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"LA TERRA CI NUTRE LA TECNOLOGIA CI GUIDA: COLTIVIAMO INSIEME IL FUTURO"
14 luglio 2014
BASTA CON LA FED ! ABOLIAMOLA !
Ron Paul, ex membro del Congresso, era un medico. Eppure i suoi
scritti, in mezzo ad un mare di falsità, trattavano di vera economia.
E’ un miracolo che un non-economista scriva di vera scienza economica in
un momento in cui questa scienza è totalmente corrotta dalla
demagogia. E’ diventata ormai una scienza di interventi e disordini
governativi. La cosa che sorprende maggiormente è che alcuni Premi
Nobel siano acerrimi sostenitori delle forze anti-mercato e predichino
la completa distruzione del denaro da parte del governo. In pratica,
secondo quanto scrive Ron Paul, non esiste un’università che insegni la
reale natura del denaro, delle banche e dei mercati. E’ triste vedere
studenti che spendono 60.000 dollari l’anno in università prestigiose
per imparare lo stalinismo anti-mercato. Per
Ron Paul, il denaro è un bene reale, come lo è una macchina, prodotta a
un prezzo reale in termini di lavoro e di capitale, e viene scambiato
con altri beni reali. Un pezzo di carta ha un prezzo pari quasi a zero
in termini di lavoro e di capitale. Non potrà mai diventare denaro. Lo
diventa coercitivamente. Lo Stato ha escluso l’oro, che non può
stampare, a favore della carta, che invece può stampare
illimitatamente. Quindi non c’è limite alle sue spese e al suo
dispotismo. Per
Ron Paul, la carta è il denaro della guerra, notando che Stati Uniti,
che hanno un'infinità di denaro cartaceo, sono diventati i primi
“guerrieri” del mondo e vanno in giro a fare guerre ovunque.
Tra i vari scritti di Paul c’è un ottimo libro “BASTA CON LA FED” (2009)
in cui sostiene che è assolutamente necessario porre fine alla Federal
Reserve. Secondo Paul la Fed è responsabile della destabilizzazione
dell’economia statunitense e di aver causato innumerevoli disastri da
quando è stata creata. Gli Stati Uniti avevano davvero bisogno di
una banca centrale? Per Ron Paul la risposta è decisamente no.
L’economia statunitense era in notevole e rapido sviluppo prima del
1913, con le nuove scoperte nel campo di comunicazioni, automobile,
radio, fotografia, aeronautica, macchinari pesanti, ecc. e questo senza
una banca centrale. Una banca centrale sarebbe stata come una
quinta ruota aggiunta a un carro. Il Tesoro americano aveva già emesso
banconote al posto dell’oro prima del 1913 e quindi non c’era alcuno
bisogno di una banca centrale per agevolare la circolazione del denaro.
Furono dei gruppi finanziari animati da particolari interessi a fare
pressione sul governo per costituire la Fed per ottenere sovvenzioni;
facendola passare per una necessità per l’economia americana, ottennero
questo regalo velenoso.
Secondo
Ron Paul, le crisi finanziarie, tipica caratteristica dei sistemi
bancari a riserve frazionarie, prima del 1913 erano brevi e si
risolvevano da sole. Una profonda crisi finanziaria dell’entità della
Grande Depressione non era mai avvenuta e non sarebbe mai avvenuta se
non fosse stato per la Fed. L’indice azionario non avrebbe mai potuto
triplicarsi dal 1926 al 1929 senza quei bassi tassi di interesse e
quella smisurata liquidità fornita dalla Fed. Il disegno preciso dei
creatori della Fed era proprio quello di poter fornire una liquidità
infinitamente elastica e tutto il denaro di cui avevano bisogno gli
speculatori e i debitori.
Allo stesso modo, il prezzo delle
azioni non avrebbe mai potuto aumentare del 25% l’anno, come accadde
negli anni 2009-2011, senza le iniezioni di denaro da parte della Fed.
I prezzi speculativi sono stati continuamente pompati dalla Fed,
mettendo a disposizione degli speculatori un’incredibile ricchezza reale
gratuita. La Fed ha reso il mercato azionario un casinò: non più uno
strumento di investimenti.
Per
Ron Paul, la Fed avrebbe dovuto terminare nel 1929 con il crollo della
Borsa. Di fronte a quell’immane disastro, i politici del tempo avrebbero
dovuto comprendere che dalla Fed non sarebbe arrivato niente di buono,
o, più in generale, da una banca centrale, una verità compresa molto
tempo prima dalla Francia, che abolì nel 1720 la Banca John Law quando
ci fu un crollo dei titoli; e poi da Thomas Jefferson (1811), Andrew
Jackson (1832), Charles Holt Carroll (1850s) e Amasa Walker (1873). Nel
1933, un gruppo di professori di economia dell’Università di Chicago
elaborò il “Chicago Plan", che sollecitava un sistema bancario a due
corsie: (i) un sistema bancario a riserva intera al 100% che non
emetteva denaro; (ii) un sistema bancario d’investimenti che non
accettava depositi e si concentrava esclusivamente su acquisto e vendita
di azioni e obbligazioni. Questo
piano voleva porre fine alla banca centrale, istituire un sistema
bancario immune da crisi, disoccupazione (tranne in alcuni casi ben
determinati) e inflazione governativa dei mercati azionari. La
convinzione della necessità di metter fine alla banca centrale era
condivisa da Ludwig von Mises, Friedrich Hayek, Murray Rothbard e
Maurice Allais.
Tuttavia, invece di abolire la Fed, i
politici, nel 1934, confiscarono tutto l'oro dei cittadini, aumentando
così il potere della stessa Fed e il dispotismo governativo.
Ron Paul considerò "la creazione della Fed il più tragico errore mai
commesso dal Congresso degli Stati Uniti. Il giorno che fu approvata con
una legge la sua esistenza, moriva la vecchia America e nasceva una
nuova era”. Era stata creata una nuova istituzione che avrebbe causato
nei decenni a venire un’instabilità economica senza precedenti. Più a
lungo ritardiamo una nostra conversione ad una forma di denaro più
solido e all’abolizione del sistema bancario centrale, più a lungo
dureranno le nostre crisi economiche, e maggiormente si estenderà il
potere del governo centrale a scapito delle nostre libertà. La nostra
ricchezza si sta esaurendo, la nostra produttività diminuisce e si
erodono sempre più i nostri diritti e le nostre libertà.
"Abbiamo vissuto quasi un secolo guardando ripetersi questo modello,
avremo pure imparato qualcosa! Se il potere di emettere denaro è nelle
mani del governo e dei cartelli bancari, questo potere loro lo useranno
quando vorranno, invece di fare al momento giusto la cosa giusta.
La
manipolazione dei tassi d’interesse è un atto immorale ed
economicamente deleterio. Il fatto che sia una banca centrale a
stabilire i tassi d’interesse, è una forma di pianificazione economica
accentrata: la determinazione dei prezzi è uno strumento del socialismo
e distrugge la produzione.
L’abbattimento
artificiale dei prezzi orchestrato dalla Fed ha indotto gli
investitori, i risparmiatori, i mutuatari ed i consumatori ad avere
un’errata percezione di quello che stava accadendo. Sono stati commessi
molti errori.
E’ impossibile raggiungere la prosperità con il credito a buon mercato. Se così fosse, nessuno dovrebbe lavorare per vivere."
Ron Paul ha dichiarato che “la Fed dovrebbe essere abolita perché è
un’istituzione immorale, incostituzionale, poco pratica e che
rappresenta interessi particolari; un’istituzione che promuove
un’economia malata e mina le libertà individuali. La sua natura
distruttiva la rende uno strumento di governo dittatoriale. Dalla Fed
non è mai venuto niente di buono. Diluire il valore del dollaro e
aumentare la sua offerta è un circolo vizioso, una tassa malefica che
grava sui meno abbienti e sulla classe media. E’ stata la politica
monetaria della Fed che ci ha condotto al punto in cui oggi siamo. Ci
sono prove a non finire che la colpa è proprio della Fed, e quindi
andrebbe eliminata.”
Ron Paul ritiene che tutte le operazioni
della Fed si basano su un principio immorale. Il trasferimento di
ricchezza è limitato quando le tasse e i prestiti sono gli unici
strumenti che i politici possono utilizzare. La collusione tra politici e
truffatori nella Fed è basata su immoralità, frode e inganno. La
moralità del denaro è legata alla moralità della politica. Il sistema è
moralmente corrotto. Pochi si rendono conto e denunciano questo scandalo
di una ridistribuzione della ricchezza indotta da un governo centrale.
Spinta
dai politici, interessi finanziari e accademici particolari, la Fed ha
scatenato la sua furia massima nel periodo 2009/2014, creando sette
volte la quantità di denaro emessa dal 1913 al 2008.
La povertà
si sta diffondendo e il caos monetario non è mai stato così
pervasivo. E’ in corso un vero e proprio saccheggio: nuovo debito si
accumula in cima a una montagna di vecchio debito già intossicato da
tassi di interesse prossimi allo zero. I vertici della Fed credono che
il loro mandato sia quello di realizzare massima occupazione e
prosperità economica. Non era questo il mandato pensato nel Fed Act del
1913; e non per omissione, ma semplicemente perché negli Stati Uniti,
prima del 1929, non c’era mai stata una disoccupazione di massa.
L'ironia vuole che sia proprio la Fed a causare una disoccupazione di
massa di natura strutturale, mentre è convinta di poter lei stessa
ristabilire la piena occupazione. Non esiste illusione più grande di
questa. La Fed è un intralcio all’occupazione. Se verrà eliminata,
l’occupazione sarà naturalmente ripristinata; intere generazioni hanno
dovuto subire, dal 1913, questo regime anti-costituzionale che ha
abrogato i diritti monetari sanciti dalla Costituzione americana.
Nessun governo di nessun paese dovrebbe salvare questa o quella banca o
società. Un governo giusto non protegge mai un gruppo di interessi
particolari, sino essi sindacali, agricoli, industriali o finanziari. E
più nello specifico, nessuna banca dovrebbe mai essere “salvata” per il
solo fatto che emette debiti “fittizi” che richiedono pagamenti in
capitale reale.
Poniamo il caso che una banca ha una riserva di
100 dollari in oro; nel desiderio di guadagnare interessi e
commissioni, emette prestiti fittizi per 1000 dollari in oro. E’ ovvio
che 100 dollari in oro non possono pagare un importo fittizio di 1000
dollari in oro. Ora, il governo non potrebbe mai salvare la banca con
900 dollari in oro. La banca affonda. Con denaro cartaceo il governo
stampa 900 dollari e salva la banca. Questa è l’essenza di una banca
centrale come istituzione di salvataggio tramite denaro cartaceo. I
lavoratori e i meno abbienti invece dovrebbero subire una perdita reale
di capitale di 900$ per pagare la banca, o i suoi debitori, per un
capitale fittizio che la banca ha emesso con un scarabocchio su un pezzo
di carta.
Il messaggio di Ron Paul non è mai stato capito. I
politici e gli “esperti” monetari non conoscono neanche i principi
fondamentali del denaro. L’ex-presidente della Fed Ben Bernanke sapeva
bene cos’era il dollaro; tuttavia è stato capace di affermare che il
rapporto tra interessi zero, emissione di banconote e piena occupazione è
preciso come la legge di gravità.
Oggi, quest’ ideologia di
abolizione della disoccupazione e ripristino della prosperità attraverso
l’emissione di trilioni di dollari, spingendo i tassi di interesse
verso lo zero, è più forte che mai. Il debito è costretto a livelli di
interesse infimi, scollegati da ogni merito creditizio. Ingenti
capitali si distruggono e cresce l’agonia della gente.
La
Federal Reserve ha tracciato un percorso tra lo Scilla
dell’iperinflazione e il Cariddi del collasso del debito, come è
avvenuto nel 1933 e nel 2008. La
Fed non è seconda a nessuno in termini di anarchia monetaria e
potenziale di distruzione economica. Maggiore è il debito, maggiori
saranno speculazione, povertà e ingiustizia. Alcuni sono resi
ricchissimi gratuitamente, altri invece si ritrovano completamente
spogliati di ogni bene.
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