Cosa contengono i cosiddetti "vaccini" COVID-19? Parte 1: Prove di un crimine globale contro l'umanità

Abstract
Tra il luglio 2021 e l'agosto 2022, almeno 26 ricercatori/équipe di ricerca di 16 Paesi diversi nei cinque continenti hanno pubblicato prove di ingredienti non rivelati nei "vaccini" COVID-19, utilizzando analisi spettroscopiche e microscopiche. Nonostante abbiano operato in modo ampiamente indipendente l'uno dall'altro, i loro risultati sono notevolmente simili e mettono in evidenza il pericolo chiaro e presente che la popolazione mondiale sia stata ingannata sul contenuto dei "vaccini" COVID-19. Ciò solleva gravi interrogativi sul vero scopo delle pericolose iniezioni sperimentali che finora sono state iniettate a 5,33 miliardi di persone (oltre due terzi della razza umana), compresi i bambini, apparentemente senza il loro consenso informato sul contenuto. Le scoperte a sorpresa includono strutture geometriche a spigoli vivi, strutture fibrose o tubolari, formazioni cristalline, "microbolle" e possibili nanotecnologie autoassemblanti. 

Il sangue di persone che hanno ricevuto uno o più "vaccini" COVID-19 sembra, caso dopo caso, contenere corpi estranei ed essere gravemente degradato, con i globuli rossi tipicamente in formazione Rouleaux. L'insieme di questi 26 studi costituisce un potente argomento per far sì che il contenuto del "vaccino" COVID-19 sia oggetto di un'indagine scientifica completa. Se i risultati di questi 26 studi saranno confermati, le implicazioni politiche saranno a dir poco rivoluzionarie: è stato commesso un crimine globale contro l'umanità, di cui sono complici tutti i governi, tutti gli enti regolatori, tutti i media e tutte le professioni.

DOI: https://doi.org/10.56098/ijvtpr.v2i2.52

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