Le rivoluzioni arabe e il disastro nucleare di Fukushima hanno deviato l'attenzione dalla crisi degli Stati europei dall'inizio dell'anno. Tuttavia la situazione continua a deteriorarsi. Nonostante le riforme drastiche, il Portogallo è caduto sotto la tutela del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria e del FMI. In Spagna, la situazione economica peggiora ogni giorno di più e la maggior parte degli analisti prevedono che il paese si ritrovi ad affrontare il fallimento al più tardi entro il prossimo autunno.
Clovis Casadue
Flashmagazine.fr Nonostante l'aiuto del Fondo Europeo e il FMI concesso nel giugno scorso, la Grecia è ben lungi dal trovare un bilancio in pareggio. Nella raffica di relazioni che hanno scandito gli incontri organizzati dal FMI e il G20 a Washington lo scorso fine settimana (1), uno di questi punta gravemente il dito su Atene. Il documento menziona anche una possibile ristrutturazione del debito greco. Chiaramente, ciò significa che il paese è di nuovo molto vicino al default. Uno scenario da incubo per le banche che detengono obbligazioni della Grecia, in primo luogo Germania e Francia. Sono possibili due soluzioni per evitare il peggio: inasprire le condizioni del piano di aiuto e far contribuire la popolazione greca con nuove misure di austerità, con il rischio di provocare una grave crisi sociale,