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1 marzo 2020
Coronavirus e autonomia regionale
Walter Ricciardi del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) su Il Fatto Quotidiano di oggi: «Bisogna ricondurre [la sanità] all'unitarietà nazionale, adesso lo Stato provvede solo a programmazione, livelli essenziali e finanziamento, mentre organizzazione e gestione che sono in mano alle Regioni, contrariamente ad altri paesi dove c'è una unica linea di comando e non è un caso se hanno meno casi rispetto a noi».
Insomma, secondo uno dei massimi esperti dell'OMS la frammentarietà del nostro sistema sanitario nazionale (SSN) - la cui gestione è ormai da tempo in mano alle Regioni e non più allo Stato centrale - rappresenta un ostacolo fondamentale alla gestione di crisi di portata nazionale come quella che stiamo vivendo in questi giorni, che richiedono ovviamente un alto livello di coordinamento.
31 luglio 2019
Brasile: Viviamo in una democrazia o sotto un Ordine nuovo in costruzione?
Con le elezioni del 2018, il Brasile ha superato il colpo di stato del 2016 o è entrato in una sorta di dittatura "costituzionale"?
Questa non è una domanda retorica, intesa semplicemente a suscitare riflessioni sulla situazione del Paese. È necessaria una risposta corretta per definire le possibili vie d'uscita dalla terribile realtà che stiamo vivendo. Per fare ciò, bisogna prima chiarire i concetti, ovvero che cos'è un "colpo di stato" e che cos'è una "dittatura" - o "regime autoritario".
Un "colpo di stato politico" è una frattura improvvisa all'interno di un processo istituzionale, di solito da forze impopolari, che quindi non hanno il diritto di intervenire nell'ordine sociale. Il "colpo di stato", che può essere "civile", è generalmente sostenuto da forze militari. Ma il più delle volte si tratta di un colpo di stato militare, espressione di settori del capitale nazionale o internazionale.
Questa non è una domanda retorica, intesa semplicemente a suscitare riflessioni sulla situazione del Paese. È necessaria una risposta corretta per definire le possibili vie d'uscita dalla terribile realtà che stiamo vivendo. Per fare ciò, bisogna prima chiarire i concetti, ovvero che cos'è un "colpo di stato" e che cos'è una "dittatura" - o "regime autoritario".
Un "colpo di stato politico" è una frattura improvvisa all'interno di un processo istituzionale, di solito da forze impopolari, che quindi non hanno il diritto di intervenire nell'ordine sociale. Il "colpo di stato", che può essere "civile", è generalmente sostenuto da forze militari. Ma il più delle volte si tratta di un colpo di stato militare, espressione di settori del capitale nazionale o internazionale.
7 aprile 2019
Sovranità = Democrazia = Libertà: Una lunga guerra in seno all'U€
La sovranità, a seguito di centocinquant’anni di lotte, coincide con la democrazia, e la democrazia è la libertà di un popolo che possa decidere di sé. Quindi io ritengo che l’imperativo morale cui dovremmo attenerci è considerarci solidali come popolo nella ricerca della nostra sovranità, intesa come dignità sociale degli italiani in quanto tali.
31 gennaio 2019
“Non è una crisi economica, è una guerra”Moneta Positiva porta la sua battaglia al Senato
Moneta Positiva al Senato con il convegno “Spread, banche e sicurezza nazionale nel contesto europeo”. Presenti i senatori 5 Stelle Ricciardi e Turco: “Ci impegneremo in Parlamento”.
Può l’Italia uscire dal giogo dei mercati finanziari e dello spread? Mentre sono ancora forti gli echi del braccio di ferro tra il governo gialloverde e la Commissione Europea in merito alla legge di Bilancio, Moneta Positiva torna a ribadire come il nostro paese abbia tutti i mezzi per recuperare quella sovranità che ora sembra perduta.
Adesso però l’associazione presieduta da Fabio Conditi non sembrerebbe essere più sola in questa battaglia. Moneta Positiva infatti è stata ospite al Senato in occasione del convegno “Spread, banche e sicurezza nazionale nel contesto europeo”, alla presenza anche dei senatori del Movimento 5 Stelle Sabrina Ricciardi e Mario Turco.
Adesso però l’associazione presieduta da Fabio Conditi non sembrerebbe essere più sola in questa battaglia. Moneta Positiva infatti è stata ospite al Senato in occasione del convegno “Spread, banche e sicurezza nazionale nel contesto europeo”, alla presenza anche dei senatori del Movimento 5 Stelle Sabrina Ricciardi e Mario Turco.
10 dicembre 2018
L'alba di una nuova moneta per l'Italia
L’Italia è ancora totalmente immersa nella “Grande Recessione”, la crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti e allargatasi a macchia d’olio in tutto il mondo. Le Istituzioni che al tempo non sono riuscite a proteggerci continuano a proporre un’unica soluzione, indispensabile a loro dire, per evitare nuovi tracolli: la riduzione del Debito Pubblico, ovvero austerità, rigore nei conti pubblici, tagli alla Spesa dello Stato che poi vuol dire meno soldi e meno investimenti per la Sanità, l’Istruzione, i servizi, la manutenzione del territorio, tutte cose che rendono degna e soddisfacente la vita dei cittadini.
17 aprile 2018
Portare l’Italia fuori dal sistema di guerra finchè siamo in tempo
L’attacco missilistico condotto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia contro la Repubblica Araba Siriana, Stato sovrano membro delle Nazioni Unite, viola ogni più elementare norma del diritto internazionale.
È un crimine di guerra compiuto dagli aggressori in base a un’accusa, rivolta al Governo siriano, rivelatasi falsa. Vi sono prove inconfutabili che l’attacco chimico a Duma è stato una messa in scena organizzata dai servizi segreti occidentali. Non a caso Stati uniti, Gran Bretagna a Francia hanno lanciato i missili contro la Siria nel momento in cui stavano arrivando gli ispettori Onu.
L’Italia, anche se non ha direttamente partecipato all’aggressione come invece ha fatto nel 2011 contro la Libia, ne condivide la responsabilità. L’operazione bellica è stata diretta e supportata dai comandi e dalle basi Usa/Nato in Italia.
L’Italia, anche se non ha direttamente partecipato all’aggressione come invece ha fatto nel 2011 contro la Libia, ne condivide la responsabilità. L’operazione bellica è stata diretta e supportata dai comandi e dalle basi Usa/Nato in Italia.
15 marzo 2018
L’americanizzazione della $alute
Enti e associazioni lanciano l'allarme per una sanità nazionale sempre più al collasso. Ecco i motivi – privati – di una scelta – pubblica – scellerata.
Ma vediamo qualche dato. Secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale già nei prossimi 5 anni 14 milioni di cittadini potrebbero rimanere senza medico di famiglia. Motivo? Andranno in pensione più di 45mila dottori del Servizio sanitario nazionale (SSN) senza che sia stata definita una politica di assunzioni per controbilanciare il “buco”.
"Ci siamo illusi che la gente si rassegnasse a un welfare smontato a piccole dosi, un ticket in più, un asilo in meno, una coda più lunga… Ma alla fine la mancanza di tutele nel bisogno scatena un fortissimo senso di ingiustizia e paura che porta verso forze capaci di predicare un generico cambiamento radicale».Così Romano Prodi rispondeva quasi un anno fa in un’intervista su Repubblica. Un’indiretta ammissione di colpa di una classe politica che, per scelte thatcheriane, ha tagliato e continua a tagliare i fondi di un servizio essenziale come quello sanitario, che oggi sta trasformandosi sempre più in privato.
Ma vediamo qualche dato. Secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale già nei prossimi 5 anni 14 milioni di cittadini potrebbero rimanere senza medico di famiglia. Motivo? Andranno in pensione più di 45mila dottori del Servizio sanitario nazionale (SSN) senza che sia stata definita una politica di assunzioni per controbilanciare il “buco”.
27 dicembre 2017
La storia ha già dato un giudizio negativo di questo Re!
I membri e i discendenti di Casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive.
Agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale.
I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli.Il primo ed il secondo comma sono stati aboliti dalla legge costituzionale del 23 ottobre 2002. Il tutto fatto senza aver sollevato allora particolari dimostrazioni di protesta, neppure dell'ANPI. Ora ci ritroviamo sia i discendenti sabaudi che appaiono in troppe trasmissioni televisive, e lasciamo perdere ogni commento alle performances di Emanuele Filiberto, sia alla presenza di un re in pectore che molti anni fa ha sparato con un fucile verso una barca attraccata vicino alla sua, nel mare tra Sardegna e Corsica, uccidendo un giovane tedesco. Omicidio che il re senza trono non ha praticamente pagato dato che è stato condannato ad una pena ridicola, sei mesi, per porto abusivo d'armi.
28 settembre 2017
Spagna: la polizia catalana rifiuta la presa di Madrid, si impegna a “resistere”
Sabato, la Spagna si è trovata sull’orlo di una crisi di sovranità, dopo che la “regione ribelle” della Catalogna ha rifiutato di dare maggior controllo al governo centrale, sfidando le autorità di Madrid che stanno tentando di sopprimere il referendum sull’indipendenza dell’1 ottobre.
Mentre le tensioni salgono in vista di quella data e dopo che Madrid ha inviato navi cargo pieni di poliziotti militari, peraltro respinti in due porti, sabato la Procura della Repubblica ha detto al capo della polizia catalana Josep Lluis Trapero che i suoi ufficiali devono ora obbedire agli ordini di un coordinatore nominato dal governo.
La polizia catalana, tuttavia, non è d’accordo e, come riferisce Bloomberg , il sindacato SAP – che è quello maggiore tra i 17.000 poliziotti catalani, noti come Mossos d’Esquadra – ha detto che rifiuterà l’ordine, come suggerito dai politici separatisti.
2 luglio 2017
L'ignoranza deve regnare sovrana...E il sovrano deve essere ignorante
"Il PD è il nostro interlocutore privilegiato "-"Non ci interessa allearci al PD"-"Dobbiamo ricostruire un centro sinistra solido e molteplice "-"Mai più con il PD".
Insomma positivamente o negativamente il PD sembra essere stato, sino ad ora, il riferimento di tutta la sinistra in Italia. Tanta fatica, tanti distinguo, tante sollecitazioni, paletti tattici, anatemi, tutto per un Partito che non esiste più. Certo i voti, anche tanti, ne ha ancora, ma che sia un Partito è tutto da dimostrare. Un collante ideologico, di pensiero comune, di riferimento culturale e politico, di orizzonte teorico, non l'ha più. Renzi è riuscito a svuotare questo contenitore di uomini e donne in politica dal di dentro. Ha lasciato sulla scena solo la parte esterna, una carcassa assolutamente vuota di contenuti, così come il suo capo deve essere.
E perciò vincere o perdere alle elezioni amministrative, o di altro tipo - vedi il recente referendum costituzionale - resta un gioco al massacro casuale: un buon nome, un apparentamento riuscito qua si e là no; un caso di corruzione in campo avverso determina il successo nel proprio il contrario.
Insomma positivamente o negativamente il PD sembra essere stato, sino ad ora, il riferimento di tutta la sinistra in Italia. Tanta fatica, tanti distinguo, tante sollecitazioni, paletti tattici, anatemi, tutto per un Partito che non esiste più. Certo i voti, anche tanti, ne ha ancora, ma che sia un Partito è tutto da dimostrare. Un collante ideologico, di pensiero comune, di riferimento culturale e politico, di orizzonte teorico, non l'ha più. Renzi è riuscito a svuotare questo contenitore di uomini e donne in politica dal di dentro. Ha lasciato sulla scena solo la parte esterna, una carcassa assolutamente vuota di contenuti, così come il suo capo deve essere.
E perciò vincere o perdere alle elezioni amministrative, o di altro tipo - vedi il recente referendum costituzionale - resta un gioco al massacro casuale: un buon nome, un apparentamento riuscito qua si e là no; un caso di corruzione in campo avverso determina il successo nel proprio il contrario.
8 giugno 2017
Vaccini: via libera al decreto “rovina bambini” Lorenzin-Glaxo
E’ stato pubblicato questa sera in Gazzetta Ufficiale [GU Serie Generale n.130 del 07-06-2017 , pagg. 5 – 6 e 7] il decreto sull’obbligo vaccinale, fortemente voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sponsorizzato dal Consigliere della Fondazione GSK Guerra Ranieri, firmato questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il provvedimento, che sarà in vigore già da domani 8 giugno 2017, reintroduce l’obbligo di copertura vaccinale per essere iscritti a scuola sin dalla materna.
Dodici le vaccinazioni obbligatorie molte delle quali già figuravano nel calendario vaccinale come “fortemente raccomandate”.
Il provvedimento, che sarà in vigore già da domani 8 giugno 2017, reintroduce l’obbligo di copertura vaccinale per essere iscritti a scuola sin dalla materna.
Dodici le vaccinazioni obbligatorie molte delle quali già figuravano nel calendario vaccinale come “fortemente raccomandate”.
19 febbraio 2017
Il Libro (del golpe) Bianco
Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che consentirà l'implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti, delegando al governo «la revisione del modello operativo delle Forze armate». Revisione, in senso «migliorativo», di quello attuato nelle guerre cui l'Italia ha partecipato dal 1991, violando la propria Costituzione.
Dopo essere passato per 25 anni da un governo all'altro, con la complicità di un parlamento quasi del tutto acconsenziente o inerte che non lo mai discusso in quanto tale, ora sta per diventare legge dello Stato. Un golpe bianco, che sta passando sotto silenzio. Alle Forze armate vengono assegnate quattro missioni, che stravolgono completamente la Costituzione. La difesa della Patria stabilita dall'Art. 52 viene riformulata, nella prima missione, quale difesa degli «interessi vitali del Paese».
Da qui la seconda missione: «contributo alla difesa collettiva dell'Alleanza Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree incidenti sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi vitali o strategici del Paese». Il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, stabilito dall'Articolo 11, viene sostituito nella terza missione dalla «gestione delle crisi al di fuori delle aree di prioritario intervento, al fine di garantire la pace e la legalità internazionale».
Dopo essere passato per 25 anni da un governo all'altro, con la complicità di un parlamento quasi del tutto acconsenziente o inerte che non lo mai discusso in quanto tale, ora sta per diventare legge dello Stato. Un golpe bianco, che sta passando sotto silenzio. Alle Forze armate vengono assegnate quattro missioni, che stravolgono completamente la Costituzione. La difesa della Patria stabilita dall'Art. 52 viene riformulata, nella prima missione, quale difesa degli «interessi vitali del Paese».
Da qui la seconda missione: «contributo alla difesa collettiva dell'Alleanza Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree incidenti sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi vitali o strategici del Paese». Il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, stabilito dall'Articolo 11, viene sostituito nella terza missione dalla «gestione delle crisi al di fuori delle aree di prioritario intervento, al fine di garantire la pace e la legalità internazionale».
19 gennaio 2017
L'Italia si dota della Legge per la guerra
Piuttosto in sordina, il 31 dicembre scorso è entrata in vigore la Legge quadro sulle missioni militari all'estero. La legge era già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale fin dal 1̊ agosto; ma ne era stata rimandata l'attuazione a fine anno, tranne che per la disposizione all'integrazione del Copasir, cioè dell'organismo di controllo sulle attività dei servizi segreti (venuto fuori come problema in occasione delle "missioni coperte" in Libia), anche se valido solo per la legislatura in corso.
L'Italia si è così dotata di una legge organica dello Stato per l'invio di contingenti militari all'estero che dovrebbe azzerare le contraddizioni di incostituzionalità sul ricorso alle azioni militari contro, verso o in altri paesi vincolate al rispetto dell'art.11. Infatti il nostro ordinamento fino ad oggi prevedeva solo la disciplina della "guerra". Ma lo stato di guerra deve essere deliberato dalle Camere, che conferiscono al Governo i poteri necessari (art. 78 Cost.), mentre la dichiarazione di guerra è prerogativa del Presidente della Repubblica (art. 87, 9° comma). ll tutto nei limiti sanciti dall'art. 11 Cost., che vieta la guerra di aggressione e consente l'uso della violenza bellica solo in ipotesi ben determinate (la difesa).
L'Italia si è così dotata di una legge organica dello Stato per l'invio di contingenti militari all'estero che dovrebbe azzerare le contraddizioni di incostituzionalità sul ricorso alle azioni militari contro, verso o in altri paesi vincolate al rispetto dell'art.11. Infatti il nostro ordinamento fino ad oggi prevedeva solo la disciplina della "guerra". Ma lo stato di guerra deve essere deliberato dalle Camere, che conferiscono al Governo i poteri necessari (art. 78 Cost.), mentre la dichiarazione di guerra è prerogativa del Presidente della Repubblica (art. 87, 9° comma). ll tutto nei limiti sanciti dall'art. 11 Cost., che vieta la guerra di aggressione e consente l'uso della violenza bellica solo in ipotesi ben determinate (la difesa).
20 dicembre 2016
Gentiloni è la reincarnazione di Renzi
La scelta di Gentiloni come Presidente del Consiglio rappresenta la completa prosecuzione del governo Renzi e delle sue politiche, della fedeltà del governo italiano alla UE, alla Nato e agli interessi della Confindustria e della finanza. Una vera e propria reincarnazione di Renzi nel nuovo Presidente del Consiglio, la cui figura è un evidente segnale per "rassicurare" la finanza e le istituzioni internazionali. Si cambia il presidente del consiglio per mascherare l'assoluta continuità delle politiche e degli interessi che sono alla base di esse. Il referendum costituzionale ha evidenziato la volontà dei settori popolari di questo paese di un cambio di passo, di una rottura con le politiche che oggi vengono poste in totale continuità. La risposta è un cambiamento fittizio che servirà solamente a mettere al riparo i risultati delle politiche antipopolari di questi anni.
Le opposizioni presenti in Parlamento non sono realmente alternative agli interessi del grande capitale. Rappresentano solo diversi settori di esso in contrasto tra loro per determinare le rispettive quote di profitto, ma uniti nell'attacco ai diritti dei lavoratori, ai salari, nel peggioramento delle condizioni di vita delle classi popolari.
Le opposizioni presenti in Parlamento non sono realmente alternative agli interessi del grande capitale. Rappresentano solo diversi settori di esso in contrasto tra loro per determinare le rispettive quote di profitto, ma uniti nell'attacco ai diritti dei lavoratori, ai salari, nel peggioramento delle condizioni di vita delle classi popolari.
14 dicembre 2016
Gentiloni, il Presidente del Consiglio che vuole cedere sovranità all’Europa!
Ora è ufficiale: Sergio Mattarella ha scelto Paolo Gentiloni per formare il nuovo governo in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi sconfitto al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Lo stallo, dunque, è superato. Mattarella ha sostenuto con enfasi, al termine delle consultazioni, che l’Italia «ha bisogno di un governo in tempi brevi», giacché vi sono «scadenze e impegni da rispettare, sul piano interno, europeo e internazionale».
E infatti si può ragionevolmente sostenere che il piano europeo è effettivamente impellente: giovedì 15 vi è il Consiglio Europeo. Entro quella data, Mattarella voleva un governo insediato e con pieni poteri. Per non arrivare impreparati all’appuntamento. Ma quali sono, in concreto, le posizioni di Gentiloni? Quale la sua visione? E come arriverà all’imperdibile appuntamento? Può forse giovarci per un chiarimento delle idee ciò che lo stesso Gentiloni scriveva in un tweet dal suo profilo il 2 agosto 2012: «Dobbiamo cedere sovranità a un’Europa unita e democratica».
13 dicembre 2016
Uno spettacolo indegno dopo l’urlo del NO
Il «nuovo» governo. Il responso referendario e il suo «valore costituente»
Lo spettacolo è francamente inguardabile, a una settimana dal voto che ha travolto Matteo Renzi e il suo governo. Intendo lo spettacolo pubblico, recitato «in alto» dall’intero establishment.
Il modo con cui nasce il governo Gentiloni, le procedure del suo incarico (con le cosiddette consultazioni parallele tra il Colle e Palazzo Chigi, cose mai viste!). E poi la sua composizione (fotocopia)
Il modo con cui nasce il governo Gentiloni, le procedure del suo incarico (con le cosiddette consultazioni parallele tra il Colle e Palazzo Chigi, cose mai viste!). E poi la sua composizione (fotocopia)
Sono un insulto al voto degli italiani, al principio di realtà, alla stessa Costituzione miracolosamente salvata il 4 dicembre: al suo articolo 1 naturalmente, e al meno noto articolo 54 (che impone, per le funzioni pubbliche «il dovere di adempierle con disciplina ed onore», cioè accettando i verdetti popolari e rispettando verità e parola data). Che a Palazzo Chigi sieda un «uomo di Renzi», che il governo Renzi succeda a se stesso nella maggior parte dei suoi membri, soprattutto che Matteo Renzi continui a detenerne la golden share mantenendo la segreteria del Partito e di lì accanendosi a inquinare la vita politica, dopo aver dichiarato che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato da tutto, è un danno d’immagine devastante non solo per lui e il suo partito, ma per l’intero Paese.
5 dicembre 2016
Referendum: L'Italia s'è desta e dice NO al Colpo di Stato
Ha vinto la Costituzione. Ha perso il plebiscito.
Ha vinto il popolo. Ha perso il populismo cinico.
Ha vinto la sovranità del popolo. Ha perso il dogma per cui non ci sarebbe alternativa.
Ha vinto la voglia di continuare a contare. Di continuare a votare. Ha perso chi voleva prendersi una delega in bianco.
Ha vinto la partecipazione, il bisogno di una buona politica. Ha perso la retorica dell’antipolitica brandita dal governo.
Ha vinto un’idea di comunità. Ha perso il narcisismo del capo.
Ha vinto la mobilitazione dal basso, senza mezzi e senza padrini. Ha perso chi ha messo le mani sull’informazione, chi ha abusato delle istituzioni senza alcun ritegno.
Ha vinto il popolo. Ha perso il populismo cinico.
Ha vinto la sovranità del popolo. Ha perso il dogma per cui non ci sarebbe alternativa.
Ha vinto la voglia di continuare a contare. Di continuare a votare. Ha perso chi voleva prendersi una delega in bianco.
Ha vinto la partecipazione, il bisogno di una buona politica. Ha perso la retorica dell’antipolitica brandita dal governo.
Ha vinto un’idea di comunità. Ha perso il narcisismo del capo.
Ha vinto la mobilitazione dal basso, senza mezzi e senza padrini. Ha perso chi ha messo le mani sull’informazione, chi ha abusato delle istituzioni senza alcun ritegno.
2 dicembre 2016
“La riforma? Un pasticcio pazzesco e illeggibile”
Paolo Prodi |
Ecco le ragioni del No del professor Paolo Prodi, tra i massimi storici italiani dell’età moderna, docente emerito all’Università di Bologna, già rettore dell’ateneo di Trento, tra i fondatori dell’Istituto storico italo- germanico della città trentina e dell’associazione di cultura e politica “Il Mulino”, fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.
Vogliamo ringraziare il professor Prodi che, pur non essendo in piena forma, ci ha generosamente concesso questa intervista.
Professor Prodi cosa pensa della riforma costituzionale sottoposta a referendum?
È un pasticcio pazzesco ed è anche illeggibile. Se pure vogliamo chiamare “riforma” il testo che va a referendum. Possiamo farlo, certo, ben coscienti però che nella storia dell’umanità tante riforme sono andate indietro e non avanti. E questo è proprio uno di quei casi.
Perché ritiene rappresenti una sorta di arretramento nella storia della Repubblica?
29 novembre 2016
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