27 dicembre 2018

Vaccini: Lettera a Samantha Cristoforetti

Gentilissima Samantha Cristoforetti,
ho visto il Suo brillante spot sui vaccini, in cui afferma che la Scienza ci protegge dalle malattie e finisce con la sentenza “i vaccini funzionano, e sono sicuri”.
Se è vero che condivido con Lei l’amore per la Scienza, e se è vero che la Scienza ci protegge dalle malattie (ben sapendo che il morbillo fa 5 morti per anno - più o meno come negli anni ‘80 prima dei vaccini - e il diabete 20.000, in crescita), non so quali studi Lei abbia compiuto prima di giungere a tale lapidaria affermazione sui vaccini. Per parte mia, più studio, meno ne sono sicuro. Più precisamente, ci sono poche evidenze scientifiche che i vaccini obbligatori oggi in Italia abbiano un favorevole profilo benefici/rischi.

21 dicembre 2018

Basta retorica: Antonio Megalizzi non è morto per l’Europa!

Era nel posto sbagliato nel momento peggiore. Contro gli sciacalli di ogni parte e partito, qualche dubbio sui fatti di Strasburgo
È il momento degli sciacalli. Di destra. Di sinistra. Di centro. Dotati di intelletto o portatori inconsapevoli di neuroni in numero imprecisato e collegamento dadaista, un sirtaki di sinapsi in libera uscita. Antonio Megalizzi è morto, riposi in pace. Mi hanno insegnato a fare così di fronte all’ultimo passo, al miglio definitivo: si piange in silenzio, da soli. Fuori, dignità. I quattro quinti abbondanti di quelli che hanno già proclamato il 29enne giornalista trentino un martire d’Europa, santo patrono delle Commissione UE e del Trattato di Schengen, immaginetta laica dell’Erasmus e di quanto è bello girare senza dogane e senza dover cambiare i soldi a ogni destinazione. Roba da pro loco globale, la Mastercard delle meravigliose sorti e progressive che ci spettano. “È morto per l’Europa”, dicono gli uni. “È morto per le porte aperte di questa Europa, vittima del terrorismo islamico”, controbattono gli altri. L’unica certezza, a casa mia, è che sia morto. A 29 anni. Con un proiettile sotto la nuca, alla base del cranio. Inestraibile. Inoperabile.

20 dicembre 2018

I prigionieri politici Mapuche in Cile

“Se paragono l’attuale situazione con undici anni fa, vedo un notevole cambiamento nel nostro popolo”, spiega Mónica Quezada, madre di Matías Catrileo, assassinato alla schiena nel 2008 mentre recuperava terre. La congiuntura a cui si riferisce Mónica è l’affollata e massiccia mobilitazione sociale a partire dal 14 novembre, quando fu assassinato Camilo Catrillanca, anche lui alla schiena.

Il dialogo lo abbiamo avuto lo scorso lunedì 10 nel carcere di Temuco, dove abbiamo visitato tre degli otto prigionieri politici mapuche: i fratelli Benito e Pablo Trangol e il machi Celestino Córdova. Erano circondati da una mezza dozzina di donne del loro popolo, che accorrono tutte le settimane, come sorelle politiche dei prigionieri.
I Trangol furono accusati dell’incendio di una chiesa evangelica, ma furono incriminati da “testimoni senza faccia” e gli fu applicata la Legge Antiterrorismo. Fecero uno sciopero della fame per più di cento giorni, l’anno passato, per cambiare l’applicazione di una legislazione che secondo le organizzazioni dei diritti umani rappresenta violenza, razzismo e discriminazione etnica contro il popolo mapuche.

19 dicembre 2018

Da “manovra del popolo” a mercato delle vacche. Ma scritta in segreto con la Ue

Davvero si sta superando il limite della decenza ed avanza il degrado della democrazia. Della ex Manovra del Popolo in realtà non sappiamo ancora niente.
Come cantavano Cochi e Renato ci sarà un TOT, ma quanto sarà, a chi andrà, chi lo pagherà, tutto questo non lo sappiamo. Non lo sa neppure il Parlamento ridotto ad ente inutile, che alla fine dovrà votare la fiducia alla manovra senza neppure poterla discutere.
Tutto questo perché è in corso il mercato delle vacche tra la UE ed il governo. Sì, proprio il governo che era nato nel nome della sovranità, che voleva spezzare le reni a Bruxelles, ora sta scrivendo la legge di bilancio assieme ai burocrati di Bruxelles. Una sporca trattativa tra due poteri in malafede entrambi, con il primo scopo di salvarsi reciprocamente la faccia. Il governo perché si prepara a varare la manovra meno in deficit, più austera e liberista degli ultimi anni, dove privatizzazioni e tagli sociali la faranno da padrone.

18 dicembre 2018

L'altra faccia di Justin Trudeau:
I palestinesi sono i nuovi ebrei del Canada?

Come si spiega la contraddittoria politica estera del Canada nei confronti della Palestina e di Israele? Il 4 dicembre, il Segretario Generale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), Saeb Erekat, ha elogiato l'impegno del Canada nel non seguire le orme dell'amministrazione statunitense di Donald Trump trasferendo la sua ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.
Ma non vale la pena elogiare su questo punto. Rispettare lo status riconosciuto a livello internazionale di Gerusalemme è un impegno legalmente vincolante per il diritto internazionale. Il fatto che gli Stati Uniti abbiano scelto di violare la legge difficilmente rende l'atto opposto eroico in sé.
Solo cinque giorni prima, il 30 novembre, il Canada si è unito a una piccola minoranza di stati, tra cui Israele, Stati Uniti, Australia e Isole Marshall per votare "no" contro una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) intitolata "Peaceful Settlement on the Question of Palestine”.

16 dicembre 2018

“€UROGENDFOR”: Tutti i misteri della polizia parallela europea anti-proteste popolari

Francia sempre in ebollizione. Oggi sono i gilet gialli a cavalcare una più che giusta protesta contro il dispotismo macroniano. Scendono in piazza per denunciare tasse e carovita, nonché una spregiudicata gestione del potere da parte di roi Macròn.
Il quale non è nemmeno in grado di arginare il terrorismo, come dimostrano gli ultimi fatti di sangue al mercatino di Natale a Strasburgo.
Ma non va dimenticato che ben 15 anni fa, per la precisione nel 2003, fu il ministro francese della Difesa, Alliot-Marie, durante un incontro dei ministri della Difesa dell’Unione europea a Roma, a lanciare l’idea di creare un corpo di Polizia europeo. La Voce, con un articolo di Antonella Beccaria del 2010 (qui sotto allegato), fu una delle prime testate a darne la notizia e a lanciare l’allarme per un’iniziativa del tutto spregiudicata e ai confini della legalità.

Perché il Pentagono utilizza gli insetti per scopi militari?

Esistono prove evidenti del fatto che il Pentagono, attraverso la sua agenzia di ricerca e sviluppo DARPA, sta sviluppando insetti geneticamente modificati che sarebbero in grado di distruggere le colture agricole di un potenziale nemico. Quanto sostenuto è stato negato dalla DARPA, ma i principali biologi hanno lanciato l’allarme su ciò che sta avvenendo con l’impiego della nuova tecnologia CRISPR per l’“editing genetico”, al fine di utilizzare, a tutti gli effetti, gli insetti per scopi militari. È come attualizzare la piaga biblica delle cavallette al 21° secolo, solo potenzialmente di gran lunga peggiore.

15 dicembre 2018

L'11 settembre arriva in tribunale?

Il Lawyers' Committee for 9/11 Inquiry è una organizzazione di avvocati americani che combatte da anni per la verità sui fatti dell'11 settembre. Dopo aver lanciato un enorme numero di petizioni che sono state sistematicamente ignorate dalle autorità americane, finalmente il Lawyers' Committee ha riportato una importante vittoria: il procuratore distrettuale di New York ha accettato di far valutare le prove di una demolizione controllata del World Trade Center ad un Grand Jury appositamente stabilito. Se il Grand Jury riterrà le prove valide e sostanziate, si potrà dare luogo ad un processo vero e proprio sulle responsabilità dei crolli dei tre grattacieli del World Trade Center.
La notizia è importante, perchè per la prima volta dopo 17 anni una entità governativa americana (il procuratore di New York) riconosce che vi siano elementi oggettivamente validi per sottoporli ad un Grand Jury. (Questa è la lettera con cui il procuratore di New York, Geoffrey Bergman, conferma al Lawyers' Committee che seguirà le procedure indicate dalla legge).

13 dicembre 2018

L'attentato "salva Macron"

Ci risiamo. Puntuale come un orologio svizzero arriva l'attentato che distoglie dai veri problemi politici e sposta l'attenzione sul "terrorismo internazionale".
Ormai la dinamica è talmente prevedibile che bisognerebbe quasi farne una regola: se un certo governo attraversa un periodo particolarmente difficile, state alla larga dai mercatini e dai luoghi affollati di quella nazione. La "cellula dormiente" di turno sarà pronta a risvegliarsi proprio in quelle occasioni.

Pensate solo alla coincidenza: fino a ieri sera tutti i tg e le testate giornalistiche francesi parlavano solo di Macron, di come il suo discorso non fosse riuscito a placare i Gilet Gialli, e di come ormai la fine del suo governo apparisse scontata.

12 dicembre 2018

...Ancora un altro batterio made in USA fuori controllo sta dilagando in Europa

Nei miei articoli precedenti ho trattato le micidiali armi del futuro, quelle che puzzano di morte e distruzione per l’umanità, sviluppate nei laboratori top secret statunitensi. In precedenza, ho esaminato il batterio mutato, il cui nome in codice è Cynthia, che originariamente era stato progettato per consumare ammassi di idrocarburi, ma invece ha iniziato a consumare carne umana. Anche se c’è stato un numero di casi letali lungo il Golfo del Messico, le autorità americane hanno scelto di mantenere segreta l’intera faccenda.
Tuttavia, i loro esperimenti segreti non si sono fermati qui, ma ora vengono condotti lontano dalle sponde americane, ovvero in Europa, in quanto lo stesso Donald Trump ha elencato questo continente come uno dei principali rivali degli Stati Uniti nella guerra mondiale per il dominio globale.

11 dicembre 2018

5G: Un Senatore e il National Institute For Science, Law & Public Policy chiedono prova della sicurezza!

Non importa quanto voi amiate la tecnologia, probabilmente vorreste sapere che le compagnie assicurative hanno smesso di coprire l’esposizione alle radiazioni wireless, perché troppo rischiosa, giusto?
WASHINGTON- (BUSINESS WIRE) -Il National Institute for Science, Law & Public Policy (NISLAPP) fa un plauso al Senatore Democratico del Connecticut Richard Blumenthal, per aver fatto pressione sul Commissario della FCC, il Signor Brendan Carr, affinché sia fornita documentazione comprovante le osservazioni del Commissario, a difesa della sicurezza del 5G. 

10 dicembre 2018

L'alba di una nuova moneta per l'Italia


L’Italia è ancora totalmente immersa nella “Grande Recessione”, la crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti e allargatasi a macchia d’olio in tutto il mondo. Le Istituzioni che al tempo non sono riuscite a proteggerci continuano a proporre un’unica soluzione, indispensabile a loro dire, per evitare nuovi tracolli: la riduzione del Debito Pubblico, ovvero austerità, rigore nei conti pubblici, tagli alla Spesa dello Stato che poi vuol dire meno soldi e meno investimenti per la Sanità, l’Istruzione, i servizi, la manutenzione del territorio, tutte cose che rendono degna e soddisfacente la vita dei cittadini.

Vaccini di Regime

Giorni addietro abbiamo recensito «IMMUNITÀ DI LEGGE. I vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza».
Questo è il titolo del libro uscito il 25 settembre 2018, edito da Imprimatur, scritto da Il Pedante e Pier Paolo Dal Monte, con la prefazione di Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna. Nell'intervista che segue di Maria Micaela Bartolucci i due autori spiegano le ragioni che li hanno spinti a scrivere questo libro e i luoghi comuni da sfatare nel trattare un argomento che è stato, ed è tuttora, dibattuto sui mezzi di comunicazione di massa e al centro di numerose polemiche che stanno coinvolgendo l’Istituto Superiore di Sanità e gli ordini dei medici, in particolar modo quello di Bologna, il cui presidente è al centro di recenti fatti di cronaca (la radiazione dell’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna). L’intervista è divisa in due parti: la prima consta di due domande poste a entrambi gli autori, mentre nella seconda parte si entra più nel merito delle specifiche competenze.

9 dicembre 2018

Manifestazione NO TAV a Torino 8 dicembre 2018


"Siamo in 100 mila ve ne rendete conto?". Così Alberto Perino, storico leader del movimento No Tav dal palco di piazza Castello a Torino dove si è riunuito tutto il corteo No Tav. Video di Stefano Ciardi

"Non è una rivolta, Sire, è una rivoluzione!"

Jean-Luc Mélenchon sui gilet gialli.
Il governo ha optato per l’inasprimento della situazione. Incoscienti del peso culturale delle diverse immagini che hanno raggiunto milioni di persone per anni, giocano con sentimenti e pregiudizi da soap opera degli anni sessanta.

A mio parere questa scelta è dettata più che da calcolo dalla mancanza di idee nel trovare una via d’uscita da una crisi dove i fondamentali sono totalmente fuori dalla loro portata. I geni del «disruptif» non capiscono nulla di questa «distruzione» della società. Eppure sta esplodendo un intero mondo di certezze, analisi, pregiudizi. Il «popolo» è tornato. Era stato completamente eliminato dalla scena politica. L'avversario non ha quindi strumenti ideologici per comprendere questa realtà.

Robot di Amazon manda all'ospedale oltre 20 dipendenti

Ventiquattro dipendenti di Amazon, che lavorano in un magazzino del New Jersey (USA), sono stati mandati all'ospedale da un robot, e uno di essi è in condizioni critiche.

Nei magazzini di Amazon uomini e robot lavorano insieme. Questi ultimi svolgono diversi compiti: spostano i pacchi più piccoli all'interno dell'edificio senza bisogno di supervisione, si occupano di muovere i carichi più pesanti, scaricano i camion.

5 dicembre 2018

La CNN licenzia un suo collaboratore per un intervento all'ONU in favore della Palestina

La CNN ha licenziato il suo collaboratore, il docente universitario Marc Lamont Hill dopo un discorso pronunciato su Israele e Palestina alle Nazioni Unite. 

Un portavoce della CNN ha confermato che Hill non è più sotto contratto. L'emittente non ha dato una spiegazione, ma la decisione di licenziarlo è arrivata tra le obiezioni al discorso di Hill da parte della Anti-Defamation League (ADL) e di altri gruppi pro Israele.

4 dicembre 2018

Le tre fallacie logiche dell'obbligo vaccinale

L'intero impianto propagandistico messo in piedi da Big Pharma per sostenere l'obbligatorietà dei vaccini si basa su tre mostruose fallacie logiche, tanto facili da smontare dialetticamente, quanto difficili da eradicare dal pensiero dominante. La prima fallacia riguarda il caso Wakefield. 

Se provate a suggerire a qualunque medico, di qualunque branca della medicina faccia parte, che i vaccini causano l'autismo, lui vi risponderà immancabilmente che: "Questa storia del collegamento fra vaccini autismo è stata proposta per la prima volta da un medico inglese, Andrew Wakefield. Ma poi si è rivelata essere tutta una bufala, perché è saltato fuori che Wakefield aveva falsificato i dati della sua ricerca". 

In base a questo semplice ragionamento, il medico in questione scarta a priori l'ipotesi che esista una correlazione fra vaccini e autismo. Non si accorge, il medico, di essere caduto in una banalissima trappola dialettica:

3 dicembre 2018

Da Dallas alle Torri Gemelle: i Bush e la svastica di famiglia

Il 30 novembre è morto George H. Bush. Questa scheda storica ricostruisce brevemente la storia di una dinastia di personaggi, implicati pesantemente nei crocevia più importanti della storia americana.
Se c'è un motivo per cui insistiamo sull'importanza dell'omicidio Kennedy, dopo oltre 50 anni dall'evento, non è certo per "cospirazionismo congenito", ma per un fatto molto più semplice e tangibile: la stessa persona che era a Dallas il 22 Novembre 1963 dormì alla Casa Bianca il 10 Settembre 2001.

E ciò per sua stessa ammissione, in ambedue i casi. Anzi, nel primo George H. Bush, padre-padrone del Nuovo Ordine Mondiale - oltre che dell'attuale presidente, George W. Bush - si premurò di informare direttamente l'FBI della sua presenza a Dallas quel giorno, proprio nelle ore in cui il corteo di Kennedy si presentava all'appuntamento con la storia in Dealey Plaza.

Noam Chomsky compie 90 anni: come un anarchico americano è più che sopravvissuto

"Chi sostiene la legittimità dell’autorità si assume l’onere di giustificarla. E se non la può giustificare, è illegittima e dovrebbe essere destituita. A dire la verità, per me l’anarchia non è altro che questo".
Noam Chomsky
Il 7 Dicembre 2018 Noam Chomsky compie 90 anni. In un sondaggio del Reader’s Digest del 2013 sulle “100 persone più affidabili in America” (con ai primi posti celebrità di Hollywood), Noam Chomsky, che si autodefinisce anarchico, si classificò al ventesimo posto (dietro a Michelle Obama al diciannovesimo, ma prima di Jimmy Carter al ventiquattresimo). Dato che gli antiautoritari nel corso di tutta la storia degli Stati Uniti sono stati sistematicamente evitati, puniti economicamente, psicopatologizzati, criminalizzati e assassinati, il fatto che Chomsky sopravviva e prosperi è davvero notevole.

Maduro acclamato in Messico. Cadono anni di fake news

I fatti hanno la testa dura. Presto o tardi arrivano a smentire la propaganda a reti unificate dei media mainstream, contro il Venezuela e il suo presidente Nicolas Maduro, che propalano fake news a tutto spiano per screditare il massimo dirigente della Rivoluzione Bolivariana. 
Maduro è un dittatore. Il popolo lo odia. Non solo i venezuelani, anche i latinoamericani provano rabbia verso il presidente venezuelano. Questo è quanto il martellamento mediatico cerca di far entrare nella testa dell’opinione pubblica. 

Però succede che avvengono dei fatti capaci di cancellare le narrazioni tossiche dei media dominanti. Come a Città del Messico in occasione dell’insediamento al potere del presidente messicano Andres Lopez Obrador. Qui Maduro viene infatti acclamato dai messicani accorsi per accompagnare nel giorno del suo insediamento l’esponente della sinistra messicana che si propone di risollevare un paese devastato dal neoliberismo.