22 settembre 2012

LA DISSOLUZIONE DELLA ZONA €URO E IL FUTURO DELLE VALUTE DI RISERVA

Una dissoluzione potenziale della zona euro, soluzione a cui ormai danno credito un numero crescente di economisti, pone il problema delle valute di riserva che sarebbero utilizzate sia dalle banche centrali che dai privati. Il sistema monetario internazionale è passato da una situazione di oligopolio dominato dal dollaro a un quasi duopolio, dove al dollaro si è affiancato l'euro. E' questa situazione che sta crollando.
L'introduzione dell'euro nel 1999 è stata accompagnata inizialmente da un forte aumento del dollaro nelle riserve delle banche centrali e dal crollo delle "altre valute". 
Di Jacques Sapir 
Questo crollo è dovuto principalmente alla caduta dello yen giapponese e delle altre divise europee utilizzate come valute di riserva (franco svizzero, sterlina inglese). Sono queste valute ad aver sofferto di più dall'introduzione dell'euro.
La situazione venutasi a creare con l'istituzione dell'euro si caratterizza dunque sia per l'aumento della divisa dell'Unione, sia per il rafforzamento del dollaro. Sono le "altre valute" ad aver sofferto dalla creazione dell'euro. Nel 2007, alla vigilia della crisi, la quota in dollari nelle riserve delle banche centrali era pari al 65,7%, mentre nel 1995 si attestava appena al 59%. La creazione dell'euro ha portato alla creazione di un duopolio asimmetrico euro-dollaro.

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