16 gennaio 2012

Audit sul debito, in Europa si fa così

Articolo dopo articolo, grazie anche all'attenzione che il manifesto sta ponendo, la questione dell'audit sul debito pubblico, cioè l'indagine su come è stato formato il debito, come viene gestito, quali interessi soddisfa e quali bisogni comprime, sta diventando un nodo del dibattito politico. E, forse, può diventare un tema di iniziativa politica, iniziativa democratica soprattutto, legata alla partecipazione e allo sviluppo di un movimento di massa. Sugli aspetti tecnici e anche sulla necessità di mettere al centro la partecipazione democratica, in particolare dal basso e a livello locale, hanno ben scritto Guido Viale e Francesco Gesualdi (li trovi su www.rivoltaildebito.org).
Di Salvatore Cannavò
Il Manifesto
Vale la pena rafforzare quelle analisi con uno sguardo più generale perché anche in Europa il tema dell'audit, in funzione di una ristrutturazione, rinegoziazione o annullamento del debito pubblico illegittimo, sta diventando un elemento dell'attività di associazioni, sindacati e partiti. In Francia, ad esempio, l'appello rilanciato in Italia da Rivolta il debito ha già superato le 50 mila adesioni mentre in Belgio, solo pochi giorni fa le associazioni Attac e Cadtm - in prima linea nell'impegno per l'annullamento del debito illegittimo - hanno presentato un ricorso legale al Consiglio di Stato per annullare gli aiuti da 54 miliardi di euro deliberati dal governo transitorio - da oltre un anno - a favore della banca Dexia (già fallita una volta e salvata dallo Stato e ora di nuovo a rischio fallimento). Ma l'attività più interessante è forse quella realizzata in Grecia dove un Comitato è stato insediato circa un anno fa e una vera e propria campagna ha accompagnato le mobilitazioni degli ultimi mesi.
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2 commenti:

  1. Ciao Alba, grazie per la dritta, ho con piacere diffuso la petizione.
    Buona serata

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  2. Ciao Andrea, grazie a te e buon lavoro!

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