Coloro che parlano di stato federale europeo in genere svalutano
l'argomento del Demos. Quando si oppone loro il semplice fatto che non
esiste qualcosa di paragonabile ad un popolo europeo, essi spesso
ribattono indicando esempi di felice convivenza e cooperazione tra
popoli diversi chiusi negli stessi confini. Tra questi c'è la Svizzera,
ma si potrebbero citare tanti altri paesi, incluso quello che sembra il
vero modello degli europeisti, ossia gli Stati Uniti d'America.
Di Claudio Martini
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In
effetti l'omogeneità etnica-culturale sembra essere l'eccezione, e non
la regola, dello scenario delle formazioni statuali odierne. Sono
davvero pochi gli stati, come le Coree o il Giappone, dove lo stesso
gruppo etnico rappresenta più del 95% del totale della popolazione.
Stati che appaiono monolitici ai nostri occhi superificiali, come la
Cina, la Russia o l'Iran, sono in realtà complessi ordinamenti federali
caratterizzati da un'ampia varietà etnica e linguistica. Per non parlare
di veri universi multiculturali come l'India o la maggior parte degli
stati africani.
Eppure questo argomento ha qualcosa che non va.
Quando noi constatiamo l'assenza di un popolo europeo non pretendiamo
certo che sia condizione per avere una federazione europea che tutti gli
abitanti del continente europeo appartengano allo stesso popolo. Sulla
scorta degli esempi sopra fatti, basterebbe individuare un'etnia
dominante.
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