Anche il cuore d'Europa scricchiola sotto il peso della crisi del
debito sovrano. Il Pil tedesco è salito dello 0,7% nel 2012 rispetto al
+3% dell'anno precedente. Ha comunicato l'istituto federale di
statistica. E gli analisti mettono in guardia: quel dato è di poco
inferiore alle loro attese che parlavano di una crescita dello 0,8%. Ma
al Bundestag, il parlamento tedesco, e nelle stanze dei bottoni dove la Cancelliera Angela Merkel e il suo governo, sono lavoro non stanno a guardare.
Wall Street Italia
Nei corridoi dei palazzi della politica a Berlino, si sa, che grande
manovre sono in atto. A rompere la calma apparente sarà la Bundesbank,
la Banca centrale tedesca. Saranno rimpatriati una parte dei propri depositi di oro custoditi all'estero. Secondo la ricostruzione avanzata dal quotidiano economico Handelsblatt
domani sarà il giorno designato in cui la Buba darà l'annuncio
ufficiale. Dirà che intende ridurre la quantità di oro depositata a New
York e che ritira completamente il metallo giallo custodito nei forzieri
parigini della Banque de France.
E' il segno - dicono gli economisti - che anche Berlino ha paura che la
situazione in Europa possa degenerare è sfuggire di mano. Attualmente le
riserve di oro tedesco depositate all'estero sono ripartite nei
forzieri della Fed a New York, dove è custodito il 45% delle riserve auree tedesche ammontanti a 3.396 tonnellate, con il 13% giacente presso la Bank of England a Londra e l'11% presso la Banque de France.
Nella sede della Bundesbank di Francoforte al momento si trova il 31%
delle riserve. Da domani la corsa a rimpolpare i suoi forzieri si aprirà
ufficialmente.
L'Europa è come un treno con vagoni di diversa classe. La Germania è in prima. Ma la destinazione del treno rimane pur sempre il baratro. "Vagoni di prima classe in coda".
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