Una
dissoluzione potenziale della zona euro, soluzione a cui ormai danno
credito un numero crescente di economisti, pone il problema delle valute
di riserva che sarebbero utilizzate sia dalle banche centrali che dai
privati. Il sistema monetario internazionale è passato da una situazione
di oligopolio dominato dal dollaro a un quasi duopolio, dove al dollaro
si è affiancato l'euro. E' questa situazione che sta crollando.
L'introduzione dell'euro nel 1999 è stata
accompagnata inizialmente da un forte aumento del dollaro nelle riserve
delle banche centrali e dal crollo delle "altre valute".
Di Jacques Sapir
Questo crollo è
dovuto principalmente alla caduta dello yen giapponese e delle altre
divise europee utilizzate come valute di riserva (franco svizzero,
sterlina inglese). Sono queste valute ad aver sofferto di più
dall'introduzione dell'euro.
La situazione venutasi a creare con l'istituzione dell'euro si
caratterizza dunque sia per l'aumento della divisa dell'Unione, sia per
il rafforzamento del dollaro. Sono le "altre valute" ad aver sofferto
dalla creazione dell'euro. Nel 2007, alla vigilia della crisi, la quota
in dollari nelle riserve delle banche centrali era pari al 65,7%, mentre
nel 1995 si attestava appena al 59%. La creazione dell'euro ha portato
alla creazione di un duopolio asimmetrico euro-dollaro.
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