22 maggio 2013

LA CONFISCA DEI RISPARMI DEI CITTADINI “PER SALVARE LE BANCHE”

La ricapitalizzazione delle banche cipriote è una prova generale di quello che ci attende? E’ possibile prevedere un “furto dei risparmi” in seno alla Comunità Europea e in Nord America in grado di portare alla confisca completa dei depositi bancari? A Cipro il sistema dei pagamenti è stato completamente perturbato, provocando così l’affondamento dell’economia reale. Pensioni e salari non vengono più erogati. Il potere di acquisto si è inabissato. 
La popolazione di Cipro è stata impoverita.
Le piccole e medie imprese rischiano il fallimento.
La popolazione di Cipro è di un milione di persone.
Che cosa succederà se si “rasa” in questo modo il sistema bancario dagli Stati Uniti, dal Canada, e nell’Unione Europea?

 
Secondo l’Institute of International Finance (IIF) con sede a Washington che rappresenta la posizione del sistema finanziario “l’approccio cipriota che consiste nello sfruttare i depositi e i crediti quando le banche sono in situazione critica diventerà probabilmente un modello per fare fronte ai crolli in Europa (Economic Times, 27 marzo 2013)”.

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