28 luglio 2025

STUDIO ➤ L'aumento dei gas serra non può causare un riscaldamento pericoloso, condizioni meteorologiche estreme o alcun danno

La BBC ci ha ricordato (ancora, N.d.T.) che mancano solo tre anni per ridurre drasticamente tutte le emissioni di CO2, o rischiamo di superare il temuto limite di riscaldamento di 1,5°C fissato dall'accordo di Parigi. Una caratteristica persistente della classe manageriale laureata è il loro arrogante rifiuto di imparare dalle loro passate previsioni imperfette. I terribili avvertimenti sulla catastrofe climatica hanno plasmato la politica globale, le narrazioni dei media e la percezione pubblica, con conseguente spreco di centinaia di miliardi di dollari in tecnologia che non funziona. Le previsioni degli “esperti” climatici relative alle città sommerse, alla fine della neve, alla scomparsa delle calotte polari e alla morte delle formazioni coralline non si sono mai avverate!
Un anno fa non era plausibile pensare che professori di grande prestigio dell'Ivy League avrebbero usato la scienza e la matematica per distruggere la narrativa sul cambiamento climatico causato dall'uomo. Eppure, in questo nuovo zeitgeist culturale creato dopo l'implosione del Partito Democratico, l'impossibile è ora possibile.

In una scioccante dimostrazione di integrità accademica, due eminenti professori hanno pubblicato un articolo magistralmente complesso che mina le fondamenta dell’allarmismo climatico. Richard Lindzen del MIT, professore emerito di scienze della Terra, dell'atmosfera e del pianeta, e William Happer di Princeton, professore emerito di fisica, hanno pubblicato un articolo intitolato LA FISICA DIMOSTRA CHE L’AUMENTO DEI GAS SERRA NON PUÒ CAUSARE RISCALDAMENTO PERICOLOSO, CONDIZIONI METEOROLOGICHE ESTREME O DANNI.

Il loro messaggio è semplice: il riscaldamento guidato dalla CO2 non rappresenta un pericolo per il pianeta, mentre le politiche net-zero progettate per ridurre la CO2 fanno più male che bene. Ci vuole un documento di grave complessità per convalidare un messaggio così semplice.

Gli esperti di clima tendono a pronunciarsi in questo modo, e la questione finisce lì. Tuttavia, una comprensione di base dei gas atmosferici terrestri ha dimostrato che le basi dell'allarmismo climatico erano eccessivamente semplificate e errate

Prima di esaminare il loro documento, è utile rivedere alcune delle previsioni che non si sono concretizzate...

Nel 1971 era imminente una nuova era glaciale

Nel 2000, la minaccia di una nuova era glaciale scomparve e fu sostituita dal riscaldamento globale

Quattro anni dopo, si tornò a una nuova era glaciale, ma questa volta causata dal riscaldamento globale

Nel 2009, l'orizzonte degli eventi era a soli 96 mesi di distanza, spingendo i geni del clima famosi a lanciare avvertimenti isterici e facilmente ignorabili

Quattro anni dopo, i modelli climatici Climate Models ™, che non avevano mai dato previsioni corrette, avvertirono che l'Artico sarebbe stato privo di ghiaccio entro due anni

A questo punto, l'argomento richiede un meme

Lindzen e Happer utilizzano la fisica per dimostrare che l'effetto di riscaldamento dellla CO2 è limitato dal suo assorbimento logaritmico delle radiazioni infrarosse. L'effetto di riscaldamento di ciascuna molecola di CO2 diminuisce all'aumentare della sua concentrazione. Essi stimano una bassa sensibilità climatica (~0,5-1,5 °C per raddoppio della CO2), che è molto inferiore all'intervallo dell'IPCC di 2,5-4 °C.

Essi sostengono che gli uragani, le siccità e le inondazioni non mostrano un aumento apparente della frequenza causato dalla CO₂, ma che prevale la variabilità naturale (ad esempio, la frequenza stabile degli uragani registrata dalla NOAA dal 1980). Dimostrano che livelli più elevati di CO2 migliorano la fotosintesi, con un conseguente aumento del 14% del verde a livello globale (NASA, 1982-2015) e un aumento del 20% della resa dei raccolti (FAO, 2000-2020).

Sottolineano poi che l'eliminazione graduale dei combustibili fossili, che forniscono l'80% dell'energia globale (IEA, 2023), aumenterà i costi e danneggerà i paesi in via di sviluppo, con benefici minimi per il clima. Il loro approccio basato sulla fisica mette in discussione i modelli climatici ad alta sensibilità, che hanno sovrastimato il riscaldamento in periodi come il 1998-2014. Si allineano inoltre allo scetticismo nei confronti delle politiche allarmistiche, come le normative EPA, che hanno definito una “bufala” in lavori precedenti.

La premessa del cambiamento climatico causato dall'uomo si basa su tre fatti chiave: la CO2 intrappola il calore, gli esseri umani hanno aumentato i livelli di CO2 (~420 ppm oggi contro 280 ppm prima dell'era industriale) e questo provoca il riscaldamento globale. Lindzen e Happer non contestano i primi due punti, ma sostengono che il riscaldamento è minimo e benigno.

Essi sostengono che il CO2 non sta distruggendo il pianeta, ma sta migliorando la vita su di esso. In tutto il mondo, i livelli elevati di CO2 stanno stimolando la crescita delle piante e garantendo raccolti abbondanti a ritmi senza precedenti.

Spiegano poi che i modelli climatici ipotetici si basano su una lunga serie di ipotesi, molte delle quali sono deboli, invalidate o dimostrabilmente false. Di conseguenza, i risultati di questi modelli hanno un valore discutibile e non possono essere considerati prove affidabili.

Gli attivisti per il clima hanno reagito a questo documento come previsto: vogliono che i suoi autori vengano arrestati e incarcerati.

Ci si aspetterebbe che questo documento ben documentato fosse una grande notizia, fornendo la copertura razionale di cui i politici hanno bisogno per mettere fine alla truffa dell'allarmismo climatico. Ma questo non accadrà. La classe politica lo ignorerà, come spesso fa con i dati scomodi. Tuttavia, lo slancio sta cambiando molto più rapidamente di quanto la classe politica possa gestire.

Joe Rogan ha inferto alla bufala sul clima una battuta d'arresto più grande di quella che qualsiasi professore dell'Ivy League potrebbe sperare di ottenere con uno studio ben scritto e sottoposto a revisione paritaria. Rogan ha trascorso alcune ore a parlare con lo sfortunato e profondamente ignorante senatore Bernie Sanders. Bernie non sembrava sapere molto degli argomenti che cercava di demagogare. Frustrato dalle efficaci controargomentazioni di Rogan alla sua narrativa preferita, ha cercato di aggrapparsi a qualcosa che pensava non sarebbe stato messo in discussione. “Alcuni pensano che il cambiamento climatico sia una bufala, ma non lo è”. Lo ha affermato come se fosse un fatto evidente. La sua ignoranza dei fatti contrari ha completato l'arroganza della sua affermazione. Rogan ha usato un articolo del Washington Post per dare una lezione al vecchio sciocco.
Questo è lo studio che Joe ha usato per far capire a Bernie che è rimasto indietro rispetto ai tempi
Oggi, ogni dogma della religione neoliberista è sotto processo pubblico. Qualcosa nell'aria è cambiato dopo la saga del COVID-19. Il COVID è stato un punto di svolta, ha smascherato la vera natura della nostra classe dirigente-manageriale fallita e dei suoi “esperti” comprati e pagati.

Il progresso nello smascheramento della truffa del cambiamento climatico è lento ma costante. Ieri, il presidente Trump ha annunciato che utilizzerà un ordine esecutivo per porre fine alle agevolazioni fiscali per le energie rinnovabili eoliche e solari. Finalmente, il buon senso e la responsabilità fiscale sono ora evidenti a Washington, D.C.. Tuttavia, la domanda rimane: quanto tempo ci vorrà prima che la classe manageriale professionale globale si renda conto che il gioco è finito?

Tim Lynch
08 luglio 2025

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