18 marzo 2013

IL BUNKER DI ADOLF DRAGHI

Non è più il momento di scherzare. La Grecia vive una catastrofe umanitaria, la disoccupazione nei Paesi della fascia mediterranea si aggira intorno al 25% (con punte del 50% per i giovani), i suicidi sono diventati macabra routine e perfino alcuni colleghi giornalisti, invecchiati senza mai raggiungere l’agognata dignità retributiva, si arrendono al dolore chiudendo la partita con la vita con un colpo di pistola alla tempia (clicca per leggere). Abbiamo un vantaggio: sappiamo chi sono i nostri assassini. I killer in doppiopetto di oggi guidano le principali banche centrali dell’eurozona. La banca centrale europea, utilizzando sapientemente la finta contrapposizione al ribasso offerta dal banchiere nazista Jens Weidmann, prosegue nel piano di annientamento riattualizzando le idee di Adolf Hitler.

E’ paradossale constatare come tanti giornalisti contestino a papa Francesco presunte contiguità passate con il regime di Videla e Massera anche se, stranamente, nessuno di loro è ancora riuscito a scrivere una parola sui carnefici di oggi (non meno spietati dei generali argentini) Draghi e Weidmann. 

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1 commento:

  1. Articolo demenziale scritto da un tal toscano il quale attribuisce la colpa delle economie europee disastrate non tanto alla banda dei banchieri criminali della Federal Reserve, che hanno inventato il signoraggio bancario bensí a ipotetici nazisti? Forse il signor toscano non é al corrente che il nazismo é stato il maggior nemico del potere bancario sionista, al punto che la Germania é stata indotta alla guerra dopo che aveva nazionalizzato le banche e ripresa la sovranitá monetaria, col risultato di una ripresa economica strepitosa. Esattamente ció che accadrebbe agli Stati europei se imitassero le scelte naziste.

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