Chissà, forse il condizionale non sarebbe qui servito
se la Wardenclyffe Tower del geniale scienziato serbo Nikola Tesla,
costruita all’inizio del XX secolo, avesse portato alla creazione di un
sistema efficace di trasmissione e di produzione di energia elettrica
libera in tutto il mondo. Quello che successe cent’anni addietro è
tuttora avvolto dal mistero.
Si sono conservate soltanto
le impressioni prodotte su abitanti locali e su giornalisti dallo
splendore celeste “per migliaia di miglia” causato dalla Torre di Tesla.
Recentemente i giovani fisici russi Serghej e Leonid Plekhanov, dopo
aver studiato scrupolosamente i diari e i brevetti dello scienziato,
hanno deciso di rianimare il progetto di trasmissione di energia senza
fili. Hanno persino raccolto mediante internet una somma rilevante per
la costruzione della propria Torre. Nell’intervista a “La Voce della
Russia” Leonid Plekhanov ha raccontato dei principi di funzionamento
della nuova Torre:
- Intendiamo iniziare la costruzione della torre quest’autunno a 400 chilometri a nord da Mosca. Non vogliamo creare “una grande e bella cosa” per fare delle misurazioni. Il nostro approccio è quello scientifico. Condurremo ricerche in diverse condizioni meteorologiche, tenendo conto dei vari fattori. Poi questi risultati devono essere ricevuti e confermati dalla comunità scientifica. Ciò può impiegare anni, ma è importante almeno avviare il dialogo.
-
Quante torri dovranno essere costruite? Sarà una rete come quella
realizzata un tempo per il telegrafo ottico? Cosa può servire da fonte
originaria di energia? Pile solari in deserti?
-
Anche se parliamo di trasmissione senza fili, in realtà serve da “filo”
la terra, il che garantisce un alto rendimento. Nel nostro caso basterà
una sola torre per creare onde nel suolo di tutto il pianeta. Per
quanto riguarda le fonti, è stato calcolato che la quantità di energia
solare che arriva in sei ore sulla superficie di tutti i deserti del
pianeta è sufficiente per rifornire per un anno di energia tutto il
pianeta. Ovviamente, questo progetto è dispendioso, ma nessuno si
prefigge di cambiare in un giorno tutto il sistema azionando un
interruttore. Le fonti sono numerose, sia tradizionali che alternative.
Il problema principale è il trasporto dell’energia fino ai centri di
consumo senza la costruzione delle reti che richiedono spese ingenti.
-
Perché l’industriale americano John Morgan, che all’inizio sponsorizzò
il progetto di Tesla, cessò alla fine il suo finanziamento? Capì che se
fosse apparsa energia libera, sarebbe arrivata l’epoca del benessere
generale e non sarebbe rimasto più nessuno cui inviare le bollette?
-
Tesla scrisse nel suo diario che Morgan aveva adempiuto tutti i suoi
obblighi, ma il suo progetto era troppo progredito per quell’epoca. Il
progetto sarebbe stato ripetuto con un successo trionfale, ma allora il
mondo non era ancora pronto ad accettarlo. La trasmissione di energia
senza fili è un progetto delicato in quanto coinvolge tutto il pianeta.
Quindi i paesi leader dovranno accordarsi. È una questione da risolvere.
In ogni caso bisogna seguire la strada dell’evoluzione, anziché quella
rivoluzionaria.
-
Vi rendete conto di correre il rischio di attirare su di voi l’ira, ad
esempio, dei magnati del petrolio e delle maggiori compagnie
dell’energia?
-
Una decina d’anni fa si diceva che i giganti petroliferi non avrebbero
permesso alle elettromobili di uscire sul mercato. Ma vediamo che questo
settore è adesso in ascesa. Qui può sorgere una situazione simile. Per
la nostra tecnologia può esistere un ottimo business driver, ossia le
stesse elettromobili per le quali possono essere costruiti tanti
distributori quanti ci vogliono in quanto non sarà necessario posare
cavi.
- Su un
portale scientifico uno scettico vi chiede: come mai è successo così che
in oltre cent’anni nessuno abbia capito come costruire la Torre di
Tesla?
- I
motivi possono essere più di uno. Attualmente, se vieni in qualsiasi
comunità scientifica e dici di disporre della teoria del funzionamento
della Torre, ti risponderanno subito: grazie, arrivederci, non devi
pensare di essere più intelligente di 300 accademici e dottori in
scienze. Inoltre, nell’ultimo decennio si è profilata la tendenza che
definerei “una specializzazione ristretta degli scienziati”. Per
ricerche di carattere ristretto vengono concessi grant. Ma la Torre
abbina vari indirizzi della fisica, per tale progetto ci vogliono
persone appassionate. Riteniamo che ciascuno abbia diritto di difendere
la propria teoria se, certo, la stessa è convalidata da prove.
-
Nei vostri lavori affermate che la teoria di Tesla quadra al 100% con
la fisica classica. Ed intanto si diceva che ciò è antiscientifico, che è
ciarlanteria…
-
Tesla non seguiva l’alveo della fisica del suo tempo. Era, in generale,
una persona strana. Per interessare la gente doveva a volte ricorrere a
serie azioni pubblicitarie. Questo è il motivo dell’apparizione
dell’aureola mistica attorno al lavoro dello scienziato. Da qui i
discorsi di tutti questi freak scientifici che non capiscono niente di
fisica ma attribuiscono a Tesla le teorie del complotto secondo cui, ad
esempio, lo scienziato avrebbe provocato la caduta del meteorite di
Tunguzka. Inoltre, Tesla era un pratico e non era mai troppo scrupoloso
nelle questioni teoriche. Ma se leggi i suoi lavori essendo armato di
concezioni scientifiche moderne i suoi elaborati cominciano ad
acquistare senso. Non si deve dimenticare che, grosso modo, tutte le
cose elettriche nella nostra vita sono apparse grazie alle invenzioni di
Tesla.
La voce della Russia
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