13 aprile 2021

Colombia ► Paese della paura

"Vi difenderemo dalle minacce
con cui vi spaventiamo!
" El Roto, Spagna
La paura è stata un'emozione a cui hanno fatto ricorso coloro che sono al potere per continuare a governare. Con la propaganda e altri gesti si annuncia, per esempio, che bisogna stare attenti al comunista, al rosso, a chi non è d'accordo, all'ateo, al pigro, al peloso e al barbuto. Sono stigmatizzati. È successo in vari processi qua e là, diciamo nel lavaggio del cervello che Woodrow Wilson fece al popolo americano con la paura dei tedeschi per forzare la dichiarazione di guerra. O nelle invenzioni di Uribe su un miscuglio chiamato "castrochavismo".

Attenti a chi pensa! Attenti a chi legge! Attenzione, è un poeta! E si alimentano paure peggiori, diffuse dai capi potenti, affinché i sottomessi continuino ad obbedire. Modi favolosi di dominare il gregge: "sta arrivando il lupo! Per di più, se i calpestati amano la loro umile condizione, tanto meglio: attenzione a coloro che amano respingere e mobilitare! E l'uso diretto della paura impone la sua legge.

E alle paure ideologiche, religiose e politiche se ne aggiungono altre, che si concretizzano con i paramilitari mocha-cabezas* [tagliatori di teste], quelli che sanno fare la "cravatta colombiana" [un equivalente locale più raffinato del sorriso cabilo], i chulavitas*, la marmaglia, i pájaros*, quelli che sono capaci di aprire la pancia di una donna incinta ed estrarre il feto affinché nessuno dei due possa entrare nelle file dell'opposizione. E siccome è necessario espropriare le terre migliori, è necessario massacrare, dicendo che è per ripulire il luogo dai ladri di bestiame, dagli insorti, o da coloro che potrebbero in qualsiasi momento sostenere la sedizione. 

E così come l'Inquisizione imponeva le sue paure alle streghe (donne sagge), agli sperimentatori, a coloro che si scrollavano di dosso le superstizioni, alla scienza, oltre alle fiamme "purificatrici" per espellere i peccati e mandare i trasgressori in paradiso (passando, ovviamente, prima per il purgatorio), c'erano altri poteri - meno celestiali - che approfittavano del matrimonio tra religione e politica. Hanno cavalcato l'ignoranza delle moltitudini e hanno consolidato il loro dominio.

La Colombia è stata una terra propizia per l'espansione della paura come meccanismo di controllo. E come a un certo punto è stato propizio diffondere l'apparizione del cavaliere senza testa e di altri malfattori su montagne e burroni, soprattutto per poter aumentare le proprietà e far passare recinti di filo metallico e delimitazioni, così anche la paura, non più così metafisica, ma molto materiale. Quello che usa motoseghe, sgozza, gioca a calcio con le teste delle vittime e un vasto repertorio di atrocità inesauribili.

Paure storiche, come quella promossa dai monsignori contro i liberali, che non solo erano legati con le catene della segnalazione, ma era permesso, senza che fosse un peccato, "colpirli in testa". Paure storiche come quelle diffuse nella Colonia, per esempio, contro i comuneros e il loro leader José Antonio Galán (1), il cui corpo fatto a pezzi fu distribuito in diversi luoghi come punizione esemplare. Paure come quelle suscitate dalle mafie e dai loro "coprifuoco"(2), o quelle, molto comuni nelle campagne colombiane negli anni '80 e '90 del secolo scorso, con gli spostamenti forzati della popolazione.

Bisogna uccidere, farli sparire, buttarli dagli elicotteri, convertire i contadini in NN (3); bisogna far passare per guerriglieri i giovani disoccupati, indotti, ingannati. I terribili e riprovevoli "falsi positivi", crimini dello Stato per far sembrare molto redditizie ed efficaci certe politiche ufficiali. E come sfondo all'orrore, le diverse strutture della paura diventano un metodo dissuasivo. Non protestare, non alzare la voce. Accetta e rassegnati. Sembra essere l'essenza di ciò che il potere intende con la sua propaganda (controllo mentale) e con le molestie fisiche e altre brutalità.

Ci sono altre paure, sfruttabili dal punto di vista del potere. E sono quelle della pandemia. Più che l'interesse per la salute pubblica, per la preservazione del popolo, in un paese come la Colombia, che non ha privilegiato né l'educazione, né la cultura, né il benessere collettivo, sono molto visibili le sciocchezze ufficiali e persino la derisione dei non protetti. Sono minacciati con più tasse, senza alcun miglioramento delle condizioni di vita. Al contrario, ci sono sempre più fattori di impoverimento di massa.

La propagazione della paura (sì, la propagazione della paura dei ribelli, di chi non ingoia tutto, di chi sventola le bandiere della libertà e della dignità) è un vecchio ingranaggio che il potere lubrifica e che trascende il panopticon. Non solo sorveglia e punisce. Può anche cancellare l'avversario. L'esercizio del potere in Colombia, che si è lumpenizzato, è più simile a una barbara "Casa de Pique"(4) che a un'espressione di democrazia.

Si sa che ci sono stati schiavi che amano i loro grilli e le loro catene. Il potere cerca con tutti i suoi oltraggi e trucchi che i sottomessi arrivino ad assaporare con frutto la paura della libertà.

NdE:
* I Chulavitas, un gruppo di paramilitari nato nella frazione di Chulavita, nel comune di Boavita nel dipartimento di Boyacá durante la Violencia (1928-1959); i Pájaros (Uccelli), un altro gruppo di paramilitari assassini che operano per il Partito Conservatore nella Valle del Cauca; i Mochacabezas, soprannome dei killer della "Autodifesa Unita" di Chocó e Antioquia, il cui leader Freddy Rendón Herrera, alias Il Tedesco, ha ammesso 1.500 dei 9.000 omicidi attribuiti al suo gruppo.

NdT:

1) José Antonio Galán, (1749-1782) è considerato il simbolo della lotta dei gruppi sociali più deboli della società colombiana. Fu il leader della rivolta dei Comuneros, una rivolta degli abitanti del vicereame di Nuova Granada contro le autorità spagnole nel 1781.


3) Gli NN, dal latino nomen niesco (nome sconosciuto), sono principalmente cadaveri recuperati dalle rive del fiume Magdalena, e raccolti ("adottati") da questi pescatori per dar loro una degna sepoltura. Lo stesso termine è usato per i cadaveri sconosciuti sepolti da membri della mafia in fosse comuni. Vedere Sparire due volte: il dramma dei morti anonimi nei cimiteri della Colombia

4) Casa de pique: casa dove i paramilitari colombiani torturano, uccidono e smembrano le loro vittime. Vedere Uno, dos, cien Buenaventuras por toda Colombia…Un retrato de los vándalos en el poder


Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli

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