24 gennaio 2019

Cisgiordania: "La strada dell'apartheid" che separa gli automobilisti palestinesi e israeliani

Il lato occidentale della strada sarà solo per i guidatori palestinesi, mentre il suo lato orientale sarà utilizzato dai coloni israeliani provenienti da insediamenti illegali israeliani nelle vicinanze che viaggiano a Gerusalemme

Giovedì, Israele ha aperto una nuova strada statale, soprannominata la "strada dell'apartheid", nella Cisgiordania occupata, lungo la quale è costruito un imponente muro di cemento che segrega il traffico israeliano da quello palestinese. Il lato occidentale della strada sarà solo per i guidatori palestinesi, mentre il suo lato orientale sarà utilizzato dai coloni israeliani provenienti da insediamenti illegali nelle vicinanze che viaggiano verso Gerusalemme, come a reso noto il quotidiano israeliano Haaretz.

La strada lunga cinque chilometri - n. 4370 - avrà due corsie che collegano l'insediamento di Geva Binyamin alla principale arteria (strada n. 1): autostrada Gerusalemme-Tel Aviv - fino al quartiere della collina francese di Gerusalemme e al tunnel per il Monte Scopus. Queste due corsie saranno accessibili solo a israeliani e a palestinesi con permessi di ingresso validi per Gerusalemme. Le altre due corsie si dirameranno e percorreranno la tangenziale est e sud della città senza alcun accesso a Gerusalemme. La strada appena inaugurata presenta un muro di cemento, alto quasi 8 metri, sormontato da barriere lungo tutta la sua lunghezza, che divide le corsie israeliane e le corsie palestinesi l'una dall'altra.
Questo tipo di strade segregate per tenere separati i pendolari israeliani e palestinesi, che ricordano le strade durante l'apartheid in Sudafrica, sono in realtà abbastanza comuni nei Territori palestinesi occupati di Cisgiordania e Gerusalemme Est, ma questa è la prima e unica strada finora che presenta una barriera fisica che impedisce la vista.

L'autostrada è stata costruita come parte di un progetto di tangenziale che collega le aree settentrionali e meridionali della West Bank, con inizio lavori nel 2005 e finalmente conclusi nel 2017. L'autostrada è rimasta chiusa per tutti questi anni a causa di una disputa tra Esercito israeliano e polizia su chi avrebbe presidiato i checkpoint. I detrattori della strada dicono che Israele inizierà la sua costruzione di insediamenti illegali nella zona E1, a est di Gerusalemme, una volta che la strada sarà definitivamente completata. La costruzione di insediamenti nell'E1 non ha avuto luogo negli ultimi anni a causa della severa pressione internazionale e del controllo sul conteso status della città di Gerusalemme, mentre, al contrario, gli insediamenti israeliani si sono moltiplicati nella Cisgiordania di oltre il 20%.

I palestinesi hanno anche espresso preoccupazione per il fatto che se si costruissero insediamenti nell'area E1, ciò comporterebbe la divisione della Cisgiordania in due, rendendo così impossibile uno stato palestinese indipendente, vitale e contiguo. La nuova autostrada è stata oggetto di condanna in Palestina, da parte di gruppi per i diritti umani e dalla leadership palestinese. Ahmad Majdalani, membro del Comitato esecutivo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), ha dichiarato: "Questo è un esempio israeliano di separazione segregazionista e razzista come un tempo esisteva in Sudafrica. Qualsiasi israeliano che crede nella democrazia dovrebbe vergognarsi di questa nuova strada".

L'Autorità palestinese (AP) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che la strada dell'apartheid rappresenta una sfida per la credibilità della comunità internazionale. "E' una vergogna per la comunità internazionale vedere l'instaurazione e l'approfondimento di un regime segregazionista senza fare nulla per fermarlo". Il portavoce del Ministero per i Trasporti dell'Autorità palestinese, Mohammad Hamdan, ha giudicato la strada inaccettabile per i palestinesi, aggiungendo che tutte le strade nello stato di Palestina dovrebbero essere accessibili ai palestinesi e che questa strada è un chiaro esempio di discriminazione israeliana contro il popolo palestinese.
L'unica risposta di Israele è stata quella di affermare che la nuova autostrada avrebbe alleggerito la pressione sulle autostrade esistenti durante i periodi di alta congestione distribuendo significativamente il traffico in modo più uniforme. 

Per concessione di Resistenze
Fonte: https://peoplesdispatch.org/2019/01/13/apartheid-road-in-west-bank-has-a-wall-separating-palestinian-and-israeli-motorists/#
Data dell'articolo originale: 13/01/2019
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=25153 

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