29 novembre 2013

Il Protocollo ufficiale del Primo Congresso Sionista


“Così si può riassumere il Congresso di Basilea in una parola – che starò attento a pronunciare in pubblico: a Basilea è stato fondato lo Stato ebraico. Se oggi lo dicessi a voce alta, mi risponderebbero con una risata generale. Però, forse tra cinque anni, o comunque entro cinquanta, tutti lo vedranno”. Theodor Herzl, 3 settembre 1897
  
Il Primo Congresso Sionista, celebrato nel Casinò Municipale di Basilea (Svizzera) dal venerdì 29 alla domenica 31 agosto del 1897, è stato un evento storico. I 204 partecipanti, tra cui 162 delegati con diritto di voto (le donne presenti non godevano di questo diritto), portarono a termine l’atto della fondazione del movimento che, 50 anni più tardi, sfocerà nella proclamazione dello Stato di Israele. Quest’atto, che ipoteticamente poneva fine alla sofferenza degli ebrei in Europa – su cui antisemiti e sionisti erano d’accordo a considerare come un popolo – apre un nuovo capitolo nella Storia e segna l’inizio ufficiale della sofferenza di un altro popolo – quello palestinese – che vede negati i propri diritti naturali da 66 anni.
Gli atti del congresso, titolati “Protocollo ufficiale”, vennero pubblicati a Vienna nel 1898 e ristampati a Praga nel 1911.

Per quanto incredibile possa sembrare, si è dovuto aspettare 116 anni affinché questo documento storico fosse accessibile al pubblico francofono. Finora era disponibile solo in tedesco e in una traduzione in ebraico apparsa nel 1947.
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28 novembre 2013

MERCATO TRANSATLANTICO: UN ATTACCO FRONTALE ALLA DEMOCRAZIA!

Bruxelles tace su un trattato che potrebbe consentire a corporazioni avide di sovvertire le leggi, i diritti e la sovranità nazionale
Ricordate quel referendum a proposito della creazione di un mercato unico con gli Stati Uniti? Sapete, quello che chiedeva se le imprese dovessero avere il potere di sovvertire le nostre leggi? No? Nemmeno io. Guardate, l'altro giorno ho trascorso 10 minuti cercando il mio orologio prima di rendermi conto che ce l'avevo addosso. Dimenticare il referendum è un altro segno di invecchiamento, in quanto deve essercene stato uno, giusto? Dopo tutto quel tormentarsi riguardo al fatto di entrare o meno nell’Unione Europea, il governo non avrebbe ceduto, senza consultarci, la nostra sovranità a qualche tenebrosa entità non democratica, vero?

Lo scopo del Partenariato Transatlantico su Commercio e Investimenti è quello di eliminare tutte le differenze normative tra le nazioni americane ed europee. Ne ho parlato due settimane fa. Ma ho tralasciato il tema più importante: la notevole capacità che garantirebbe alle grandi imprese di far fuori giudizialmente i governi che tentano di difendere i propri cittadini. Consentirebbe a una giuria chiusa di avvocati delle imprese di revocare la volontà del parlamento e di distruggere le nostre protezioni legali. Tuttavia i difensori della nostra sovranità non dicono nulla. Il meccanismo attraverso il quale si ottiene ciò è noto come risoluzione di dispute tra stato e investitore. E’ già stato utilizzato in molte parti del mondo per affossare le norme che proteggono le persone e il pianeta.

22 novembre 2013

Appello da Gaza per la manifestazione del 30 Novembre a Torino



In questo breve video, cinque attivisti di Gaza invitano, ciascuno con le sue motivazioni, a partecipare alla manifestazione del 30 novembre a Torino contro il vertice Letta-Netanyahu.

BANCOCRAZIA: DALLA REPUBBLICA DI VENEZIA A MARIO DRAGHI E GOLDMAN SACHS

Dal dodicesimo secolo fino all’inizio del quattordicesimo secolo, l’Ordine dei Templari, presente in gran parte d’Europa, diventò il banchiere dei potenti. Contribuì a finanziare varie crociate. All’inizio del quattordicesimo secolo, era diventato il principale creditore del re di Francia Filippo il Bello. Di fronte al debito che gravava sulle sue risorse, Filippo il Bello si liberò dei suoi creditori e del suo debito, demonizzando l’Ordine dei Templari accusandolo di molteplici crimini (2). L’Ordine fu proibito, i suoi capi giustiziati e i suoi beni confiscati. All’Ordine dei Templari mancava uno stato e un territorio per affrontare il re di Francia. Il suo esercito, (15000 uomini di cui 1500 cavalieri), il suo patrimonio e i suoi crediti con i dirigenti non lo protessero dalla potenza di uno stato deciso ad eliminare i suoi creditori.

Nella stessa epoca (XV e XVI secolo), i banchieri veneziano finanziavano anche loro le crociate e prestavano soldi ai potenti d’Europa, però si mossero molto più abilmente rispetto all’Ordine dei Templari. A Venezia, si appropriarono della testa dello Stato, dandogli forma di una repubblica. Finanziarono la trasformazione di Venezia, città-stato, in un vero impero che comprendeva Cipro, Eubea (Negroponte) e Creta. Adottarono una strategia inarrestabile per arricchirsi in maniera duratura e assicurare il rimborso dei loro crediti: furono loro a decidere di far indebitare lo stato veneziano con le banche che possedevano. I termini dei contratti di prestito furono definiti da loro stessi dato che erano allo stesso tempo proprietari delle banche e dirigenti dello Stato.

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21 novembre 2013

USA: PIANO SEGRETO PER ELIMINARE IL DIRITTO ALLA PRIVACY IN INTERNET

Gli Stati Uniti e i sui servizi segreti stanno lavorando per promuovere l'eliminazione del diritto universale alla privacy online, minando il disegno di legge che il Brasile e la Germania hanno presentato alle Nazioni Unite. Secondo un documento del governo degli Stati Uniti ottenuto dal quotidiano 'The Cable', si sta sviluppando una "battaglia diplomatica" in un comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che sta valutando la proposta di Brasile e Germania di imporre restrizioni sulla sorveglianza in Internet. I rappresentanti degli Stati Uniti, che hanno parlato a condizione di mantenere l'anonimato in The Cable, hanno chiarito che non tollerano questi controlli nella rete di sorveglianza globale.
I diplomatici degli Stati Uniti stanno spingendo duramente per eliminare le disposizioni del progetto brasiliano e tedesco, il quale prevede che "la sorveglianza extraterritoriale" e l'intercettazione di comunicazioni, informazioni personali e metadati possono costituire una violazione dei diritti umani. Secondo i diplomatici, gli Stati Uniti e i loro alleati La Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR), non si applica allo spionaggio estero.

20 novembre 2013

IL "LAVORO ITALIANO" DEL PENTAGONO

Il Pentagono ha trascorso gli ultimi due decenni pagando centinaia di milioni di dollari di tasse per basi militari in Italia, rendendo il paese un centro sempre più importante per il potere militare statunitense. Soprattutto dall'inizio della Guerra Globale al Terrorismo, nel 2001, l'esercito ha spostato il suo centro di gravità, dalla Germania, dov'erano la maggior parte delle forze americane nella regione dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, al sud Europa. Nel processo, il Pentagono ha trasformato la penisola italiana in un trampolino di lancio per le future guerre in Africa, Medio Oriente ed oltre. Nelle basi a Napoli, Aviano, Sicilia, Pisa e Vicenza, tra gli altri, i militari hanno speso più di 2.000 milioni di dollari solo dopo la fine della guerra fredda e la cifra non comprende gli altri miliardi in progetti di costruzione, esercizio e le spese del personale. Mentre il numero delle truppe in Germania è stato ridotto da 250.000 a circa 50.000, ci sono 13.000 soldati americani (e 16.000 famiglie) nelle basi in Italia, numeri che corrispondono a quelli del suo picco durante la Guerra Fredda. Ciò significa che, a sua volta, la percentuale delle forze Usa in Europa, con sede in Italia, è triplicato dal 1991, dal 5% al ​​15% [tra tutte quelle di stanza in Europa]. 

ATTENTI AI VOSTRI CONTI CORRENTI!

"La Troika stampa €uro e
compra Nazioni!"
Fino a 100 mila euro i depositi saranno protetti in Europa, oltre tale soglia i conti correnti possono essere coinvolti nei fallimenti bancari. L’Unione europea sta discutendo in questi giorni il tema dell’Unione bancaria. Una tappa a cui prima o poi si dovrà arrivare, nonostante i veti e i paletti della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Ma nelle discussioni in corso viene data poca rilevanza a un punto molto delicato per garantire la fiducia nelle banche da parte dei rispamiatori: ovvero la soglia di garanzia dei depositi. I Paesi della Ue hanno deciso a fine giugno che nel momento in cui sarà necessario un salvataggio bancario saranno intoccabili solo i conti correnti fino a 100 mila euro. Mentre gli importi superiori a tale soglia saranno aggredibili.

17 novembre 2013

L'EUROPA VERSO IL FASCISMO

Le oligarchie finanziarie si baloccano con governi compiacenti o direttamente imposti da loro. Infatti la BCE ha ormai il potere di influenzare la composizione dei governi nazionali. Questi alchimisti dello spread evocano una nuova guerra santa contro i "populismi" rei di mettere in discussione un'architettura economica costruita sopra le teste dei cittadini, un atto profondamente anti democratico. La povertà e la disoccupazione dilagano ovunque in Europa insieme a un'emigrazione incontrollata dall'Africa e dall'Est dell'area Schenghen, a cui non aderisce la Gran Bretagna che sta studiando nuove limitazioni agli ingressi e sospesa in Danimarca, ennesimo fallimento della UE. 

La Grecia è stata lasciata morire dai "fratelli" europei, sacrificata sull'altare delle banche tedesche e francesi che volevano indietro la loro "libbra di carne". Questa Europa non è basata sulla solidarietà, chi sbaglia paga e paga fino in fondo. Fino alla spoliazione dei beni dello Stato, con la distruzione del tessuto sociale, dei servizi di prima necessità, come la sanità. E' quello che sta avvenendo ai greci abbandonati alla loro sorte come degli appestati. L'Europa sta diventando un lazzaretto. Chi si ammala è lasciato alla sua sorte. Che razza di Europa è questa? Assomiglia a quelle riunioni di mafiosi in cui chi sgarra viene assassinato. Solidarietà doveva essere la prima parola, il primo mattone dell'edificio europeo. Non è stato così. Non è così. I garanti dello status quo ormai insopportabili, in Italia la coppia al comando è Napolitano - Letta, continuano imperturbabili nelle loro convinzioni ignorando il mondo che gli sta crollando intorno. 

16 novembre 2013

BEIRUT

Dall’alto dell’aereo della Mea, Beirut ti accoglie con due scintillanti faraglioni bianchi. Sono il simbolo della città, quasi le valve di una conchiglia che si schiude per rivelartene velatamente l’essenza. O forse dei bastioni posti in sua difesa: distrutta più volte Beirut è stata ricostruita dallo strenuo coraggio dei libanesi. Mentre il bianco scintillio dei faraglioni ti annuncia la città, ecco che la vedi tutta: palazzi giganteschi che toccano il cielo e si inerpicano sulle aspre colline per poi digradare verso il mare. Blu, mosso, bellissimo. Beirut rapisce chiunque nella magia particolare di una composizione sociale e religiosa complessa. 
Di Stefania Pavone
CogitoErgoSum

Nel centro come nella parte commerciale della Amra, si passa dalle donne tappate rigorosamente in chador neri lungi, attenti a nascondere ogni cenno di bellezza, a focose giovani libanesi con gonne così corte da far invidia alle femministe degli anni Settanta. A Beirut, città dei giovani, tutti ridono. Ad ogni passo, la voce “taxi, taxi” risuona dietro la schiena e in qualunque locale si entri “you are the welcome”. La guerra del 2006 ancora segna il volto della città: non è difficile incontrare palazzi diroccati o in via di costruzione. Un signore di Hezbollah, gentile, che mi accompagna verso il Sud del paese dice orgoglioso: “ci hanno massacrato, ma la nostra tenacia è più forte della forza militare degli israeliani. Guarda: abbiamo ricostruito la zona Sud della città, la più colpita dal conflitto. Abbiamo creato pure il migliore ospedale per le malattie del cuore che ci sia in Medio Oriente”. Vedere negli abissi di Beirut e il Libano è una impresa difficile. Dietro lo scintillio di questa grande allegria collettiva, si celano le ferite della guerra civile e di quella del 2006, vinta dai resistenti di Hetzbollah. 

12 novembre 2013

LA BALA - Calle 13 (Sub ITA)

Quando si legge poco si spara molto...quando non c'è poca istruzione ci sono molte pallottole...

9 novembre 2013

L’EUROPA LEGALIZZA LA PEDOFILIA CON UN TRUCCO: E L’ITALIA ESEGUE GLI ORDINI

Per l’Europa dei banchieri, dei politicanti prezzolati e dei burocrati, la nuova regola - verniciata con un sedicente ideale - da imporre a tutti i popoli del vecchio continente è inquietante: è lecito il sesso tra adulti e bambini. Non ci credete? Allora provate a leggere nell’idioma che preferite la Raccomandazione CM/Rec (2010) 5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. All’articolo 18 c’è scritto testualmente:
«Gli Stati membri dovrebbero assicurare l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali; dovrebbero inoltre adottare misure appropriate al fine di abrogare, emendare o applicare in modo compatibile con il principio di non discriminazione qualsiasi disposizione di diritto penale che possa, nella sua formulazione, dare luogo a un’applicazione discriminatoria».
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8 novembre 2013

GRECIA: In prigione chi si opporrà alla dittatura U€

Aria di dittatura europea in Grecia? Non bastava la troika ad imporre tagli a stipendi e pensioni, o tasse praticamente su tutto, da qualche giorno un emendamento del governo in via di approvazione da parte del Parlamento di Atene prevede fino a due anni di carcere per chi si oppone ai regolamenti Ue o alla sua politica estera. 
Identica pena per chi sia in disaccordo con le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'embargo o sull'opportunità di attaccare uno Stato terzo. In un Paese praticamente governato dalla Ue viene imposta una sanzione penale pazzesca (da sei mesi a due anni di reclusione) per ogni regolamento comunitario disatteso. Come dire che, volendo semplificare la materia, se un cittadino decidesse di produrre i famosi zucchini troppo lunghi o decidesse di utilizzare reti da pesca a maglie più larghe di quelle previste dal regolamento Ue (il numero 40/2013 del consiglio del 21 gennaio 2013) finirebbe in carcere.

UN PAESE DI RETI UNIFICATE

Scrive Hannah Arendt che in certe forme pervertite di agire politico attraverso pressioni, influenze e trucchi di cricche, può succedere che vengano alla ribalta persone che non sanno di nulla e non s’intendono di nulla. E’ una pagina della famosa Vita Activa, testo capitale della filosofia politica del Novecento. Siamo nel lontano 1958 quando la filosofa ebrea traccia queste pagine: eppure somigliano tanto all’Italia di oggi: quella che si aggira, come un gigantesco vampiro, nei salotti televisivi. Una cricca di psicologi, criminologi, politici , imprenditori e giornalisti recita una sorta di rosario a testo unico. Un messaggio ripetuto a reti unificate compone a tamburo battente una sorta di Grande Opinione. Sottrarsene è mera illusione. 
La Grande opinione si forma secondo un meccanismo semplice: ripetere ovunque si può lo stesso identico messaggio. Ecco allora la Santanchè deplorare la sentenza contro la vistosa condotta morale di Berlusconi a Rai 1, 2 e 3. Poi riapparire da Santoro, sgusciare dalla Gruber, ululare da Formigli, baccagliare da Floris. 

7 novembre 2013

ISRAELE SPOSTA IL "MURO DI SICUREZZA" PER RUBARE IL PETROLIO PALESTINESE

La scoperta di riserve petrolifere più grandi del previsto nel campo israeliano Meged 5 genera una serie di questioni difficili da risolvere, prima di tutte quante di queste ricchezze appena scoperte appartiene ad Israele e quante ai palestinesi.
Come riferito da Al Jazeera il mese scorso sono apparse in diversi media informazioni circa la scoperta di nuovi giacimenti di idrocarburi nel giacimento Meged 5. La società di esplorazione di petrolio israeliana, Givot Olam, dice di aver già guadagnato 40 milioni di dollari dalla vendita del petrolio estratto da Meged 5 da quando nel 2011 ha iniziato la produzione lì. La società stima che attualmente il campo si trova su riserve estraibili valutate in 3.530 milioni di barili, pari a circa un settimo delle riserve di petrolio del Qatar.

La situazione è complicata dal fatto che i depositi sono nella cosiddetta Linea Verde: la linea di demarcazione dell'armistizio arabo-israeliano del 1949, che ora separa formalmente Israele dai territori abitati dai palestinesi.

6 novembre 2013

IL NEMICO NON E' LO STRANIERO MA IL CAPITALE

E' di queste ore la notizia diffusa dalla stampa dell'uccisione di un giovane italiano massacrato di botte in Gran Bretagna accusato di "rubare il lavoro agli inglesi"; stava lavorando da qualche giorno come cameriere in un ristorante. L'ennesima dimostrazione di dove ci vogliono condurre.

Nell'ultimo periodo sono ripresi con forza i flussi migratori nelle coste siciliane con numerosi "eventi tragici" (per usare la terminologia mediatica) che hanno colpito la sensibilità delle masse popolari siciliane e nazionali su cui i politicanti borghesi e media hanno acceso il loro teatrino, con opinioni e posizioni espresse che variano dal pietismo "finto-umano" allo sprezzante populismo: abbiamo assistito così alle passerelle di soggetti del governo nazionale e dell'UE a Lampedusa (dopo quella di Papa Francesco con le sue preghiere, carezze e santini), che con le loro facce di bronzo hanno promesso "aiuti e interventi" e degli ipocriti "funerali di stato" che non ci sono mai stati, così come i lampedusani sanno non ci saranno mai neanche gli "aiuti e interventi" che loro si aspettano.
La borghesia e la politica borghese nazionale e europea, non darà mai risposte soddisfacenti gli interessi popolari poiché la loro necessità e quella di utilizzare l'"immigrazione", sia come "strumento elettorale" e sia soprattutto come "esercito industriale di riserva", orientando con un uso ad hoc dei mezzi di comunicazione la rabbia e il disagio sociale delle masse lavoratrici e popolari italiane contro l' "immigrato" per scatenare la "guerra tra poveri". 

2 novembre 2013

ROMA: SEPARAZIONE BANCARIA VIENI A FIRMARE!

A tutti i residenti del comune di Roma:
Mancano 15 giorni alla chiusura della raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare per reintrodurre la legge sulla separazione bancaria organizzata da Movisol e Comitato di Liberazione Nazionale. Andate a firmare numerosi!

Cos’è la separazione bancaria
Per separazione bancaria si intende una netta distinzione tra le banche commerciali (quelle dove tutti noi abbiamo un conto corrente) e banche d’affari (che operano sui mercati finanziari internazionali). Con questo sistema le banche commerciali possono operare unicamente elargendo prestiti alle imprese, mutui alle famiglie e tutelando il risparmio, senza cercare guadagni facili in borsa mettendo a rischio i soldi dei correntisti. Analogamente le banche d’affari possono operare unicamente in borsa prendendosi direttamente le responsabilità delle eventuali perdite. Conosciuta come Glass Steagal Act, questa legge introdotta in tutto il modo a seguito della grande crisi del 29’ per evitare l’attività finanziaria fuori controllo da parte delle banche, venne abolita nel 92’ da Clinton negli Stati uniti e dalla legge Draghi in Italia nel 96’. Da allora sono state aperte le porte per la deregulation finanziaria con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Perché firmare
Se vuoi che le banche ritornino ad essere al servizio dell’economia reale ed esercitare esclusivamente l’attività di credito nei confronti di lavoratori, famiglie ed imprese, vieni a firmare la proposta di legge di iniziativa popolare.

1 novembre 2013

IL GIOCO DELLA PAURA

Il 22 maggio 1949 il Segretario della Difesa degli Stati Uniti, James Forrestal, deciso di saltare fuori da una finestra dell'ospedale della Marina nel Maryland ponendo fine alla sua vita. Alcuni storici come Eric Hobsbawm, sostengono che la sua situazione psichica era crollata al punto che gli pareva di vedere dalla sua stanza, i russi che avanzavano verso l'ospedale. La paura della "minaccia del pericolo rosso" sarebbe stato l'innesco che ha portato alla fine della sua esistenza. Al di là della precisione sugli ultimi minuti del funzionario degli Stati Uniti, che non sono mai stati confermati ufficialmente - la Guerra Fredda ha presentato uno dei suoi elementi più ricorrenti: l'intensificazione di una retorica apocalittica che consisteva nell'infondere un senso di insicurezza e vulnerabilità alla popolazione.
Di Matías Emiliano Casas
Rebelión

La campagna elettorale di John Fitzgerald Kennedy, per esempio, fu attraversata da discorsi che enfatizzavano la presunta minaccia del blocco sovietico. Secondo Hobsbawm, l'uso e la ricreazione della paura da parte dei politici del Nord hanno rappresentato uno strumento fondamentale quando si parla di voti e di consenso nel Congresso. Nelle sue prime parole da presidente nei primi mesi del 1961, Kennedy non ha esitato a classificare il periodo come quello di maggior rischio nella storia del paese. Nel suo discorso disse: "Nella lunga storia del mondo, solo poche generazioni hanno dovuto difendere la libertà nel momento di massimo pericolo. Non mi spaventa questa responsabilità, me ne rallegro". La difesa della libertà sarà un argomento presente, anche, tra i futuri presidenti come Ronald Reagan e George W. Bush.