A
tutto questo è sottesa una implicita negazione delle capacità di
scelta dei ceti bassi e medi, soprattutto quando esprimono
orientamenti critici o divergenti dal percorso a senso unico
tracciato dalle elites. Gli antipopulisti da talkshow,
non si azzardano ancora a dire a voce alta che le decisioni pubbliche
devono spettare solo alle elites economiche. Però poco ci manca, in
ogni caso è pretenzioso o “populista” credere il contrario. Per
loro non dovrebbero avere diritto di cittadinanza quei movimenti che
rivendicano la democrazia partecipativa o che svelano l'essenza
autoritaria della nuova oligarchia in via di formazione.
E' una storia che ha radici lontane, antica quanto la lenta conformazione istituzionale della nostra vita pubblica repubblicana, in cui " è possibile mostrare la continuità tra l’anti-populismo e il pensiero conservatore e antidemocratico". Per Machiavelli è popolo tutto quel che si contrappone alle elites e frena la concentrazione della ricchezza e del potere. E' quanto affermano Lorenzo Del Savio e Matteo Mameli in uno stimolante e opportuno testo che si intitola "Il populismo è democratico - Machiavelli e gli appetiti delle élite" (qui).
E' una storia che ha radici lontane, antica quanto la lenta conformazione istituzionale della nostra vita pubblica repubblicana, in cui " è possibile mostrare la continuità tra l’anti-populismo e il pensiero conservatore e antidemocratico". Per Machiavelli è popolo tutto quel che si contrappone alle elites e frena la concentrazione della ricchezza e del potere. E' quanto affermano Lorenzo Del Savio e Matteo Mameli in uno stimolante e opportuno testo che si intitola "Il populismo è democratico - Machiavelli e gli appetiti delle élite" (qui).
Lungi
dalle banalità in
voga e
dallo sfoggio di ignoranza illustrata dei media globali, "è
possibile contrapporre ai pericoli che derivano dagli istinti
popolari i pericoli altrettanto seri costituiti dagli abusi, talvolta
persino inconsapevoli e involontari, delle élite".
L’anti-populismo
è
sempre stato uno
strumento delle onnivore
oligarchie proiettate
alla conquista di nuovi privilegi.
“Tutti
coloro che vogliono appellarsi a valori democratici dovrebbero tener
presente che la contrapposizione su cui bisogna concentrarsi non è
quella tra giudizio popolare, con tutti i suoi limiti e le sue
imperfezioni, ed élite illuminate, ma piuttosto quella tra giudizio
popolare ed élite che fanno parte di oligarchie i cui interessi sono
molto spesso lontani da quelli della stragrande maggioranza della
popolazione. È per questo motivo che una rivalutazione del populismo
è importante per la soluzione dei problemi che le democrazie
contemporanee si trovano ad affrontare. Le fonti di tirannia non si
limitano a quelle segnalate da Guicciardini e Madison – ossia le
folle incostanti, ignoranti e malevole – ma includono l’enorme
potere politico che la ricchezza garantisce a una piccola minoranza
di individui”.
Testo
completo di
"Il
populismo è democratico - Machiavelli e gli appetiti delle élite"
qui
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