11 settembre 2021

PANDEMIA: Indagato a Bergamo, il direttore vicario l’OMS ►Addio “Giallo” di Ranieri Guerra a Ginevra. Ora è nell’Accademia di Medicina

Il medico italiano fu consigliere scientifico dell’Ambasciata Italiana a Washington per il piano di immunizzazione di Bill Gates voluto dall’ex presidente Obama e dal premier Renzi. 
Ora è indagato per false dichiarazioni ai PM nell’inchiesta sui morti durante l’epidemia Covid-19
Sinistra: Ranieri Guerra, Consigliere Scientifico Ambasciata a Washington, il Presidente dell’AIFA Sergio Pecorelli, Bill Corr, UnderSecretary for Human Health Services (HHS), il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il Vice Ambasciatore italiano a Washington, Ministro Luca Franchetti Pardo – dal sito AIFA

Il dottor Ranieri Guerra non è più direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo un addio che si è tinto di giallo in seguito ai suoi guai giudiziari con la Procura della Repubblica di Bergamo dove è indagato per false dichiarazioni ai Pubblici Ministeri.

Abbiamo dedicato ben tre inchieste al dottor Ranieri Guerra per racontare la sua sfolgorante carriera dalla Fondazione Smith Kline (progenitrice della GlaxoSmithKline-GSK che controlla circa il 70 % della rete commerciale Pfizer e pertanto condivide gli utili sul vaccino antoCovid) a consigliere scientifico dell’Ambasciata Italiana a Washington del Governo di Matteo Renzi (allora segretario del Partito Democratico) per promuovere il piano di immunizzazione globale di Bill Gates in un accordo tra gli esponenti Democratici di Italia e Usa (amministrazione Obama-Biden).

Da quell’accordo sbocciò nel 2017 il contestatissimo Decreto Lorenzin del Governo di Paolo Gentiloni (sempre PD) che impose i 12 vaccini obbligatori in età scolare in Italia in virtù del quale, nella patria di Renzi e del PD (la regione Toscana), la Big Pharma GSK (amministrata da un direttore di Microsoft Corporation) fece affari d’oro.

Proprio come la controllata Pfizer sta per ricavare 33 miliardi di dollari grazie alla terapia genica antiCovid Comirnaty, promossa dal presidente americano Joseph Biden, nonostante il macroscopico conflitto d’interessi per aver ricevuto una maxi sponsorizzazione dalla stessa Big Pharma nella contrastata campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca contro Donald Trump.

In piena pandemia da Covid-19, non ci destò pertanto stupore vedere Guerra proiettato quale direttore aggiunto all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fianco di Tedros Adhanom Ghebreyesus, ritenuto pupazzo di Gates in virtù dei finanziamenti elargiti dalla fondazione del tycoon di Microsoft all’OMS. E nemmeno ci stupì vederlo finire sotto inchiesta per sospette menzogne a dei magistrati che indagavano proprio sulla strage da SARS-Cov-2 (per molti virologi un virus da laboratorio simili a quelli creati al Wuhan Institute of Virology anche grazie ai soldi della Bill & Melinda Gates Foundation).

Ora il suo astro luminoso sembra però entrato nella fase cadente perché ha dovuto/voluto lasciare la sontuosa sede di Ginevra dell’agenzia sanitaria ONU per rifugiarsi a Genova al vertice dell’Accademia Nazionale di Medicina. Proprio nella stessa città dove opera come primario l’infettivologo Marco Bassetti, come Guerra strenuo sostenitore dei vaccini antiCovid anche per i neonati.

GUERRA LASCIA PER LA “REPUTAZIONE INGIUSTAMENTE INTACCATA”

«Ranieri Guerra ha lasciato il suo incarico da direttore vicario dell’Oms e ha assunto da poche settimane quello di direttore delle relazioni internazionali dell’Accademia Nazionale di Medicina che ha sede a Genova. Un trasferimento che potrebbe essere interpretato con la volontà di ‘staccarsi’ dall’organizzazione mondiale della sanità per affrontare con un ruolo di più basso profilol’indagine della Procura di Bergamo in cui è indagato per false dichiarazioni rese ai Pm quando venne sentito come persona informata sui fatti il 5 novembre del 2020» è quanto ha riferito l’AGI in un sintetico articolo di Manuela D’Alessandro.

“E’ vero, ho lasciato l’Oms – conferma Guerra all’AGI – come concordato da oltre sei mesi. Esistono scadenze per tutti i contratti. Non sono mai stato un dipendente come lo era per esempio Francesco Zambon. Qualcuno potrebbe vederla come una ‘cacciata’ dall’organizzazione, ma é una menzogna”.

Ma per l’AGI, una fonte vicina a Guerra riferisce che il cambiamento “dipende dal fatto che la sua reputazione internazionale è stata ingiustamente intaccata dall’inchiesta e da una certa campagna stampa. Arrivato a fine mandato, le opportunità che avrebbe potuto cogliere all’Oms o in altri contesti internazionali non si sono potute cogliere”.

Non è ancora chiaro nemmeno quale ruolo ricoprirà Guerra nell’Accademia di Medicina Nazionale che opera da oltre venti anni su territorio nazionale nel settore della formazione e dell’aggiornamento degli operatori della sanità e ha ottenuto diversi riconoscimenti tra i quali quello della personalità giuridica da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
La foto di gruppo del WHO con Bill Gates postata da Ranieri Guerra sul suo profilo Facebook

Ne sono membri circa 250 esperti, in qualità di soci ordinari, aggregati e appartenenti a gruppi di lavoro nelle diverse discipline afferenti alle Sezioni Specialistiche che corrispondono a specializzazioni riconosciute dalla Unione Europea, dal MIUR o a settori multidisciplinari e metodologici.

«Escono così dall’Oms entrambi i protagonisti di uno scontro mai visto all’interno dell’agenzia dell’Onu, poi finito nell’inchiesta sulla gestione del Covid in una delle province più colpite al mondo: Ranieri Guerra e Francesco Zambon, il funzionario che accusò il suo superiore di avere esercitato pressioni sul contenuto del rapporto ‘Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell’Italia al Covid’, in particolare di avergli fatto retrodatare il piano pandemico per farlo sembrare aggiornato quando invece non lo era. E di averlo fatto perché sarebbe dovuto spettare anche a lui occuparsi del piano quando era direttore della Prevenzione al Ministero della Salute» aggiunge ancora la giornalista AGI.


Un dossier, pubblicato e poi sparito dal sito dell’agenzia dell’Onu il 14 maggio 2020, che venne redatto da un team di ricercatori con sede a Venezia coordinato da Zambon il quale si è poi dimesso dall’Oms e attualmente non ha un altro impiego.

Questo bastò all’associazione dei consumatori Codacons per chiedere l’arresto di Guerra ricordando i suoi vecchi intrighi con il colosso dei vaccini Smith Kline (poi GSK) di cui fu componente del Consiglio di Amministrazione nella Fondazione della Big Pharma.

Nelle settimane scorse, era emerso che Guerra, tramite il suo avvocato Roberto De Vita, ha chiesto a Zambon e alle trasmissioni ‘Report’ e ‘Non è l’Arena’ un risarcimento complessivo per danni d’immagine in sede civile di 2,5 milioni di euro. Secondo Guerra, la diffamazione sarebbe stata portata avanti da Zambon nei suoi interventi in tv prima e in seguito attraverso il libro a sua firma ‘Il Pesce Piccolo’ edito da Feltrinelli.

A metà luglio l’Oms aveva risposto in modo ritenuto dagli inquirenti molto evasivo a una rogatoria in cui la Procura chiedeva chiarimenti sul ruolo di Guerra che in una memoria difensiva aveva sostenuto che fu l’ufficio cinese a chiedere di modificare il report.

Nel reportage dell’AGI non si accenna al fatto che lo “scoop” sull’abbandono di Guerra è stato fatto nei giorni scorsi dal giornale tedesco Spiegel, come invece ricorda Il Sussidiario. «“Ora si è apparentemente liberato in silenzio del suo posto”, scrive lo Spiegel, che ha avuto una conferma dell’addio di Ranieri Guerra da un portavoce dell’Oms. Il giornale tedesco si chiede allora se l’inchiesta di Bergamo che vede l’ormai ex dirigente indagato, abbia a che fare con la separazione. Ma non esclude che il contratto possa essere scaduto o che abbia deciso di andarsene proprio in quanto sotto pressione per tale vicenda».


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