Visualizzazione post con etichetta Cuba. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cuba. Mostra tutti i post
17 novembre 2017
Non è il Venezuela, è il resto dell’America Latina
Mentre i mezzi di informazione corporativi ci bombardano di notizie sul Venezuela – c’è la fame ... la dittatura di Maduro ... – nel resto del continente si vive l’assalto del neo-liberismo.
Mentre noi “non vogliamo essere come il Venezuela”, nei nostri paesi si commettono malversazioni milionarie, muoiono centinaia di bambini per denutrizione, si fa della pulizia sociale, veniamo terrorizzati con la violenza comune, che in realtà è violenza istituzionale, si commettono furti di terre da parte dei governi e delle oligarchie, opprimendo così le comunità che le abitano e, se è necessario, facendole sparire.
Gli ecocidi abbondano, ma noi urbanizzati, noi delle capitali, non ce ne rendiamo conto o, per meglio dire, ci voltiamo dall’altra parte perchè è più comodo: teniamo gli occhi addosso al Venezuela perchè non vogliamo essere come loro; ci hanno detto che là si vive un inferno di dittatura in modo che non ci rendessimo conto che la dittatura, in realtà, la stiamo vivendo noi: questo è il successo del capitalismo e del modello neo-liberista che ci hanno imposto le post dittature in America Latina.
9 ottobre 2017
9 ottobre 2017: 50 anni senza Ernesto «Che» Guevara
"Ciò che rimane di Guevara non è nei sogni ormai ingialliti di un marxismo agonizzante, ma il rovesciamento radiale della società. Rivoluzione come atto assoluto, gesto puro" (Massimo Fini)
22 settembre 2017
Perché Harvey ha fatto più vittime in Texas che Irma a Cuba?
I danni degli uragani alle costruzioni e alle infrastrutture sono simili in tutti i Caraibi. Ma Cuba si distingue perché il numero di persone che muoiono durante questi fenomeni è molto, molto minore che nel resto di questi paesi.
Dall’anno 2008 Cuba ha sofferto 18 uragani, che hanno provocato la morte di migliaia di persone nei Caraibi e negli USA. A Cuba il costo è stato di sole 45 vite umane, anche se ci sono state centinaia di migliaia di case distrutte e si sono persi i raccolti.
Il recente uragano Irma ha causato enormi danni a Cuba, provocando onde alte fino a 11 metri a L’Avana, con una penetrazione del mare di circa 600 metri sul Malecòn, e ha spazzato il paese con venti di 285 chilometri all’ora, dato che si è trattato del più grande uragano della storia. In questa occasione ci sono stati 10 morti, cosa inusuale ma comprensibile data la gravità del fenomeno (secondo l’agenzia EFE, negli USA lo stesso uragano Irma ha fatto almeno 30 morti).
Le enormi differenze tra i costi umani che gli uragani provocano negli altri paesi, rispetto a Cuba, ci parlano delle caratteristiche della società. Credo rispondano a tre fattori molto legati alla storia della rivoluzione.
16 agosto 2017
C’é dittatore e dittatore: Maduro é brutto, Al-Sisi é bello
Slobodan Milosevic (1999), Saddam Hussein (2003), Muhammar Gheddafi (2011). Il prossimo obbiettivo è Nicolàs Maduro.
Nel 1999 avevo capito che gli americani avevano l’intenzione di attaccare la Serbia di Milosevic, che non era un dittatore ma un autocrate, tipo il Putin di oggi, ma aveva il gravissimo torto di essere il capo dell’unico Paese rimasto paracomunista in Europa, quando vidi che la CNN trasmetteva ogni giorno, ripresa senza nessuna verifica dalla Televisione italiana, gli eccidi che avvenivano quotidianamente in Serbia a danno degli albanesi. Le immagini erano autentiche, ma si riferivano ad un solo episodio, avvenuto nella cittadina di Račak (45 morti), ma opportunamente miscelate, riprese da varie angolazioni, sembravano appartenere ogni volta ad episodi diversi, per cui l’apparenza era che in Serbia fosse effettivamente in atto un genocidio ai danni dei serbo-albanesi. E arrivò, contro la volontà dell’Onu, la prevedibile aggressione americana, una grande e colta capitale europea come Belgrado bombardata per 72 giorni (5500 morti) con la complicità del governo italiano (premier D’Alema) che si prestò a fare la parte più ignobile, la nostra, come sempre, quella del ‘palo’ (gli F-15 e i Tornado partivano dalla base di Aviano).
Labels:
Cile,
Cuba,
Democrazia,
Egitto,
Europa,
Hugo Chávez,
Kissinger,
Libia,
Massimo Fini,
Nicolas Maduro,
ONU,
Propaganda,
Renzi,
Saddam Hussein,
Salvador Allende,
Venezuela
1 maggio 2017
I Muri della vergogna - Eduardo Galeano
Labels:
Africa,
Algeria,
America Latina,
Colonialismo,
Cuba,
Diritti Umani,
Eduardo Galeano,
Giustizia,
Guerra Iraq,
Imperialismo,
Iraq,
Israele,
Marocco,
ONU,
Palestina,
Sovranità,
Usa
17 marzo 2017
Cuba: Washington sta preparando un "golpe morbido"?
La Rivoluzione Cubana costituisce una fondamentale pietra miliare nella storia dell'umanità che sfida la legittimazione del capitalismo globale. In tutte le maggiori regioni del mondo la Rivoluzione Cubana è stata una fonte di ispirazione nell'inarrestabile lotta contro la dominazione neocoloniale e l'imperialismo USA.
Il mondo è giunto ad un critico crocevia. In questo frangente della nostra storia, molti "reali" movimenti progressisti verso il socialismo sono stati distrutti e sconfitti attraverso le guerre guidate da USA e NATO, gli interventi militari, le campagne di destabilizzazione, i cambi di regime, i colpi di stato e i golpe "morbidi".
Altri movimenti progressisti, come le sinistre in Europa occidentale e negli USA, sono stati largamente cooptati, spesso finanziati dalle fondazioni delle multinazionali. Il progetto socialista a Cuba ha tuttavia ancora la meglio nonostante il blocco economico degli USA, le operazioni di intelligence e la politica sporca della CIA.
Mentre l'eredità di Fidel Castro continua a vivere, cerchiamo di non farci illusioni perché il fine di Washington non è solo quello di distruggere la Rivoluzione Cubana, ma quello di cancellare la storia del socialismo.
Il mondo è giunto ad un critico crocevia. In questo frangente della nostra storia, molti "reali" movimenti progressisti verso il socialismo sono stati distrutti e sconfitti attraverso le guerre guidate da USA e NATO, gli interventi militari, le campagne di destabilizzazione, i cambi di regime, i colpi di stato e i golpe "morbidi".
Altri movimenti progressisti, come le sinistre in Europa occidentale e negli USA, sono stati largamente cooptati, spesso finanziati dalle fondazioni delle multinazionali. Il progetto socialista a Cuba ha tuttavia ancora la meglio nonostante il blocco economico degli USA, le operazioni di intelligence e la politica sporca della CIA.
Mentre l'eredità di Fidel Castro continua a vivere, cerchiamo di non farci illusioni perché il fine di Washington non è solo quello di distruggere la Rivoluzione Cubana, ma quello di cancellare la storia del socialismo.
17 gennaio 2017
Auguri al governo e al popolo cubani per il 58º anniversario della Rivoluzione
Continuano a giungere all'Isola gli auguri di politici, intellettuali e persone di distinte parti del mondo.
Il 58º anniversario della Rivoluzione Cubana non è stato trascurato a livello internazionale, all'inizio di questo 2017, e continuano a giungere nell'Isola gli auguri di politici, intellettuali e persone solidali di distinte parti del mondo.
La cancelleria russa ha pubblicato un comunicato sul messaggio che il presidente Vladimir Putin ha inviato al suo omologo cubano in occasione dell'importante data.
Vladimir Putin ha espresso nuovamente le sue condoglianze per la morte di Fidel Castro ed ha espresso la sicurezza che la giusta causa della sua vita, consistente nella creazione di una società giusta, sarà continuata dai suoi seguaci per il bene del popolo cubano, indica il testo. Putin inoltre ha segnalato lo sviluppo progressivo delle relazioni russo- cubane e del loro spirito d'associazione strategica.
Il 58º anniversario della Rivoluzione Cubana non è stato trascurato a livello internazionale, all'inizio di questo 2017, e continuano a giungere nell'Isola gli auguri di politici, intellettuali e persone solidali di distinte parti del mondo.
La cancelleria russa ha pubblicato un comunicato sul messaggio che il presidente Vladimir Putin ha inviato al suo omologo cubano in occasione dell'importante data.
Vladimir Putin ha espresso nuovamente le sue condoglianze per la morte di Fidel Castro ed ha espresso la sicurezza che la giusta causa della sua vita, consistente nella creazione di una società giusta, sarà continuata dai suoi seguaci per il bene del popolo cubano, indica il testo. Putin inoltre ha segnalato lo sviluppo progressivo delle relazioni russo- cubane e del loro spirito d'associazione strategica.
9 gennaio 2017
L’incontro con un amico
Fidel ritorna di nuovo a Santa Clara, e lo fa come allora: invitto e vittorioso.
Santa Clara – Fidel ritorna di nuovo in questa terra dopo circa 58 anni dalla sua entrata trionfale a Santa Clara in quel 6 gennaio del 1959 e lo fa come allora, vittorioso e con mete da realizzare.
In quella storica giornata era un giovane carico di sogni e di speranze, con un mondo di impegni da realizzare per onorare quel che aveva promesso durante il processo per la Moncada. Le sfide erano immense, ma senza dubbio la forza d’ uragano che lo caratterizzava e il suo impeto giovanile straordinario auguravano la vittoria.
Era tornato in questo territorio moltissime volte per fondare fabbriche, scuole, centri scientifici, affrontare cicloni, ricevere amici e anche per combattere il nemico che fomentava il banditismo nelle montagne, come base per le azioni contro la nascente Rivoluzione.
21 dicembre 2016
Fidel è un pianeta
Questo interventismo nel subcontinente faceva parte del destino manifesto degli Stati Uniti, così l'invasione, l'interferenza e il blocco sono all'ordine del giorno in tutto il ventesimo secolo e nell'ultima parte del ventunesimo secolo. [1] A Cuba, tuttavia, il controllo è stato più stretto, derivato, senza dubbio, dal processo di liberazione. Questo non ha impedito la formazione relativamente precoce (1923) di un movimento studentesco socialista, guidato dal l'avvocato e poeta Ruben Martinez Villena (1899-1934) e di un movimento socialista dal 1899. Dopo l'instabilità politica in seguito al governo di Gerardo Machado (1925-1933), una soluzione si trova con il binomio formato dall'avvocato Federico Laredo Brú e il militare Fulgencio Batista. Il processo è stato portato a compimento da un'Assemblea costituente eletta dal voto popolare, che ha prodotto la forma della Costituzione della Repubblica di Cuba nel 1940, una delle normative più avanzate per il suo tempo e più vicina al pensiero sociale progressista. [2]
2 dicembre 2016
Il Fidel che ho conosciuto
Fino alla vigilia della sua morte a 90 anni, continuava a mobilitarsi in difesa dell'ecologia e dell'ambiente, e contro la globalizzazione neoliberista, in trincea, e in prima linea.
Fidel è morto, ma è immortale. Pochi uomini conobbero la gloria di entrare da vivi nella leggenda e nella storia. Fidel è uno di questi. Apparteneva a quella generazione di insorti mitici - Nelson Mandela, Patrice Lumumba, Amilcar Cabral, Che Guevara, Camilo Torres, Turcios Lima, Ahmed Ben Barka - che, perseguendo un ideale di giustizia, si lanciarono negli anni '50 con l'ambizione e la speranza di cambiare un mondo di disuguaglianze e discriminazioni, segnato dall'inizio della guerra fredda tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti.
In quell’epoca, in più della metà del pianeta, in Vietnam, in Algeria, in Guinea-Bissau, i popoli oppressi si ribellavano. L’umanità era in gran parte ancora sottomessa l’infamia della colonizzazione. Quasi tutta l’Africa e buona parte dell’Asia erano ancora dominate, asservite ai vecchi imperi occidentali. Mentre le nazioni dell’America Latina, in teoria indipendenti da un secolo e mezzo, erano sfruttate da minoranze privilegiate, oggetto di discriminazione sociale ed etnica, e spesso sottoposte a dittature sanguinarie protette da Washington.
29 novembre 2016
Ultimo discorso di Fidel Castro: "Il popolo cubano vincerà"
Discorso del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, alla chiusura del 7° Congresso del Partito Comunista di Cuba
E’ uno sforzo sovrumano dirigere qualsiasi popolo in tempi di crisi. Senza di questi i cambiamenti sarebbero impossibili. In una riunione come questa, a cui partecipano più di mille rappresentanti scelti dal popolo rivoluzionario stesso, che ha delegato ad essi la propria autorità, ciò significa per tutti l’onore più grande ricevuto nella vita, e a questo si aggiunge il privilegio di essere rivoluzionario, che è frutto della propria coscienza.
Fidel Castro Ruz |
Perché sono diventato socialista, più chiaramente perché mi sono trasformato in comunista? Questa parola, che esprime il concetto più distorto e calunniato della storia da parte di coloro che hanno avuto il privilegio di sfruttare i poveri, spogliati da quando furono privati di tutti i beni materiali che forniscono il lavoro, il talento e l’energia umana…. Da quando l’uomo vive in questo dilemma, nel corso del tempo senza limite … so che voi non avete bisogno di questa spiegazione, ma forse alcuni giovani sì.
Parlo semplicemente perché si capisca meglio che non sono ignorante, estremista o cieco, e che non ho acquisito la mia ideologia per conto mio, studiando economia.
25 novembre 2016
11 novembre 2016
10 consigli al 45° presidente degli Stati Uniti
Sono le 7:45 in tempo universale, di mercoledì 9 novembre 2016, Donald Trump è stato appena eletto 45° presidente degli Stati Uniti da più di 270 grandi elettori. "pieno di umiltà," il suo assistente Mike Pence ha ringraziato Donald, Dio, sua moglie, le sue figlie, e il "popolo americano". Trump porterà l'America al suo antico "splendore".
Facendo un'entrata hollywoodiana con sottofondo epico nell'hotel Hilton di New York, il 45° presidente ha reso omaggio alla perdente Hillary (che può dire Venni, vidi, vinse). Poi ha detto che sarà il presidente di "tutti gli americani". Egli ha poi chiesto agli elettori e ai cittadini "i loro consigli e il loro aiuto."
"Lo Stato sarà al servizio del popolo americano". Si è presentato come "Mr. risorse umane", "rinnoveremo i nostri quartieri, ricostruiremo le nostre infrastrutture e daremo posti di lavoro a milioni di americani, ci prenderemo cura dei nostri veterani", "utilizzando il talento di ciascuno di di noi". "Raddoppieremo il nostro tasso di crescita" per fare della nostra economia la prima nel mondo. "Avremo ottime relazioni con altri paesi". Saremo "grandi e audaci" cooperare con tutti i paesi, "preservando gli interessi americani".
13 agosto 2016
Auguri Comandante...
Il miglior omaggio a Fidel: guardare nella sua stessa direzione
Più di mezzo secolo fa, mentre nelle case latinoamericane si celebrava l’inizio del nuovo anno, succedeva una buona cosa a Cuba: un esercito guerrigliero, con base sociale contadina, trionfava nell’isola caraibica liberando il paese dalla tirannia batistiana. Si inaugurava così un processo politico che pretendeva non solo di rovesciare un dittatore ma di seguire una linea coscientemente rivoluzionaria: trasformare profondamente la società a beneficio delle grandi maggioranze.
Questo trionfo delle forze popolari, guidate dal Movimento 26 Luglio e dirette dal giovane avvocato Fidel Castro Ruz, risvegliò la simpatia della maggior parte della sinistra occidentale, ma in particolar modo della sinistra dell’America Latina. Era una luce che si affacciava nell’oscuro ambiente conservatore che si viveva allora nel sub-continente.
Aveva rotto con due tipi di fatalismo molto diffusi nella sinistra latinoamericana: uno geografico e l’altro militare. Il primo affermava che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato una rivoluzione socialista nella loro area strategica e Cuba trionfava molto vicino alle sue coste. Il secondo sosteneva che, data la sofisticazione che gli eserciti avevano raggiunto, non era più possibile vincere un esercito regolare, ma la tattica guerrigliera impiegata dai rivoluzionari dimostrò che era possibile indebolire l’esercito nemico fino ad arrivare a sconfiggerlo.
Più di mezzo secolo fa, mentre nelle case latinoamericane si celebrava l’inizio del nuovo anno, succedeva una buona cosa a Cuba: un esercito guerrigliero, con base sociale contadina, trionfava nell’isola caraibica liberando il paese dalla tirannia batistiana. Si inaugurava così un processo politico che pretendeva non solo di rovesciare un dittatore ma di seguire una linea coscientemente rivoluzionaria: trasformare profondamente la società a beneficio delle grandi maggioranze.
Questo trionfo delle forze popolari, guidate dal Movimento 26 Luglio e dirette dal giovane avvocato Fidel Castro Ruz, risvegliò la simpatia della maggior parte della sinistra occidentale, ma in particolar modo della sinistra dell’America Latina. Era una luce che si affacciava nell’oscuro ambiente conservatore che si viveva allora nel sub-continente.
Aveva rotto con due tipi di fatalismo molto diffusi nella sinistra latinoamericana: uno geografico e l’altro militare. Il primo affermava che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato una rivoluzione socialista nella loro area strategica e Cuba trionfava molto vicino alle sue coste. Il secondo sosteneva che, data la sofisticazione che gli eserciti avevano raggiunto, non era più possibile vincere un esercito regolare, ma la tattica guerrigliera impiegata dai rivoluzionari dimostrò che era possibile indebolire l’esercito nemico fino ad arrivare a sconfiggerlo.
22 aprile 2016
Il popolo cubano vincerà
Discorso del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, alla chiusura del 7° Congresso del Partito Comunista di Cuba
E’ uno sforzo sovrumano dirigere qualsiasi popolo in tempi di crisi. Senza di questi i cambiamenti sarebbero impossibili. In una riunione come questa, a cui partecipano più di mille rappresentanti scelti dal popolo rivoluzionario stesso, che ha delegato ad essi la propria autorità, ciò significa per tutti l’onore più grande ricevuto nella vita, e a questo si aggiunge il privilegio di essere rivoluzionario, che è frutto della propria coscienza.
Fidel Castro Ruz |
Perché sono diventato socialista, più chiaramente perché mi sono trasformato in comunista? Questa parola, che esprime il concetto più distorto e calunniato della storia da parte di coloro che hanno avuto il privilegio di sfruttare i poveri, spogliati da quando furono privati di tutti i beni materiali che forniscono il lavoro, il talento e l’energia umana…. Da quando l’uomo vive in questo dilemma, nel corso del tempo senza limite … so che voi non avete bisogno di questa spiegazione, ma forse alcuni giovani sì.
Parlo semplicemente perché si capisca meglio che non sono ignorante, estremista o cieco, e che non ho acquisito la mia ideologia per conto mio, studiando economia.
31 marzo 2016
Fratello Obama
"Non necessitiamo che l'impero ci regali nulla. I nostri sforzi saranno legali e pacifici, perché è il nostro impegno con la pace e la fraternità di tutti gli esseri umani che vivono su questo pianeta"
I re di Spagna ci portarono i conquistatori e i padroni, le cui impronte sono restate negli appezzamenti circolari di terra assegnati ai cercatori d’oro nelle sabbie dei fiumi, una forma abusiva e vergognosa di sfruttamento, le cui vestigia si possono intravedere dall’aria in molti luoghi del paese.
Il turismo oggi in gran parte consiste nel mostrare le delizie dei paesaggi e degustare le squisitezze alimentari dei nostri mari sempre condividendo con il capitale privato delle grandi corporazioni straniere, i cui guadagni se non raggiungono i milliardi di dollari pro capite non sono degni di alcuna attenzione.
Già che mi vedo obbligato a citare il tema, devo aggiungere principalmente per i giovani che poche persone si rendono conto dell’importanza di tale condizione in questo momento singolare della storia umana.
6 gennaio 2016
L'FMI cambia le sue regole per isolare Cina e Russia
Lo scenario da incubo, preconizzato dagli strateghi della geopolitica americani, sembra diventare realtà: l’indipendenza economica straniera dal controllo degli Stati Uniti. Invece di privatizzare e rendere il mondo neoliberale sotto la pianificazione e proprietà finanziaria accentrata sugli Stati Uniti, i governi russo e cinese stanno investendo in economie di prossimità, in termini che cementino l’integrazione economica euroasiatica, sulla base del petrolio russo, delle esportazioni erariali e del finanziamento cinese. L’Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB) minaccia di rimpiazzare i programmi dell’FMI e della Banca Mondiale che favoriscono i venditori, le banche e i possessori di bond degli Stati Uniti (con gli Stati Uniti che detengono potere di veto unico).
Il prestito russo del 2013, concesso in seguito alla richiesta fatta dall’eletto governo pro-russo dell’Ucraina, ha dimostrato i benefici del mutuo commercio e delle relazioni d’investimento tra i due Paesi. Come indica il Ministro delle Finanze Anton Siluanov, in Ucraina le “riserve internazionali erano appena sufficienti per coprire le importazioni di tre mesi e nessun altro creditore era preparato a concedere un prestito a condizioni accettabili per Kiev”. Tuttavia la Russia ha fornito 3 miliardi di dollari di un fondo altamente necessario, al tasso d’interesse del 5%, quando i bond ucraini stavano fruttando quasi il 12% .” [1]
Ciò che provoca fastidio in modo particolare agli strateghi finanziari americani è il fatto che questo prestito, concesso dal fondo di debito sovrano russo, fosse protetto dalla pratica di prestito dell’FMI, il quale in quel periodo aveva assicurato esigibilità di credito, trattenendo nuovo credito proveniente da Paesi in default di debiti ufficiali stranieri (o almeno, non contrattando in buona fede per il pagamento).
Labels:
Al Qaeda,
Banca Mondiale,
Banche,
BCE,
Bretton Woods,
Capitalismo,
Cina,
Cuba,
Debito,
Europa,
Eurozona,
FMI,
Grecia,
Iran,
NATO,
Neoliberismo,
Russia,
Ucraina,
Unione Europea,
Usa
10 ottobre 2015
"Creare due, tre ... molti Vietnam" Messaggio ai popoli del mondo attraverso la Tricontinental
Questo messaggio, scritto a Cuba nel 1966, mentre il Che si stava preparando per andare a combattere in Bolivia, è stato pubblicato il 16 Aprile 1967 come supplemento speciale alla rivista Tricontinental, organo del segretariato esecutivo dell' OSPAAAL (Organizzazione di Solidarietà con i popoli dell'Africa, Asia e America Latina), a L'Avana, mentre Ernesto Che Guevara era già in Bolivia, dove organizzava la guerriglia e dove fu assassinato il 9 Ottobre 1967.
Sono passati ventun anni dalla fine dell'ultima guerra mondiale e molte pubblicazioni, in lingue diverse, celebrano l'avvenimento, di cui è simbolo la sconfitta del Giappone. Un clima di apparente ottimismo regna in molti settori degli avversi campi in cui è diviso il mondo.
Ventun anni senza guerre mondiali, in questo tempo di grandi contrapposizioni, di scontri violenti e di trasformazioni repentine, sembrano molti. Ma, senza analizzare i risultati pratici (miseria, degradazione, sfruttamento sempre più intenso di enormi settori del mondo), di questa pace per la quale tutti noi ci dichiariamo disposti a lottare, bisogna chiedersi se essa è reale.
Sono passati ventun anni dalla fine dell'ultima guerra mondiale e molte pubblicazioni, in lingue diverse, celebrano l'avvenimento, di cui è simbolo la sconfitta del Giappone. Un clima di apparente ottimismo regna in molti settori degli avversi campi in cui è diviso il mondo.
Ventun anni senza guerre mondiali, in questo tempo di grandi contrapposizioni, di scontri violenti e di trasformazioni repentine, sembrano molti. Ma, senza analizzare i risultati pratici (miseria, degradazione, sfruttamento sempre più intenso di enormi settori del mondo), di questa pace per la quale tutti noi ci dichiariamo disposti a lottare, bisogna chiedersi se essa è reale.
14 agosto 2015
La realtà e i sogni
“Scrivere è un modo di essere utile se si considera che la nostra umanità rassegnata deve essere educata di più ed in maniera migliore davanti all’incredibile ignoranza che c’avvolge tutti, ad eccezione dei ricercatori che cercano nelle scienze una risposta soddisfacente. È una parola che implica in poche lettere il suo contenuto infinito.
Fidel Castro Ruiz
Granma
Fidel Castro Ruiz
Granma
Tutti nella nostra gioventù abbiamo sentito parlare di Einstein qualche volta e, specialmente, dopo l’esplosione delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki che ha terminato la guerra crudele scatenata tra Giappone e gli Stati Uniti. Quando quelle bombe furono lanciate, dopo la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti al Giappone per l’attacco alla base militare di Pearl Harbor, l’impero giapponese era già vinto. Gli Stati Uniti, il paese il cui territorio ed industrie rimasero fuori dalla guerra, è diventato il paese più ricco e meglio armato della Terra, di fronte ad un mondo rovinato, strapieno di morti, feriti ed affamati.
10 agosto 2014
L'OLOCAUSTO PALESTINESE A GAZA
“Di nuovo chiedo a Granma di non usare lo spazio della prima
pagina per queste righe, relativamente brevi, sul genocidio che si sta
commettendo coi palestinesi.
Le scrivo velocemente solo per lasciare costanza su quello che si deve meditare profondamente.
Penso che una nuova e ripugnante forma di fascismo sta sorgendo con una forza considerabile in questo momento della storia umana, nel quale si sforzano per la propria sopravvivenza più di sette mila milioni di abitanti. Nessuna di queste circostanze è relazionata con la creazione dell’impero romano circa 2400 anni fa o con l’impero nordamericano che in questa regione del mondo, appena 200 anni fa, è stato descritto da Simon Bolivar quando ha esclamato che: “…gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza a piagare l’America di miserie in nome della Libertà”.
L’Inghilterra è stata la prima reale potenza coloniale che ha utilizzato i suoi domini su gran parte dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’Australia, dell’America Settentrionale, e molte delle isole delle Antille, nella prima metà del XX secolo.
Non parlerò in questa occasione delle guerre e dei crimini commessi dall’impero degli Stati Uniti durante più di cento anni, bensì solo ricordare quello che ha voluto fare con Cuba, quello che ha fatto con molti altri paesi nel mondo e solo è servito per provare che “un’idea giusta dal fondo di una grotta può vincere un esercito”.
Le scrivo velocemente solo per lasciare costanza su quello che si deve meditare profondamente.
Penso che una nuova e ripugnante forma di fascismo sta sorgendo con una forza considerabile in questo momento della storia umana, nel quale si sforzano per la propria sopravvivenza più di sette mila milioni di abitanti. Nessuna di queste circostanze è relazionata con la creazione dell’impero romano circa 2400 anni fa o con l’impero nordamericano che in questa regione del mondo, appena 200 anni fa, è stato descritto da Simon Bolivar quando ha esclamato che: “…gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza a piagare l’America di miserie in nome della Libertà”.
L’Inghilterra è stata la prima reale potenza coloniale che ha utilizzato i suoi domini su gran parte dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’Australia, dell’America Settentrionale, e molte delle isole delle Antille, nella prima metà del XX secolo.
Non parlerò in questa occasione delle guerre e dei crimini commessi dall’impero degli Stati Uniti durante più di cento anni, bensì solo ricordare quello che ha voluto fare con Cuba, quello che ha fatto con molti altri paesi nel mondo e solo è servito per provare che “un’idea giusta dal fondo di una grotta può vincere un esercito”.
Iscriviti a:
Post (Atom)