La
nostra società è governata da psicopatici per obiettivi demenziali.
Credo che siamo governati da maniaci per scopi maniacali e penso che
rischio di essere eliminato come pazzo per dire queste cose. Ecco il
grado di pazzia che ci circonda. (John Lennon)
Libere elezioni di padroni non abolisce nè i padroni, nè gli schiavi. (Herbert Marcuse)
Se non conosci la storia, no conosci niente. Sei una foglia che non sa di essere parte di un albero. (Michael Crichton)

La notizia del giorno, della settimana, dell’anno, è che il terrorismo
praticato da Usa, UE e petrodittatori del Golfo attraverso l’uso di
lanzichenecchi invasati infiltrati, drogati, armati e mandati a fare stragi che
perpetuino un assalto alla libera Siria fallito sul piano del confronto
politico e militare, è riuscito a mettere in imbarazzo i suoi stessi mandanti.
Le cinque autobombe fatte esplodere il 21 febbraio a Damasco, in mezzo alla
gente, davanti a sedi istituzionali, scuole e ospedali, hanno davvero denudato
il re, costringendo perfino il palafreniere dei cavalieri dell’apocalisse, Ban
Ki moon, e il suo commesso viaggiatore Brahimi, a prendere le distanze e a
dimostrarsi inorriditi. Sarebbero questi macellai, la cui mattanza illumina
anche le innumerevoli altre stragi e devastazioni compiute in questi due anni
di guerra coloniale alla Siria e che il verminaio mediatico occidentale tentava
di attribuire, al di là di uragani di prove inconfutabili, a Bashar el Assad e
all’esercito patriottico, i rivoluzionari onorati dall’unanimità
destra-sinistra in Occidente della qualifica, prima, finchè era possibile
occultarne i crimini, di pacifici dimostranti e, poi, di combattenti per la
democrazia e i diritti umani. Degli ultimi sviluppi su quel fronte parleremo
più avanti.