Alcune migliaia di persone hanno manifestato ieri a Budapest per
chiedere l’uscita dell’Ungheria dall’Unione europea. Nel corso del
raduno, indetto dal partito di estrema destra Jobbik
(che è all’opposizione), due deputati di tale forza politica hanno dato
alle fiamme una bandiera della Ue davanti alla rappresentanza della
commissione europea.
«Questa settimana la Ue ha dichiarato guerra all’Ungheria in modo
aperto e violento», ha detto Csanad Szegedi, europarlamentare di Jobbik,
come riferito dai media. Bruxelles ha duramente criticato una serie di
riforme costituzionali in chiave autoritaria varate dal governo
conservatore di Viktor Orban,
che prevedono in particolare il controllo del governo sulla Banca
centrale,
un’ulteriore limitazione della libertà dei media e una minore
indipendenza della magistratura. Il governo,
che ha estremo bisogno di aiuti finanziari della Ue e del Fondo
monetario internazionale (Fmi) per evitare la bancarotta del paese, si è
detto disposto a cambiare alcune delle misure varate.
L’Ungheria non attraversa un momento felice dal punto di vista economico
e sociale, dopo essere stata per anni una delle nazioni con una
buonissima qualità di vita, durante gli anni del dominio sovietico.
Fonte: http://www.iljournal.it/
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