30 marzo 2012

L'ESPLOSIONE DEL DEBITO DEGLI STUDENTI

Un articolo sul debito degli studenti pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Federal Reserve Bank di New York mette in evidenza la catastrofe sociale a cui devono far fronte i giovani negli Stati Uniti.
Sempre più laureati non sono in grado di rimborsare i finanziamenti avuti, in un contesto di disoccupazione di massa, salari in ribasso e tasse universitarie in aumento. L’articolo rivela che più di un quarto dei mutuatari di prestiti per studenti accumulano ritardo nei rimborsi, ben più del 15 percento indicato in studi precedenti.
Di Andre Damon
L’ammontare totale del debito di tali prestiti è schizzato alle stelle negli Stati Uniti, raggiungendo 870 miliardi di dollari (667 miliardi di euro) e ha superato il livello totale del debito sui prestiti auto (730 miliardi di dollari – 558 miliardi di euro) e sulle carte di credito (693 miliardi di dollari – 530 miliardi di euro). Inoltre,paragonato ad altri tipi di finanziamenti, il debito sui prestiti agli studenti è limitato ad una piccola parte della popolazione. Mentre l’80 percento della popolazione americana ha debiti da carte di credito, solo il 15 percento ha debiti derivanti da prestiti per studenti non rimborsati. Il peso individuale è enorme perché lo studente mutuatario medio ha un debito di 23.300 dollari (17.800 euro).

Il peso dei debiti contratti dagli studenti è aumentato parallelamente all’aumento delle tasse universitarie.
Secondo il sito Project on Students Debt, i laureati del 2010 hanno contratto un debito medio di 25.250 dollari (19.300 euro), in crescita del 29 percento rispetto ai 19.646 dollari (15.000 euro) dei laureati del 2006. Secondo un rapporto pubblicato la scorsa settimana dall’Istituto di Politica Economica, il salario orario dei laureati tra i 23 e i 29 anni è diminuito dell’11 percento nel corso dell’ultimo decennio.

Un’intera generazione di giovani sta venendo schiacciata da un pesante carico di debiti, il suo futuro è ipotecato dalle banche di Wall Street che guadagnano miliardi grazie ai prestiti agli studenti. In condizioni in cui ogni speranza di trovare un impiego sicuro e decentemente retribuito dipende da un diploma di laurea o da formazione specialistica, il destino dei giovani di oggi richiama quello dei vecchi servitori, legati al loro datore di lavoro.

Le banche hanno reagito alla crescita delle insolvenze diventando sempre più spietate nell’esigere i rimborsi. La Federal Reserve di New York ha indicato che due terzi degli avvocati specialisti in recupero crediti che sono stati intervistati, hanno dichiarato che le procedure per il recupero da parte dei fornitori di prestiti agli studenti erano diventate più aggressive nel corso degli ultimi diciotto mesi.

Mentre la situazione della disoccupazione a cui devono far fronte i laureati è nera, le prospettive di impiego per coloro che non hanno laurea è ancora peggio. Lo studio dell’Istituto di Economia Politica ha rilevato che per i giovani senza laurea i salari sono crollati del 25,3 percento dal 1979.

Tra le molte promesse elettorali non mantenute del presidente Obama, c’era quella di fornire sostegno ai prestiti per gli studenti. Obama non ha fatto nulla per fermare, e ancora meno per invertire, la situazione del terribile debito degli studenti.

La misura simbolica che aveva annunciato nel 2011, nel momento di preparare la campagna per la rielezione, abbassando dal 15 al 10 percento, in funzione del reddito, il metodo di rimborso dei prestiti federali, non copre che una parte dei mutuatari. La misura esclude i prestiti bancari e non fa nulla per ridurre il capitale del prestito. Obama non ha fatto niente per invertire il declino costante degli aiuti agli studenti.

Su questo tema, come su tutti gli altri, Democratici e Repubblicani escludono qualsiasi azione che possa interferire con i profitti e il potere delle banche. Qualsiasi prospettiva futura per la grande massa dei giovani viene sacrificata sull’altare della corsa al profitto delle banche dell’ aumento delle fortune dell’aristocrazia finanziaria.

Il migliore indicatore della salute di un sistema sociale è il futuro che offre ai giovani. L’incapacità del sistema attuale di offrire a milioni di ragazzi nient’altro che disoccupazione o un vicolo cieco, impieghi a salario basso, guerra senza fine e repressione politica crescente, dimostra il fallimento totale del capitalismo.

L’impoverimento dei giovani fa parte della contro-rivoluzione sociale organizzata contro la classe lavoratrice in generale. Combattendo per un futuro dignitoso, i giovani devono consapevolmente legare il loro destino a quello della classe lavoratrice intera, impegnandosi nella lotta per costruire un movimento socialista di massa.

E’ in quest’ottica che il Socialist Equal Party (SEP) partecipa alle elezioni del 2012 in opposizione ad Obama e ai due partiti delle lobbies. I nostri candidati, Jerry White che corre come presidente e Phyllis Scherrer come vice-presidente chiedono l’immediata abolizione di ogni debito relativo ai prestiti agli studenti.

Il nostro programma prevede che l’istruzione debba essere un diritto sociale fondamentale così come un impiego sicuro e dignitoso. Ad ogni persona deve essere garantito il diritto all’istruzione del corso preparatorio a livello universitario, a titolo gratuito.

Per rispondere a queste esigenze di base, ci appelliamo alla nazionalizzazione delle banche e dei grandi gruppi principali e alla loro trasformazione in istituzioni pubbliche, controllate democraticamente dai lavoratori. Ciò fornirà la base per un’organizzazione razionale ed umana della vita economica, instaurando legalità sociale allo scopo di soddisfare i bisogni sociali e non i profitti privati.

Incoraggiamo i giovani ad impegnarsi nella lotta per questo programma attraverso il coinvolgimento attivo nella campagna di Jerry White e Phyllis Scherrer.

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di Ale Baldelli

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