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25 maggio 2020
USA: La Marina mostra il test di una nuova arma laser ad alta energia che distrugge un drone
La Marina degli Stati Uniti ha sviluppato armi laser ad alta energia negli ultimi anni e proprio questa settimana ha annunciato il successo del test della loro più potente iterazione di questa tecnologia fino ad oggi. Venerdì, la flotta della Marina Militare del Pacifico ha rilasciato una dichiarazione in cui annunciava che una nuova arma laser ha distrutto un drone durante i recenti test in diretta.
Il comunicato stampa è stato accompagnato da foto e video che mostrano i test in cui il drone è stato distrutto.
Il comunicato stampa è stato accompagnato da foto e video che mostrano i test in cui il drone è stato distrutto.
23 aprile 2020
Guerra e controllo: La militarizzazione della Sicilia
Sono state registrate importanti novità relativamente al processo di militarizzazione e riarmo a cui è stata sottoposta la Sicilia dopo le guerre USA e NATO in Iraq e Afghanistan o quella contro la Libia di Gheddafi nel 2011.
Si tratta in buona parte di elementi mai discussi a livello politico, né tantomeno analizzate a livello istituzionale da parte del Parlamento italiano o dalla stessa Assemblea regionale siciliana, che però hanno avuto la conseguenza di esporre la nostra Isola ad una pressione bellica di dimensioni globali, considerando anche la portata e le capacità distruttive degli attori in campo. Nonostante la pericolosità e la drammaticità dei processi in atto, quanto sta accadendo in Sicilia è volutamente ignorato dai media e, di conseguenza, del tutto sconosciuto a buona parte della popolazione. Una cosa è fare infatti da piattaforma per proiettare la guerra in Iraq o in Afghanistan, sapendo di rischiare poco o nulla; altro è quando i droni USA “Global Hawk” stanziati nella base di Sigonella, con funzioni di sorveglianza e intelligence, operano quotidianamente alla frontiera tra l’Ucraina e la Russia in autentiche provocazioni delle forze armate di Mosca, fornendo magari dati sensibili ai militari ucraini e alle organizzazioni paramilitari alleate.
18 aprile 2020
CNN (1985): "Armi EMF utilizzate per il controllo della mente"
I campi elettromagnetici come è noto includono 5G, Bluetooth, radiazioni del telefono cellulare, WiFi. È stato riferito che alcuni lavoratori dell'ambasciata americana in Cina e a Cuba sono stati attaccati con armi a microonde e hanno subito lesioni cerebrali a causa di questo evento.
La ricerca ha determinato che l'esposizione a TUTTE le fonti di radiazioni a microonde - tra cui 5G, Bluetooth, radiazioni dei telefoni cellulari e WiFi - può rompere la barriera emato-encefalica, causare perdite e uccidere le cellule cerebrali (vedi 1, 2) così come può causare diversi sintomi indesiderati e problemi di salute (vedi 1, 2, 3) ed aumentare il rischio di cancro (vedi 1, 2).
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La ricerca ha determinato che l'esposizione a TUTTE le fonti di radiazioni a microonde - tra cui 5G, Bluetooth, radiazioni dei telefoni cellulari e WiFi - può rompere la barriera emato-encefalica, causare perdite e uccidere le cellule cerebrali (vedi 1, 2) così come può causare diversi sintomi indesiderati e problemi di salute (vedi 1, 2, 3) ed aumentare il rischio di cancro (vedi 1, 2).
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5 marzo 2020
Stati Uniti: Il Pentagono ha simulato una guerra nucleare con la Russia
"Ci hanno appena attaccato con una testata nucleare a bassa potenza e nel corso degli esercizi abbiamo simulato la risposta con un'arma nucleare", afferma un anonimo funzionario del Pentagono in un articolo pubblicato sulla rivista National Defense.
È abbastanza comune per il Pentagono condurre falsi attacchi per adeguare quella che potrebbe essere la sua risposta ufficiale, come afferma l'articolo di National Defense, tuttavia è molto raro che ciò sia reso pubblico attraverso una rivista.
Il portale Defense One, specializzato anche in affari militari e di difesa, ha confermato l'esercizio e ha assicurato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mike Esper, vi ha partecipato personalmente.
È abbastanza comune per il Pentagono condurre falsi attacchi per adeguare quella che potrebbe essere la sua risposta ufficiale, come afferma l'articolo di National Defense, tuttavia è molto raro che ciò sia reso pubblico attraverso una rivista.
Il portale Defense One, specializzato anche in affari militari e di difesa, ha confermato l'esercizio e ha assicurato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Mike Esper, vi ha partecipato personalmente.
10 novembre 2019
L'ultima guerra d'Israele: scenario apocalittico
Nel mio libro del 2011, The Wandering Who (L'errante chi? Un'inquietante introspezione nella psicologia ebraica), ho sviluppato il possibile scenario disastroso in cui Israele è il nucleo di un'escalation globale sulle capacità nucleari emergenti dell'Iran. Ho concluso che la sindrome da stress pre-traumatico di Israele (Pre-TSD) sarebbe stato al centro di tale sviluppo. "Lo stato ebraico e il discorso ebraico in generale sono completamente estranei alla nozione di temporalità. Israele è cieco alle conseguenze delle sue azioni, pensa solo alle sue azioni in termini di pragmatismo a breve termine. Al posto della temporalità, Israele pensa in termini di un presente prolungato".
10 ottobre 2019
L'Iran, Israele e il destino
Sebbene il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia lottando per formare un nuovo governo e stia cercando valorosamente di evitare la prigione, è riuscito a trovare il tempo per impegnarsi a spendere molti più sicli. Alla fine, Netanyahu si è reso conto che Israele è in ritardo rispetto all'Iran nella corsa agli armamenti. Ieri Netanyahu ha annunciato che Israele deve aumentare le sue spese per la difesa di "diversi miliardi immediatamente e poi diversi miliardi ogni anno" per contrastare la minaccia dell'Iran che "si è intensificata nelle ultime settimane".
1 ottobre 2019
La guerra contro il mondo: le macchine militari industriali sono una parte dell'emergenza climatica più grande di quanto si possa pensare
Più di un secolo prima di arrivare sull'orlo della catastrofe ecologica, Rabindranath Tagore aveva avuto l'intuizione. Tagore, scrittore e riformatore culturale indiano vissuto durante il periodo del colonialismo britannico, è stato uno degli ultimi di una generazione capace di esaminare il mondo industrializzato dall'esterno. E' autore di uno dei primi e più eloquenti avvertimenti contro la precarietà di un mondo basato, come il nostro attuale, sui due pilastri del consumo industriale e della guerra. Durante un viaggio per mare in Giappone nel 1916, fu testimone di un evento che all'epoca era inconcepibile e che oggi ci sembra quasi banale: una fuoriuscita di petrolio. A suo avviso, questa era un'immagine scioccante di una Terra devastata dalla ricerca incontrollata del potere che era diventata l'ossessione di questa parte dell'umanità ora galvanizzata dalle tecnologie prodotte dalla scienza moderna.
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10 marzo 2019
I droni AGS della NATO a Sigonella. Comuni ambizioni di guerra
Al via a Sigonella le operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS – Allied Ground Surveillance – il progetto più ambizioso e costoso della sempreverde alleanza di guerra. Assicurata alla NATO una considerevole flessibilità nell’utilizzazione delle sue capacità di sorveglianza in modo che essa possa essere commisurata ai bisogni di ogni emergenza. Sessanta milioni di euro alla Astaldi S.p.A. per la costruzione a Sigonella di 14 edifici per alloggi e uffici per 800 miltari e gli hangar di rimessaggio-attrezzaggio degli aeromobili senza pilota, finanziata dai 29 paesi membri dell’Alleanza Atlantica.
Malam herbam non perit. “L’erba cattiva non muore mai” e così la NATO, il prossimo 4 aprile, compierà il suo settantesimo compleanno e, ci puoi scommettere, a festeggiare l’evento si ritroveranno insieme politici e militari per annunciare l’avvio a Sigonella delle operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS, il progetto più ambizioso e costoso della sempreverde alleanza di guerra.
6 febbraio 2019
La fine del Trattato INF: una vittoria della Russia, una Waterloo per l’America
Il 1° marzo 2018 il mondo aveva avuto notizia dei nuovi sistemi d’arma della Russia basati, a quanto si dice, su nuovi principi della fisica. Rivolgendosi all’Assemblea Federale, Putin aveva spiegato come si era arrivati alla loro realizzazione: nel 2002 gli Stati Uniti si erano ritirati dal Trattato Missilistico Anti-Balistico. All’epoca, i Russi avevano dichiarato che sarebbero stati costretti a reagire e, in sostanza, si erano sentiti rispondere: “fate un po’ come vi pare.”
E così hanno fatto, hanno sviluppato armi che nessun sistema anti-missile balistico potrà mai sperare di fermare. Di queste nuove armi russe una è già in servizio operativo (Kinzhal), un’altra è pronta per la produzione di massa (Avangard) e molte sono attualmente in fase di sperimentazione (Poseidon, Burevestnik, Peresvet, Sarmat). Le loro caratteristiche, in breve, sono le seguenti:
28 novembre 2018
Organizzazioni umanitarie chiedono agli Stati Uniti di fermare il sostegno ai sauditi nello Yemen
Cinque importanti organizzazioni umanitarie internazionali stanno spingono affinché il governo degli Stati Uniti fermi il sostegno militare all'Arabia Saudita e alla coalizione che conduce la devastante guerra contro lo Yemen.
Solo fermando il sostegno militare degli USA all'Arabia Saudita nella sua aggressione allo Yemen, si potrebbero salverebbe milioni di vite, sostengono l'International Rescue Committee, Oxfam America, CARE US, Save the Children e il Norwegian Refugee Council.
Le organizzazioni avvertono che 14 milioni di persone sono a rischio di morire di fame se gli attacchi continueranno come al solito. Questa cifra è supportata dal Programma Alimentare delle Nazioni Unite.
Solo fermando il sostegno militare degli USA all'Arabia Saudita nella sua aggressione allo Yemen, si potrebbero salverebbe milioni di vite, sostengono l'International Rescue Committee, Oxfam America, CARE US, Save the Children e il Norwegian Refugee Council.
Le organizzazioni avvertono che 14 milioni di persone sono a rischio di morire di fame se gli attacchi continueranno come al solito. Questa cifra è supportata dal Programma Alimentare delle Nazioni Unite.
21 novembre 2018
Incendi in California: Automobili fuse e alberi ancora verdi (2018)
Come successe l'anno scorso per i gravi incendi in California di ottobre 2017, di cui avevamo parlato qui, e qui, anche questa volta ci sono testimonianze fotografiche tanto inquietanti quanto strane, rispetto alle normali leggi della fisica e della chimica. Incendi disastrosi e imponenti che sciolgono il metallo delle auto che cola sull'asfalto, ma che lascia intatti alberi a distanza di un metro.
Impossibile non porsi delle domande...
Le foto di seguito richiedono una spiegazione logica e pongono domande ovvie.
La ghisa, materiale dei cerchioni delle auto fonde ad una temperatura di 1150- 1350 °C, di certo non è una temperatura che è possibile raggiungere all'aperto, ma solo in forni appositi. Una dimostrazione è il terribile incendio (catastrofe casuale e non causale come queste) del 1999 nel tunnel del Monte Bianco; in quelle circostanze a causa del tunnel che fungeva da forno, le temperature arrivarono a sciogliere la ghisa dei cerchi delle auto, non essendo all'aperto.
In California come è stato possibile?
E se è stato possibile arrivare a 1330 °C all'aperto, come ha fatto il legno a un metro di distanza a non bruciare?
Le foto di seguito richiedono una spiegazione logica e pongono domande ovvie.
La ghisa, materiale dei cerchioni delle auto fonde ad una temperatura di 1150- 1350 °C, di certo non è una temperatura che è possibile raggiungere all'aperto, ma solo in forni appositi. Una dimostrazione è il terribile incendio (catastrofe casuale e non causale come queste) del 1999 nel tunnel del Monte Bianco; in quelle circostanze a causa del tunnel che fungeva da forno, le temperature arrivarono a sciogliere la ghisa dei cerchi delle auto, non essendo all'aperto.
In California come è stato possibile?
E se è stato possibile arrivare a 1330 °C all'aperto, come ha fatto il legno a un metro di distanza a non bruciare?
8 novembre 2018
Generazione 5G: controllo globale e cancro serviti caldi
Sarà una delle rivoluzioni tecnologiche più imponenti del nostro tempo e avrà effetti e ripercussioni sulla vita e sulla salute di miliardi di persone.
Mi riferisco al “5G”: la nuovissima generazione di trasmissioni dati, che permetterà di connettere ad altissima velocità miliardi di dispositivi che oggi sono semplici elettrodomestici “passivi”.
A breve gli oggetti dentro e fuori casa si trasformeranno in “esseri attivi”:
Mi riferisco al “5G”: la nuovissima generazione di trasmissioni dati, che permetterà di connettere ad altissima velocità miliardi di dispositivi che oggi sono semplici elettrodomestici “passivi”.
A breve gli oggetti dentro e fuori casa si trasformeranno in “esseri attivi”:
frigoriferi, tivù, radio, forni, perfino abiti e qualsiasi oggetto elettronico o meno. Secondo le previsioni, oltre 20 miliardi di dispositivi saranno interconnessi con la Rete entro il 2020. Attualmente sarebbero “solo” più o meno 6 miliardi. La connessione di quinta generazione renderà possibile lo sviluppo della telemedicina, dell’auto a guida autonoma e delle cosiddette città intelligenti, dove tutto è costantemente tenuto sotto controllo elettronico.
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8 ottobre 2018
Tutti i droni di Sigonella
La Sicilia è sempre più trampolino di lancio di pericolose operazioni militari. I droni sono i nuovi strumenti di guerra e Sigonella è la loro capitale mondiale.
Oltre 550 attacchi con missili a guida laser e Gps; centinaia di omicidi extragiudiziali di presunti "combattenti Isis"; top secret il numero delle "vittime collaterali", donne, bambini, anziani rei di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Questo il bilancio ufficiale delle operazioni in Libia condotte dal 2011 dalle forze armate USA con l'utilizzo dei droni killer, i famigerati MQ-9 "Reaper" (letteralmente macchina falciatrice), buona parte dei quali decollati dalla base aerea siciliana di Sigonella, ormai nota in ambito militare come la "capitale mondiale dei droni".
Oltre 550 attacchi con missili a guida laser e Gps; centinaia di omicidi extragiudiziali di presunti "combattenti Isis"; top secret il numero delle "vittime collaterali", donne, bambini, anziani rei di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Questo il bilancio ufficiale delle operazioni in Libia condotte dal 2011 dalle forze armate USA con l'utilizzo dei droni killer, i famigerati MQ-9 "Reaper" (letteralmente macchina falciatrice), buona parte dei quali decollati dalla base aerea siciliana di Sigonella, ormai nota in ambito militare come la "capitale mondiale dei droni".
19 luglio 2018
"Etica Artificiale"
Nel 2017, il gigante di Internet Google ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense per fornire un'intelligenza artificiale ai suoi droni militari. Per anni, l'uso di tali droni è stato criticato e denunciato per i suoi devastanti effetti collaterali, sia in termini di morti non programmati che di effetti psicologici, culturali e ideologici a lungo termine. Di conseguenza, diversi tecnici all'avanguardia, come l'ingegnere Jeff Dean, avevano firmato una protesta contro l'uso di armi autonome con intelligenza artificiale. Dodici di loro si sono dimessi dalle loro posizioni.
Il 1° giugno 2018, Diane Greene ha annunciato che Google non rinnoverà il contratto con il governo degli Stati Uniti. D'altra parte, sono stati firmati i principi di lavoro, alcuni dei quali menzionano "benefici sociali" o "sicurezza" come una delle loro basi etiche.
Il 1° giugno 2018, Diane Greene ha annunciato che Google non rinnoverà il contratto con il governo degli Stati Uniti. D'altra parte, sono stati firmati i principi di lavoro, alcuni dei quali menzionano "benefici sociali" o "sicurezza" come una delle loro basi etiche.
20 giugno 2018
Gli USA continueranno a proteggere l'arsenale nucleare israeliano
Come tre dei suoi predecessori anche l'attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un patto segreto per proteggere l'arsenale nucleare di Israele.
Un'inchiesta del quotidiano nordamericano 'The New Yorker' ha rivelato, lunedì scorso, come gli Stati Uniti si siano impegnati a proteggere l'arsenale nucleare israeliano. Trump, si legge, è il quarto presidente a firmare una lettera segreta in cui si impegna a non fare pressioni su Israele per abbandonare il suo arsenale nucleare in cambio il regime di Tel Aviv non deve testarlo o minacciare di usarlo.
Israele, che non ha firmato il Trattato di non proliferazione (TNP), smentisce il suo programma di armi nucleari al mondo sotto la sua politica di "ambiguità nucleare", con il silenzio del suo alleato, gli Stati Uniti. Gli esperti stimano che Israele abbia un arsenale di centinaia di armi nucleari.
25 maggio 2018
Ehsan Ullah Khan: "Mi addolora che qui la società non reagisce contro la schiavitù"
Ehsan Ullah Khan,
alle spalle la foto
di Iqbal Masih
|
Ehsan Ullah Khan gira la testa per ascoltare con l'unico orecchio che gli è rimasto dopo le torture che ha sofferto nei suoi 12 soggiorni nelle carceri in Pakistan, suo paese natale, a cui è stato negato l'accesso dal 2001. Ma l'udito non è l'unica cosa che ha perso durante tutta una vita lottando contro la schiavitù, in particolare quella di bambini e bambine. In passato, i suoi nemici tentarono di assassinarlo e portarono via le vite dei suoi compagni di lotta, tra cui Iqbal Masih, il bambino schiavo che aiutò a liberare nel 1992 e che divenne il simbolo mondiale della lotta contro la schiavitù. Nonostante tutto questo, questo attivista pakistano continua a predicare la nonviolenza. "La mia convinzione è forte e credo che la tortura porta tortura. Se torturi oggi, la stai seminando per il futuro", dice.
8 maggio 2018
B61-12, il nuovo pacco bomba nucleare dagli Usa pronto per arrivare in Italia
Non c’è che un modo per evitarlo: chiedere agli Usa, in base al Trattato di non-proliferazione, di rimuovere qualsiasi arma nucleare dal nostro territorio
La nuova bomba nucleare B61-12 – che gli Usa si preparano a inviare in Italia, Germania, Belgio, Olanda e probabilmente in altri paesi europei – è ormai in fase finale di realizzazione.
Lo ha annunciato il generale Jack Weinstein, vice-capo di stato maggiore della U.S. Air Force, responsabile delle operazioni nucleari, intervenendo il 1° maggio a un simposio della Air Force Association a Washington di fronte a uno scelto uditorio di alti ufficiali e rappresentanti dell’industria bellica. «Il programma sta andando estremamente bene», ha sottolineato con soddisfazione il generale, specificando che «abbiamo già effettuato 26 test di ingegneristica, sviluppo e volo guidato della B61-12».
15 aprile 2018
L’ipocrisia delle armi chimiche
L’ipocrisia di tutto ciò. Queste ignobili intenzioni. La noncuranza. Le vergognose bugie e scuse.
Non sto parlando del presidente USA dai tweet affrettati e impulsivi e dei suoi desideri di scappare dai raid della polizia sull’ufficio del suo avvocato -ovviamente c’è una connessione con la Russia.
E non sto parlando del suo ultimo scandalo. E’ possibile che in questo momento la vita con Melania non stia andando a gonfie vele. Meglio parlare di questo che sedersi con i generali e gli ex-generali e discutere seriamente di Russia e Siria.
Non sto parlando di Theresa May, che vuole evitare il discorso Brexit attraverso ogni tipo di distrazione possibile: gli attacchi di Salisbury, Douma -anche Trump. Quindi quando la povera signora pensava di aver ottenuto il consenso del Presidente USA, Trump ha telefonato a Macron. Cosa è tutta questa assurdità?
5 aprile 2018
Google ammette di collaborare al programma illegale statunitense di uccisioni con droni
In un altro importante passo nell'integrazione della Silicon Valley nel complesso militare e di intelligence, la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito un software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con droni del governo degli Stati Uniti.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Secondo l'American Civil Liberties Union, "un programma di uccisioni mirate lontano da qualsiasi campo di battaglia, senza accusa né processo, viola la garanzia costituzionale del giusto processo. Inoltre viola la legge internazionale, in base alla quale la forza letale può essere usata al di fuori delle aree del conflitto armato solo come ultima risorsa".
7 marzo 2018
La militarizzazione dell'Unione €uropea mina la pace e la sicurezza
Questo processo di militarizzazione - sebbene faccia parte di una complessa relazione che include la collaborazione e la rivalità tra Stati Uniti e maggiori potenze europee - è confluito e determinato nel quadro della NATO, con l'UE come pilastro europeo di questo blocco politico-militare.
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