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Massacro in Corea, Pablo Picasso |
Noi
siamo sognatori, utopisti e intimamente poeti...
Noi
vorremmo attraversare l'oceano ed arrivare presto alla meta e
desideriamo ardentemente che ogni uomo veda riconosciuti i suoi
diritti e la sua dignità senza essere calpestato, vilipeso e
violentato oppure ingannato e sbeffeggiato...
Noi
aneliamo alla pace universale e a una vita che possa essere definita
tale, in armonia con la natura che ci circonda e in simbiosi con
l'energia che affiora dai pori della terra...
Noi
abbiamo sognato, ma hanno colonizzato il sogno e hanno preteso il
copyright del nostro immaginario e le distopie descritte dai classici
romanzi di fanatascienza si sono inverate forse oltre ogni più fosca
previsione...
Tempi
difficili si prevedono per la White House: la popolarità del
Presidente – il democratico Bill Clinton – sta calando
incessantemente a causa di uno scandaletto sessuale e - si sa – il
popolo americano è fin troppo rigido e puritano per accettarlo. Per
quanto si possa bombardare massicciamente il Panama o l'Iraq –
accampando pretesti inficiati da falsità e manipolazione – un
Presidente rischia veramente l'impeachment se poi mente per "futili
motivi". Sono anche questi i momenti in cui l'Agenzia si muove
con la massima libertà e discrezionalità purchè al malcapitato si
restituiscano l'onore e il consenso e cosa c'è, appunto, di meglio
di una guerra combattuta in nome della libertà e contro l'ennesimo
tiranno, il Saddam Hussein d'occasione ? Non una guerra vera con il
suo corollario di morte e macerie, bensì virtuale e costruita a
tavolino, ma sufficiente a "distrarre" il pubblico
americano e a recuperare il consenso perduto, con gli indici di
gradimento...