Discorso apertissimo, invece, per quanto riguarda i nostri parlamentari, quelli eletti sulla base di liste bloccate imposte dalla segreteria dei partiti o compilate sulla scorta di ridicole consultazioni on line. Nel momento più difficile per le libertà democratiche, i parlamentari tacciono, occupati a non disturbare il manovratore alle cui grazie devono l’incarico di cui sono investiti. Tacciono perché non capiscono, non prevedono le conseguenze e non si rendono conto del vulnus alle nostre libertà.
L’emergenza non giustifica tutto. Non fino a questo punto, almeno.
Possibile che nessuno dica quanto è pericoloso affidare al Governo (a qualunque Governo!) uno strumento di controllo così invasivo e penetrante? Possibile che non si chiedano per quale ragione una società commerciale offre in uso gratuito e perpetuo una licenza relativa ad un programma costato (forse) una somma esorbitante? Quali dati saranno raccolti? Che uso ne verrà fatto?
Come ho detto, io non scaricherò il programma e chiederò ai miei amici di fare altrettanto. Questo virus passerà, non temete. E, quando passerà, faremo i conti. Anche con i burattini che dovrebbero rappresentarci.
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