A seguito di questo evento pubblico, i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte si sono riuniti per un workshop per scambiare informazioni e discutere possibili strategie comuni di resistenza a questa gigantesca multinazionale che si accaparra l'acqua. Dalle esperienze e dalle storie condivise da gruppi così diversi come il Collectif Eau 88 - della città di Vittel, Francia - Save Our Water - di Elora, Canada - o Michigan Citizens for Water Conservation - degli Stati Uniti - è emerso chiaramente che esiste un modello comune in tutti questi luoghi in cui Nestlé preleva l'acqua per i suoi impianti di imbottigliamento, contrariamente a quanto sostenuto da queste aziende che ogni problema è sempre e solo una questione locale.
La paura può diventare psicosi di massa e dare ai governi un alibi per poter sospendere le libertà costituzionali e i diritti fondamentali dell’essere umano. Ma in base a cosa è possibile tracciare il confine di tali sospensioni?
Sono realmente lecite?
Sono realmente lecite?
Schiller scriveva: “Essere libero e determinarsi da sé… è la stessa cosa” (F. Schiller, Kallias, o della bellezza, Mursia, pag. 67.) Quindi un vero stato di diritto è quello che permette all’individuo di determinarsi da sé, dove la sfera della libertà è qualcosa di inviolabile. Ma l’emergenza sanitaria mette in crisi questa visione, poiché va ad intaccare con la paura la psiche individuale, psiche in ostaggio, pronta a sacrificarsi temporaneamente per il bene proprio e altrui.
Ma cosa accade se tale emergenza solleva dei dubbi?