dirigente politico italiano contro le violenze e il terrorismo
Che i giganti di internet non siano affatto neutrali politicamente lo sapevamo. Vi abbiamo pubblcato questa bella inchiesta di Il Simplicissimus che mostra come Google non aiuti, per usare un grande eufemismo, i siti progressisti. Mai ci potevamo aspettare però che Facebook ritenesse di bannare, censurare quindi, un post di un dirigente politico solo perché non in linea con il cappio mediatico di fake news che si sta stringendo intorno al Venezuela bolivariano.
E' quello che è accaduto purtroppo al segretario della FGCI Francesco Valerio Della Croce, a cui va la solidarietà di tutta la redazione de l'AntiDiplomatico. Non si può davvero esprimere un'opinione diversa da quella di Repubblica, Corriere, Fatto Quotidiano e gli altri fake media italiani? A quanto pare, per Facebook no.
Questo il post censurato in cui si esaltava il grande successo elettorale della Costituente e in cui si condannava il terrorismo e le violenze delle destre che negli ultimi mesi ha prodotto oltre 100 morti.
E' quello che è accaduto purtroppo al segretario della FGCI Francesco Valerio Della Croce, a cui va la solidarietà di tutta la redazione de l'AntiDiplomatico. Non si può davvero esprimere un'opinione diversa da quella di Repubblica, Corriere, Fatto Quotidiano e gli altri fake media italiani? A quanto pare, per Facebook no.
Questo il post censurato in cui si esaltava il grande successo elettorale della Costituente e in cui si condannava il terrorismo e le violenze delle destre che negli ultimi mesi ha prodotto oltre 100 morti.
1 agosto 2017
Venezuela: Le foto che i grandi Media del "Mondo Libero" non vi hanno mostrato
30 luglio 2017. Riviste dell'America Latina, Europa e Stati Uniti manipolano l'immagine di una bomba nel centro di Caracas nel corso di un ennesimo attentato della destra contro le forze dell'ordine per illustrare ... "la repressione di Maduro durante l'elezione dell'Assemblea Costituente"!
25 luglio 2017
Spuntano fucili nell'assalto alla RAI venezuelana, ma per Gentiloni continuano ad essere "pacifici manifestanti"
E' stato identificato come Demian Bustillo, proprietario di una boutique in un famoso centro commerciale della capitale venezuelana. Che
avrebbero commentato in Italia se un gruppo analogo avesse assaltato la sede centrale della RAI?
Mercoledì prossimo, il governo italiano si appresta a lanciare una bolla di scomunica, per unirsi al concerto che è sotto la battuta del direttore d'orchestra Trump, con i tenori anglosassoni del Canadà e Gran Bretagna, e con il baritono Merkel. Non è comprensibile la condotta di Casini che ha piegato la Commissione esteri a una inconsistente "diplomazia palazzinara", in sintonia con le finalità familiari e quelle del micro-rackett di Alfano.
18 maggio 2017
Le Dame in bianco di Tintori oscurano la scena
Ieri, in Venezuela, le marce delle donne sono state due, e hanno messo nuovamente a tema il quadro dello scontro in atto fra due modelli di paese. Da una parte le destre, i settori agiati e parte di quelle classi medie impoverite dagli anni di neoliberismo selvaggio, poi tornate a vivere periodi di vacche grasse con la ridistribuzione petrolifera voluta dal chavismo (e il barile sopra i 100 dollari) e ora di nuovo scomode in periodo di «guerra economica». Dall'altra le femministe dei settori popolari che appoggiano il socialismo bolivariano: i collettivi – Ni una menos, Lgbtq, Comitati di rifornimento e produzione (Clap), media alternativi, studenti, «classe media socialista»… – che muovono critiche, ma difendono le conquiste sociali.
LE AGENZIE STAMPA – tutte, rigorosamente tutte – e i media mainstream hanno però annunciato entusiasticamente solo quella delle damas en blanco: che hanno sfilato vestite di bianco, per richiamare le anticastriste di Miami. Indubbiamente numerose. È così da un mese. È stato così ogni volta che «l'insopportabile ex operaio del metro» ha segnato qualche punto nella «diplomazia di pace», sostenuta dal papa, dalla Unasur e da un gruppo di ex presidenti guidati dallo spagnolo Zapatero. Impossibile essere informati da più fonti. Oltre una decina di lanci, invece, – su un profluvio dedicati a una sola campana – per lodare enfaticamente «la grinta e il coraggio delle donne venezuelane».
15 maggio 2017
La situazione in Venezuela: le violenze dell’opposizione, la contromossa di Maduro e la manipolazione dei media
Da circa un mese,
ed esattamente dal 6 aprile in alcune zone del Venezuela sono in corso
manifestazioni di protesta portate avanti dalla coalizione di partiti che si
oppongono al Governo di Nicolas Maduro.
Tali manifestazioni spesso sono sfociate in
violenti disordini che hanno provocato alla data odierna (3 maggio 2017) 33 morti,
centinaia di feriti, qualche migliaio di persone fermate ed arrestate, danni
ingenti per milioni e milioni di dollari.
Tranne rari casi, tali manifestazioni sono sempre
state concentrate nelle zone dei quartieri bene di Caracas e qualche altra
città del Venezuela. Fin da quando Hugo Chávez è salito al Governo nel 1999,
hanno protestato contro di lui sempre e solo le classi più ricche, la classe
alta e settori delle classi medie.
L’avversione
della classe media ai governi di Chávez e Maduro
Queste classi non hanno mai accettato la politica
di Hugo Chávez prima e di Nicolas Maduro poi, incentrata sulla redistribuzione in
maniera più equa delle ricchezze dello stato; non hanno mai accettato che il
Governo "sperperasse" - a loro dire - ingenti risorse per le classi
più povere, da sempre emarginate ed abbandonate a vivere nella più totale
miseria.
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