Un articolo sul debito
degli studenti pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Federal Reserve Bank di New
York mette in evidenza la catastrofe sociale a cui devono far fronte i giovani
negli Stati Uniti.
Sempre più laureati non
sono in grado di rimborsare i finanziamenti avuti, in un contesto di
disoccupazione di massa, salari in ribasso e tasse universitarie in aumento.
L’articolo rivela che più di un quarto dei mutuatari di prestiti per studenti
accumulano ritardo nei rimborsi, ben più del 15 percento indicato in studi
precedenti.
Di Andre Damon
L’ammontare totale del
debito di tali prestiti è schizzato alle stelle negli Stati Uniti, raggiungendo
870 miliardi di dollari (667 miliardi di euro) e ha superato il livello totale
del debito sui prestiti auto (730 miliardi di dollari – 558 miliardi di euro) e
sulle carte di credito (693 miliardi di dollari – 530 miliardi di euro).
Inoltre,paragonato ad altri tipi di finanziamenti, il debito sui prestiti agli
studenti è limitato ad una piccola parte della popolazione. Mentre l’80
percento della popolazione americana ha debiti da carte di credito, solo il 15
percento ha debiti derivanti da prestiti per studenti non rimborsati. Il peso
individuale è enorme perché lo studente mutuatario medio ha un debito di 23.300
dollari (17.800 euro).
Il peso dei debiti
contratti dagli studenti è aumentato parallelamente all’aumento delle tasse
universitarie.
Secondo il sito Project on Students Debt, i laureati del 2010 hanno contratto un debito medio di 25.250 dollari (19.300 euro), in crescita del 29 percento rispetto ai 19.646 dollari (15.000 euro) dei laureati del 2006. Secondo un rapporto pubblicato la scorsa settimana dall’Istituto di Politica Economica, il salario orario dei laureati tra i 23 e i 29 anni è diminuito dell’11 percento nel corso dell’ultimo decennio.
Secondo il sito Project on Students Debt, i laureati del 2010 hanno contratto un debito medio di 25.250 dollari (19.300 euro), in crescita del 29 percento rispetto ai 19.646 dollari (15.000 euro) dei laureati del 2006. Secondo un rapporto pubblicato la scorsa settimana dall’Istituto di Politica Economica, il salario orario dei laureati tra i 23 e i 29 anni è diminuito dell’11 percento nel corso dell’ultimo decennio.
Un’intera generazione di
giovani sta venendo schiacciata da un pesante carico di debiti, il suo futuro è
ipotecato dalle banche di Wall Street che guadagnano miliardi grazie ai
prestiti agli studenti. In condizioni in cui ogni speranza di trovare un
impiego sicuro e decentemente retribuito dipende da un diploma di laurea o da formazione
specialistica, il destino dei giovani di oggi richiama quello dei vecchi servitori,
legati al loro datore di lavoro.
Le banche hanno reagito
alla crescita delle insolvenze diventando sempre più spietate nell’esigere i
rimborsi. La Federal Reserve di New York ha indicato che due terzi degli
avvocati specialisti in recupero crediti che sono stati intervistati, hanno
dichiarato che le procedure per il recupero da parte dei fornitori di prestiti agli
studenti erano diventate più aggressive nel corso degli ultimi diciotto mesi.
Mentre la situazione
della disoccupazione a cui devono far fronte i laureati è nera, le prospettive
di impiego per coloro che non hanno laurea è ancora peggio. Lo studio
dell’Istituto di Economia Politica ha rilevato che per i giovani senza laurea i
salari sono crollati del 25,3 percento dal 1979.
Tra le molte promesse
elettorali non mantenute del presidente Obama, c’era quella di fornire sostegno
ai prestiti per gli studenti. Obama non ha fatto nulla per fermare, e ancora
meno per invertire, la situazione del terribile debito degli studenti.
La misura simbolica che
aveva annunciato nel 2011, nel momento di preparare la campagna per la
rielezione, abbassando dal 15 al 10 percento, in funzione del reddito, il
metodo di rimborso dei prestiti federali, non copre che una parte dei
mutuatari. La misura esclude i prestiti bancari e non fa nulla per ridurre il
capitale del prestito. Obama non ha fatto niente per invertire il declino
costante degli aiuti agli studenti.
Su questo tema, come su
tutti gli altri, Democratici e Repubblicani escludono qualsiasi azione che possa
interferire con i profitti e il potere delle banche. Qualsiasi prospettiva
futura per la grande massa dei giovani viene sacrificata sull’altare della corsa
al profitto delle banche dell’ aumento delle fortune dell’aristocrazia
finanziaria.
Il migliore indicatore
della salute di un sistema sociale è il futuro che offre ai giovani.
L’incapacità del sistema attuale di offrire a milioni di ragazzi nient’altro
che disoccupazione o un vicolo cieco, impieghi a salario basso, guerra senza
fine e repressione politica crescente, dimostra il fallimento totale del
capitalismo.
L’impoverimento dei
giovani fa parte della contro-rivoluzione sociale organizzata contro la classe
lavoratrice in generale. Combattendo per un futuro dignitoso, i giovani devono
consapevolmente legare il loro destino a quello della classe lavoratrice
intera, impegnandosi nella lotta per costruire un movimento socialista di
massa.
E’ in quest’ottica che il
Socialist Equal Party (SEP) partecipa alle elezioni del 2012 in opposizione ad
Obama e ai due partiti delle lobbies. I nostri candidati, Jerry White che corre
come presidente e Phyllis Scherrer come vice-presidente chiedono l’immediata
abolizione di ogni debito relativo ai prestiti agli studenti.
Il nostro programma
prevede che l’istruzione debba essere un diritto sociale fondamentale così come
un impiego sicuro e dignitoso. Ad ogni persona deve essere garantito il diritto
all’istruzione del corso preparatorio a livello universitario, a titolo
gratuito.
Per rispondere a queste
esigenze di base, ci appelliamo alla nazionalizzazione delle banche e dei
grandi gruppi principali e alla loro trasformazione in istituzioni pubbliche,
controllate democraticamente dai lavoratori. Ciò fornirà la base per
un’organizzazione razionale ed umana della vita economica, instaurando legalità
sociale allo scopo di soddisfare i bisogni sociali e non i profitti privati.
Incoraggiamo i giovani ad
impegnarsi nella lotta per questo programma attraverso il coinvolgimento attivo
nella campagna di Jerry White e Phyllis Scherrer.
Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di Ale Baldelli
Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di Ale Baldelli
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