19 settembre 2025

"ISTRUZIONI PER L'(AB)USO" ➤ Un libro sul sesso per bambini dai 18 mesi

Un libro per bambini dai 18 mesi in su mostra corpi nudi e incoraggia a “partecipare”. Immediatamente si è verificato un presunto abuso sessuale in un asilo nido: un bambino avrebbe immediatamente imitato ciò che ha visto su un altro bambino.

Il titolo è «Wuschelkopf und Pupspopo» (Testa riccioluta e sederino pomposo) e si definisce espressamente «libro interattivo per i più piccoli dai 18 mesi in su». In questo caso, interagire significa esplorare, guardare e toccare il proprio corpo e quello degli altri. Il libro per bambini piccoli è esplicito dal punto di vista visivo: mostra persone nude, bambini e adulti, e tutti i tipi di primi piani di genitali maschili e femminili.

Quindi il linguaggio woke, purtroppo onnipresente: come se i bambini di un anno avessero un'idea di cosa significhino “termini obsoleti” o “gender-neutral”. Il settimanale "Come se i bambini di un anno e mezzo avessero una concezione di uomo e donna come esseri sessuali, come se sapessero cosa sia ‘eteronormativo’ e come se lo considerassero antiquato. Nell'opera dedicata ai più piccoli si vede, tra le altre immagini pertinenti, quella di una bambina nera nuda che fissa con gli occhi spalancati i genitali di un'altra “bambina”, tra le cui gambe divaricate si vede un pene, della “bambina”, beninteso.

L'indottrinamento offensivo sembra funzionare: il «partecipare» propagandato è stato preso alla lettera da un bambino in un asilo nido in un cantone della Svizzera nord-occidentale, che avrebbe abusato sessualmente di un altro bambino. La madre della vittima ha sporto denuncia presso la procura competente.

Nella denuncia si legge che la madre avrebbe osservato il figlio di tre anni a casa mentre «imita atti sessuali con o sulla sua bambola maschile». La donna sarebbe rimasta «molto scioccata», poiché suo figlio «non aveva mai mostrato un comportamento del genere, del tutto inadeguato alla sua età». Durante la conversazione, il figlio avrebbe dichiarato «di averlo fatto perché il giorno prima all'asilo c'era stato un tentativo di atto sessuale tra lui e un altro bambino di quattro anni e lui aveva voluto imitare quell'atto a casa». Secondo la denuncia penale, il bambino più grande avrebbe «preso in bocca il pene del figlio della denunciante e lo avrebbe succhiato». Successivamente avrebbe detto che gli piaceva il sapore.

Secondo la denuncia penale, si deve presumere «che il figlio della denunciante sia stato vittima dell'aggressione mentre l'altro ragazzo aveva visto questo atto nel libro “Wuschelkopf und Pupspopo” e voleva imitarlo». Secondo la denuncia penale, esiste quindi un nesso causale tra la presentazione del «libro interattivo» e il successivo abuso sessuale da esso ispirato. Ciò è già di per sé grave, in particolare per la presunta vittima e i suoi genitori. Il caso ha però anche un'altra dimensione: quella della pedofilia e del grooming. «A chi sono destinate queste immagini?», chiede la pedagogista Prof. Dr. Karla Etschenberg in una perizia sul «libro interattivo». La sua risposta è: una conseguenza non solo possibile, ma «certa» di tali rappresentazioni è «che esse piacciano ai pedofili e agli adolescenti e agli adulti sensibili alla pedosessualità».

Etschenberg scrive inoltre che il vero problema di tali immagini è che consentono «di stabilire contatti con i bambini senza destare sospetti».

«Cosa c'è di meglio per un grooming che può sfociare in abusi non violenti di un libro educativo per bambini in età prescolare, legittimato dal punto di vista pedagogico, che l'amico della madre, il generoso prozio, la vicina che ama i bambini o il tirocinante portano in dono o prendono dalla libreria per guardarlo e discuterne insieme al bambino?»

Bambino con le gambe divaricate

Alcune immagini contenute in «Wuschelkopf und Pupspopo» potrebbero anche configurare il reato di cosiddetto posings. Con questo termine si intendono rappresentazioni sessualizzate di bambini e adolescenti, in alcuni casi anche foto di bambini nudi in posizioni naturali. Il codice penale chiarisce che le immagini di bambini in posizioni innaturali ed enfatizzanti il sesso sono considerate pornografia infantile.

Etschenberg pone la domanda: «Le immagini qui riportate come esempio non mostrano chiaramente le caratteristiche del posare? Oppure è una posizione naturale quella di un bambino che salta in aria a gambe divaricate per vedere i propri genitali allo specchio, che in questo modo diventano visibili anche ai lettori?». È sorprendente che tali opere (interattive) vengano utilizzate nelle nostre istituzioni educative.

Quindi il linguaggio woke, purtroppo onnipresente: come se i bambini di un anno avessero un'idea di cosa significhino “termini obsoleti” o “gender-neutral”. Il settimanale "Come se i bambini di un anno e mezzo avessero una concezione di uomo e donna come esseri sessuali, come se sapessero cosa sia ‘eteronormativo’ e come se lo considerassero antiquato. Nell'opera dedicata ai più piccoli si vede, tra le altre immagini pertinenti, quella di una bambina nera nuda che fissa con gli occhi spalancati i genitali di un'altra “bambina” – tra le cui gambe divaricate si vede un pene – della “bambina”, beninteso.

I media? In gran parte silenziosi. Il libro è disponibile, l'incidente è noto, ma non c'è stato un ampio dibattito. Anche l'articolo rivelatore della Weltwoche non era disponibile su altre piattaforme, presumibilmente a causa di violazioni delle linee guida sui contenuti.

Non è il libro per bambini ad essere in discussione, bensì le critiche che ha suscitato. Si dice che un libro da solo non trasformi un bambino in un aggressore. Ma cosa succede se è proprio questo che è accaduto? Se un bambino piccolo imita in modo dimostrabile un comportamento che ha visto il giorno prima all'asilo e imparato in un libro? Allora il gioco educativo si è trasformato in un vero e proprio superamento dei limiti. E la presunta diversità è diventata un rischio per il benessere del bambino.

Se un libro per bambini dai 18 mesi in su provoca aggressioni reali e l'unica reazione è il silenzio, allora il problema non sono i bambini, ma gli adulti. E in modo molto grave.

Segui @vocidallastrada anche su Telegram

Nessun commento:

Posta un commento

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada

Non sono consentiti:
- messaggi pubblicitari
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)