1 aprile 2023

L'UE spinge la "criminalizzazione" del contante fisico con la nuova legge antiriciclaggio

L'Unione Europea rischia di "criminalizzare" l'uso del contante fisico con le sue nuove leggi antiriciclaggio, ha avvertito un parlamentare europeo.

Gunnar Beck, rappresentante del partito populista Alternativa per la Germania (AfD), ha avvertito che l'UE sembra spingere per la "criminalizzazione" dell'uso del contante fisico con le sue nuove leggi antiriciclaggio (AML).

I politici di Bruxelles stanno da tempo riflettendo su un limite legale massimo per il valore delle transazioni in contanti all'interno del blocco, con i legislatori che hanno dettagliato i piani per vietare agli europei di spendere più di 10.000 euro in moneta fisica come parte di una singola transazione.

Il Parlamento europeo, tuttavia, ha votato a favore di un abbassamento del limite proposto a soli 7.000 euro, nell'ambito degli sforzi volti a ridurre il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale all'interno del blocco; i funzionari hanno inoltre votato a favore del divieto di effettuare transazioni in criptovaluta per il pagamento di beni e servizi di valore superiore a 1.000 euro.

Molti all'interno del parlamento sembrano giustificare le decisioni come un passo importante per limitare la criminalità in Europa, anche se il dottor Beck avverte che i limiti ai pagamenti in contanti sembrano ora essere andati troppo oltre.

In una dichiarazione rilasciata a Breitbart Europe, Beck ha sottolineato che l'AfD, pur accogliendo con favore ulteriori sforzi per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, ha respinto la richiesta del Parlamento di limitare le transazioni in contanti.

"Mentre dovremmo concentrarci sul riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata e dei terroristi islamici, l'UE sceglie di rafforzare la sorveglianza delle transazioni dei risparmiatori e dei pensionati tedeschi", ha osservato Beck. "È un errore".

Ha poi affermato che l'AfD è ora "l'unico partito che difende la libertà del contante" in Germania, con i membri di altri partiti presumibilmente di destra del Paese che avrebbero votato a favore delle restrizioni sul contante, nonostante abbiano criticato l'attuazione di misure simili in patria.

L'esponente populista ha anche espresso preoccupazione per la natura delle misure che Bruxelles sta cercando di approvare: il fatto che gli eurocrati abbiano deciso di optare "per un regolamento invece che per una direttiva" significa che i singoli Stati nazionali non potranno evitare di dover attuare le riforme contro il contante, anche se vogliono proteggere l'uso della moneta legale fisica all'interno dei loro Paesi.

Il dott. Beck ha poi osservato che le cose potrebbero andare molto peggio, dato che i parlamentari dell'UE avrebbero rifiutato un limite ancora più basso per le transazioni in contanti prima di arrivare alla cifra di 7.000 euro.

"Fortunatamente la proposta originaria dei relatori di 3.000 euro è stata aumentata in modo significativo, anche grazie alle pressioni esercitate dall'AfD durante il processo negoziale", ha dichiarato il rappresentante tedesco, aggiungendo però che lui e il suo partito avrebbero preferito che il limite proposto rimanesse a 10.000 euro.

La mossa di limitare le transazioni in contanti all'interno del blocco sembra essere parte di una tendenza più ampia in Europa e in Occidente più in generale, con l'Australia che è stata una delle prime nazioni a dichiarare di voler implementare un divieto sulle transazioni in contanti di 10.000 AUD (~$6.600) o più.

Sebbene la nazione dell'emisfero meridionale abbia poi perso interesse nell'attuare effettivamente la politica, le nazioni europee sono apparse molto più propense a ridurre il contante, con i politici tedeschi che attualmente litigano per stabilire se un limite legale a tali transazioni sia o meno una buona idea.

Altre nazioni europee hanno già adottato misure di questo tipo: i Paesi Bassi vietano le transazioni in contanti superiori a 3.000 euro.

Le cose sono ancora più severe in Francia, dove ai residenti del Paese è vietato pagare beni o servizi in contanti se la transazione supera i 1.000 euro, una cifra che esclude anche molti dispositivi elettronici moderni, come laptop e smartphone.

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