"Ci vorrebbe un genio per chiudere Guantanamo" (Allusione ironica al tweet di Trump nel quale si definiva “un genio”) |
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26 gennaio 2018
41 cuori battono ancora a Guantanamo
Convocate da Witness Against Torture (WAT, Testimoni contro la tortura), una trentina persone si sono riunite a Washington D.C. con l’intento di digiunare una settimana intera per cercare di far chiudere Guantánamo e abolire per sempre le torture.
Sei giorni fa, Matt Daloisio è arrivato da New York con un furgone accuratamente carico di cartelloni e striscioni creati nel corso di dodici anni, oltre a sacchi a pelo, vestiti invernali e altri oggetti essenziali per quella settimana.
12 gennaio 2018
Le torture della CIA in Europa all'esame del Tribunale Penale Internazionale
L'ufficio del procuratore dell'Aia ha chiesto di aprire un'inchiesta sull'Afghanistan per crimini di guerra che include abusi di prigionieri in Polonia, Romania e Lituania. Gli Stati Uniti tenevano lì i centri di detenzione con la complicità dei loro governi
Facciamo un viaggio nel tempo. 20 settembre 2001, Washington. Il presidente degli Stati Uniti, George Walker Bush, fa un discorso solenne al Congresso rivolgendosi a una nazione che si chiede ancora perché è stata attaccata. Il texano apprezza la solidarietà della comunità internazionale, parla della ricostruzione di New York e menziona l'odio dei terroristi verso la democrazia. Nomina anche una persona, Osama bin Laden, e un paese, l'Afghanistan, sconosciuto a quel tempo al 99% dei suoi concittadini. È lì dove gli Stati Uniti inizieranno la loro "guerra al terrore" e avverte il resto delle nazioni che si aspetta la massima collaborazione. "O siete con noi o siete con i terroristi", dice Bush.
2 gennaio 2018
C'è solo una ragione per cui Ahed Tamimi rimane in prigione
"Siamo tutti Ahed" |
L'incidente è avvenuto durante la manifestazione settimanale nel villaggio di Nabi Saleh, un luogo in cui le autorità israeliane hanno progressivamente sottratto terra e risorse idriche a beneficio del vicino insediamento di Halamish.
Al-Tamimi è stato gravemente ferito dal proiettile di gomma che è penetrato nel suo cervello causando gravi lesioni. E' stato indotto in coma farmacologico dal quale dovrebbe riprendersi.
Un rapporto della NBC News sull'inchiesta insiste sul grave errore comunemente usato dalle forze israeliane per giustificare le sparatorie a bambini e adolescenti con questo tipo di munizioni: i proiettili rivestiti di gomma sono spesso usati per disperdere la folla. Sebbene non siano considerati letali, possono essere molto pericolosi.
Ma i proiettili di gomma sono letali. Feriscono, mutilano e uccidono abitualmente manifestanti palestinesi innocenti. Accettare la prospettiva israeliana su questo problema costituisce una negligenza giornalistica.
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28 dicembre 2017
Condannato Diaz all’Antimafia. Interviene il Garante dei detenuti
Condannato in via definitiva a 3 anni e otto mesi di reclusione per aver attestato il falso e coperto omertosamente le violenze e le torture inferte dalle forze dell’ordine ai manifestanti che dormivano all’interno della scuola Diaz, durante il G8 di Genova del 2001. Di più: secondo la Cassazione che nel febbraio 2014 respinse la sua richiesta di affidamento ai servizi sociali (sentenza 6138), confermando la decisione della magistratura di sorveglianza, si tratta di un personaggio che si «è prestato a comportamenti illegali di copertura poliziesca propri dei peggiori regimi antidemocratici».
Eppure, Gilberto Caldarozzi, ex capo della sezione Criminalità organizzata della polizia (Sco), è diventato il numero due della Dia, la Direzione investigativa antimafia. Non appena decaduta l’interdizione dai pubblici uffici per il dott. Caldarozzi (che naturalmente ha tutto il diritto di essere reinserito nel tessuto sociale, come ogni altro ex detenuto), il ministro dell’Interno Marco Minniti ha deciso di non evitare una scelta politica che non tiene in alcun conto i pronunciamenti del potere giudiziario italiano né le condanne della Corte europea dei diritti umani (l’ultima appena sei mesi fa).
12 dicembre 2017
"L'indipendenza è illegale e continuerà ad essere perseguitata con tutti i mezzi"
Abbiamo parlato con Antom Santos, un militante nei movimenti popolari ed ex prigioniero galiziano indipendentista.
Tra novembre e dicembre del 2011, un'operazione di polizia condotta in Galizia si è conclusa con diversi attivisti indipendentisti imprigionati e accusati di appartenenza alla Resistenza Galiziana. Tra i detenuti c'era Antom Santos, con il quale abbiamo parlato dell'esistenza di prigionieri politici in Spagna, del processo di indipendenza che vive la Catalogna, dell'irruzione di Podemos nella sinistra e del progetto dell'indipendentismo galiziano. In un contesto in cui si inizia a mettere in discussione la repressione politica nello Stato spagnolo, abbiamo ritenuto necessario ascoltare la voce di un militante indipendentista, che ha trascorso cinque anni della sua vita in prigione a causa del suo progetto per la Galiza.
Ci sono prigionieri politici nello Stato spagnolo?
Si, ci sono prigionieri politici nello Stato spagnolo. Ci sono stati durante tutto il franchismo, ci sono stati durante la Transizione o la riforma politica e quella realtà arriva fino ai nostri giorni.
Antom Santos |
Ci sono prigionieri politici nello Stato spagnolo?
Si, ci sono prigionieri politici nello Stato spagnolo. Ci sono stati durante tutto il franchismo, ci sono stati durante la Transizione o la riforma politica e quella realtà arriva fino ai nostri giorni.
12 settembre 2017
Il consigliere di sicurezza del presidente Jimmy Carter: "Ho creato il terrorismo jihadista e non me ne pento!"
"Qual è la cosa più importante per la storia del mondo? I talebani o il crollo dell'impero sovietico?" È la risposta di chi era il consulente per la sicurezza del presidente Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, alla domanda della rivista francese Le Nouvel Observateur (21 gennaio 1998) sulle atrocità commesse dai jihadisti di al-Qaeda. Un'aberrante mancanza di etica di individui che distruggono la vita di milioni di persone per raggiungere i loro obiettivi.
In questa intervista, Brzezinski confessa un'altra realtà: che i jihadisti non entrarono dal Pakistan per liberare il loro paese dagli occupanti sovietici infedeli, ma che sei mesi prima dell'ingresso dell'Armata Rossa in Afghanistan gli Stati Uniti hanno lanciato l'Operazione Ciclone, il 3 di Luglio 1979, inviando 30.000 mercenari armati anche di missili Stinger, in Afghanistan per devastare il paese, diffondere il terrore, rovesciare il governo marxista del dottor Nayibolá e piazzare una trappola per l'URSS: trasformandola nel suo Vietnam. E ci sono riusciti. Sul loro cammino, hanno violentato migliaia di donne, hanno decapitato migliaia di uomini e hanno causato la fuga di 18 milioni di persone dalle loro case. Caos che continua ancora oggi.
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27 luglio 2017
Gaza: l’esperimento israeliano su esseri umani costretti in situazioni di stress e deprivazione estremi
Sotto i nostri occhi è in corso uno dei più grandi esperimenti mai condotti al mondo su esseri umani, e il mondo tace. Il test è giunto al culmine e il mondo mostra disinteresse.
Questo esperimento non è stato autorizzato da nessuna istituzione scientifica internazionale, la cui supervisione è invece necessaria secondo la Dichiarazione di Helsinki; lo scopo è di indagare il comportamento umano in situazioni di stress e deprivazione estremi.
Di Gideon Levy جدعون ليفي גדעון לוי
Per Israele, l’Autorità palestinese e l’Egitto si presenta così: cosa accade a due milioni di esseri umani quando si sottrae loro la corrente elettrica per quasi tutte le ore del giorno e della notte? Cosa succede in inverno, in primavera e soprattutto adesso, nella mostruosa calura dell’estate mediorientale?
Di Gideon Levy جدعون ليفي גדעון לוי
Il gruppo sperimentale non comprende pochi individui, non dozzine o centinaia, migliaia o decine di migliaia, centinaia di migliaia di persone: la popolazione sotto esperimento conta almeno due milioni di esseri umani.
Ad oggi, hanno sostenuto egregiamente la prova. La pentola a pressione in cui sono confinati non è ancora esplosa, sebbene sia evidente qualche turbolenza al suo interno. La striscia di Gaza è tenuta sotto osservazione per vedere quando e come, infine, esploderà. Sembra sia solo questione di tempo.Per Israele, l’Autorità palestinese e l’Egitto si presenta così: cosa accade a due milioni di esseri umani quando si sottrae loro la corrente elettrica per quasi tutte le ore del giorno e della notte? Cosa succede in inverno, in primavera e soprattutto adesso, nella mostruosa calura dell’estate mediorientale?
30 maggio 2017
Nessuno tocchi…il denaro
Torturare si può, come lo era nel medioevo è tornato ad essere legale anche nel terzo millennio. La vita non ha valore però il Gas si, è un bene prezioso. Cos’hanno in comune queste 3 considerazioni? La tortura, la vita e il GAS.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
Ebbene, in pieno terzo millennio quale siamo, abbiamo scoperto che esiste ancora la tortura quale forma di persuasione e repressione. “Non è possibile”; dirà qualcuno. Altri invece credono che ormai nulla sia più impossibile.
10 febbraio 2017
Anch’io sono stata stigmatizzata come nemica dello Stato
"Ricordandomi della fuga precipitosa dalla nostra amata Argentina liberale penso a Yakub Abu Al Kiyan partendo nella sua macchina, forse per evitare di vedere la sua casa nuovamente demolita" Ana Camusso
Questa idea fu inventata dalla giunta militare al potere e un numero incredibile di gente di lo credette. La giunta rappresentava la chiesa e gli imprenditori benestanti. Loro avevano numerosi privilegi, ai quali non erano disposti a rinunciare.
Ero un’adolescente quando iniziai a capire che il mio paese aveva stigmatizzato me e la mia famiglia come nemici. Anche se nessuno ci aveva puntato il dito addosso o ne parlava, era talmente evidente che nel corso di un anno fui costretta ad errare di casa in casa, alla ricerca di un rifugio.
Il regime militare in Argentina fu appoggiato dalla maggioranza della popolazione. Molti offrirono i loro servizi per aiutare la distruzione totale della democrazia del paese, che già era fragile. Il supporto principale proveniva dall’oligarchia e dai media che accettavano tutte le menzogne del regime. Per loro le persone come i miei genitori rappresentavano le forze del male. Furono trattati come se fossero agenti di governi stranieri con l’obiettivo di trasformare l’Argentina in uno stato comunista e laico.Questa idea fu inventata dalla giunta militare al potere e un numero incredibile di gente di lo credette. La giunta rappresentava la chiesa e gli imprenditori benestanti. Loro avevano numerosi privilegi, ai quali non erano disposti a rinunciare.
31 gennaio 2017
“PLAN CONDOR”: Condannati solo alcuni assassini già in galera, assolti quelli liberi!
La terza Corte d’assise di Roma ha appena emesso la sentenza del processo contro alcuni degli esponenti
delle dittature civico-militari latino-americane degli anni ’70 e ’80, responsabili del “Plan Condor”. Come si
ricorderà il “Plan Condor”, con l’auspicio di Washington, fu il coordinamento delle dittature latinoamericane
(in particolare del Cile, Argentina e Uruguay) per la repressione e lo sterminio degli
oppositori politici. Grazie a questo criminale accordo, gli oppositori erano detenuti, interrogati,
torturati, e fatti scomparire nei diversi Paesi, da squadre “miste” delle forze della repressione latinoamericane.
La Procura di Roma ha condotto indagini interminabili, e lo stesso processo è durato 23 mesi e 61 udienze. Alla lettura della sentenza un silenzio assordante, le facce attonite dei familiari delle vittime, gli occhi pieni di lacrime e la tristezza di chi cerca verità e giustizia da più di 40 anni. Gli artigli del Condor sono arrivati anche a Roma e si è visto nella scandalosa sentenza per la morte di vittime di origine italiana: su 27 richieste di ergastolo per alcuni carnefici e protagonisti dell’orrore, la Corte ne ha concessi solo 8 (tutti già in prigione nei loro Paesi). Vergognosa l’assoluzione di ben diciannove imputati, la maggioranza uruguaiani.
La Procura di Roma ha condotto indagini interminabili, e lo stesso processo è durato 23 mesi e 61 udienze. Alla lettura della sentenza un silenzio assordante, le facce attonite dei familiari delle vittime, gli occhi pieni di lacrime e la tristezza di chi cerca verità e giustizia da più di 40 anni. Gli artigli del Condor sono arrivati anche a Roma e si è visto nella scandalosa sentenza per la morte di vittime di origine italiana: su 27 richieste di ergastolo per alcuni carnefici e protagonisti dell’orrore, la Corte ne ha concessi solo 8 (tutti già in prigione nei loro Paesi). Vergognosa l’assoluzione di ben diciannove imputati, la maggioranza uruguaiani.
19 gennaio 2017
"Sono giunto alla conclusione che il paese non ha bisogno della CIA"
Il presidente eletto Donald Trump ha accusato il direttore della CIA, John Brennan, di essere la fonte delle "notizie false" che circolano su di lui, in sostanza, di aver definito il nostro nuovo Leader Supremo un “fantoccio russo” e accusandolo di aver avuto un incontro sessuale - diversi anni fa - mentre telecamere dell' intelligence russa lo riprendevano in una stanza d'albergo a Mosca.
Non ho idea se Trump o non Trump, nel corso di una visita a Mosca nel 2010, abbia pagato delle prostitute o se abbia pisciato su un materasso della Suit Presidenziale del Four Seasons Hotel, perché una volta gli Obama avevano dormito nella stessa stanza. Non mi interessa. Inoltre non ho idea se il governo russo abbia "hackerato" il Democratic National Committee o se abbia rubato le email del direttore di campagna della Clinton, John Podesta. Non ho visto nessuna prova della CIA, del FBI, o della NSA, così sono giunto alla mia personale conclusione che la storia dell'hacking sia esagerata. Tutti i paesi si spiano a vicenda. E' un dato di fatto. Le spie USA spiano su quasi tutti in tutto il mondo. Per questo motivo ho un problema con la giusta indignazione sul comportamento di russi, che sto vedendo da parte di tanti miei amici ed ex colleghi della CIA.
Non ho idea se Trump o non Trump, nel corso di una visita a Mosca nel 2010, abbia pagato delle prostitute o se abbia pisciato su un materasso della Suit Presidenziale del Four Seasons Hotel, perché una volta gli Obama avevano dormito nella stessa stanza. Non mi interessa. Inoltre non ho idea se il governo russo abbia "hackerato" il Democratic National Committee o se abbia rubato le email del direttore di campagna della Clinton, John Podesta. Non ho visto nessuna prova della CIA, del FBI, o della NSA, così sono giunto alla mia personale conclusione che la storia dell'hacking sia esagerata. Tutti i paesi si spiano a vicenda. E' un dato di fatto. Le spie USA spiano su quasi tutti in tutto il mondo. Per questo motivo ho un problema con la giusta indignazione sul comportamento di russi, che sto vedendo da parte di tanti miei amici ed ex colleghi della CIA.
12 ottobre 2016
Il Congresso del Cile qualifica Augusto Pinochet come "dittatore artefice di un apparato di Stato terrorista"
Con una larga maggioranza, la Camera ha approvato una risoluzione che dichiara Pinochet "architetto di un apparato di stato terrorista". Inoltre chiede al Ministero della Difesa di vietare tributi all'interno delle forze armate.
La Camera dei Deputati ha approvato una risoluzione in cui dichiara Augusto Pinochet come il governante più 'Violento e criminale' che abbia avuto il Cile nella sua storia.
L'iniziativa è stata approvata con 69 voti a favore, 23 contrari e sei astensioni.
Il testo dichiara Pinochet come il "governante più violento e criminale che abbia avuto il Cile nella sua storia" e indica Pinochet come "il dittatore, creatore di un apparato statale terrorista e mente del premeditato e infido assassinio dell'ex ministro degli Esteri Orlando Letelier a Washington, nel 1976", questo, dopo la declassificazione di documenti della Central Intelligence Agency (CIA) delgli Stati Uniti.
I file hanno confermato che Pinochet ha ordinato l'attentato, il 21 settembre 1976 a Washington, che ha uccise l'ex ministro Orlando Letelier.
Inoltre, coincide anche con il 28° anniversario del Plebiscito in cui cileni dissero "NO" alla continuità di Augusto Pinochet.
6 ottobre 2016
L’omertà uccide più dell’epilessia
Era solo un ragazzo. Un ragazzo fermato perché in possesso di stupefacenti, ma in condizioni tali che avrebbero dovuto spingere al ricovero immediato in ospedale. Epilettico, in evidente stato di denutrizione, faticava a camminare, era pieno di lividi. Altro che carcere. Processo per direttissima, ma viene decisa una nuova udienza. Intanto il carcere. L’hanno fatto visitare, questo sì, e i referti sottoscrivono altri lividi alle gambe, alle braccia, una frattura alla mascella, due alla colonna vertebrale, un’emorragia alla vescica. Di nuovo, ricovero urgente. Il ragazzo rifiuta, ma chissà come e dietro quale fiacca insistenza. Lo portano in ospedale nell’ala carceraria, finalmente, dove però muore in condizioni tragiche: pesava solo 37 chili. La famiglia viene avvisata solo per chiedere l’autorizzazione all’autopsia.
Si era procurato ecchimosi e fratture da solo? Sbattendo contro i muri, senza che nessuno se ne fosse accorto? Improbabile. Ci sono testimoni che dichiarano sotto giuramento che era stato picchiato, con violenza. Perché? E chi? E perché il personale medico l’ha lasciato moire senza tentare alcuna cura, nemmeno quel po’ di zucchero che potesse alzare i livelli glicemici, determinanti per accelerare il decesso?
23 agosto 2016
Sicurezza privata: un business in espansione e fuori controllo
"Uccidiamo per divertimento e profitto dal 1997" |
L'ondata di privatizzazione non colpisce solo i servizi pubblici come la sanità o l'istruzione: sempre più spesso, gli eserciti regolari e statali, vengono sostituiti in molti luoghi di conflitto da forze armate delle società di sicurezza. Il miglior esempio è l'Iraq, dove nel 2007 gli agenti privati superarono il numero dei soldati regolari. Una crescita che supera i limiti, senza, in parallelo, si sia sviluppata una legislazione internazionale in questo senso che consenta un controllo effettivo.
23 giugno 2016
Dalla tempesta
Comunicato congiunto del Congresso Nazionale Indigeno e dell’EZLN sul vile attacco della polizia contro il Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione e la comunità indigena di Nochixtlán, Oaxaca. 20 giugno 2016.
Ai Popoli del Mondo:
Contro il vile attacco repressivo che hanno subito i maestri, le maestre e la comunità di Nochixtlán, Oaxaca, -con cui lo Stato messicano ci ricorda che questa è una guerra contro tutte e tutti-, noi popoli, nazioni e tribù che componiamo il Congresso Nazionale Indigeno e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, diciamo al magistero degno che non è solo, che sappiamo che la ragione e la verità sono dalla sua parte, che la dignità collettiva con cui parla la sua resistenza è infrangibile e che questa è l’arma principale di quelli che, come noi, stanno in basso.
21 giugno 2016
Orlando/USA: La strana ditta per cui lavorava Mateen...
La G4S è una multinazionale britannica, una grande agenzia paramilitare (anzi, la dicono più grossa delle stesse forze armate britanniche) che offre servizi di sicurezza e sorveglianza; quindi si ritiene che selezioni con cura il suo personale. Come può garantire “sicurezza” se prima non assume personale “sicuro”?
Orbene, una tale ditta assume nel 2007 come guardia giurata un Omar S. Mateen, e se lo tiene, nonostante costui sia stato due volte in Arabia Saudita (nel 2011 e nel 2012, per i pellegrinaggio a La Mecca), e sia stato indagato due volte dall’FBI come potenziale minaccia islamista, anche se poi l’inchiesta (dicono oggi) fu chiusa perché non risultava nulla di concreto. Proprio vero?
Orbene, una tale ditta assume nel 2007 come guardia giurata un Omar S. Mateen, e se lo tiene, nonostante costui sia stato due volte in Arabia Saudita (nel 2011 e nel 2012, per i pellegrinaggio a La Mecca), e sia stato indagato due volte dall’FBI come potenziale minaccia islamista, anche se poi l’inchiesta (dicono oggi) fu chiusa perché non risultava nulla di concreto. Proprio vero?
Collabora con Israele
Singolari – più che ottimi – sono i rapporti della G4S con lo stato d’Israele: questa “grossa compagnia di sicurezza britannica fornisce equipaggiamento e servizi alle prigioni israeliane in cui sono detenuti prigionieri politici senza processo e soggetti a torture”, leggiamo in una nota del Movimento BDS:
“Aiutando Israele a gestire 5 prigioni e centri d’interrogatorio, la G4S partecipa alla tortura e all’incarcerazione di oltre 600 mila palestinesi (…) La G4S ha anche un contratto con il governo israeliano per fornire materiale e servizi ai posti di blocco del muro dell’Apartheid, i punti di passaggio che forzano l’assedio di Gaza e le stazioni di polizia israeliane. Guardie della G4S operano in varie basi militari israeliane”.
“Aiutando Israele a gestire 5 prigioni e centri d’interrogatorio, la G4S partecipa alla tortura e all’incarcerazione di oltre 600 mila palestinesi (…) La G4S ha anche un contratto con il governo israeliano per fornire materiale e servizi ai posti di blocco del muro dell’Apartheid, i punti di passaggio che forzano l’assedio di Gaza e le stazioni di polizia israeliane. Guardie della G4S operano in varie basi militari israeliane”.
8 marzo 2016
Egitto: Silenzio, si purga!
Dall'estate del 2013, centinaia di egiziani/e sono scomparsi/e, rapiti/e dalle forze di repressione. Le loro famiglie non sanno dove sono o se sono ancora vivi. Diverse azioni sono previste in tutto l'Egitto, in occasione della Giornata internazionale delle donne questo 8 marzo.
TLAXCALA ΤΛΑΞΚΑΛΑ ТЛАКСКАЛА تلاكسكالا 特拉科斯卡拉
Dalle profondità delle loro celle, le "ragazze di Dumyat" (Damietta) gridano la loro innocenza. Il 5 maggio 2015, avevano solo manifestato per chiedere la liberazione dei loro padri e fratelli, torturati e imprigionati in condizioni spaventose per le loro opinioni politiche. Sono tuttora accusate di aver ucciso agenti di polizia con armi da fuoco, dopo essere state selvaggiamente picchiate e ripartite in carceri sovraffollate. Dal loro arresto, la data del processo è rinviato di udienza in udienza, come per prolungare il loro calvario e quello delle loro madri le cui visite sono lasciate alla discrezione dell'amministrazione penitenziaria.
TLAXCALA ΤΛΑΞΚΑΛΑ ТЛАКСКАЛА تلاكسكالا 特拉科斯卡拉
Dalle profondità delle loro celle, le "ragazze di Dumyat" (Damietta) gridano la loro innocenza. Il 5 maggio 2015, avevano solo manifestato per chiedere la liberazione dei loro padri e fratelli, torturati e imprigionati in condizioni spaventose per le loro opinioni politiche. Sono tuttora accusate di aver ucciso agenti di polizia con armi da fuoco, dopo essere state selvaggiamente picchiate e ripartite in carceri sovraffollate. Dal loro arresto, la data del processo è rinviato di udienza in udienza, come per prolungare il loro calvario e quello delle loro madri le cui visite sono lasciate alla discrezione dell'amministrazione penitenziaria.
2 marzo 2016
La vita dei giovani omosessuali in Tunisia: un inferno di violenza nuda e di ipocrisia
Sono abbastanza adulta per avere un'idea di repressione contro i dissidenti durante la dittatura di Ben Ali e dopo. Finora ho creduto di essere ben informata. Ma quello che sto scoprendo è al di là di qualsiasi cosa potessi immaginare. La realtà in cui i giovani uomini gay cercano di sopravvivere è semplicemente spaventosa.
Mentre i giovani dissidenti sottoposti a repressione potevano e possono contare sul sostegno della società civile, delle loro famiglie, e del loro ambiente, i giovani miboun o karyouka(due dei tanti termini dispregiativi per designare i "froci" in arabo tunisino) sono quasi interamente da soli nel cercare di difendersi (*). Innanzitutto rischiano pesanti pene detentive per quello che il codice penale chiama "sodomia". Il sinistro articolo 230, uno dei più brevi e concisi del codice penale recita: "la sodomia (tra adulti consenzienti) è punibile con 3 anni di carcere".
Mentre i giovani dissidenti sottoposti a repressione potevano e possono contare sul sostegno della società civile, delle loro famiglie, e del loro ambiente, i giovani miboun o karyouka(due dei tanti termini dispregiativi per designare i "froci" in arabo tunisino) sono quasi interamente da soli nel cercare di difendersi (*). Innanzitutto rischiano pesanti pene detentive per quello che il codice penale chiama "sodomia". Il sinistro articolo 230, uno dei più brevi e concisi del codice penale recita: "la sodomia (tra adulti consenzienti) è punibile con 3 anni di carcere".
9 febbraio 2016
"In Egitto, la seconda vita dei sindacati indipendenti" - L’ultimo reportage di Giulio Regeni
Pubblichiamo qui l’articolo inviatoci da Giulio Regeni, e sollecitato via e-mail a metà gennaio, sui sindacati indipendenti in Egitto. Ci aveva chiesto di pubblicarlo con uno pseudonimo così come accaduto altre volte in passato. Dopo la sua scomparsa, rispettando prudenza e opportunità, l’abbiamo tenuto nel cassetto sperando in un esito positivo della vicenda. Dopo il barbaro omicidio al Cairo del ricercatore friulano abbiamo deciso di offrirlo ai lettori come testimonianza, con il vero nome del suo autore, adesso che quella cautela è stata tragicamente superata dai fatti.
Al-Sisi ha ottenuto il controllo del parlamento con il più alto numero di poliziotti e militari della storia del paese mentre l’Egitto è in coda a tutta le classifiche mondiali per rispetto della libertà di stampa. Eppure i sindacati indipendenti non demordono. Si è appena svolto un vibrante incontro presso il Centro Servizi per i Lavoratori e i Sindacati (Ctuws), tra i punti di riferimento del sindacalismo indipendente egiziano.
Al-Sisi ha ottenuto il controllo del parlamento con il più alto numero di poliziotti e militari della storia del paese mentre l’Egitto è in coda a tutta le classifiche mondiali per rispetto della libertà di stampa. Eppure i sindacati indipendenti non demordono. Si è appena svolto un vibrante incontro presso il Centro Servizi per i Lavoratori e i Sindacati (Ctuws), tra i punti di riferimento del sindacalismo indipendente egiziano.
19 giugno 2015
Taser o la repressione che verrà...
Pistola elettrica alla Polizia, primo Ok.
Ritorno a scrivere sul blog dopo un periodo più o meno lungo di assenza, dovuto a varie circostanze che mi hanno tenuto lontano da questa forma di comunicazione. Torno dopo aver vissuto esperienze forti di lotta reale al sistema. Non solo parole ma pratica. La teoria si avvita su se stessa quando non c’è il tentativo di condividerla con altri e renderla fattuale. Ho subito la repressione dello Stato e della malavita, insieme ai miei compagni di avventura, toccando con mano cosa significa mettersi di traverso al potere vigente. Non c’è niente di più bello che lottare, si è liberi solo in quei momenti, dove tutti insieme, a volto scoperto, si fronteggia l’orda dello status quo imperiale libercapitalista.
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