La nostra epoca probabilmente sarà ricordata come
l’epoca delle manipolazioni mentali. Infatti, per accettare il sistema in cui
stiamo vivendo è necessario subire alcuni condizionamenti, finalizzati a creare
un contesto fittizio nel quale spesso i termini sono ribaltati, inducendo le
persone, e in particolare i politici, ad agire animate da fini non nobili.
In un contesto in cui tutto è merce, e i cittadini
sono clienti, lavoratori o elettori, esiste il cosiddetto “Marketing politico”.
A questo numero trovate allegato un manuale che fornisce un esempio molto
chiaro di ciò che è il cosiddetto “marketing politico”.
Si tratta di considerare la politica alla stessa
stregua di un settore di condizionamento e manipolazione, proprio come si
stesse vendendo un prodotto o un servizio.
Quello che a
molti sfugge è che il consenso politico è oggi studiato come fosse una sorta di
scienza, con tanto di manuali e di insegnamenti.
Ormai il settore politico si muove attraverso
inquietanti figure, spin doctos (dottori del raggiro) e “influencers” (“opinion
makers”), che provano, se mai ce ne fosse bisogno, che la politica è diventata un mondo
mercificato, nel quale vince chi può più spendere per acquisire l’arte di
raggirare la gente.