31 agosto 2011

FINTA DI NIENTE

Dico ma, davvero davvero questi sapiens della politica non si rendono conto che hanno fallito in massa? È mai possibile che non si siano accorti e non si stiano accorgendo che il popolo li sta accerchiando e con sempre maggiore convinzione di fargliela pagare?
Un qualsiasi essere umano sano di mente, già, sano di mente, avrebbe caricato le valige nel bagagliaio insieme al bottino di una vita, una valanga inimmaginabile di denari sottratti al paese e via andare in una qualche paradisiaca località a godersi gli ultimi grassi rantoli di una vita da infami.
Macchè! Sembrano quei rapinatori incalliti che dopo avere passato decenni a saccheggiare in qua e in la  i beni migliori ed avere profanato ogni locale dove c’era qualcosa di valore anche presunto, mai sazi,  si riuniscono tutta la banda insieme e dicono per l’ennesima volta: “facciamo questo ultimo colpo e poi ci ritiriamo”.
Di Moreno Corelli

Ad onore del vero il paese sperava che “l’ultimo colpo” l’avessero fatto ai tempi di mani pulite, e nessuno mai si sarebbe immaginato che dopo la tristissima epoca “Craxiana” che ha tappezzato la nazione di fazzoletti e pannolini, ci sarebbe stato un susseguirsi di operazioni catastrofiche tali da dovere aprire centinaia di inchieste, “piedi puliti, viso pulito, pancia pulita e colon pulito”.

Ma la parte più incredibile è che i “malfattori” i quali hanno svaligiato tutto,  sono gli stessi che stanno raccontando alla nazione che  “qualcuno”  si è impossessato dei gioielli di famiglia e che non ci sono più gli ori, gli argenti, i soprammobili, i tappeti e la carta igienica. 

NEOLIBERISMO: SACCHEGGIO E DISTRUZIONE DI QUESTO PIANETA


Da almeno 20 anni a questa parte ci è stato detto che non ci sono alternative alla globalizzazione neoliberale e che, di fatto, non è necessaria un’alternativa a questo. La “lady di ferro”, Margaret Thatcher, fu una di quelle che affermò questo concetto ripetutamente: non ha senso analizzare e discutere il neoliberalismo e il liberalismo globalizzato, perché sono inevitabili. Non ha senso mettersi a comprendere, quindi… avanti! Uccidi se non vuoi essere ucciso!

Altri affermano che la globalizzazione- ossia un sistema economico che si è sviluppato in specifiche condizioni sociali ed economiche – non è altro che una legge di natura. Di conseguenza, "la natura umana" si suppone sia riflessa dal carattere dei soggetti del sistema economico, ovvero egoistico, avido, freddo e spietato. Questo, ci viene detto, funziona a beneficio di ognuno.

Mentre una esigua minoranza raccoglie enormi benefici dall’odierno neoliberalismo (nessuno dei quali resterà ovviamente), l ‘ampia maggioranza della popolazione della terra soffre in grandi difficoltà e vede minacciata la propria sopravvivenza.

30 agosto 2011

IL CASO SODASTREAM: BOLLICINE E OCCUPAZIONE

La Coop Svezia annuncia la sospensione della vendita dei prodotti Sodastream, l’azienda israeliana con sede a Ma’ale Adumim, il più grande insediamento colonico in Cisgiordania.
Di Stephanie Westbrook
Nena News 
L’estate del 2011 è stata lunga e calda per le aziende israeliane e internazionali che si sono rese complici di violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.
Il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli, Agrexco, che commercializza il 60-70 per cento della frutta e verdura coltivate su terreni rubati in Cisgiordania, ha dichiarato la bancarotta. Già obiettivo del movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) e un’intensa campagna europea, Agrexco ha visto allontanarsi anche i potenziali acquirenti internazionali, avvertiti dagli attivisti BDS che essi stessi sarebbero diventati obiettivi di boicottaggio, lasciando una sola società israeliana, Kislev, in gioco (http://www.globes.co.il/serveen/globes/docview.asp?did=1000672903&fid=1725).

29 agosto 2011

La crisi e l’uso della paura come meccanismi di dominio.

"Mi spaventano ma io non ho paura". Leon Tolstoi
I disturbi in Inghilterra, come  le recenti retate militari in Spagna contro il movimento degli indignati, tutto questo adeguatamente pubblicizzato dai mass media sistemici, devono essere interpretati come elementi di uno stesso insieme, dato che entrambi formano parte della messa in scena di uno stesso dramma. Questo dramma non è altro che la rappresentazione mediatica e spettacolare del collasso controllato del Vecchio Ordine (Regime); un dramma dove la crisi finanziaria internazionale e le sue conseguenze (tra queste gli artificiali disturbi inglesi) sono due dei suoi attori principali.

Dal mio punto di vista, il sistema di dominio patriarcale (questo è il vero nome del sistema che ci ha toccato vivere) ha bisogno di rinnovarsi, con lo scopo di rendere più effettivo il suo potere. Questo perché le vecchie strutture economiche e politiche di dominio non valgono più (probabilmente a causa del processo di globalizzazione sperimentato dal potere negli ultimi decenni) ed ha bisogno di creare altre nuove forme. Questo è il motivo per cui lo stesso sistema di dominio patriarcale ha iniziato una sorta di processo di autodistruzione di tutto quello che non gli è più utile. Per raggiungere tale obiettivo sta usando, come strumento principale, uno dei più sofisticati di cui, attualmente, dispone: i mass media.

28 agosto 2011

LE VOCI ANTI-EURO ACQUISTANO VISIBILITA'

Mentre l'UE scivola verso un sistema dittatoriale, le voci dissidenti rimangono minoritarie ma riscuotono maggior attenzione. I professori Wilhelm Hankel in Germania e Paolo Savona in Italia sono due rare eccezioni nella professione economica per aver denunciato la follia di aver creato una moneta sovrannazionale senza un governo dietro di essa. 
Il 17 agosto il prof. Hankel è stato invitato a partecipare ad una discussione sugli Eurobond alla stazione radio Deutschlandfunk. Egli ha colto l'occasione per esporre agli ascoltatori quanto è avvenuto all'udienza della Corte Costituzionale, dove i giudici hanno implicitamente respinto le motivazioni di "emergenza" per giustificare l'aumento dei poteri dell'UE.
In un articolo pubblicato il 20 agosto sulla Junge Freiheit, Hankel ha ammonito che le politiche UE e in particolare gli Eurobond porteranno a esplosioni sociali anche in Germania. Questi moniti hanno sicuramente impressionato i lettori nel momento in cui a Berlino, dalla metà di agosto, vengono bruciate automobili ogni notte, in un evidente atto di emulazione dei disordini di Londra da parte di gruppi anarchici. 

27 agosto 2011

I NUOVI VENDITORI DI PADELLE

Tripoli in mano ai ribelli ma nessuno sa dove sia Gheddafi. La caccia all'uomo è aperta, e i mercenari della NATO, da settimane del Paese, lo stanno cercando disperatamente. Sarà meglio trovarlo subito, altrimenti le borse cadranno in un abisso ancora più pericoloso. Gheddafi non è Mubarak né Ben Ali, è un militare votato alla lotta continua e al massacro, con un profilo perfetto per divenire una cellula terroristica fuori controllo. 
Etleboro
L'Occidente vuole Gheddafi adesso, vivo o morto, e il pericolo più grande delle intelligence è che Gheddafi possa prendere il postodi Bin Laden, ma stavolta da vero leader della resistenza araba, perchè non è mai stato un personaggio allineato agli schemi delle intelligence. D'altro canto, non dobbiamo dimenticare che è stato il Rais ad emettere il primo mandato di cattura contro Osama Bin Laden, quello strano sceicco terrorista, morto povero con un vecchio televisore.

26 agosto 2011

A CHI SI RIBELLA

A chi sa che fra un po’ dentro la scatola dei diritti non ci sarà più niente.
A chi paga tasse che non bastano mai, perché gli evasori sono troppi e se la ridono.
A chi è salito sui tetti, perché per terra non lo cagava più nessuno.
A chi si oppone ai marchionni, casual di fuori e gerarchi dentro, che pretendono servi muti e striscianti.
A chi non vuole più altre ‘grandi opere’ perché gli bastano quelle già fatte: grandi solo di corruzione, scempio e debiti che lasciano a chi verrà.
A chi ha osato alzare la testa contro una dirigenza arrogante protetta da divise e lacrimogeni.
A chi pretende un orizzonte certo e invece la Gelmini gli propone solo un precariato surrogato.
A chi è stanco di raccogliere pomodori al prezzo degli schiavi,

25 agosto 2011

RIVOLTE CIA: I MOTIVI PER CUI IL REGIME SIRIANO NON CADRA'

Immaginiamo di essere a Hollywood in una conferenza per discutere su una sceneggiatura e che devi lanciare la tua idea usando 10 parole o meno. Si tratta di un film sulla Siria. Uguale al film sull’attacco a Osama Bin Laden di Kathryn Hurt Locker Bigelow, che si presenta come “i buoni eliminano Osama nel Pakistan”, il poema epico siriano potrebbe essere commercializzato come “sunniti e sciiti lottano per la repubblica araba”.
Di Pepe Escobar 
Si, ancora una volta, tutto è finzione: la “mezza luna sciita”, isolare l'Iran e i pregiudizi sunniti contro gli sciiti.
La fanatica Casa di Saud, sunnita wahabi- in un’altra imponente dimostrazione d’ipocrisia e fedele al suo odio verso le repubbliche arabe secolari - ha qualificato il regime Ba’ath controllato da Bashar al-Asad in Siria una “macchina assassina”.
E’ vero, il feroce apparato della sicurezza di Assad non aiuta, dopo aver ucciso più di 2.400 persone da quando è iniziata l’agitazione a marzo. Sono molte di più, per inciso, di quelle che le forze del colonnello Gheddafi uccisero in Libia quando venne approvata la risoluzione 1973 dell’ONU permettendo l’intervento estero. La risposta di Diogenes il Cinico a questa discrepanza di “dove sono le Nazioni Unite” sarebbe che la Siria, a differenza della Libia, non possiede un’enorme ricchezza in petrolio e gas.

24 agosto 2011

VOILA', L'OFFENSIVA NEOLIBERISTA

Da un lato è un paradosso: proprio nel momento in cui il sistema economico globale mostra tutti i suoi limiti, conseguenza di difetti intrinseci che in quanto tali non si possono correggere e di vizi operativi talmente radicati e diffusi da essere ormai pressoché ingovernabili, l’establishment liberista lancia un’offensiva teorica e pratica che mira ad accentuare ancora di più i caratteri tipici di quel modello, sacrificando il welfare sull’altare del debito pubblico e del Pil.
Federico Zamboni
Il Ribelle

Il messaggio che viene lanciato, speculando cinicamente sulla situazione di estrema difficoltà che accomuna gli Usa e la Ue e agitando lo spauracchio del default, è che la responsabilità di quanto sta accadendo è degli Stati, ovverosia delle rispettive popolazioni. Governi inefficienti, se non proprio corrotti, hanno male amministrato le finanze nazionali e accumulato un indebitamento non più sostenibile, che va ridotto al più presto e senza andare per il sottile; pertanto, nel capzioso presupposto che di quegli abusi abbia beneficiato la generalità dei cittadini, è necessario che il lassismo precedente venga controbilanciato da misure durissime, che vengono adottate in nome dell’emergenza ma che sono destinate a essere definitive.

23 agosto 2011

Per un Governo di "resurrezione"

La Banca Centrale Europea chiede liberalizzazioni per gli speculatori; una banca nazionale avrebbe protetto il lavoro.
L'economista e politico americano Lyndon LaRouche denuncia da anni la necessità per ogni nazione del pianeta di dotarsi di sistemi autenticamente sovrani dal punto di visto economico. Per farlo, è necessario abbandonare il sistema monetarista controllato dalle banche centrali ed instaurare un sistema creditizio centrato su banche nazionali sotto la direzione di governi democraticamente eletti. D'altra parte LaRouche denuncia da anni che l'attuale sistema monetarista speculativo avrebbe inevitabilmente distrutto le economie nazionali a tutto vantaggio di una ristretta oligarchia finanziaria internazionale. Anche per i più distratti, i fatti di questi giorni, non sono altro che il progressivo avverarsi dell'analisi di LaRouche.

19 agosto 2011

La Nuova Grande Depressione

E' garantito, ci sarà una Nuova Grande Depressione. Come faccio a esserne così sicuro? Per le stesse ragioni che indussero Mises a fare valigie e scappare per tempo dall'Austria prima dell'avvento del nazismo, riuscendo in tal modo a sfuggire ai forni in cui da lì a pochi anni finirono tanti suoi concittadini di razza ebrea.
Di Francesco Carbone
Usemlab
Di fronte a quanto stanno facendo politici e burocrati ci aspetta la sovietizzazione delle società occidentali, con ripercussioni gravissime sulle capacità imprenditoriali di generare benessere e prosperità. L'ho scritto ieri e lo ripeto oggi. Non si scappa dalla logica economica aprioristico deduttiva della scuola Austriaca.

Il problema è che l'economia, la scienza più importante di tutte ai fini della prosperità dei popoli, è oggi ridotta a un brandello di stronzate senza alcun senso. Per analogia, se la medicina di oggi si fondasse sulle stesse castronerie su cui si basa l'economia moderna insegnata nelle università, uno stregone del medioevo potrebbe benissimo spacciarsi per un luminare della chirurgia moderna.

16 agosto 2011

Rapporto NATO Operazioni urbane anno 2020

Rapporto Urban Operations in the Year 2020 (sintesi commentata in italiano) originale sul sito N.A.T.O. http://www.rta.nato.int/pubs/rdp.asp?RDP=RTO-TR-071
Redatto dalla RTO (Studies Analysis and Simulation Panel Group, SAS-030). La RTO, l’Organizzazione per la Ricerca e la Tecnologia della NATO è il centro di convergenza delle attività di ricerche/tecnologiche (R&T) per la difesa in seno della NATO.

L’Operazione Terrestre o Operazione Urbana (UO-2020) all’orizzonte dell’anno 2020 è uno studio che esamina la natura probabile dei campi di battaglia, i tipi di forze terrestri le loro caratteristiche e capacità.
Lo studio ipotizza l’andamento della popolazione mondiale entro l’anno 2020. Entro questa data il 70% della popolazione mondiale vivrà all’interno di zone urbane.
Il numero delle persone nel mondo supererà i 7,5 miliardi e ciò sarà causa di una spaventosa crescita demografica nelle città e/o metropoli incrementando l’urbanizzazione, provocando povertà, scontri e tensioni sociali.
La necessità di una presenza (militare) massiccia e dominante, tanto morale quanto psicologica, spesso per periodi di tempo prolungati, resterà una caratteristica unica e persistente delle Operazioni Urbane.

12 agosto 2011

SOLUZIONI DI EMERGENZA ALL'ATTUALE CRISI DI DISINTEGRAZIONE GLOBALE

Il sistema finanziario globale si sta disintegrando. Non c'è dubbio che Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, Belgio e Francia sono già in pericolo. La metastasi finanziaria sta minacciando di far saltare la bolla dei sogni finanziari molto più di quella famosa bolla del 1345 che distrusse le banche venziane di Bardi e Peruzzi e ci ha portato in dono la peste bubbonica. 
Benvenuti nel Nuovo Ordine Mondiale, miei cari. 
Vedo e leggo commenti sempre più psicotici di commentatori finanziari e lettori del web. E' davvero così difficile fare 2 +2? Ho spiegato molto bene negli ultimi cinque anni il come e il perché della crisi. E' arrivato il momento di usare il cervello, questa famosa materia grigia che ci distingue dagli altri animali. Non si può più tornare indietro. La crisi non ha soluzione, a meno che i paesi lascino l'euro e tornnino ad essere stati nazioni. In caso contrario, Bye, Bye.
Perdonatemi, ma ho bisogno di riposo come tutti.
Vi lascio con un comunicato hanno resoo: Lyndon LaRouche, Helga Zepp-LaRouche, e Jacques Cheminade.
Di Daniel Estulin  

11 agosto 2011

Attacco speculativo all’Italia: chi vuole “eliminare” Berlusconi?

Tra gli addetti ai lavori serpeggia una convinzione sull’attuale crisi dell’euro, alternativa a quella che ci viene trasmessa ogni giorno insieme alla nostra quotidiana razione di terrorismo psicologico. Pochi, però, avranno il coraggio di confermarvi, se non in via strettamente ufficiosa, la sensazione non ancora dimostrabile, che vi sia una manovra per far crollare l’euro e forse far fallire il progetto dell’unione monetaria. A ciò si aggiunga la recente pressione – o meglio, alta tensione – sulla situazione del debito in Italia che ha avuto però inizio con un attacco speculativo nei confronti del nostro Paese il febbraio 2010. Dunque, un anno e mezzo fa.
Di Enrica Perucchietti
Il Democratico

Che possa esistere un’intelligence di matrice angloamericana dietro il crollo finanziario attuale è sostenuto da politici di diversi schieramenti e da giornalisti per lo più stranieri. A lanciare l’allarme sulla crisi finanziaria che si sarebbe abbattuta sull’Italia e sul Governo Berlusconi è stato, in tempi ancora non sospetti, lo storico Webster Tarpley, che ha vissuto in Italia – per la precisione a Torino – per molti anni e conosce bene la situazione del nostro Paese.

9 agosto 2011

Dall’incendio del Reichstag alla carneficina di Oslo, il terrorismo al servizio dell’oligarchia.

26 luglio 2011 (Nouvelle Solidarité) – Più di 80 anni fa, il 30 gennaio 1933, Hitler, con il sostegno della City e di Wall Street, fu nominato Cancelliere di Germania e pretese delle nuove elezioni per rafforzare il Partito Nazista che, fino ad allora, non disponeva che di due Ministri all’interno del Governo. Poi arrivò un incendio doloso che distrusse, tra il 27 e il 28 febbraio, la sede del Parlamento tedesco (Reichstag) a Berlino. I comunisti furono immediatamente ritenuti responsabili e accusati di fomentare un complotto contro la democrazia.
Di Karel Vereycken
Per “salvarla” fu emanato un decreto da parte del presidente Hindenburg, il “decreto dell’incendio del Reichstag” che, dal 28 febbraio, annullava le libertà civili e politiche stabilite dalla Costituzione e preparava il terreno alla creazione di un potere totalitario.

Negli anni ’70, l’Italia ha vissuto un simile scenario conosciuto con il nome di strategia della tensione”. Diverse indagini hanno dimostrato in seguito che gli attentati indiscriminati, come quello di Bologna del 1980, attribuito alla sinistra ma commesso dai neofascisti, o gli omicidi sanguinari commessi dalle “Brigate Rosse” contro i simboli e i rappresentanti del capitalismo, erano guidati segretamente da forze internazionali che cercavano di instaurare deliberatamente un clima di violenza politica, al fine di favorire l’emergere di uno Stato autoritario. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970, il principe Valerio Borghese, neofascista, tentò un colpo di stato, fallito.

7 agosto 2011

Elicotteri volano basso su Boston per esercitazioni militari mentre continuano a crescere i movimenti militari

Negli ultimi due mesi abbiamo assistito ad un enorme aumento di movimenti militari che fanno pensare che qualcosa di sinistro sia in preparazione.
Che si tratti di numerosi elicotteri neri, esercitazioni militari su larga scala, o imponenti convogli di treni, i movimenti militari sono decuplicati.
Il 3 agosto, un cittadino preoccupato ha filmato numerosi  elicotteri dell'esercito che prendevano parte ad una esercitazione militare direttamente sulla città di Boston.
Proprio così, piuttosto che esercitarsi lontano dalle popolazioni civili, l'esercito è attivamente coinvolto in esercitazioni che simulano il loro funzionamento contro cittadini statunitensi.

6 agosto 2011

LA GENESI DELLE RIVOLTE SOCIALI

IL FATTORE CHIAVE: QUANDO, COME E DOVE COMINCERA' LA VERA "CRISI" DEL SISTEMA CAPITALISTA
La disoccupazione è l’elemento chiave, il detonante strategico, che segna l’inizio dello sviluppo della crisi strutturale con perdita della governabilità (economica, politica e sociale) degli Stati centrali, emergenti e periferici, che integrano la rete “globalizzata” del sistema capitalista, i cui centri decisionali si trovano negli USA e in Europa.
Di Manuel Freytas
Finora è sufficientemente provato che il sistema (governi e banche centrali del capitalismo) controllano, in misura maggiore o in minore, le variabili della crisi, sia nel suo aspetto economico che finanziario.
Sebbene i numeri macroeconomici sono rivelatori del fatto che la crisi (che inizialmente fu solo finanziaria) è diventata strutturale dalla crisi fiscale ai numeri in rosso degli USA e degli Stati centrali dell’eurozona.

Si potrebbe dire che, mentre la speculazione finanziaria sperimenta nuove “bolle” (guadagni siderali) con i fondi di “salvataggio” statali, le potenze e le sue banche centrali mantengono una relativa “governabilità” sulla crisi e i suoi effetti ancora non si sono ancora fatti sentire in tutte le società sia emergenti che periferiche.

5 agosto 2011

BAMBINI PALESTINESI: TRA ABUSI E DIRITTI NEGATI



Ogni anno, decine e decine di giovani palestinesi vengono arrestati perché sospettati di aver scagliato sassi. I diritti dei minori devono essere rispettati, anche se hanno commesso un reato.
La legislazione militare deve essere emendata per garantire ai trasgressori in età minore le stesse tutele garantite dalla legislazione israeliana.


Fonte: http://www.btselem.org

4 agosto 2011

ABITUARSI A VIVERE SENZA CIBO

WALL STREET, BP, BIO-ETANOLO E LA MORTE DI MASSA
Di F. William Engdahl
Mio nonno, ora defunto, un uomo di robusta razza contadina norvegese-americana, che in seguito divenne direttore di giornale e attivista politico durante la Prima guerra mondiale, era solito dire: “Un uomo può abituarsi con il tempo a qualsiasi cosa, tranne morire…e anche a questo, con una certa pratica.”
Bene, com’è nel destino delle cose, sembra che noi, la stragrande maggioranza del genere umano, siamo in procinto di verificare questa massima per quanto riguarda la disponibilità del nostro stesso pane quotidiano.
Il cibo è una di quelle cose singolari per cui è difficile vivere senza. Tutti noi tendiamo a dare per scontato che il nostro supermercato locale continuerà a offrire tutto ciò che vogliamo, in abbondanza, a prezzi accessibili o quasi. Eppure vivere senza cibo sufficiente, è la prospettiva che sempre più centinaia di milioni, se non miliardi, di esseri umani dovranno affrontare nei prossimi anni.

LA MALATTIA DEL DEBITO STA NELLA CURA: LE PRIVATIZZAZIONI

Alla fine della scorsa settimana, i giornali ci hanno informato del "turbamento" provato da Romano Prodi di fronte alla notizia che era stata la Deutsche Bank a dare il via al tracollo del debito pubblico italiano. La multinazionale finanziaria tedesca è stata infatti la prima a disfarsi dei titoli italiani in proprio possesso. (1)
Prodi non ha accennato al fatto che il suo amico e collega di governo, Giuliano Amato, ora senior advisor della Deutsche Bank, non si sia degnato di anticipargli personalmente la notizia. L'ex Presidente del Consiglio ha parlato invece di vocazione "suicida" dell'Europa e di fine di quella "solidarietà" europea che aveva caratterizzato i padri fondatori.
COMIDAD

Prodi però dimentica che una volta a tenere a freno gli istinti criminali dei banchieri, e ad imporre la disciplina europea, c'era il confronto con la potenza militare ed ideologica dell'Unione Sovietica. Oggi invece in Russia c'è quel calabrache di Putin, speranza delusa del neonazismo "eurasiatico", il quale si sta preparando a mollare anche l'alleato Assad; e ciò in base alle "notizie" sulla Siria diffuse dall'emittente Al Jazeera, di proprietà dell'emiro del Qatar, cioè un Paese coordinato militarmente con la NATO.

3 agosto 2011

L'ALTRA FACCIA DI OBAMA

In due anni e mezzo ho pubblicato più di 1000 articoli, presi da centinaia di siti in tutto il mondo, lo scopo era sempre quello: Informare su temi che giornali e Tv non trattano. Oggi vorrei parlarvi di un libro pubblicato di recente dalla Infinito Editori: L'altra faccia di Obama, Ombre dal passato e promesse disattese, lo scopo rimane lo stesso. E' uno di quei libri che si legge tutto d'un fiato, come uno di quei romanzi polizieschi, di avventura, pieni di colpi di scena e di suspense, però è qualcosa di più, perché non è un romanzo, ma una dettagliata descrizione della vita di Obama, o almeno è il punto della situazione di ciò che si è scoperto finora, perché come sottolinea l'autrice Enrica Perucchietti, sicuramente c'è ancora molto da scoprire su quest'uomo tanto misterioso quanto controverso, perché non è così che è stato presentato al mondo dai media "ufficiali".
L'immagine di Obama è stata venduta al mondo come il cambiamento, il nuovo, il limpido dopo il torbido, qualcosa che rompeva tutti gli schemi e gli intrighi del passato e con i giochi di potere che sempre sono esistiti tra la politica e i grandi interessi economici.

2 agosto 2011

DON VERZE'-SAN RAFFAELE: Un potere economico che cade

Roma - L'inchiesta sul caso del San Raffaele e del suo coinvolgimento in circoli finanziari oscuri condotto circa 3 anni fa dalla Etleboro ONG, scoppia su Il Sole 24 Ore. Con l'articolo Fondi dubbi da Vaduz a Cracovia , il quotidiano porta così a conoscenza del grande pubblico i labirinti di un potere economico che sta cadendo, citando quei documenti che dimostrano inequivocabilmente come l'istituzione del San Raffaele ha costruito il suo impero finanziario, poi rovinosamente sfociato in un debito di 1 miliardo di euro. 
Etleboro

"Faccendieri, avvocati d'affari, personaggi d'ogni risma entrano in scena nei primi anni Duemila nel progetto dell'ospedale di Cracovia che don Luigi Verzè si è impegnato a realizzare con un accordo tra il ministero del Tesoro polacco e l'Associazione internazionale per la solidarietà tra i popoli, l'Aispo", scrive il Sole 24 ore, ricostruendo quel filo conduttore che univa Milano a Cracovia, e che si conduce inevitabilmente all'arcivescovo Karol Wojtyla.

1 agosto 2011

ENRICO BERLINGUER E LA QUESTIONE MORALE

Trent’anni dopo, l’intervista rilasciata da Berlinguer a Scalfari sulla delicatissima questione morale. Ho evidenziato (in rosso, ovviamente) qualche punto, che mi pare non soltanto saliente e degno di attenzione, bensì di desolante attualità. E se questo è “comunismo”, signore e signori, sono “comunista” anch’io.

Intervista a Enrico Berlinguer
di Eugenio Scalfari

La passione è finita?

Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune.

Prosegue la campagna d’odio e di diffamazione contro il Metodo Di Bella

Il testo sotto riportato è stato redatto dal gruppo di Facebook che appoggia il Metodo Di Bella (2.800 iscritti) con la collaborazione scientifica del dottor Giuseppe Di Bella. Molti spettatori, dal 14 luglio, hanno scritto - e stanno scrivendo – alla redazione della trasmissione, protestando per le diffamazioni, senza contraddittorio, contro il professor Luigi Di Bella e il dottor Giuseppe Di Bella; naturalmente senza il minimo segno di attenzione o risposta da parte della RAI. Il titolo dell’articolo è redazionale.
EFFEDIEFFE.com
Prosegue la campagna d’odio e di diffamazione contro il Metodo di Bella
Giovedì 14 luglio u.s., nel corso della trasmissione Uno MattinaEstate, è stato presentato un servizio nel corso del quale la memoria del professor Luigi Di Bella, ed il dottor Giuseppe di Bella, sono stati grossolanamente e ripetutamente insultati e offesi.
Il servizio si apre con il caso di una giovane donna colpita da Linfoma N. H, affidatasi al metodo del dottor Hamer e successivamente deceduta. Dalla tragica fine della sfortunata signora prende spunto un discorso più ampio sulle terapie non tradizionali, affidato ai conduttori Giorgia Luzzi e Gerardo Greco e al dottor Franco Mandelli (1), che ha da sempre dimostrato un’aspra avversione per il Metodo Di Bella.